Venerdì 26 Aprile 2013 - Il Santo del giorno: Santi Guglielmo e Pellegrino, Eremiti
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Il tempo... ieri - GIORNATA CALDA ma con un sole offuscato da un velo di nubi, che si è squarciato solo nel pomeriggio. Le nubi, però, sono tornate in serata con più forza. Temp: mass. 19,9°C; min. 7,4°C; attuale 11,5°C (ore 23,30).
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VII Edizione
dell’Appuntamento
con la tradizione
“Vivi il Costume”
dal 25 Aprile
al 5 Maggio
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FREEDOM TRAIL / IL SENTIERO DELLA LIBERTA’
Oggi 26 aprile si torna a camminare sul Sentiero della libertà
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Scriveva Piero Calamandrei “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”.
Il “Sentiero della libertà” è giunto alla XIII edizione. A chi ha ideato la rievocazione del sentiero che portava
nelle terre liberate, tornano i ricordi di quella prima straordinaria
esperienza. Era tanto allora l’entusiasmo ma altrettanta la preoccupazione. C’era tutto da inventare. A cominciare dal percorso. Gli ex prigionieri inglesi,
con cui collaboravamo, volevano raggiungere e oltrepassare il mitico Sangro, il
tragico fiume della linea Gustav. Noi volevamo raggiungere Casoli, nel ricordo
delle traversate della Majella e delle eroiche guide di montagna sulmonesi. Per volontà dei reduci inglesi, la prima edizione del Sentiero ebbe come destinazione Castel
di Sangro. Appariva, per una scuola, quel primo coinvolgimento un impegno
ciclopico. Bisognava assicurare a centinaia di persone pasti caldi e un letto in paesi le cui
amministrazioni comunali erano impreparate, se non infastidite o ostili. Ma non
ci scoraggiammo. Gli incontri, le riunioni, le concertazioni si susseguirono.
Si coinvolsero istituzioni, enti, associazioni, volenterosi. Fu una sorpresa
assoluta l’incredibile telefonata del giornalista Arrigo Levi che mi comunicava che il
Presidente della Repubblica sarebbe venuto a Sulmona, per inaugurare la
partenza del “Sentiero”. Mi annunciava, anche, che Ciampi si era ricordato di un suo diario scritto in
occasione della traversata della Maiella insieme ad una sessantina di
fuggiaschi inglesi e del suo amico sulmonese Carlo Autiero e del fratello
Oscar. Ce lo spedirono. Pubblicammo immediatamente quel documento prezioso e
successivamente la casa editrice Laterza ci chiese l’autorizzazione per rieditarlo, come avvenne. La complessa logistica del primo
Sentiero fu affidata ad un esperto, al generale Nunzio Fontecchio. La piazza principale della città, la piazza Garibaldi, il
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17 maggio 2001, era affollata. Centinaia erano gli ex-prigionieri con i loro familiari, inglesi,
canadesi, sudafricani, neozelandesi. E, sul palco, Carlo Azeglio Ciampi. Era
tornato nella terra che lo aveva accolto dopo l’8 settembre. Dal 1957 Sulmona non ospitava un Capo dello Stato. La visita di Gronchi era dovuta al
Bimillenario ovidiano, quella di Ciampi ricordava il tragico periodo della guerra, l’aiuto generoso della popolazione ai prigionieri fuggiaschi con cui divise “il pane che non c’era”. Veniva ad inaugurare quel sentiero che il giovane sottotenente Ciampi, nel marzo del ’44, aveva percorso per ricongiungersi al suo reparto e partecipare alla
liberazione dell’Italia. Era il sentiero dei prigionieri alleati evasi dai campi di
concentramento, il più vicino a noi, quello della Badia, e di coloro che fuggivano l’oppressione nazista. “Anch’io fui uno di loro”, ricordò il presidente, “lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, la sera
del 24 marzo del 1944. In quelle giornate, in quei mesi di tragedia e di
gloria, le popolazioni di queste regioni diedero prova di straordinario eroismo e di grande spirito umanitario”.
Anche quest’anno, da oggi, 26 aprile, centinaia di giovani si metteranno in cammino,
attraverso la Majella. Sui passi di coloro che fuggivano dalle terre “tedesche” e si arrischiavano a superare la linea Gustav. Il sentiero racconta tante
storie. Molti, comprese le guide, finirono catturati dai tedeschi e deportati in Germania. Una lapide al valico del Guado
di Coccia, rimossa per la costruzione della seggiovia e ricollocata dal liceo scientifico di Sulmona, ricorda un eroe
solitario, il tenente dell’aeronautica Ettore De Corti, ucciso dai tedeschi perché reagì sparando ad una loro pattuglia.
A Taranta Peligna, il sacrario della Brigata Maiella testimonia la straordinaria
storia di un Corpo di volontari che, al comando di Ettore Troilo, percorse il
sentiero in senso inverso per continuare a combattere oltre l’Abruzzo, fino alla liberazione di Bologna.
(Ezio Pelino)
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Il tragico incidente è avvenuto molto lontano dal Parco Nazionale, sull’Autostrada A24, Km 89 direzione Roma, nei press del casello di Tornimparte, ai
margini del Parco Regionale del Sirente Velino e presso la Riserva Naturale
della Duchessa al confine tra le Regioni Abruzzo e Lazio. In un territorio
protetto da parchi e riserve, dove in teoria dovrebbe esserci la migliore
tutela possibile, c’è però una grande infrastruttura autostradale che costituisce una barriera
praticamente insormontabile per questi animali. L’orso, dell’età di circa tre anni e del peso di 90 kg circa, è stato recuperato dagli agenti del CFS della Stazione Ovindoli- Rocca di Mezzo e
trasferito presso a ASL dell’Aquila prima e l’Istituto Zooprofilattico di Teramo poi per gli esami e le analisi necessarie.
Alcune Guardie del Parco si sono immediatamente recate presso i colleghi del
CFS per assumere tutte le informazioni del caso...
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LA SUA PECORA:
"TEODORA"
MANDA UN ULTIMO SALUTO
A TEODORO BUONTEMPO
ANVERSA - Al di là delle inevitabili considerazioni politiche che seguiranno la sua scomparsa,
Adotta una Pecora vuole mandare un ultimo saluto a Teodoro Buontempo, che
volendo riconoscere le sue radici e mostrando un considerevole sense of humor,
visto il suo noto soprannome, aveva voluto adottare una delle nostre pecore, a
cui ha dato il nome di "Teodora".
Tra le tante voci che saluteranno il politico, la pecora "Teodora" e l'azienda
di Anversa degli Abruzzi vogliono salutare l'uomo legato alla sua terra, alle
tradizioni, alla voce delle greggi che attraversano i pascoli, ai prodotti che
ancora oggi fanno grande il nome dell'Abruzzo nel mondo.
(Elettra Rinaldi, Ufficio Stampa “Adotta una pecora”)
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COMUNICATO STAMPA
DEL PRESIDENTE DEL COGESA
Il Cogesa ha dichiarato la disponibilità del proprio impianto di trattamento dei rifiuti, gestito dalla società Daneco, ad accogliere i rifiuti provenienti dal Lazio, su richiesta della
Regione Abruzzo, con delibera della Giunta regionale del 15 aprile scorso. L’impianto di Noce Mattei accoglierà i rifiuti del Lazio quando vi sarà disponibilità di spazi, avendo dato priorità al trattamento dei rifiuti dei comuni della Val Vibrata, in provincia di
Teramo. La necessità di trattare i rifiuti del Lazio sarà accolta con favore dal Cogesa, perché permetterà di saturare la capacità produttiva dell’impianto di trattamento meccanico-biologico, nel periodo primaverile
caratterizzato, normalmente, da una produzione più bassa di rifiuti, da parte dei Comuni soci. Il lavoro dell’impianto, in condizioni di saturazione, ha l’effetto di mantenere a valori bassi le tariffe di conferimento dei rifiuti da
parte dei Comuni soci e quindi a beneficio dei cittadini. Una volta trattati i
rifiuti provenienti dal Lazio saranno trasportati e smaltiti nelle discariche
di quella regione.
IL PRESIDENTE, Giuseppe Quaglia
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CELEBRATA A SCANNO
LA RICORRENZA DEL 25 APRILE
SCANNO - Quest’anno si è svolta in tono dimesso la cerimonia per ricordare la data del 25 aprile che nel
1943 segnò “La lotta di Liberazione” contro i Nazifascisti. Il cerimoniale ha previsto alle ore 10,00 la Santa Messa
nella chiesa parrocchiale. Di seguito, alle ore 10,30, si è formato un corteo con il Gonfalone Comunale e le autorità civili e militari per andare a deporre una corona d’alloro al Monumento ai Caduti in Piazza San Rocco. Con il Commissario
Prefettizio c’era il Sindaco dei ragazzi.
Poca gente al seguito. Assenti le scolaresche, che negli anni precedenti hanno
sempre partecipato alla cerimonia, con recite e canti. Pedagogicamente e
didatticamente la loro partecipazione aveva una valenza educativa e formativa.
La loro assenza si è notata e ha lasciato un po’ di amarezza in tutti.
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VERRA’ RESTAURATA L’EDICOLA MONTANA
DI SAN DOMENICO IN LOCALITA’ CONA DI VILLALAGO
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VILLALAGO - Salvo ripensamenti, domani, sabato 27 aprile, inizieranno i lavori di
sistemazione dell’edicola di Sante Diminichille. La statua è stata completamente restaurata volontariamente ed a proprie spese da Raffaele
Gentile (nella foto). Ai lavori parteciperanno tutti i volontari del CAI e
Gruppo Alpini di Villalago ed altri volenterosi. Appena completati, sarà organizzato un pellegrinaggio con la confraternita, il parroco e tutta la
popolazione, per la benedizione del restauro.
L’edicola del Santo
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si trova in montagna, in località Cona. La statua, poco più di un metro, fu scolpita da un ebanista locale, Clonidoro Buccini, dopo che
quella esistente venne fatta a pezzi da un contadino per ragioni non tutte
note. Per le sue piccole dimensioni viene chiamata dai locali Sante
Diminichille. L’edicola venne costruita in montagna, perché vi erano molti terreni coltivati dai Villalaghesi e il Santo doveva proteggere
i contadini dai serpenti e dai lupi.
Antonio Gatta
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APERTE LE MANIFESTAZIONI
DELLA VII EDIZIONE
dell’Appuntamento
con la tradizione
SCANNO - Nell’auditorium ex Anime Sante c’è stata ieri l’apertura della VII edizione dell’”Appuntamento con la Tradizione... I tesori della nostra cultura”, con la mostra di sei pannelli che rappresentano il nostro territorio,
realizzati dal fotografo Luca Del Monaco, corredati ognuno da un testo scritto
e di altre immagini fotografiche di donne ritratte in costume scannese. Molti
sono stati i visitatori, in vacanza a Scanno per il ponte festivo. Ragazze
vestite con l’abito feriale e festivo sono uscite per le vie di Scanno, mentre altre si sono
spostate verso il lago, per mettere in mostra il costume. Quello nuziale sarà ammirato durante il “Catenaccio” che ci sarà domenica 5 maggio. Alle ore 17,30 ha avuto inizio l’incontro con il pubblico da parte dell’organizzatore, Claudio D’Alessandro, che ha fatto il punto delle precedenti edizioni,
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dei successi ottenuti come immagine, in special modo nell’ambito della fotografia. L’Associazione, che non smetterà di andare avanti con questa iniziativa, chiede, per il futuro la collaborazione
di altri Enti, in particolar modo del Comune, per nuove idee programmatiche.
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RINGRAZIAMENTI
SCANNO - La famiglia Notarmuzi Di Gianvito ringrazia il Direttore e tutti i suoi
collaboratori, unitamente a parenti, amici e conoscenti che hanno partecipato
con grande affetto al dolore che ha colpito la famiglia. Rita Di Gianvito
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