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Mercoledì 5 Dicembre 2012 - Il Santo del giorno: San Giovanni Almond, Sacerdote e martire (1576 - 1612)

Il tempo... ieri - Ieri è stata una giornata con tutte le caratteristiche metereologiche dell’inverno: correnti fredde, presenza di neve, cielo cupo. Temperature: massima 7,8°C; minima -5,0°C; attuale 1,6°C (ore 23,30).
 
 
LA NUOVA OPERA DI ANDREA IANNAMORELLI, “IL LIBRO”
VerrA' presentata Venerdì 7 Dicembre ore 17,30
nella Sala Convegni della Comunità Montana Peligna 
Con l’autore interverranno:
NICOLA AUCIELLO
professore ordinario Università di Salerno
NICOLA DI BONITO
giornalista
GIOVANNI MARGIOTTA
avvocato Foro di Sulmona
Andrea Iannamorelli è nato e vive a Sulmona. Dirigente scolastico in pensione, dopo gli studi classici, ha lavorato con diverse testate giornalistiche, nazionali e regionali, maturando il diritto all'iscrizione all'albo dei pubblicisti. Proveniente dall'Azione Cattolica, per più di un ventennio ha svolto un'intensa attività politica nei sindacati, nei partiti e nelle Istituzioni. Collaboratore RAI, per programmi a diffusione regionale e nazionale, nel 1980 ha vinto un premio giornalistico, per uno “speciale" televisivo. Significativa l'attività di ricerca e divulgazione legata alla professione docente e di dirigente scolasti co, prima nelle scuole dello Stato, quindi, dal 2005, nelle scuole private. Molti i saggi e gli articoli di valore scientifico sul ruolo della dirigenza e sulla gestione delle agenzie educative (pubblicati tra il 1979 ed il 2006). Cultore di musica, teatro e tradizioni popolari, è iscritto alla SIAE dal 197() ed è autore di testi per canzoni, commedie e drammi. Ha pubhlicato raccolte di racconti e poesie; ha vinto un premio letterario (1982) ed uno per il teatro(1978).
QUESTO IL FILO NARRATIVO DEL LIBRO. Nike Weston oggi è un giornalista che vive e lavora a l'avia. Di padre inglese e madre
abruzzese, ha quasi sempre vissuto da solo, senza forti radicamenti territoriali. Gabriele Verità, insegnante di liceo, dopo essersi laureato a Roma, è ritornato a vivere nella sua terra, in Abruzzo. A Roma, negli anni sessanta, Gabriele aveva conosciuto Nike, con cui aveva convissuto per alcuni anni. Le loro strade si erano divise, ma i due vecchi amici, senza più contatti per quarant' anni, si sono ritrovati grazie al web. Nike coltiva l'ambizione di scrivere un libro sull'Abruzzo e, per raccogliere materiali, non si lascia sfuggire l'occasione di una visita all'amico, di cui ammira la capacità di riflessione e l'attenzione alla vita. Ma l'attualità li coinvolge e li assorbe. Il libro di Nike diventa complicato, gli appunti con i quali è partito da Pavia mostrano tutto il limite di una realtà vista da lontano e di maniera. Alla ricerca di elementi forti e autentici, Nike Weston e Gabriele Verità decidono che il libro è già pronto e non è altro che un'ipotesi di diario al quale Gabriele lavora da anni: una serie di appunti che lui - che ha fatto politica attiva per più di vent'anni - idealmente consegna oggi, all'alba del terzo millennio, a un figlio che vuoi far politica.
 
Taglio del numero di consiglieri
nella Regione Abruzzo

Ieri mattina in Consiglio regionale è stata approvata la riduzione dei consiglieri regionali che passano da 45 a 31 a partire dalla prossima legislatura. Prossimo obiettivo dichiarato quello di procedere con l'abolizione del listino che conta 8 consiglieri non scelti dai cittadini, commentando l’approvazione delle modifiche allo Statuto regionale che riduce a 31 il numero dei Consiglieri regionali. Nella nuova assise ci saranno dunque 29 eletti che emergeranno dalle consultazioni elettorali ai quali si aggiungeranno il candidato Presidente della Giunta e il candidato Presidente sconfitto che otterrà il maggior numero di voti. La legge prevede anche la riduzione a 6 degli assessori regionali che oggi sono 10.«Ringrazio sia la maggioranza che l’opposizione, che hanno collaborato insieme per raggiungere questo traguardo», ha spiegato il presidente Nazario Pagano, «un percorso iniziato dall’inizio della legislatura, che ha portato già nel 2010, al taglio delle indennità e dei fondi ai Gruppi, oltre all’introduzione di sanzioni pecuniarie per i Consiglieri che non partecipano alle sedute del Consiglio e delle Commissioni». Entro il prossimo 23 dicembre arriveranno in Aula anche altri provvedimenti, che contribuiranno ulteriormente a ridurre i costi della politica, con tagli al trattamento economico dei Consiglieri, alle auto di rappresentanza, al personale dei Gruppi politici e al numero dei Dirigenti, che in Consiglio scenderanno del 30 per cento. «Queste azioni – continua il Presidente – ci hanno permesso di ridurre le spese del Consiglio regionale dagli oltre 33 milioni di euro del 2009 ai 29  
del 2012. Cifre che scenderanno ancora, fino a toccare nel 2014 i 25 milioni. Risultati che hanno portato l’Abruzzo a diventare un modello di riferimento per le altre Regioni italiane». «Grande soddisfazione» è stata espressa anche dal presidente della giunta, Gianni Chiodi. Critico invece il Pd che con Camillo D’Alessandro contesta aspramente il centrodestra. «Altro che riduzione dei costi della politica», ha detto, «oggi, abbiamo assistito all’ennesimo fallimento della maggioranza di centrodestra. L’opposizione, con grande senso di responsabilità, a differenza della maggioranza che non era presente in Aula, ha garantito il numero legale, consentendo difatti l’approvazione della norma di modifica dello Statuto che prevede la riduzione del numero dei Consiglieri e Assessori regionali». «Suggerisco al Presidente Pagano, che ha ritenuto di convocare anche una conferenza stampa per annunciare l’importante novella – incalza il Capogruppo D’Alessandro – di chiedere scusa, a nome della maggioranza e del suo partito, per la grave assenza in Aula. La mancata approvazione della legge, infatti, avrebbe comportato per le casse della Regione Abruzzo pesanti sanzioni, fino allo scioglimento del Consiglio regionale. Sono tanti i casi dove, in questa legislatura, la maggioranza di centrodestra non è stata capace di garantire il numero legale per approvare provvedimenti importanti; il Presidente Chiodi – continua D’Alessandro – si vergogni invece di partecipare a programmi televisivi, come “Porta a Porta”, dove cerca di rappresentare un Abruzzo virtuoso che non appartiene né a lui né alla sua maggioranza. Lui e la sua maggioranza infatti non c’entrano nulla con questo risanamento. A dimostrazione del fatto – conclude Camillo D’Alessandro – che la legislatura è finita e la maggioranza si è sciolta come neve al sole».
 
ritiene corretta una soluzione che veda inserita nel disegno di legge un emendamento per sanzionare - con la stessa cifra richiesta da chi ha sporto querela - anche colui che usa la querela come strumento di minaccia o di ricatto. D’altronde, se il motivo della querela non sussiste, sembra giusto che il querelante paghi le spese processuali e si faccia carico dei danni arrecati al giornalista querelato ma dichiarato innocente: anche lui ha subito un torto, ha speso tempo e soldi per difendersi da un’accusa inesistente, ha subito pressioni psicologiche non indifferenti. Un semplice meccanismo di equità che ristabilirebbe un equilibrio che ora manca ed il risultato immediato sarebbe che chi si riterrà davvero diffamato potrà comunque continuare a chiedere cifre esose sapendo in anticipo che nel caso si fosse sbagliato quella cifra dovrà pagarla per il suo errore. Potrebbe essere questo uno strumento per evitare intimidazioni dirette e indirette ed un modo, se vogliamo indiretto, di rafforzare le piccole realtà coraggiose. Per il momento nessun parlamentare ha inteso sposare questa linea forse perchè a risentirne maggiormente sarebbero proprio gli esponenti della politica e gli amministratori a tutti i livelli che sono poi i soggetti che si sentono maggiormente diffamati. (Primadanoi)
L’EMENDAMENTO
sulla diffamazione
a mezzo stampa
CHE LA POLITICA NON VUOLE

L’Anso, l'associazione nazionale della stampa on line da mesi è impegnata in contatti istituzionali per sensibilizzare senatori e parlamentari al fine di regolamentare davvero la normativa sulla diffamazione e salvaguardare la libertà e nello stesso tempo i diritti in gioco. L'Anso si chiede: chi difende il querelato a fronte di un’ingiusta querela, quando quest’ultima viene fatta a fini intimidatori? «La querela facile mette sotto scacco il giornalista», spiega l'Anso, «che deve riflettere due volte - chi non pensa alle sanzioni esorbitanti e al rischio della galera - prima di scrivere ciò che ha scoperto, o semplicemente nel fare il suo mestiere di cronista». Il sindacato che riunisce le testate giornalistiche on line (per la maggior parte piccole realtà imprenditoriali)
 
I SUB SONO TORNATI IERI MATTINA AL LAGO DI SCANNO
PER VERIFICARE LE ANOMALIE REGISTRATE DUE ANNI FA
Le bussole non sono impazzite e non sono stati trovati mostri
LAGO DI SCANNO - Sotto un cielo plumbeo e sferzati da un vento freddo i sub della “Scuola Acquatica” di Pescara sono tornati a immergersi nelle acque del Lago di Scanno. Lo scopo è stato quello di verificare le anomalie magnetiche e sondare con un metal detector i fondali proprio nel punto indicato con una boa dall’Ingv di Roma, dopo gli ecoscandagli eseguiti dall’imbarcazione Big One, nei giorni scorsi. Ad immergersi sono stati: Mario Vecchioni (Padi Master Instructor), Danilo Di Paolo e Simone Vaccaro. Dopo l’elaborata vestizione delle speciali tute, e “armati” di bussole, lampade, metal detector e macchine da ripresa, hanno raggiunto a nuoto dalla “Spiaggetta di Villalago” la suddetta boa e lì si sono calati in acqua. Sono restati in immersione per 30 minuti, mentre sopra di loro le acque, spinte dal gelido vento si andavano sempre più increspando. Quando sono riapparsi in superficie è stato un sollievo per noi che eravamo in ansia, pur stando sulla terra ferma. Appena sono tornati a riva abbiamo subito chiesto a Mario Vecchioni come fosse andata con le bussole (digitali e analogiche). Ci ha risposto che queste non avevano dato nessun segnale anomalo, ma avevano continuato a indicare il Nord senza subire quel movimento rotatorio che avevano notato due anni fa. Il controllo è avvenuto fino ad arrivare a toccare il fondo. Nemmeno il metal detector, secondo i sub, ha dato segnali di presenze di metalli. Nella zona perlustrata non sono state trovate né carcasse di automobili, ne carri armati, nè tantomeno “mostri”, che tanto hanno sbizzarrito la fantasia dei giornalisti.
La promessa di Mario Vecchioni è stata quella di tornare ad immergersi con i suoi allievi la prossima primavera.