Lunedì 12 Novembre 2012 - Il Santo del giorno: San Nilo il Sinaita, Confessore (IV-V)
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Il tempo... ieri - Giornata variabile. Il vento di Scirocco ha portato le temperature al disopra della media. La
nuvolosità si è intensificata in serata, ma senza pioggia. Temperature: mass. 14,5°C; min. 4,7°C; attuale 7,7°C (ore 23,30).
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SABATO SERA SONO STATE ACCESE A SCANNO LE TRE GLORIE
NELLE CONTRADE DI CARDELLA-SAN MARTINO-LA PLAIA
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A lato la cartolina postale
con le Glorie e annullo filatelico
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SCANNO - Alle ore 16,30 la campana Maria della chiesa parrocchiale ha dato il via all’accensione delle tre Glorie. Le fiamme dei falò si sono alzate repentinamente, illuminando dalle contrade di Cardella, San
Martino e la Plaia tutto il paese, tra le gri da dei ragazzi e lo stupore della
tanta gente. Per tutta la giornata adulti e ragazzi hanno lavorato per far
raggiungere alla loro Gloria i 20 metri e più di altezza.per festeggiare San Martino. La leggenda racconta che il Santo nella
fredda giornata dell’11 Novembre abbia diviso in due parti il suo mantello per coprire con una di
queste le membra infreddolite di un povero vecchio. Poco dopo, segue la
leggenda, magicamente la terra iniziò ad essere scaldata dal sole, il vento freddo si calmò, le nubi si diradarono. E questo durò per alcuni giorni (l’estate di san Martino).
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In quella stessa notte un sogno gli svelò la vera identità di quel povero da lui aiutato: era Cristo che voleva mettere alla prova la bontà, la misericordia di Martino. Egli si ritirò a Ligugé, presso Portiers, dove con un gruppo di discepoli, fondò il primo monastero, divenendo presto famoso in tutta la Gallia. Eletto vescovo
di Tours (371), diffuse il cristianesimo in tutta la Gallia Occidentale.
Martino fu ed è uno dei santi più popolari dell'Europa occidentale. Scanno ricorda la sua festa con questi
fuochi. Dopo l’accensione i protagonisti si sono ritrovati in Piazza Santa Maria della Valle
per festeggiare con vino e castagne, preparate dal Circolo Acli. L’annullo filatelico è stato richiesto dall’associazione degli imprenditori scannesi, Ascot.
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In occasione della “Festa delle Glorie” il maestro pasticciere Angelo Di Masso, scultore del ghiaccio, ha dato nella
mattinata e nel primo pomeriggio una dimostrazione di come si scolpisce un
blocco di di gelo, come se fosse marmo. Le sue performances, avvenute davanti
la sua pasticceria, sono state seguite da molte persone.
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I LUNEDI’ DEL DIRETTORE
IL “TAR…TASSATO” POPOLO DI VILLALAGO
VILLALAGO - Molte le lamentele a Villalago per l'aumento delle aliquote dell'IMU, portate
al massimo delle percentuali fissate dalla legge, sia per la prima casa, sia
per le seconde case. La giustificazione del gruppo di maggioranza, che ha
proposto e votato in consiglio il provvedimento, è quello di aver avuto in eredità dalla passata amministrazione un deficit di circa 500 mila euro, per cui nel
piano di risanamento è stato inserito questo aumento, per non incorrere nel dissesto finanziario.
Ricordiamo che l'attuale sindaco, un assessore e un consigliere comunale, sono
stati membri di minoranza nella passata amministrazione. Se il Consiglio
Comunale è comunque un corpo unico con compiti diversi (alla minoranza quello di
controllo), ci si chiede come questi abbiano espletato il loro mandato e cosa
abbiano controllato. La deduzione di molti è che anch'essi sono responsabili (per quello di loro competenza) del disastro
finanziario del Comune. Tra l'altro non si concepisce come mai ai cittadini sia
stata aumentata l'addizionale Irpef e portata al massimo l'Imu, mentre sono
rimaste invariate per il 2012 (come si legge nella delibera di Giunta del
20/10/2012) le tariffe
"per l’imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, le tariffe per la determinazione del
canone dovuto per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, la tariffa per il servizio di
illuminazione votiva". Per quanto riguarda la Tarsu (lo smaltimento dei
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rifiuti solidi urbani), per garantire la totale copertura del costo del servizio, le tariffe sono state
aumentate del 20%. Ai Villalaghesi, quindi, sono stati caricati tutti i
quintali di immondizia, lasciati dai turisti, che si raccolgono nel periodo
estivo intorno al lago di Scanno e al Lago di san Domenico, mancando un piano
preciso di raccolta per queste aree. Villalago è ancora quel paese che permette alle macchine e alle roulottes di sostare al
lago senza pagare un euro e di scaricare i rifiuti dove e quando vogliono.
Prima di aumentare l'addizionale Irpef e l'Imu ai Villalaghesi e a molti nostri
ospiti che hanno una seconda casa in paese, sarebbe stato più opportuno prevedere altre entrate, mettendo in alcune zone parcheggi a
pagamento, come fa la stessa Scanno. Non vogliamo che Sindaco, assessori e
consiglieri rinuncino alla loro indennità di carica, ma che almeno, prima di prendere decisioni punitive, avessero
programmato altre possibilità per avere più risorse, comprese quelle per l'aumento delle tariffe riportate sopra, che,
invece, sono restate invariate. Anche le bancarelle che vengono durante le
feste o nel giorno di mercato avrebbero dovuto contribuire al risanamento del
bilancio di Villalago. Sono pochi spiccioli? Non lo so. So, invece, che sarebbe
stato un positivo segnale per tutti, residenti e ospiti, per contribuire tutti
insieme al risanamento finanziario del Comune e a mantenere invariate le
aliquote per alcune categorie di cittadini e per le case di coloro che
risiedono all’estero. L’aumento dell’Imu (solo il 50% al Comune) andrà a rinsanguare lo Stato italiano, vampireggiato dai partiti e dai politicanti
corrotti.
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ALLEVATORI E AGRICOLTORI: SIAMO PARTE INTEGRANTE DEL SISTEMA TURISTICO
NON DIMENTICHIAMO UN SETTORE CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE
E’ UNA PRESENZA SICURA PER IL FUTURO DELLE PROSSIME GENERAZIONI
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In questi giorni la stampa ha dato risalto alla nuova iniziativa che investirà il territorio abruzzese per la promozione turistica con fondi della Comunità Europea. Ma una vera promozione turistica, che non voglia essere effimera e che
sia competitiva con altri territori che da tempo hanno inserito le produzioni
territoriali come elementi di riconoscimento verso i flussi turistici, non può e non deve dimenticare l’agricoltura e la zootecnia. Settori che hanno rischiato di scomparire e che
ancora soffrono le difficoltà di un mercato sempre più piegato alle logiche della grande distribuzione, ma che oggi – in tempi di crisi – rappresentano di nuovo una risorsa per le prossime generazioni. “Purchè ci si ricordi che esistiamo”, come dichiara Nunzio Marcelli, presidente dell’ARPO – Associazione Produttori Ovicaprini – che scrive una nota agli Assessori Regionali al Turismo e all’Agricoltura, sollecitando il loro pronto e congiunto intervento perché non si ripetano errori già visti.
“Con i fondi comunitari all’agricoltura, nei Gruppi di Azione Locale”, spiega Marcelli, “abbiamo già subito una estromissione da parte del settore del turismo. Con una possibilità economica molto più forte
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di quella di agricoltori e allevatori, gli operatori turistici hanno acquisito
quote di maggioranza, e il risultato è che nei nostri alberghi e ristoranti, tranne rare eccezioni, non si trova
traccia dei prodotti locali e tradizionali, a tutto svantaggio non solo del
nostro settore, ma dell’economia abruzzese in generale, e dell’offerta che diamo ai turisti, che vengono qui anche per assaggiare il meglio
delle nostre produzioni.” Ma se quello enogastronomico è un aspetto del turismo sempre più di traino, bisogna allora integrare nei bandi turistici anche i produttori
agricoli e zootecnici: questa la proposta che Marcelli sottopone alle
istituzioni regionali, prima che i fondi europei vengano distribuiti e il
settore primario resti di nuovo la Cenerentola della Regione. “O riusciamo ad agire tutti insieme”, conclude Marcelli, “o possiamo solo piegarci a chi della mela rossa o della mortadella hanno già fatto una bandiera, mentre intanto l’agnello servito nei ristoranti e alberghi viene quasi tutto da fuori Regione, e
nelle località turistiche e nei Parchi il pecorino abruzzese non si vede neanche da lontano”.
(Elettra Rinaldi, Ufficio Stampa ARPO)
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IL MANIFESTO DEGLI EX AMMINISTRATORI DI SCANNO
SCANNO - Sabato scorso sui muri di Scanno è apparso il seguente manifesto a firma degli ex amministratori, fatti decadere
dalla maggioranza dei consiglieri il 19 agosto scorso. Questo il testo.
«IL commissario approva il bilancio
Ce ne hanno dette e scritte di tutti i colori. Ci hanno rovesciato addosso chili
di fango. Non hanno l asciato nulla di intentato. Neanche le offese agli
affetti familiari più cari. Vergogna! Ma non era e non è vero nulla di tutto quello che andavano e che hanno ancora la sfacciataggine di
continuare a dire e scrivere. Mentivano ben sapendo di mentire! Sono nervosi e
disperati perché i Conti del Comune Sono a posto altrimenti il Commissario non avrebbe potuto
approvare né il bilancio consuntivo né il bilancio di previsione. Il bilancio consuntivo registra un avanzo di
amministrazione di 150 mila Euro. Proprio quello che è stato bocciato per ben due volte dalla furia demolitrice ed irresponsabile dei
Cons. Amedeo Fusco, Aldo Tarullo e Roberto Pizzacalla che, senza alcun valido
motivo ma solo per ripicche ed odi personali, hanno unito i loro voti ai
Consiglieri di opposizione: Luca Silvani, Domenico Mastrogiovanni, Maria Pia
Silla, Amato Silla provocando lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale
a pochi mesi dalla sua scadenza naturale. Scelta che costa circa 4 mila Euro al
mese ai contribuenti scannesi. Se hanno un pizzico di dignità ed onestà politica perchè non li pagano loro questi soldi insieme al segretario del PD Pietro Spacone? In
sintesi la situazione illustrata dal Commissario il 26 ottobre scorso nell'aula
del Consiglio comunale a tutte le Associazioni di Scanno assente "La Foce":
l'aumento dell'IMU è servito per pareggiare il minor trasferimento da parte dello Stato di circa 115
mila Euro; l'aumento del 30% della tassa RSU deriva da preciso obbligo di
legge; il debito fuori bilancio è "solo 120mila Euro la maggior parte del quale è relativo alle spese legali accumulate a partire dagli anni 80.
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Questo debito è stato coperto con una parte dell'avanzo di amministrazione lasciato dalla tanto
vituperata amministrazione Giammarco. Il debito previsto in bilancio, nei
confronti del Cogesa è di circa 300 mila Euro. Esso è stato accumulato dall'amministrazione Cetrone, vicesindaco Pietro Spacone, come
segue: 2005 euro 91.182,41; 2006 euro 166.077,02; 2007 euro 211.364,40; 2008
euro 281.368,30. Carta canta... Come si vede nulla di nuovo sotto il sole. Cose
dette, ridette e scritte in tutte le salse da anni. Il giro nale "La Foce", che
dovrebbe operare per unire tutti gli scannesi, è da anni sprofondato in un profondo rosso fatto di bugie, disinformazione,
veleni, insulti. Non esiste alcun buco milionario e ancor meno il dissesto. Il
prossimo anno il bilancio starà ancora meglio. Parole del Commissario. A queste positive notizie quelli che
annunciavano disastri un giorno sì e l'altro pure gli sono saltati i nervi! Si son sentiti mancare! Alla luce del
dannoso fallimento politico per responsabilità soprattutto della segreteria del Pdf (Partito di famiglia), con in testa il
segretario Pietro Spacone ed il nipote Amedeo Fusco, fino al 2010 vicesindaco
che non badava a spese e le loro macroscopiche menzogne, non è a noi che dovrebbero chiedere scusa per il grave danno provocato al nostro
Paese, ma a tutti gli scannesi che certamente non meritavano l'onta del
Commissario solo per vendette ed invidie personali. Viviamo un tempo difficile.
Stiamo attraversando una fase delicatissima che avrebbe bisogno di uomini che
costruiscano e non sfascino. Che curino l'interesse generale di tutti gli
scannesi e non le stupide rivincite e/o vendette personali. Chi vuole bene a
Scanno lo si riconosce dal coraggio e dai concreti risultati del suo operare e
non certamente dagli insulsi giochetti politici buoni per tutte le stagioni.
Per il bene di Scanno lavoriamo per rafforzare la coesione sociale senza la
quale il nostro Paese e i nostri figli non andranno da nessuna parte. Il vento
porta con sé solo tempesta ed è esattamente il contrario di quello di cui ha bisogno la nostra Scanno.
P. Giammarco, C. Giansante, C. Nannarone,G. Tarullo, S. TaruIlo, E. Gentile».
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In viaggio per la Spagna dalle Andorre all'Andalusia
Nona tappa: Narbonne, la città della Gallia colonizzata dai Romani
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