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Martedì 16 Ottobre 2012 - Il Santo del giorno: Santa Margherita Maria Alacoque, Vergine (1647 - 1690)

Il tempo... ieri - Giornata autunnale con piogge sin dalle prime ore del mattino. Piogge ad intermittenza che si sono intensificate nel pomeriggio e nelle ore serali. Temperature: mass. 16,5°C; min. 10,0°C; attuale 11,7°C (ore 23,30).
 
 
 
CINEMA
E
PSICHIATRIA
A
L’AQUILA
XI EDIZIONE
DEL PREMIO
GUIDO
POLIDORO
2012
GIORNALISTA
ABRUZZESE
Decima Edizione della Rassegna "Cinema e Psichiatria". Un evento promosso e organizzato dall'Istituto Cinematografico dell'Aquila "La Lanterna Magica", dall'Azienda Sanitaria Locale L'Aquila, Dipartimento di Salute Mentale, in collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali di Avezzano e Sulmona e l'Accademia dell'Immagine. Una manifestazione che ripropone l’importanza, nei momenti difficili, del rapporto con l’altro e dunque l’intera proposta culturale può rappresentare una chiave di lettura nella progettazione di una comunità dove i cittadini diventino i veri protagonisti del proprio futuro. A testimonianza della crescita dell’iniziativa il programma di quest’anno, iniziato già ieri, si articolerà con dieci appuntamenti a L’Aquila fino al 05 Dicembre, ma avrà una sua naturale prosecuzione anche nei primi mesi del nuovo anno con incontri e proiezioni a Sulmona, Castel di Sangro, Avezzano per arrivare fino al 22 marzo 2013. La suggestiva miscela tra il cinema e il vissuto psichiatrico ha permesso nel tempo di affrontare molteplici argomenti, stimolando dibattiti e ragionamenti di alto valore culturale verso i temi proposti.
La Provincia dell'Aquila e l'Ordine Regionale dei Giornalisti d'Abruzzo, in collaborazione con la Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila, hanno bandito il concorso "Premio Guido Polidoro XI edizione - Anno 2012", nell'intento di ricordare la figura del giornalismo abruzzese, caporedattore del Messaggero, scomparso nell'agosto del 2000. Il concorso è riservato a giornalisti professionisti e a pubblicisti iscritti all'Albo professionale. La scadenza del bando è prevista per il 30 novembre, in palio ci sono 1.500 euro per ciascuna sezione: giornalismo stampato, radio-televisivo, on-line e infine quella riservata al fotogiornalismo. La premiazione si terrà l'11 dicembre presso l'Auditorium della Carispaq alle 18.In concomitanza con la premiazione sarà organizzato un convegno che avrà come tema il giornalismo nell'era di Internet.
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Roberto Nannarone

Caro Roberto,
ho apprezzato la tua risposta, con la quale hai chiosato la lettera che l’anonimo concittadino ti ha fatto pervenire, per partecipare allo “sgomento” di Secondino. Se l’anonimo è una persona intelligente capirà dalle tue brevi, ma puntuali parole, che certi suoi apprezzamenti nei miei confronti non hanno valore di giudizio, ma sono solo a livello di "chiacchiericcio".
Al mio concittadino “anonimo”, che ha preferito non esporsi con il suo intervento sul Il Gazzettino, (comunque, sappia che non è mio costume togliermi i sassolini dalle scarpe, come altri!), dico simpaticamente che chi fa la politica non deve essere giudicato per la simpatia o l’antipatia, ma per le capacità delle idee e la realizzazione legittima delle stesse. Un soggetto può usare l’arma della “simpatia”, per crearsi uno stuolo di seguaci, ma non per questo non può usare la stessa “simpatia” per raggirarli, al fine di raggiungere i “suoi” obiettivi e non quelli della collettività.
Se ha coraggio e senso di  responsabilità, non tema l’anonimo concittadino di dichiarare le sue generalità: avrò il piacere di stringergli la mano, se lo vorrà, proprio perché si è astenuto dal fare apprezzamenti lesivi della mia persona o della mia professione.  Mi ha attribuito solo antipatie, percepite forse tra quelli che frequenta, ma non ha inveito contro di me sull’incapacità a trattare argomenti, che hanno suscitato il suo, si fa per dire, impacciato e personale sfogo.
Vorrei chiedere al simpatico “anonimo” se ha colto il senso della mia risposta a Secondino, senza tralasciarne alcun passaggio, e quale opinione si è fatta nel leggere quanto da me scritto in relazione al pezzo pubblicato su Magazine, a firma di Secondino. Inoltre si è chiesto perché stranamente è stato pubblicato sul sito dell’ex consigliere E. Gentile, proprio ieri 15 ottobre. Che giudizio il nostro “anonimo” vuole dare su quanto da me scritto? Sono “antipatico”, perché cerco di dire la verità anche su quelle persone che “prestano” la loro firma per scritti che escono dal PC di altri? Cosa pensa il nostro “anonimo” di queste persone? Forse gli sono “simpatiche”, perché invece di scrivere che “sono stati cacciati”, usano, con un eufemismo, l’espressione ”Siamo andati via”. Sono forse simpatiche, perché si prestano in modo servile a chi persevera nel far la politica di vecchio stampo?
L’amministrazione di un Comune non può ridursi ad un varietà (con soggetti più o meno di bell’aspetto pronti a dispensare sorrisi e… favori!), ma deve essere servizio al Cittadino ed alla Comunità che si rappresenta, con imparzialità e competenza, senza distinzione alcuna.  Un servizio che va reso senza esporre il Comune ad avventure, “costi quel che costi”, che finiscono per colpire finanziariamente tutti i cittadini.
Mi auguro di poter conoscere ed incontrare l’”anonimo”: vorrei  cercare di fargli conoscere la verità, che potrebbe essere da tutt’altra parte, affinché possa avvicinarsi con un approccio diverso ai problemi della nostra comunità.
Mi viene un sospetto: non è che l’anonimato è un escamotage del nostro sostenitore di Secondino, per nascondere che anch’egli è figlio del “regime”, abbattuto lo scorso agosto?
 
MODIFICATO DALLA REGIONE
IL CALENDARIO VENATORIO
DOPO LA SENTENZA DEL TAR

E' stata approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Caccia Mauro Febbo, una delibera di modifica al calendario venatorio vigente. "Si tratta, è giusto ricordalo, di un provvedimento - spiega Febbo - attuato con l'obiettivo di adeguare il calendario stesso alle osservazioni inserite nell'Ordinanza cautelare del TAR emessa in accoglimento della domanda dei ricorrenti (Animalisti italiani e WWF); la discussione del merito è stata rimandata al mese di giugno 2013". Le modifiche inserite nella delibera: per quanto riguarda la Beccaccia sono state inserite delle prescrizioni ulteriori in caso di avverse condizioni metereologiche, la chiusura è stata fissata al 31 dicembre 2012. E' stata introdotta una ulteriore prescrizione riguardante la riconsegna delle ali dei capi abbattuti agli ATC; per le aree SIC e ZPS, per la lepre e il cinghiale, le giornate di caccia settimanali sono state
ridotte a 2 ed il numero di cani per squadra/equipaggi non deve essere superiore a 3. Nei siti SIC dove è stata segnalata la presenza del Lanario o Falco pellegrino è stata vietata la caccia al Colombaccio e alla Ghiandaia;per quanto riguarda le aree di presenza stabile dell'Orso, di cui alla cartografia pubblicata sul sito del Ministero dell'Ambiente, oltre allo slittamento delle date di apertura e chiusura della caccia al Cinghiale e alla Volpe (01 novembre 2012-31 gennaio 2013), nei siti SIC sono state applicate le misure più restrittive previste per la zona C1, alle altre zone ricadenti fuori la zona di protezione esterna del PNALM, sono state applicate le misure previste per la zona C2. Inoltre, è stato vietato l'utilizzo di munizioni a palla unica contenenti piombo nelle aree in cui è stata accertata la presenza del Nibbio reale e del Grifone. "Voglio ricordare – conclude l'Assessore - che restiamo fiduciosi in vista del pronunciamento di merito del Tar in quanto la validità delle scelte effettuate dalla Direzione competente sarà ampiamente sostenuta e dimostrata in quella sede. Voglio inoltre sottolineare come sia l'Assessorato sia i competenti Uffici si siano attivati in tempi rapidissimi per salvaguardare il diritto dei cacciatori all'esercizio della caccia.
 
IL TAR D’ABRUZZO, LA CACCIA E L’ORSO 
Ancora una sconfitta per l’Orso marsicano!

L’Orso marsicano non sarà felice della recente ordinanza del TAR dell’Abruzzo che conferma il Decreto cautelare monocratico che sospendeva la caccia ad alcune specie di animali in tutta la Regione, quali Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella, nonché la caccia tout court nei siti di Natura 2000 (SIC e ZPS) e nelle aree di presenza dell’Orso individuate dal PATOM. Non si entra nel merito della chiusura delle succitate specie faunistiche, anche se non si capisce per quali ragioni esse, cacciate in tutta Europa, non si possano più cacciare in Abruzzo. Schizofrenia europea, dove ogni Nazione interpreta a modo proprio le Direttive? Di questo saranno le organizzazioni venatorie ad occuparsi, se vorranno (e finalmente!) mettendo in campo i loro uffici legali, mentre a noi interessa più la questione dell’Orso bruno marsicano per difendere il quale il giudice ha ritenuto di applicare nei SIC un divieto che nelle Direttive europee non è richiesto, di fatto “legiferando” come probabilmente prevedono le norme in materia di cui non si è a conoscenza e per le quali anche non si entra nel merito. Per assurdo, mentre per impedire gare di Enduro e progetti fotovoltaici non si è ritenuto di fare appello ai dettami delle Direttive europee sui SIC e ZPS (e la competenza è, ed era, indiscutibile!), ciò lo si sta facendo in tutta Italia per la pratica venatoria! Ma tant’è. Questo è l’ambientalismo di maniera esistente nel nostro Paese, dove l’animalismo è ormai imperante e della conservazione degli spazi naturali ci si occupa sempre meno. Un’assurda interpretazione tutta e solo italiana, che sembra voler ricalcare quella sulle zone umide RAMSAR (in Italia esistono le uniche paludi al mondo inserite in questa categoria di “aree protette” che per rispetto a detta convenzione internazionale sono chiuse all’attività venatoria (in Alaska si caccia persino in aree RAMSAR di Rifugi Faunistici!). Intanto il problema fondamentale resta; ovvero, per difendere l’orso si è impedito che la presenza del Cinghiale, almeno nella zona esterna al Parco, sia ridotta come meriterebbe (benché interventi coordinati andrebbero anche effettuati nell’interno del Parco Nazionale, se veramente si volesse salvare l’Orso marsicano dall’estinzione). Non crediamo proprio che l’Orso, se mai fosse in grado di pronunciarsi, si dichiarerebbe soddisfatto di questa “vittoria” degli ambientalisti anticaccia!
Certo, l’orso quest’anno non sarà quindi disturbato dai cacciatori (che peraltro con le loro braccate lo avrebbero caso mai spinto a rientrare nei limiti del Parco, dal quale si sta sempre più allontanando e non certo
per colpa dei cacciatori) quando andrà alla ricerca di mele selvatiche ed altra frutta, mele selvatiche ed altra frutta, faggiola, ghiande, tuberi ed ogni risorsa alimentare che non troverà più per la presenza del competitivo Cinghiale (specie  peraltro ibrida e meritevole di essere del tutto eradicata) che a causa del numero eccessivo di capi sta spazzando via tutte le risorse alimentari, col risultato che anche a primavera l’orso resterà a bocca asciutta e proprio in uno dei periodi dell’anno più critici per la sua esistenza, quando le risorse naturali scarseggiano. Il giudice è stato chiamato in causa dagli ambientalisti anticaccia che, per battere i cacciatori, hanno sfruttato l’Orso marsicano; ed ha ovviamente emesso un suo giudizio; giudizio che non può che essere rispettato dalle autorità, almeno fino a prova contraria di eventuali appelli e ricorsi a nuovi giudici, sperando che siano quelli di “Berlino” che i cacciatori aspettano da tempo (forse invano, con l’aria che tira). Intanto, alla conclusione dei fatti resta che dei veri problemi dell’Orso bruno marsicano nessuno si interessa; nessuno che si chieda perché questi benedetti orsi sono sempre più presenti nelle aree non protette all’esterno del Parco e sempre meno presenti nella grande area protetta del Parco, come un tempo. Le ragioni le abbiamo già sviscerate in altri comunicati ed è inutile qui rimarcarle. Una cosa è certa: la caccia non c’entra nulla.
Ci hanno detto che quest’anno sono nati una decina di cuccioli; una buona notizia. Il problema ora non è tanto impedire ciò che non è mai successo, ovvero che siano erroneamente uccisi durante le battute regolari e legittime di caccia, quanto il predisporre l’ambiente a che quelli che giungeranno alla primavera possano poi sopravvivere. L’ordinanza di questi giorni del giudice monocratico non va certo verso questa direzione. Anzi, temiamo che quel bracconaggio di cui ogni tanto si ventila e che in Abruzzo non c’è storicamente mai stato (altrimenti gli orsi si sarebbero estinti cento anni fa!), così come avvenne per il brigantaggio dell’epoca postunitaria, si ingrossi di cacciatori (ma anche di agricoltori, allevatori e semplici proprietari di orti e pollai) delusi ed irritati da un provvedimento che nella sua legittimità essi non potranno che considerate punitivo e vessatorio verso di loro per una colpa che è di altri e, per certi versi, che risale ormai a molti anni addietro ed a personaggi oggi quasi dimenticati.
Al termine di questa stagione venatoria 2012-13 si canterà forse vittoria, sostenendo che nessun orso sarà stato “conteggiato” tra gli uccisi; in tal caso ignorando che di uccisioni durante il periodo e la legittima attività di caccia negli ultimi 70 anni non ne sono mai state registrate! Ancora e per l’ennesima volta, è proprio il caso di dire, che Dio salvi l’Orso da chi dice di amarlo... (Da Wilderness-Italia)
 
 
LA SETTIMANA POLITICA
DEL CONSIGLIO REGIONALE
DELL’ABRUZZO

La seduta del Consiglio regionale, convocato per oggi 16 ottobre all'Aquila (ore 11), aprirà l'attività politica settimanale. Mercoledì, alle 10, si riunisce la Seconda Commissione (Enti locali, governo del territorio), che dovrà esprimersi sulla proposta di riordino delle Province abruzzesi. Alle 12 la Terza Commissione (Agricoltura) si occuperà, tra gli altri argomenti, dei progetti di legge sulla raccolta e commercializzazione dei tartufi, e della disciplina delle fattorie didattiche in agricoltura. Alle 14.30 la Quinta Commissione (Affari sociali, Tutela della salute) esaminerà il disegno di legge, presentato dalla Giunta, sui collegi sindacali delle Asl. Giovedì, alle 10, torna a riunirsi la Seconda Commissione. All'ordine del giorno il regolamento di attuazione della legge di riforma del sistema idrico integrato. Alle 10.30, alla seduta della Commissione speciale sulla Ricostruzione, interverranno in audizione l'Assessore del Comune dell'Aquila Stefania Pezzopane e Giuseppe Zamberletti, Ministro della Protezione Civile all'epoca del terremoto del Friuli del 1976.
Venerdì ripartono
le attività della biblioteca
di Anversa degli Abruzzi
APPUNTAMENTO
CON BAMBINI CON MIMO
E CACCIA AL TESORO

Anversa - Venerdì prossimo,19 ottobre,in occasione della riapertura della Biblioteca Comunale di Anversa da parte della Cooperativa Sociale Daphne,sono stati invitati tutti i banmbini a partecipare ai giochi della caccia al tesoro e del mimo. ''I giochi- spiegano gli organizzatori- serviranno al Comune di Anversa-Riserva Regionale e Oasi WWF 'Gole del Sagittario' alla stesura di un'indagine sui tempi e sugli orari delle abitudini dei bambini  al fine di migliorare i servizi loro destinati".
 
Una statua per Vito Taccone
A ricordo del Camoscio d’Abruzzo

Con una statua sul monte salviano la città di Avezzano ricorda il Camoscio d’Abruzzo, a cinque anno della sua morte. L’inaugurazione è iniziata con una conferenza al Teatro dei Marsi in onore del campione di ciclismo, Vito Taccone, con la proiezione di un cine-documento sulla sua vita. C’erano il Sindaco Giovanni Di Pangrazio, l’Assessore alla cultura Eliseo Palmieri, il giornalista e scrittore Sergio Zavoli, i cronisti-radiotelevisivi Giorgio Martino e Sergio Neri e l’ex assessore comunale Luca Dominici, che avviò il progetto. A conclusione e' stata inaugurata la statua di bronzo posizionata su monteSalviano. L'opera e' dello scultore Bruno Morello e raffigura il campione in una posizione di fuga in salita.      Tante le personalita' presenti: dai campioni del tempo Bitossi eScarbozza a quelli del momento come Di Luca e Rabbottini ma anche firme prestigiose del giornalismo sportivo come Sergio Neri e Giorgio Martino che di Taccone raccontano le gesta ai giri d'Italia e ai campionati del mondo. Presente anche il presidente della federazione di ciclismo        
italiana Renato Di Rocco e ovviamente tanti sportivi, amici e simpatizzanti del campione scomparso.