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Venerdì 28 Settembre 2012 - Il Santo del giorno: Santi Lorenzo Ruiz di Manila e 15 compagni (1633 - 37)

Il tempo... ieri - Una giornata con caldo estivo. Ci sono stati accumuli nuvolosi solo in serata ma senza mutazioni climatiche. Cielo con la luna crescente. Temp.: mass. 24,2°C; min. 15,8°C; attuale 18,7°C (ore 23,30).
 
 
SUL CASO DEL DIRETTORE DEL GIORNALE
ALESSANDRO SALLUSTI

Questo giornale è "minimum" rispetto ai quotidiani nazionali e regionali. Ciò nonostante mi permetto, quale suo direttore responsabile, di fare alcune osservazioni sulla vicenda "Sallusti", riportata ieri in tutta la carta stampata e nei siti web di maggiore prestigio. Se la legge è uguale per tutti, hanno fatto bene i giudici a condannare il direttore del Giornale, se egli ha consumato il reato di diffamazione a mezzo stampa. E contro questa sentenza della Cassazione la "casta" dei giornalisti avrebbe dovuto avere più rispetto e non urlare allo scandalo e pretendere subito un decreto legge che li salvaguardi dal carcere in nome della libera opinione. Le opinioni non sono mai libere. Esse hanno il dovere del rispetto della dignità altrui. Il sottoscritto è stato querelato più volte per aver pubblicato i volantini del Pasquino di Scanno (ancora oggi non so chi egli sia), ma sono stato sempre attento a cancellare qualsiasi frase diffamatoria, tanto è vero che le querele sono state archiviate. Sallusti perché non ha fatto altrettanto con Dreyfus, di cui conosceva l'identità?
Ho letto sul Corriere della Sera l'intervista al giudice Giuseppe Cocilovo, il quale dice: «Sono contento che finalmente è stato accertato che si trattava di una notizia deliberatamente diffamatoria. Tutto questo non ha nulla a che fare con la libertà di stampa e con il diritto d'informare. Anzi al contrario. In sei anni Libero (il giornale di cui Sallusti era direttore) non ha mai pubblicato una smentita dicendo: guardate che il giudice che ha "obbligato" una ragazzina ad abortire contro la sua volontà è una notizia falsa. Questo era doveroso deontologicamente, non chiedevo una lettera di scuse a me ma ai lettori di Libero. Questo avrebbe
indirettamente tutelato anche la mia immagine … Ma vuole sapere cosa mi ha amareggiato in questa vicenda? L'atteggiamento della stampa: compatto e biecamente corporativo. Mi fa veramente tremare i polsi che non ci sia una cronaca che racconta i fatti ma una cronaca che monta un fatto inesistente, eppure già accertato. L' Ordine dei Giornalisti  non ha preso provvedimenti nei confronti di un giornalista che fa scrivere un pezzo firmato con uno pseudonimo e del quale non ha mai comunicato il nome. Insomma ce n'è prima di parlare di libertà di stampa... Ho avuto la sensazione di essere don Chichiotte contro il potere della stampa. Di essere da solo... Ora chiamate tutti: è contento della sentenza? Ci manca solo che mi chiediate se perdono Sallusti».
L'autore dell'articolo, a firma Dreyfus, che ha portato Alessandro Sallusti alla condanna per diffamazione aggravata, è Renato Farina (Sallusti aveva il dovere di controllare la notizia prima di pubblicarla). Oggi egli è deputato Pdl. In un discorso alla Camera, ha confessato: «Quel testo l'ho scritto io e me ne assumo la piena responsabilità morale e giuridica. Chiedo umilmente scusa al magistrato Cocilovo: le notizie su cui si basa quel mio commento sono sbagliate. Egli non aveva invitato nessuna ragazza ad abortire: la ha autorizzata, ma non è la stessa cosa». Una confessione tardiva, che lascia molte perplessità. Farina fu radiato dall'Ordine dei giornalisti per una vicenda nota a tutti e per questo non poteva firmare col proprio nome. Sallusti non poteva non sapere chi era Dreyfus. Il carcere non lo auguro a nessuno e Sallusti non ne farà un solo giorno, visto l'interesse alla sentenza di illustre personalità. Gli confermo la mia solidarietà (espressa ieri nel darne la notizia, ma non chiedo per lui la grazia), sperando che non si vada ad un nuovo "Affaire Dreyfus", di memoria francese. Con lo spread in continuo agguato, i problemi degli Italiani sono ben altri. (R. Grossi)
 
Sabato 29 e domenica 30
GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2012
“L’ITALIA TESORO D’EUROPA”
partecipa con oltre 1500 appuntamenti, organizzati dai propri Istituti centrali e territoriali che, per l’occasione, aprono gratuitamente al pubblico tutti i luoghi d’arte statali, che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale. A questi si affiancano i luoghi d’arte appartenenti ad altre realtà (Istituzioni, Enti) che hanno aderito alla manifestazione.
Per quanto riguarda l’Abruzzo si potranno visitare gratuitamente i luoghi statali della cultura. Inoltre la Soprintendenza per i beni archeologici in collaborazione con Enti locali e Associazioni, organizza mostre, conferenze,
L’Italia anche quest’anno ha aderito, insieme ad altri 49 Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio 2012 che avranno luogo il 29 e il 30 settembre, con lo slogan, ormai consolidato: “L’Italia tesoro d’Europa”. Gli obiettivi delle Giornate Europee sono quelli di sensibilizzare i cittadini europei alla ricchezza e alla diversità culturale dell’Europa, creare un clima ideale per fare accettare il ricco mosaico delle culture europee e favorire una più grande tolleranza in Europa che vada al di là delle frontiere nazionali, sensibilizzare il grande pubblico e il mondo politico alla necessità di proteggere il patrimonio culturale.
A questa grande festa europea, il MiBAC
aperture straordinarie e visite guidate. In particolare a Chieti sabato 29 al Museo Archeologico Nazionale Villa Frigerj si svolgera' la conferenza ''Archeologia in Abruzzo. Scavi e ricerche 2012''.
 
 
PER EZIO PELINO
SULLA QUESTIONE SCUOLABUS

Caro Preside,
volevo scrivere io qualcosa sul servizio scuolabus a Scanno. Avrei fatto le sue stesse considerazioni che condivido in pieno, ma mi ha preceduto e con maggiore precisione e competenza perché Ella è uomo di scuola. Mi auguro che i genitori di Scanno facciano tesoro delle sue parole, credo però che la mia speranza è mal riposta. Comunque complimenti e saluti. Don Eulo Tarullo

In merito aLl'articolo di Ezio Pelino 
voglio informarlo che per quanto riguarda lo scuolabus non interessa solo i bambini che vivono in paese ma anche bambini che vivono tra Fra le Musa e San Liborio alle Prata e a Passo Godi. Speriamo che le scarpe bastino. Distinti saluti. Candido Nannarone
LETTERA AL DIRETTORE

Caro Roberto
il caso Sallusti è emblematico. Una casta difende uno dei suoi componenti. Il direttore di Libero non è stato condannato per aver espresso un'opinione, ma per  aver commesso un reato. Lo scritto di tale Dreyfus è risultato diffamatorio di un giudice, diffamazione riscontrata in ben due gradi di giudizio.
La magistratura, quando in altri casi c'è stata denuncia, non avendo riscontrato il reato ha archiviato la denuncia. Quindi non mi pare che si sia voluto colpire la libertà di stampa, ma aver sanzionato un abuso.
Naturalmente sono d'accordo nel ritenere " la galera" una pena  inopportuna, mi sarebbe  parso opportuno colpire Sallusti nella tasca e non solo come risarcimento al diffamato, ma anche allo Stato. Felice Gentile
 
A 90 anni dall’istituzione del Parco Nazionale D’Abruzzo, oggi anche Lazio e Molise, a 20 anni +1 dall’approvazione della legge quadro sulle eree protette e dalla Conferenza di Rio, il Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, Fondazione Symbola, Regione Abruzzo, Unioncamere, Federparchi e Camera di Commercio dell’Aquila promuovono un momento di riflessione e di confronto sul valore delle aree protette, sul loro essere uno straordinario bene comune, una infrastruttura naturale e territorio fondamentale per la conservazione della biodiversità, per lo sviluppo locale  e per la produzione rinnovabile di prodotti e servizi indispensabili alla vita e all’economia delle nostre società. VEDI IL PROGRAMMA
 
Premiate le pagine
Facebook dell’Inps

L’Inps si E’ aggiudicato il premio E-Gov 2012. L’Istituto è stato premiato per il progetto “L’Inps in Facebook: pagine tematiche” nell’ambito della VIII edizione del Premio E-GOV, rassegna delle iniziative più innovative delle Amministrazioni Locali e Centrali, promossa dalla rivista E-Gov del Gruppo Maggioli.
La giuria ha così motivato la propria scelta: “Il progetto affronta tematiche e questioni molto tecniche attraverso strumenti e linguaggi propri dei social network per fornire informazioni in modo semplice e diretto e rafforzare un nuovo canale di dialogo con i cittadini-utenti”.
Dopo i riconoscimenti ottenuti nel 2011 per il portale di servizi www.inps.it  e per la nuova intranet, è stato ancora una volta riconosciuto l’impegno dell’Istituto per migliorare la trasparenza, l’ascolto dell’utenza e la qualità dei servizi erogati, dato che oltre a quello premiato, anche gli altri tre progetti candidati, “Inps Open Data”, “Portale Inps Mobile” e “Cloud computing: sistema per il provisioning
dinamico” sono stati selezionati dalla giuria di esperti del Premio E-GOV tra i 90 progetti finalisti. Prossimità, multicanalità, personalizzazione sono i principi base dei progetti di comunicazione di questi ultimi anni dell’Istituto, che sintetizzano lo sforzo che l’Inps sta compiendo per diventare un ente sempre più vicino ai cittadini, utilizzando tutte le opportunità offerte dalla tecnologia e puntando ad una crescente personalizzazione dei servizi offerti. La cerimonia di premiazione  si è tenuta a Riccione nell’ambito delle Giornate della Polizia Locale, durante il Convegno dal titolo “Cambiare l’Italia: La P.A. cerca soluzioni intelligenti”, che ha rappresentato un’occasione di confronto tra amministrazioni centrali e locali sui temi dell’agenda digitale, delle smart cities e dei nuovi servizi per i cittadini.
Le pagine tematiche curate dall’Inps in Facebook per cercare di costruire un dialogo con le fasce di utenza più giovane, abituata all’uso dei social network, sono attualmente tre: Riscattare la laurea, Utilizzare i buoni lavoro e Gestire il lavoro domestico, che fino ad oggi hanno registrato la fidelizzazione di oltre 10mila utenti. È prevista entro il mese di ottobre l’apertura di nuove pagine; la quarta sarà dedicata al tema dei Contributi previdenziali. (Comunicato Stampa Inps)
 
Piccoli Comuni: Anci
su associazionismo
confronto con Governo

''L'attivazione di un tavolo tecnico per avviare un confronto urgente sul tema dei processi di riorganizzazione degli apparati amministrativi e di redistribuzione quantitativa e qualitativa del personale imposti ai Comuni di piccole dimensioni dai recenti provvedimenti in materia di associazionismo''. E' questa la richiesta contenuta nella lettera che il Presidente dell'Anci, Graziano Delrio e il Coordinatore nazionale della Consulta piccoli Comuni dell'Associazione, Mauro Guerra hanno inviato ai Ministri Cancellieri, Grilli e Patroni Griffi.
Dopo aver sottolineato che ''i recenti provvedimenti in materia di associazionismo impongono ai Comuni di piccole dimensioni di affrontare percorsi organizzativi e gestionali del tutto nuovi e di grande complessita', come la norma del DL 95/2012 che impone l'esercizio associato di tutte le funzioni fondamentali (eccezion fatta per lo stato civile ed i servizi anagrafici), da realizzarsi gia' dal 1 gennaio 2013
e da concludersi entro il 1 gennaio 2014, pena il commissariamento'' Delrio e Guerra evidenziano che ''la realizzazione di tali percorsi aggregativi implica processi di riorganizzazione degli apparati amministrativi e rilevanti processi di redistribuzione, quantitativa e qualitativa del personale coinvolto, con ripercussioni anche sul rispetto dei vigenti limiti in materia di spese di personale''. ''Allo stato attuale tuttavia - aggiungono - il vigente quadro normativo che regola il regime di limitazioni alle assunzioni e delle spese di personale negli Enti Locali e' molto rigido e non prevede alcuna flessibilita' legata a tali percorsi di riorganizzazione. Allo stesso modo la rigidita' di vincoli relativi, ad esempio, all'utilizzo delle risorse per la produttivita', come quelli riguardanti alcune voci specifiche di spesa, determina spesso l'impossibilita' di attivare le modalita' piu' efficienti, efficaci ed anche, complessivamente, piu' economiche di riorganizzazione''.
Da qui la richiesta di un confronto urgente con i Ministeri competenti per individuare soluzioni normative ed interpretative, ''in quanto - concludono Delrio e Guerra - l'assenza di un quadro regolativo rende molto difficile l'implementazione dell'esercizio associato delle funzioni, esponendo tra l'altro gli operatori a rilevanti profili di responsabilita''.
 
XXXIII giornata mondiale del Turismo
IL MINISTRO Gnudi, intesa su Codice etico Onu
In occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Turismo promossa dalle Nazioni Unite e dedicata quest'anno ai temi della sostenibilita', il ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi e le organizzazioni di categoria, Confcommercio, Federturismo- Confindustria, Assoturismo- Confesercenti, Fitus, AITR, hanno firmato un Protocollo d'intesa per l'adozione dei principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo dell'ONU.
''L'adozione del Codice - ha dichiarato Gnudi - e' uno dei requisiti per sviluppare un turismo socialmente, economicamente ed eticamente responsabile, che possa favorire il miglioramento individuale, la conoscenza tra i popoli, l'incontro tra le culture e lo sviluppo della persona. Il turismo internazionale vedra' il movimento di un miliardo di persone nel corso del 2012. E' evidente che un fenomeno di questa portata produca impatti ambientali e socio-culturali. Per questo l'industria deve adottare le migliori pratiche e i migliori principi della responsabilita' sociale d'impresa''.
Il protocollo impegna i firmatari a promuovere politiche di rispetto dei principi del Codice, al fine di favorire un turismo che punta al rispetto dell'ambiente e del patrimonio artistico e culturale e favorire azioni di sostegno alla diffusione della cultura del turismo etico e responsabile, organizzare eventi informativi per la diffusione del Codice. All'iniziativa hanno partecipato anche l'Assessore al turismo della Regione Abruzzo coordinatore nazionale degli Assessori regionali al turismo,
Mauro Di Dalmazio e il Capo Gabinetto del Ministro per i Beni e le Attivita' culturali, Adriano Rasi Caldogno.
Si tratta di una tappa importante di un percorso avviato da tempo dal Governo italiano sulla base - in particolare - dell'attivita' svolta dal Segretariato Permanente del Comitato Mondiale di Etica del Turismo che opera proprio presso il Dipartimento degli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, d'intesa con l'UNWTO (l'organizzazione mondiale del turismo dell'ONU).
''Un turismo responsabile - ha aggiunto il ministro - rispettoso dell'ambiente, del patrimonio artistico e culturale, delle persone, delle loro idee, abitudini e tradizioni, un turismo che garantisca a tutti l'accessibilita' alle strutture e ai servizi, non e' un manifesto di belle intenzioni ma e' esattamente il progetto economico ed industriale di cui abbiamo bisogno''. In merito all'attuale congiuntura economica e ai suoi riflessi sul settore, il ministro ha dichiarato che ''il turismo, in particolare quello domestico, risente degli effetti della crisi ed e' quindi necessario dare vita ad un'azione di sistema per mettere l'intero settore in condizioni di competere e guadagnare quote di mercato. Stiamo lavorando in sintonia con le Regioni all'elaborazione di un Piano Strategico del Turismo che ha proprio l'obiettivo di cogliere le grandi opportunita' che derivano dalle dinamiche di crescita del turismo internazionale''.