Mercoledì 19 Settembre 2012 - Il Santo del giorno: San Gennaro, Vescovo e martire (III-IV
secolo)
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Il tempo... ieri - Giornata Bella, Gradevole E con tanto sole. I valori termici nettamente in rialzo rispetto al calo delle giornate precedenti.
Cielo stellato. Temperature: mass. 21,4°C; min. 10,8°C; attuale 12,5°C (ore 23,30).
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La risposta del Sindaco di Villalago
Al Presidente della Comunità Montana sul caso Gentile
di Roberto Nannarone
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Non si fa attendere la risposta di Fernando Gatta, Sindaco di Villalago, al Presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara, riferita alla polemica dei giorni scorsi
sulla permanenza dell’ex consigliere di Scanno, Eustachio Gentile, nell’incarico di Assessore della CM. Sono affidate alla nota n. 2956 del 14 settembre
scorso, diretta anche al Commissario Prefettizio di Scanno ed ai Sindaci della
Comunità, le argomentazioni del Sindaco di Villalago che controbatte in maniera puntuale
a quanto dichiarato dal Presidente Carrara, nella lettera del 4 settembre
scorso, sulla assenza di potere di revoca dall’attuale incarico dell’Assessore Eustachio Gentile, in quanto lo Statuto della Comunità prevede tale possibilità solo per alcuni casi espressamente indicati, e cioè quando non osservi le linee di indirizzo politico-amministrative stabilite dal
consiglio o svolga attività non coerenti con il documento programmatico presentato per l’elezione o per gravi motivi.
“Mi sono rivolto a Lei, Egregio Presidente, anche nella sua veste di Presidente
del Consiglio della Comunità Montana, - scrive Fernando Gatta - perché convochi l’assemblea chiamata a provvedere, “nel corso della prima seduta successiva al verificarsi della vacanza”, alla sostituzione dell’assessore cessato “automaticamente” dalla carica per la perdita “dello status di consigliere comunale”.”
La decadenza dalla carica di consigliere comunale dell’ex Capogruppo di Maggioranza avrebbe dovuto portare il Presidente della Comunità Montana ad adoperarsi per la sua sostituzione, senza necessità di alcun provvedimento di revoca, in quanto “decaduto” di fatto e di diritto.
Scrive ancora Fernando Gatta: “E’ quanto indicato dall’art. 36, comma 6, dello Statuto della Comunità Montana, che prevede, altresì, al comma 5, “la decadenza dalla carica di assessore avviene … per l’accertamento di cause ostative all’assunzione della carica oltre nei casi di legge”. Ed ancora, al comma 7, “Il Presidente, inoltre, su propria iniziativa propone al Consiglio” ed al comma 9 “la sostituzione dell’assessore cessato dalla carica per decadenza va disposta dal Consiglio
comunitario …”.”
Come aveva avuto modo di sottolineare nella sua precedente nota, il Sindaco di
Villalago ribadisce che l’art. 12 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 10, al primo comma, “nel prevedere la composizione ed elezione dell’organo rappresentativo della Comunità montana, in ottemperanza all’articolo 2, comma 18, lett. b) della legge 24 dicembre 2007, n. 244, attribuisce
a ciascun Comune un solo rappresentante, eletto a scrutinio palese, da
individuare tra i “sindaci, assessori o consiglieri dei Comuni membri, eletti dai rispettivi
consigli che deliberano in tal senso nella prima seduta successiva al loro
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insediamento e, comunque, non oltre il quarantacinquesimo giorno dallo stesso”.
“Ed ancora, il terzo comma dell’art. 12 prevede espressamente – aggiunge nella sua nota Fernando Gatta - l’ipotesi di “altre cause di cessazione dalla carica di un componente del consiglio”, con la surroga da effettuarsi, da parte del Comune interessato, entro venti
giorni. E’ utile rilevare che nel caso in cui il Comune sia inadempiente, è il Sindaco a rappresentare l’Ente in Comunità Montana e, ove la surroga riguardi il Sindaco, il Presidente della Giunta dovrà esercitare il potere sostitutivo con la nomina del commissario ad acta.”
Soffermandomi sull’argomento in un precedente intervento ho evidenziato che le vigenti norme dello
Statuto della Comunità montana, prevedono espressamente, all’articolo 15, comma 4, che “In caso di gestione commissariale il Comune è rappresentato dal Commissario ….” e, al primo comma dell’articolo 20 che “la carica di consigliere della Comunità Montana cessa automaticamente con la perdita a qualsiasi titolo, dello status
di consigliere comunale”.
Nella sua pantomima, rappresentata qualche giorno fa sul sito personale, l’ex Capogruppo di maggioranza del Comune di Scanno, ancora (senza titolo!)
Assessore della C.M. Peligna, ha scritto, nella sua lettera diretta al Sindaco
di Villalago, che “non è stato il Presidente Carrara, che meriterebbe da parte tua ben altra
considerazione, rispetto ed approccio visto il senso di equilibrio e competenza
con cui guida la C. Montana, a nominarmi Assessore. Ma bensì il Consiglio generale dell’Ente che, a seguito di un accordo politico unitario, ha votato una Giunta
composta dal Presidente Carrara, dal Vice Presidente Taglieri e dall’Ass. Gentile unitamente ad un programma di cose da fare. In base a questi
semplici e chiari principi abbiamo assunto un preciso impegno di fronte al
Consiglio generale che ha unanimemente votato la proposta di governo
presentata. Ora tutto si può cambiare. Ci mancherebbe altro.” “Inoltre mi permetto di farti osservare che il sottoscritto non è andato a rappresentare il Comune di Scanno alla C. M. Peligna per volontà divina o per la fame di occupare poltrone allo scopo di accumulare gettoni di
presenze che non percepiamo”. “... il Presidente e i componenti la Giunta svolgono un ruolo di vero
volontariato politico senza percepire nessuna indennità nonostante le responsabilità che si vanno ad assumere”.
Dimentica l’ex Capogruppo che le sue dichiarazioni denotano che ad “assumere atteggiamenti podestatari ed irriguardosi nei confronti di altri
soggetti istituzionali” è proprio chi continua imperterrito a ricoprire incarichi istituzionali, sebbene
non rappresenti più la volontà popolare (anche se minoritaria, come lo è stato negli ultimi cinque anni!).
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Ancora sulla pavimentazione a Scanno
"A Sante Stacche
nen c’è arrevèta!"
SCANNO - Ho letto ieri su questo giornale l'articolo sulla nuova pavimentazione e sono
rimasto allibito nel vedere le foto delle lastre di pietra già lesionate. Il commento di alcuni, "A Sante Stacche nen ce arrèvane!”, riportato da voi, è stato quanto mai profetico, ma lo è stato anche per l'amministrazione comunale, che non è riuscita a fare onore al Santo, partecipando alla processione, come
rappresentante di tutto il paese.
Tornando alla pietre erano in molti a ritenere che queste, utilizzate per la
sistemazione della nuova pavimentazione del Centro Storico, avrebbero avuto
vita breve e che prima della festa di Sant’Eustachio ci sarebbero stai i primi cedimenti. Così è stato! Ma cosa accadrà durante l’inverno, in presenza di gelate? La pavimentazione inoltre presenta lavori
rappezzati ed incompleti ((spero che questa redazione lo documenti con le
foto), con il rischio che qualcuno cada.
I cittadini si chiedono: perché nel momento in cui i lavori sono stati sospesi ed è stato approvato dal RUP Arch. Teberino il nuovo cronoprogramma, nessuno ha
pensato che sarebbe stato opportuno attendere una settimana prima di iniziare a
rimuovere la precedente pavimentazione, ormai rappezzata con colate di cemento?
A nessuno è venuto in mente che di lì a qualche giorno sarebbe stata la festa del nostro Protettore? Perché tanta fretta? A proposito, se… e quando finiranno i lavori? E che dire della deliberazione n. 85 approvata dalla Giunta Comunale il 17
agosto 2012, poco prima di cadere? Perché è stato utilizzato l’ulteriore importo di 70 mila euro, che l’ex Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune, Arch. Liberato Teberino, ha proposto di
utilizzare ad integrazione dell’importo a base d’asta?
E’ strano che soltanto con la deliberazione del 17 agosto 2012 l’ex Giunta Comunale Giammarco abbia preso atto che sarebbe stato necessario “sostituire l’intera pavimentazione di Via Silla e Via Ciorla primo tratto, evitando così interventi a macchia di leopardo che con il progetto esecutivo non le
riqualificavano del tutto ma solo in parte”. Noi profani ci chiediamo: è legittima una tale procedura?
Rivolgiamo la domanda al Signor Commissario Prefettizio.
(Roberto Nannarone, ex assessore al Bilancio dal 2003 al 2008)
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All’Abruzzo 1,4 milioni di euro
per piano digitale nelle scuole
E' stato firmato ieri mattina, a Roma, tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e i
dirigenti dell'Assessorato all'Istruzione della Regione Abruzzo l'accordo
operativo per il Piano Nazionale Scuola Digitale, cofinanziato con fondi
statali e risorse del Piano Operativo 2012/13 del Fondo Sociale Europeo per un
totale di 1,4 milioni di euro. L'accordo prevede tre azioni specifiche:
l'acquisto e l'utilizzo nelle classi abruzzesi di ''LIM'' (lavagne
multimediali); il progetto ''Cl@ssi 2.0'' con il quale si formeranno gli
insegnati all'utilizzo degli strumenti digitali, alla predisposizione di
programmi che favoriscano l'utilizzo di materiale didattico digitale e
all'utilizzo in classe dei tablet. Infine, viene finanziato il progetto
''Scuole di montagna'', per sperimentare innanzitutto negli Istituti che
insistono nei territori montani le novita' previste dall'accordo. ''I gessetti,
le lavagne
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nere e i costosi libri di carta in molte nazioni sono andati gia' in soffitta
per fare spazio ai tablet con contenuti didattici digitali e alle lavagne
multimediali - afferma l'assessore Gatti - spero che, nel giro di pochi anni,
anche le scuole abruzzesi potranno formare i bambini con un modello educativo
che faccia entrare in aula l'era digitale. Viviamo una societa' altamente
tecnologizzata e le classi delle scuole non devono restare l'ultima enclave che
sfugge alla digitalizzazione. Con questo progetto, nel quale la Regione investe
ben 750 mila euro del Fondo Sociale Europeo, vogliamo consentire alla scuola
abruzzese di divenire una Istituzione capace di formare in modo contemporaneo
alunni che ormai sono davvero dei ''nativi digitali''. Infine, con una forte e
precisa scelta politica, abbiamo impegnato una considerevole parte delle
risorse sulla linea di intervento ''Scuole di montagna'', perche' vogliamo
garantire, attraverso le tecnologie, la piena funzionalita' delle scuole che
operano nei territori montani, per rendere gli studenti di quelle classi
formati e competenti come tutti i loro coetanei e pronti alle sfide della
societa' moderna''.
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Chiuso l’Ufficio informazioni turistiche
a Pescasseroli
''L'Ufficio Iat di Pescasseroli e' chiuso e nessuno pare prendere in seria considerazione il danno, non solo
d'immagine, che questa circostanza arrechera' all'economia montana di una delle
zone turistiche piu' interessanti di tutta la regione Abruzzo''. Lo dichiara il
vice presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Giovanni D'Amico (Pd).
''Sintomatica appare la vicenda dell'ufficio di informazione turistica di
Pescasseroli, - prosegue D'Amico - che prima di tutto e' sede amministrativa e
cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e, quindi, zona turistica
di primo livello, con un flusso turistico interessante in tutti i periodi
dell'anno e che va promossa e sostenuta quale valore aggiunto della nostra
economia''. ''Nonostante questo - conclude D'Amico - nessuna soluzione e' stata
trovata per consentire all'Ufficio Iat di Pescasseroli di svolgere il proprio
servizio ai cittadini e alle aziende turistiche tutto l'anno.
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INSOLITO FURTO D'AUTO
A VILLALAGO
I ladri prendono nottetempo
le chiavi dentro casa del derubato
VILLALAGO - Tra la notte di domenica e lunedì alcuni malviventi sono entrati di soppiatto, attraverso una porta-finestra del
terrazzino, nella casa di V.D.C. Per entrare, senza far rumore, per non
svegliare i signori che dormivano, hanno usato un trapano circolare molto
silenzioso, riuscendo ad arrivare alla maniglia della serratura. Hanno preso le
chiavi dell'auto, che il proprietario, come consuetudine, aveva poggiato sulla
mensola del camino. Poi in silenzio sono usciti da dove erano entrati, hanno
aperto l'auto, una Lancia Delta, e via di corsa. La mattina il proprietario
della casa, insieme ad una sua amica, si sono preparati per raggiungere il
luogo di lavoro. Non hanno notato nulla di insolito. Appena pronti, sono usciti
fuori e non hanno trovato più la macchina, né tantomeno le chiavi.
Il furto è stato denunciato alla stazione dei carabinieri di Scanno, che subito sono
accorsi per le prime indagini. Un furto all’Arsenio Lupin, ma che lascia adito a tante supposizioni.
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Da Sandro della trattoria
“La Foce” a Scanno
Il rugby è nudo,
match senza abiti
in Nuova Zelanda
Buon Rugby a tutti e che la coccia vi sia spiccia! SANDRO
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