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Venerdì 22 Giugno 2012 - Il Santo del giorno: San Tommaso Moro (L’Utopia di Dio) - (1477-1535)

Il tempo... ieri - IL SOLSTIZIO D’ESTATE non si è smentito. E’ stata, quella di ieri, una giornata caldissima e si prevede che ne seguiranno delle altre Per i naviganti: mare calmo, con leggere brezze che hanno mitigato il caldo.
 
IN VACANZA COL DIRETTORE
Nel Montenegro alle bocche di cattaro, destinazione Kotor
Lungo il fiordo del Mare Adriatico di rara bellezza, lungo 28 chilometri
QUINTO GIORNO. Mi sono svegliato all’alba per vedere il sorgere del sole. La nave scivolava dolcemente sulle acque dell’Adriatico. Il moto ondoso del giorno precedente si era calmato. Tirava una leggera brezza, ma non infastidiva. Il cielo ha cominciato a farsi rosso ad Oriente e dopo poco si è affacciato il sole che pian pianino ha risalito l’orizzonte. La nave sarebbe douta arrivare a Kotor nel primo pomeriggio. C’era quindi un’intera mattinata per crogiolarsi al sole. La foschia mattutina si è diradata e si vedevano nettamente le alte e “negre” montagne del Montenegro. Verso mezzogiorno abbiamo lasciato il mare aperto per entrare alle “Bocche di Cattaro”. Descrivervi lo spettacolo che si presentava man mano ai nostri occhi non è facile, perchè le parole non potrebbero mai rappresentare la realtà. Il fiordo, l’unico naturale nel Mediterraneo, con la luce del sole, giocava con i vari borghi e villaggi che si affacciavano al mare. Si restringeva e si allargava, stando al gioco delle alte montagne montenegrine, che cadevano a strapiombo, a volte formando dei piccoli promontori. Era la prima volta che navigavamo un dono della natura così spettacolare, che ci riempiva d’emozioni e di attese per quel che sarebbe venuto dopo. Non sapevamo dov’era Kotor e quindi ce l’aspettavamo da un momento all’altro, ma invano, perché la nave cambiava continuamente rotta seguendo le insenature del fiordo. Dopo circa due ore finalmente l’abbiamo vista in lontananza nella baia dove il fiordo, dopo 28 chilometri, terminava la sua corsa.
Alle ore 14,00 la nave ha gettato nel porto di questa cittadina l’ancora e, dopo aver pranzato, siamo scesi a terra con una comitiva d’Italiani per andare a visitare la cittadella di Budva, prima di fermarci a Kotor. L’abbiamo raggiunta con un percorso di trenta minuti in pullman. Budva, che non fa parte dell “Bocche di Cattaro”, è circondata da mura del XV secolo, con torri e varie porte di accesso. Oggi è la capitale del turismo montenegrino. In estate raggiunge più di cemtomila presenza, quadruplicando i residenti effettivi. I turisti provengono da tutta l’Europa e soprattutto dalla Russia.Tornati a Kotor. siamo entrati con la guida nell’antica città, fortificata da una cinta muraria di 4,5 chilometri che si estende fino al castello di San Giovanni. Come Dubrovnik presenta
strette vie lastricate, con negozi e ristoranti. Vi è una cattedrale di stile romanico che custodisce le reliquie di San Trifone, patrono della città. La maggior parte delle chiese sono ortodosse, in quanto l’80% della popolazione è di fede ortodossa.
Alle ore 18,00 siamo risaliti a bordo e la nave ha riiniziato il percorso inverso lungo il fiordo.
Oggi faremo visita a Spalato.
 
LETTERA AL DIRETTORE
Com’è difficile amare Anversa!

CARO DIRETTORE
com’è difficile amare. Amare un territorio, un paese, che ti ha accolto e ti ha fatto innamorare fin da quando, sull’autostrada, superi il cartello con la scritta “Lazio” barrata e quella “Abruzzo”, bianca su sfondo verde, e verde è tutto, intorno. Era il febbraio del 2001, e l’Abruzzo, fino a quel momento, non sapevo nemmeno dove stava sulla carta geografica. In Abruzzo sono arrivata per amore, amore del mio uomo; ma l’Abruzzo con amore mi ha accolto, un amore fatto di questo verde smeraldo, delle montagne bianche, dell’imponenza del Gran Sasso, del mare azzurro sulla costa, dei suoni degli accenti, soprattutto quelli dell’interno, dello scroscio selvaggio dell’acqua nelle Gole del Sagittario, dei sapori forti e gentili come le persone. Montagne e mani che affondano nella terra, boschi e colori, sapori ed odori: tutto questo mi ha accolto. Ieri c’era un’Assemblea di cittadini, ad Anversa: e come sempre le mie parole sono state accolte con freddezza dall’Amministrazione, come se le critiche, anche accorate, fossero sempre e solo polemiche. Invece così non è, caro Direttore: com’è difficile, amare. Amare Anversa, dove ho scelto di vivere accanto al mio compagno, dove torno tutti i giorni, l’inverno con la neve, l’estate con il caldo che brucia. Dove sta crescendo nostro figlio, con tutta la meraviglia ma anche tutti i limiti di vivere in un piccolo borgo dell’entroterra d’Abruzzo. Come è difficile spiegare questo amore, spiegare che – quando le parole si fanno più forti – non è gratuita polemica, ma domande che arrivano da dentro:  
che farà, Anversa, tra 10, 20, 30 anni, che farà nostro figlio in un paese che non trova la sua strada, che non riesce – come gli altri intorno nella nostra splendida Valle – a valorizzare quel che ha, le sue risorse naturali, le sue bellezze storiche, la storia di questa terra… Che farà, crescendo in un posto dove la piazza si anima per un tempo sempre più breve, e le iniziative sono sempre le stesse, o ancora meno, di estate in estate, mentre le Gole del Sagittario sono attraversate da turisti che vengono da tutto il mondo per seguire quelle pecore che questi paesi non vogliono più vedere né sentire… che farà, mentre i prodotti di questa Valle vengono richiesti da tutto il mondo, ma le amministrazioni e le istituzioni, tutte purtroppo, sono cieche e sorde, e continuano a investire in campagne pubblicitarie sulle piste da sci e sulla spiaggia stile Rimini… Dove sono le scelte coraggiose, dov’è la capacità di andare oltre, di guardare il futuro, dov’è – anche – la voglia di vivere e lavorare, ogni giorno, in questi nostri paesi, così splendidi e così sempre più ridotti a luoghi vuoti, dove la memoria echeggia ma ancora per poco, dove Antonio Di Giusto, classe 1920, ha ancora tanto da raccontare, ma sono pochi quelli che hanno voglia di arrampicarsi fino a casa sua in questi mesi in cui non è uscito per essere caduto sulle scale… Avrei preferito, caro direttore, una risposta accalorata, avrei voluto sentire qualcuno arrabbiarsi, difendere a spada tratta un’alternativa, una scelta: non le parole fredde di un’ Amministrazione che viene già pronta a sentire critiche, non il silenzio di un’Assemblea ormai troppo abituata a che le cose vadano “sempre così”.
Io non ci sto. Amo troppo questi luoghi, e anche queste persone, che forse non si amano abbastanza. Com’è difficile, amare, direttore: ma senza, come si fa a vivere? (Elettra Rinaldi)
 
LETTERA AL DIRETTORE
“Terzo raduno nella terra degli orsi”

CIAO Roberto, innanzi tutto buone vacanze a te; seguo quasi con invidia i tuoi rapporti giornalieri perche' ho sempre desiderato fare un giro della Grecia in moto, ma fino ad ora non mi e' stato possibile.
Voglio ricordarti che questo fine settimana, 23 e 24 giugno, ci sara' a Villalago il "Terzo raduno nella terra degli orsi" organizzato dal nostro club di auto storiche "Vecchie Valvole".
E' prevista la partecipazione di almeno 60 equipaggi.
Una indicazione per chi legge il Gazzettino potrebbe essere di seguirci attraverso la webcam della piazza di Villalago.
Grazie e buon divertimento.
Roberto Di Ianni
 
manifestazione vedrà la partecipazione di circa 300 giovani atleti provenienti, con le loro famiglie, da tutta Italia per un totale previsto di oltre 1000 presenze nei sette giorni dell'evento durante i quali sarà possibile seguire lo svolgimento delle gare in diretta streaming sul sito della FIHP, sono previsti oltre 100.000 accessi.
Per il terzo anno la FIHP ha designato Direttore dell'Organizzazione Domenico Notarmuzi che, a capo del Comitato Organizzatore Pattinaggio 2012, curerà tutti gli aspetti marketing e logistici per
permettere un regolare svolgimento del campionato.
ASCOT, l'Associazione che riunisce numerosi operatori turistici scannesi, garantirà tutti rapporti con gli Enti pubblici.
Primo atto ufficiale della manifestazione sarà la conferenza stampa di presentazione del campionato che si terrà a Pescara, presso la sede della Regione Abruzzo in Via Bovio, venerdi 22 giugno alle ore 11. Saranno presenti l'Assessore allo Sport Carlo Masci e il Presidente della FIHP Sabatino Aracu. (COMUNICATO STAMPA - ASCOT)
PATTINAGGIO A SCANNO
Campionato Italiano Libero Categoria
Divisione Nazionale A/B/C/D
Coppie Artistico e Danza FIHP 2012

SCANNO - Il Palasport di Scanno, già sede nel corso dell'ultimo decennio di numerosi eventi di rilievo nell'ambito del pattinaggio artistico, ospiterà dal 9 al 15 luglio il Campionato Italiano Libero
Categoria Divisione Nazionale A/B/C/D — Coppie Artistico e Danza FIHP 2012.
La Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP) ha valutato positivamente l'impianto sportivo con particolare riguardo alla pavimentazione della pista che nelle precedenti gare disputate si è rilevatoall'altezza delle esigenze di queste competizioni. La
 
“Arteinfestival”
inaugura ed incanta

SULMONA - Dopo il tutto esaurito per il primo appuntamento dell’Arteinfestival, ieri, 21 giugno, sempre dalle ore 21 al Cortile della S.S. Annunziata è stata la volta dei DonAttori di Ascoli Piceno con "I burberi gabbati o la rivolta delle mogli" sempre in gara per la rassegna teatrale. Lo spettacolo di Massimo Vagnoni liberamente tratto da "I Rusteghi" di Carlo Goldoni è una commedia ispirata al teatro dell'arte, e si basa sulla contrapposizione tra i burberi, avidi e gelosi, e le rispettive mogli, apparentemente sottomesse ed obbedienti. L'occasione di un matrimonio a scopo di lucro, combinato ai danni dell'indomabile Lucietta e dell'ingenuo Giorgetto, scatenerà una serie di avvenimenti in cui tutti, uomini e donne, sveleranno infine la loro vera natura. Gli interpreti della commedia "I burberi gabbati o la rivolta delle mogli" sono Massimo Vagnoni, Alessandra Lazzarini,Laura Bassetti, Emilio Juliani, Alfonso Pacetti, Stefano Felice, Maurizio D'Eugenio, Gianluigi Olimpi, Barbara Collina, Patrizia Cangemi, guidati alla regia da M. Vagnoni. (Jacopo Lupi)