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Mercoledì 13 Giugno 2012 - Il Santo del giorno: Sant' Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - Ancora una giornata di instabiita’ metereologica, con prevalenza di tempo nuvoloso, che ha portato anche alcuni scrosci di pioggia. Temperature: massima 22,3°C; minima 15,3°C; attuale 15,5°C (ore 23,30).
 
All’Inglese TOM STOPPARD
IL XXXIX “PREMIO FLAIANO” PER LA CULTURA

Tom Stoppard, il grande drammaturgo e sceneggiatore inglese riceverà a Pescara domenica 8 luglio il Premio Internazionale Flaiano per la cultura. Annunciati anche i finalisti al Premio Flaiano per la narrativa opera prima: Maria Paola Colombo per 'Il negativo dell'amore' (Mondadori), Paola Soriga per 'Dove finisce Roma' (Einaudi) e Francesco Targhetta per 'Perciò veniamo bene nelle fotografie' (ISBN). Il Premio Flaiano per l'Italianistica è andato ex-aequo al canadese Edward Goldberg, all'austriaco Alfred Noe ed allo scozzese Philip Cooke. Un Premio speciale anche all'egiziano Hussein Mahmoud. I vincitori delle sezioni di cinema, teatro, televisione e radio saranno comunicati nei prossimi giorni.
Il premio è stato fondato nel 1973 per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi  Internazionali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di 'fatti' letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi. La loro complessa macchina si arricchisce annualmente di nuove proposte. Inoltre, la presenza nei giorni della premiazione di grandi protagonisti della cultura e dello spettacolo offre la possibilità di coinvolgerli in incontri e dibattiti riguardanti la narrativa, la poesia, il cinema, il teatro e la televisione.
 
UN'AMARA CONSTATAZIONE:
IL “GENIUS
LOCI”
NON HA
PIU’ CULTO
A SCANNO
SCANNO - Guardando la foto su in alto mi è venuto un moto di scoramento, un sentimento di grande tristezza. Perché? Analizziamola insieme, con un'attenta lettura. Sullo sfondo si apre il panorama di Scanno antica, sovrastata dalle sue montagne in rigogliosa vegetazione. Sul piano seguente campeggia sulla destra la Chiesa Madre e quasi al centro il campanile, con il suo orologio, della Chiesa delle Grazie. I tetti delle case, che armonizzano il tutto, degradano falda dopo falda verso il Piazzale di Sant'Antonio. Le poche costruzioni nuove “s'intrufolano” con garbo nell’ambiente urbano. La scena in primo piano coglie la ritualità  del "ritorno" di Sant'Antonio nella sua chiesa, con il Vescovo, affiancato da don Alain, don Luigi e don Carmelo. Alcuni passi più indietro la statua del Santo con i suoi portatori e le autorità civili e militari. A far da corona il popolo. Questa foto, bella nella cerimonia religiosa che vuole raccontare, è disturbata da un'inquietante presenza. Fotografi più attenti, cercano altre inquadrature, per non disturbare la bellezza della scena. Altri, meno attenti, non se ne curano.
Siamo in un piazzale dove è presente una chiesa storica, con una facciata classica e con un armonioso portale, che fa “pendant” con uno dei panorami più belli e conservati d'Abruzzo, che ha richiamato fotografi da tutto il mondo. Nello scrivere questo, mi sento emozionato e orgoglioso di far parte di questa comunità, grazie ai miei parenti scannesi. Lo sguardo mi torna, però, subito sull'inquietante presenza.
Lettori cari, sono certo che l'avete individuata. L'ingegnere Rossicone, progettista della nuova sede scolastica, aveva fatto costruire la scala di sicurezza (foto a lato), come corpo murario coperto, in simbiosi con l'edificio, tale da sembrare un'unica struttura. Con il tempo aveva
subito un piccolo cedimento di circa 25 millimetri su un lato della platea, resistendo, però, alle sollecitazioni del sisma del 2009. Lo stesso ingegnere prospettò la soluzione tecnica per rinforzarne la piattaforma e farla riposizionare com'era prima. Purtroppo chi di dovere, non ritenne di procedere secondo le sue indicazioni e ne favorì l'abbattimento, sostituendola con una struttura di metallo, mai viste in paesi con una storia architettonica importante come quella di Scanno. Il "Genius Loci", l’insieme delle caratteristiche architettoniche e ambientali di un luogo, non ha più culto in questo paese. (R. Grossi)
 
Il Tribunale di Sulmona ha deciso sul ricorso di Domenico Amodei
Dopo la sentenza della Corte dei Conti, che ha condannato la Giunta Gentile
Un altro importante successo premia la ferma posizione assunta dalla precedente Amministrazione Cetrone contro le “cassandre” che volevano ad ogni costo una transazione
SCANNO - Prima che il Tribunale di Sulmona mandasse a decisione la causa promossa dalla Ditta Domenico Amodei, ancora qualche Amministratore di maggioranza, direttamente interessato alla vicenda, cercava di attrarre l’attenzione sulle responsabilità di chi non aveva provveduto a chiudere la vertenza sottoscrivendo una transazione con la quale bisognava riconoscere all’Amodei altre somme.
La sentenza n. 144/12 emessa il 14 febbraio 2012 dal Tribunale di Sulmona – Giudice dott. Massimo Marasca, ha definito la vertenza promossa dalla Ditta Amodei che aveva citato in giudizio il Comune di Scanno per chiedere il pagamento della somma di € 208.209/99, in virtù del contratto stipulato in data 11 novembre 1999 per l’attività di accertamento dell’ICI.
Si tratta dello stesso appalto per il quale la Sezione Prima d’Appello della Corte dei Conti di Roma, con sentenza n. 12-2011 del 20 gennaio 2012, ha già condannato la Giunta dell’ex Sindaco Eustachio Gentile (Assessori Lavillotti e Paulone), il Ragioniere comunale Cesidio Spacone e lo stesso Domenico Amodei, a risarcire al Comune di Scanno la somma complessiva di euro 130.530,82.
La Sentenza civile delinea ancora di più le responsabilità dell’allora Giunta Comunale, che approvò il 12 ottobre 2011 un Progetto denominato “Equità Fiscale”, presentato dalla Ditta Amodei e fatto proprio dagli Amministratori dell’epoca. Alla deliberazione seguì, in data 11 novembre 1999, la sottoscrizione con Amodei di un’apposita Convenzione curata dal Ragioniere Comunale, nella quale era stato previsto a favore dell’Amodei un aggio del 20% sulle maggiori somme incassate dal Comune.
La sentenza del Tribunale è una chiara condanna dell’operato dell’allora Giunta Comunale, se è vero che è stata riconosciuta la nullità del contratto del 1999 per mancato svolgimento della gara pubblica, ma anche perché l’appalto doveva essere di competenza del Consiglio Comunale e non della Giunta comunale e perché la Ditta Domenico Amodei non era un soggetto iscritto nell’apposito albo.
Il Giudice è andato oltre, perché, nel dichiarare “il difetto di giurisdizione sulla domanda riconvenzionale di risarcimento danni da inesatta esecuzione del contratto di servizio pubblico”,  ha “imposto” al “Comune di Scanno di riassumere la causa davanti alla Corte dei conti territorialmente competente entro i termini di legge”.
Di questa importante sentenza non se ne parla sufficientemente ed è quasi passata nel dimenticatoio, anche se, prima che fosse depositata,
l’attuale Capogruppo di Maggioranza, nel rammaricarsi per la mancata transazione con l’Amodei, si chiedeva chi avesse la responsabilità per gli ulteriori danni che la sentenza avrebbe causato al Comune di Scanno!
Alla luce della sentenza, chi è responsabile di quanto accaduto?
L’attuale Sindaco di Scanno si attiverà immediatamente per adempiere all’onere imposto dal Giudice, ovvero attenderà come è avvenuto per dare esecuzione alla sentenza della Corte dei Conti per recuperare le somme oggetto del risarcimento danni?
Il Comune di Scanno è chiamato in prima persona a presentare ricorso davanti alla Corte dei Conti per chiedere ora il risarcimento dei danni causati dalla inesatta esecuzione del contratto dell’11 novembre 1999, peraltro dichiarato nullo dal Giudice, con il conseguente rigetto della domanda di adempimento presentata dall’Amodei.
Altro che “carte bollate”, come amano definire gli attuali amministratori di maggioranza le segnalazioni effettuate agli organi competenti per combattere le irregolarità e gli abusi!
La Corte dei Conti non si era spinta fino a tale importante decisione, assunta invece dal Giudice Marasca.
Con quali conseguenze? E’ facile pensare che vadano ulteriormente ricercate le responsabilità perché qualcuno risarcisca gli ulteriori danni causati al Comune di Scanno, anche per il mancato introito delle somme dovute dallo stesso Amodei.
Altro che “Ma è giusto che paghi sempre Pantalone” come ebbe a scrivere qualche tempo fa l’ex Sindaco Eustachio Gentile sul suo sito!
Forse ai più sarà sfuggito quanto si legge nella sentenza della Corte dei Conti, laddove l’avvocato del Gentile faceva presente “che il sindaco non aveva alcuna attribuzione in punto di vigilanza sullo svolgimento del contratto, poiché tali compiti sono attribuiti al dirigente del settore (il quale, peraltro, aveva fatto presente il corretto e soddisfacente andamento del servizio). Lo stesso revisore dei conti nulla di anomalo evidenziò in proposito”.
E’ possibile che al Revisore dei Conti dell’epoca fossero sfuggite le evidenti “carenze e le inadempienze che hanno contraddistinto i rapporti contrattuali tra il comune di Scanno e la ditta Amodei nell’intero periodo 8 maggio 1996 – 31 ottobre 2005”, come le ha definite l’Ispettore della Ragioneria Generale dello Stato? (Comunicato Stampa PDL-SCANNO)

 
 presenza dell’orso secondo un principio di reciproca convivenza” ha concluso il Vice Presidente Gasbarro.
Confagricoltura ammette che taluni comportamenti e conduzioni non sono in linea con i principi della gestione sostenibile (come ad es. pascolo brado abusivo, carenza di controlli sanitari, etc) e possono ingenerare conflitti e intolleranze, ma il vero disturbo arrecato all’orso dalla presenza di flussi turistici concentrati nel tempo e nello spazio passa in secondo piano rispetto alla quotidianità dell’esercizio delle attività agricole condotte dai naturali del luogo.
Confagricoltura chiede alla Regione di partecipare ai tavoli tecnici di attuazione del protocollo PATOM dove intende portare le esperienze e le necessità del comparto agricolo. Gli agricoltori e gli allevatori vogliono essere attori attivi nella gestione del territorio e non subire le decisioni spesso assunte in contesti lontani anche dai loro valori, dalla loro storia e dalla loro cultura. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda che negli ultimi tempi, nelle zone montane e nei parchi, si sono sviluppati modelli virtuosi di economia “sana” con imprenditori che investono ed innovano in sinergia con la natura, il turismo, l’artigianato tipico. Questi modelli, non più sporadici, potrebbero essere incrementati se non se ne ostacolasse la crescita. La gestione dei parchi e delle riserve spesso non contempla la consapevolezza che senza gli agricoltori e senza il bestiame anche la montagna muore. Per questa agricoltura occorre una burocrazia amica ed una gestione dei Parchi integrata con le esigenze delle imprese che vi operano. (Com. Stampa, Confagricoltura-L’Aquila)
AGRICOLTORI GESTORI
DEL TERRITORIO
Piano d’azione per la Tutela
dell’Orso Marsicano

Confagricoltura attraverso i suoi rappresentanti nei comitati degli A.T.C. (Ambiti territoriale Caccia) ha espresso chiaramente le proprie posizioni in merito al PATOM Piano d'azione per la tutela dell'Orso Marsicano. L’interessante e partecipata assemblea, tenutasi a Sulmona nei giorni scorsi, è stata promossa dall’Assessorato Regionale Agricoltura e dal Servizio Faunistico della Provincia dell’Aquila ed ha visto come interlocutore principale il mondo venatorio. Si è discusso sulle strategie messe in campo per la tutela e conservazione dell’Orso morsicano.
Concezio Gasbarro, Vice Presidente Confagricoltura L’Aquila, ha sostenuto che la gestione del territorio non deve essere ragionata per comparti ma necessita l’attivazione di ogni sinergia in grado di eliminare i conflitti insorgenti tra le necessità di tutela e conservazione della fauna particolarmente protetta e le attività antropiche. “l’attività venatoria, da condursi con criteri di sostenibilità non è il più significativo elemento di disturbo, come del resto non lo sono le attività agricole, zootecniche, e di gestione forestale” ha detto Concezio Gasbarro. “dalla notte dei tempi queste attività sono state esercitate in quei stessi territori con la
 
delle due Università, di Camerino e del Molise, che hanno curato la fase di analisi del Piano e che con la Comunità, tradurranno in progetti concreti le idee emerse nel dibattito di Pizzone e. Ie proposte che arriveranno nei prossimi incontri territoriali.
"Questi incontri di ascolto -spiega D'Orazio —sono importanti per far emergere le necessità del territorio, le aspettative di sviluppo dell'economia locale e il ruolo del Parco nell'attivazione di tutte le sinergie necessarie. Gli obiettivi del Piano, elaborato e redatto dalla Comunità del Parco con il contributo di tutti i portatori di interesse, sono infatti, la valorizzazione delle potenzialità dell'area con progetti concreti finanziabili a partire dalle risorse già disponibili all'interno di programmi regionali e comunitari o reperibili ai vari livelli, pur tenendo presenti l'attuale situazione economico finanziaria generale".
Dopo la fase di ascolto degli enti e degli operatori economici locali e la valutazione delle loro istanze, si passerà alla fase operativa con l'elaborazione di un Piano che partendo dalle specificità dei singoli versanti, sia capace di delineare un quadro unitario di sviluppa socio economico dell'Area Protetta da realizzare nei quattro anni di durata del Piano stesso. (Comunità del Parco D’Abruzzo)
AL VIA IL FORUM SUL FONDO
PLURIENNALE ECONOMICO
E SOCIALE DEL PARCO

Hanno preso il via i Forum sul Piano Pluriennale Economico e Sociale della Comunità del Parco, importante strumento di pianificazione e gestione del territorio insieme al Piano del Parco e al Regolamento del Parco. Sindaci, allevatori, agricoltori, albergatori, associazioni del territorio protetto potranno condividere nelle prossime settimane, con il Parco e la Comunità, una piattaforma operativa per la stesura del Piano stesso. Il primo incontro è avvenuto a Pizzone, nel
versante molisano. Nelle prossime settimane saranno convocati i Forum per il versante laziale e per il versante abruzzese, uno in Alto Sangro e l'altro nella Marsica.
All'incontro di Pizzone con sindaci, esponenti del settore agricolo, allevatodi, operatori turistici locali, rappresentanti di Pro Loco e Associazioni culturali, erano presenti il Presidente del Parco Giuseppe Rossi, il Presidente della Comunità del Parco Alberto D'Orazio, i team