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Venerdì 25 Maggio 2012 - Il Santo del giorno: San Gregorio VII, Papa (1020 - 1085)

Il tempo... ieri - INSTABILITA’ diffusa per tutta la giornata con brevi spazi di sereno, soprattutto nelle ore pomeridiane. La luna verso il suo primo quarto. Temperature: massima 19,3°C; minima 10,6°C; attuale 12,9°C (ore 23,30).
 
Avevo solo quattordici anni

Il 18 maggio scorso, è stato presentato, a Pescara, presso la Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo, il libro del sulmonese Ennio Pantaleo. ”E’ l’autobiografia di un ragazzo, Ennio, di 14 anni che si arruola nella Brigata Maiella, con una bugia. Dichiara 18 anni per andare a combattere. È un ragazzo, ma ha già più di un conto aperto con il regime. Il padre socialista vessato dai fascisti è morto a seguito di un incidente sul lavoro che il medico fiscale delle ferrovie sottovaluta imponendogli di riprendere il servizio, ed egli viene discriminato a causa delle idee politiche del padre. Gli negano il mare, lo vogliono escludere dalle colonie dove vanno i suoi coetanei. Arrivano, tanto sono meschini, a negargli la vittoria in un gara ciclistica in piazza, davanti al pubblico, per premiare il figlio di un tirapiedi di regime. Non hanno di che mangiare in famiglia, come tanti allora, eppure si porta a casa tre prigionieri sbandati. È scampato per puro miracolo al feroce bombardamento di piazza Garibaldi. Una volta i tedeschi gli avevano sparato e in un’altra occasione lo avevano pestato a sangue. Ma Ennio, il protagonista del racconto, non nutre odio, vuole solo che le cose tornino al loro posto, che finiscano i soprusi, che tedeschi e fascisti scompaiano e la guerra finisca. Ennio scappa di casa, si arruola a Recanati. La madre disperata, con mezzi di fortuna, lo va a riprendere. Il ragazzo soldato piange abbracciato alla madre, ma non torna indietro. Ennio non si considera un eroe, confessa le sue debolezze e le sue paure come quella notte solo di guardia ai limiti di un bosco. Risale con la Brigata tutta la penisola, oltre la linea gotica. Entra a Bologna. È il più giovane dei liberatori. È festa grande in città come non ce ne potranno essere più. A leggere le sue pagine asciutte ma piene di un pathos pudicamente occultato tornano alla mente pagine del nostro Risorgimento. Quelle de “Il Cuore”, e personaggi come la ”Piccola vedetta lombarda” e il “Il tamburino sardo”. Ezio Pelino
 
41 CANTINE APERTE IN ABRUZZO
TRA VINO E SOLIDARIETA'

l'Abruzzo parteciperà alla manifestazione con 41 cantine distribuite in tutte le quattro le province, non solo nella giornata di domenica 27 maggio (ore 10-20), ma anche nel pomeriggio di sabato 26 maggio (ore 15-21). Con l'acquisto di un bicchiere di vetro e della sacchetta personalizzata al costo di 5 euro, si potrà avere accesso in tutte le cantine. Inoltre, per la prima volta, una parte del ricavato sarà devoluta per gli investimenti nella ricerca del Consorzio MARIO NEGRI SUD di S. Maria Imbaro (CH), un centro di ricerche biomediche e farmacologiche senza scopo di lucro, costituito nel 1980 con l'obiettivo di promuovere iniziative di ricerca per la salvaguardia della salute umana e dell'ambiente. E, come sempre, tante degustazioni di vini e di prodotti tipici, ma anche pranzi, cene, mostre d'arte, intrattenimenti musicali di ogni genere, esibizioni di ballo, e poi passeggiate in bici o in jeep scoperta, o giri
in pony e aree dedicate ai più piccini, sono solo alcune delle tante iniziative organizzate dai nostri soci. Vedii i programmi su www.movimentoturismovino.it
 
in giro giorno e notte nei giardini, nei bar dei paesi, né andrebbe dato loro del cibo. Per quanto questo possa essere folcloristico e turistico resta comunque una cosa non naturale che può tradursi in un pericolo per l’animale e, nei centri abitati, per le persone”. La cattura di Oreste aveva suscitato le proteste degli abitanti di Villetta Barrea e gli stessi bambini, avevano inviato una petizione al Parco chiedendo “il ritorno a casa” del cervo. Ora, l’annuncio della rimessa in libertà in natura, la sua casa, nelle praterie della Cicerana, zona selvaggia e bellissima a nord di Pescasseroli. L’animale, fanno sapere i veterinari del Parco, è in ottima salute. Sarà addormentato per il trasporto e una volta arrivati a destinazione, svegliato e liberato. La storia di Oreste ha suscitato grande eco sulla stampa locale e nazionale. “I Fatti Vostri”,  la popolare trasmissione RAI ,gli ha anche dedicato un servizio.
(Antonietta Ursitti,  Uffici stampa e comunicazione)
Pescasseroli - Oreste ritorna libero di scorazzare nelle sue praterie. Ieri pomeriggio, il cervo più famoso d’Italia sarà liberato dallo staff del Servizio Veterinario e Scientifico del Parco alla presenza dei bambini della scuola materna ed elementare di Villetta Barrea.
L’animale come ormai tutti sanno, era stato catturato per un problema di pubblica incolumità e di tutela dello stesso animale, il primo maggio scorso  e portato al Centro recupero animali selvatici di Pescasseroli.
 “Dopo aver eseguito tutti gli esami sanitari da parte del servizio veterinario del Parco il cervo Oreste torna libero in natura”  annuncia il direttore del Parco Dario Febbo. “Il suo rilascio è stato preceduto da un intervento del Servizio Educazione nella scuola di Villetta Barrea per spiegare ai bambini il problema degli animali confidenti che hanno perso, per vari motivi, la naturale diffidenza verso gli uomini. Gli animali selvatici non devono vivere nei centri urbani, non dovrebbero andare
 
“La Materia Ri-Nata”
“Eco Ri-Uso”

L’Associazione Nuova Bauhaus, insieme al Consorzio CAE 2.0, presenta al pubblico il quarto  appuntamento di un programma che racchiude  sette esposizioni, che si inaugurano a cadenza settimanale ogni venerdì alle ore 18,00,  che ospitano opere rigorosamente realizzate con il riutilizzo di materiali di scarto e/o di risulta.
Sonia Mazzoli promuove la sostenibilità ambientale,anche nell’arte, dal 1997, anno in cui vengono presentate le prime edizioni sia de “La Materia Ri-Nata” che di “Eco Ri-Uso”; esposizioni che nel corso degli anni sono state ospitate in diverse location, sia in Italia che all'estero, evidenziando come l’arte e il design siano capaci di ridare dignità a quei materiali che spesso vengono scartati e, ormai inutili, diventano un rifiuto. All’interno delle esposizioni di arte e design dedicate all’ambiente, inaugura sempre il 25 maggio, l’esposizione di Videoarte curata da Pamela Cento,  curatrice dalle esperienze internazionali.
L’Esposizione di Videoarte “InQuiNati” ha il titolo che trattiene un gioco di parole nato in riferimento alle tematiche centrate sull’inquinamento
ambientale ed allo stesso tempo l’essere nati in Italia, richiamando il concetto di inquinamento umano inteso come tutto ciò che intossica l’esistenza.
Il Modulo M4, dove si svolgeranno le tre esposizioni, è ubicata all'interno del complesso ottocentesco dell'ex-Mattatoio, situato nella zona del quartiere Testaccio, considerato uno tra i più importanti edifici industriali della città per la modernità e l’ originalità delle sue strutture, interessanti esempi di "archeologia industriale". Ribattezzato per l'occasione  Galleria M4, è situata all’interno della struttura del Consorzio CAE 2.0 - Città dell’Altra Economia, di fronte al Gazometro, simbolo romano dell’Epoca Industriale. M4 è uno spazio totalmente dedicata alla EcoArte.
L’Associazione Nuova Bauhaus, promotrice delle tre esposizioni e del variegato Progetto Culturale e Artistico denominato Contenitore Città delle Arti, nasce nell’aprile del 2008 come contenitore di idee e progetti relativi all’ambito culturale, didattico, artistico, ambientale, storico e antropologico, riuscendo a rappresentare, in breve tempo, un esempio di incubatore sociale: un ponte fra mondo accademico e la creatività dei territori e delle periferie, un punto di incontro delle criticità tra generazioni che offre possibilità di articolare scambi sociali e culturali non standardizzati, ampliando l’accessibilità ai servizi e alla cultura. (Maria Chiara Mascia e Federica Cammilloni)
 
La Federazione dei pendolari d'Abruzzo
chiede a Bondi di avviare
una “spending review” sull'Arpa

«I pendolari abruzzesi stanno preparando un dossier da inviare al commissario di governo sulla spending review, Enrico Bondi, per chiedere di verificare una per una le voci di spesa dell'Arpa relative soprattutto ai compensi degli amministratori, dei consulenti e ai premi e ai benefit dei dirigenti». Lo annuncia il presidente della Federazione dei pendolari d'Abruzzo (Federcopa), Francesco Di Nisio, che ha spiegato come «fra le migliaia di segnalazioni che stanno arrivando a Bondi ci sarà anche quella dei pendolari». Di Nisio, come si legge in una nota di Federcopa, ha segnalato a Bondi «il caso del centro Abruzzo dove l'Arpa ha deciso di penalizzare i pendolari che utilizzano le corse dirette a Roma, tagliando i collegamenti e aumentando a livello insostenibile, in un periodo di crisi acuta come questa, il prezzo dei biglietti». «Visto che l'Arpa ha deciso di incidere sulla carne viva dei pendolari della Valle Peligna - ha spiegato Di Nisio - vogliamo sapere da Bondi se quella è davvero l'unica strada possibile. Bondi deve chiedere all'Arpa se prima di tagliare le corse dei pendolari ha ridotto i membri del cda, se ha decurtato i loro compensi, se è intervenuta sulla pletora di consulenti e se i suoi dirigenti hanno in qualche modo contribuito all'azione di risanamento dell'azienda». «L'unica certezza - ha aggiunto Di Nisio - è che il prezzo di tutta questa situazione fino ad ora la stanno saldando i pendolari del centro Abruzzo». A Bondi, ha concluso Di Nisio, segnaleremo anche «di aver presentato delle proposte a costo zero all'Arpa per rendere meno devastanti i tagli. Proposte che però sono state ignorate dall'azienda quasi per scelta strategica. Davanti a questi dati Chiodi e Morra non potranno più nascondersi: i pendolari abruzzesi vogliono sapere se per loro contano di più i diritti dei cittadini o gli interessi che i partiti da sempre nutrono verso le società partecipate. Da Bondi ci aspettiamo quell'operazione verità sui conti dell'Arpa che la Regione Abruzzo si rifiuta di fare».
 
Il Comune
di Roccaraso
non rinnova
l'incarico
a Equitalia

Il Comune di Roccaraso non rinnova l'incarico a Equitalia: con delibera adottata alcuni giorni fa, il sindaco della localita' montana abruzzese ha deciso di affidare a un'altra società esterna, temporaneamente e per soli due anni, il servizio di riscossione della Tarsu, la tassa sui rifiuti, in attesa di poterlo fare direttamente tramite gli uffici comunali. ''Abbiamo deciso di non rinnovare l'incarico a Equitalia per motivi legati alle difficoltà riscontrate nella riscossione da parte della societa''' spiega il sindaco, Francesco Di Donato -.La necessità di affidarsi ancora a una società esterna, come scritto in delibera, è stata dettata dall'urgenza e dal timore che alcuni crediti possano cadere in prescrizione con conseguente danno erariale per l'ente".