Sabato 5 Maggio 2012 - Il Santo del giorno: Sant' Angelo da Gerusalemme,
martire, carmelitano (1185 - 1225)
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Il tempo... ieri - Bella giornata, prevalentemente soleggiata, temperata da correnti fredde che si sono fermate solo in serata. Cielo notturno
con luna piena. Temperature: mas. 19,6°C; min. 4,6°C; attuale 9,5°C (ore 23,30).
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Villalago
e i suoi debiti
Dal capogruppo consiliare
di minoranza
Americo Caputi
Gentile Direttore, nell’articolo de “I LUNEDI DEL DIRETTORE“, pubblicato il 23.04.2012, sull’onda dell’emotività suscitata dalla catastrofica situazione economica prospettata dal Sindaco e
Maggioranza attuale (per la quale con successiva comunicazione del Gruppo di
Minoranza cercheremo di fornire i dovuti chiarimenti che alleggeriranno di
molto la situazione rappresentata ) giustamente ci poni delle domande sulle
entrate e sulle spese ma, come già accennato nel tuo articolo, i bilanci consuntivi hanno sempre ottenuto la
certificazione di regolarità sia dal revisore contabile che dalla Corte dei Conti, ed hanno riportato sempre
un avanzo di amministrazione. (...) Il nostro “Inquisitore“ (Sindaco di Villalago Fernando Gatta) con i suoi proclami sta ingenerando nella
coscienza della collettività villalaghese una sorta di “caccia alle streghe” verso ex amministratori che in tanti anni, con impegno e onestà, hanno lavorato per portare avanti un percorso politico-amministrativo
finalizzato ad amministrare nel miglior modo possibile il denaro pubblico che è stato riversato e rapportato alle effettive esigenze e necessità di un paese come il nostro che ha bisogno di interventi legati al sociale, alla
cultura, al turismo, all’ambiente, all’occupazione, alle opere pubbliche e alla ricerca di fonti di energia rinnovabili
per avere una maggiore autonomia finanziaria.
Comprendo che la situazione economica attuale possa apparire complicata ma, caro
Sindaco, i problemi vanno affrontati e risolti, e non se ne devono
assolutamente aggiungere altri; benchè se ne dica, la tua è “continuità amministrativa” a tutti gli effetti, poiché non hai ereditato solo “debiti” ma anche, e soprattutto, “risorse finanziarie” e varie iniziative che porteranno risvolti economici e d’immagine per il paese. (...) La Gestione ordinaria amministrativa, stipendi e
premio di produzione ai dipendenti comunali, funzionamento degli uffici,
telefoni e internet, illuminazione pubblica, manutenzione automezzi,
carburante, riscaldamento ecc. hanno un costo, e noi lo abbiamo sostenuto; La
difesa degli interessi dell’Ente dalle azioni giudiziarie, imprevedibili e impreviste, ha un costo, e noi lo
abbiamo sostenuto…
Ecco come sono stati spesi i soldi dei contribuenti. Tutto questo senza creare
allarmismo nei cittadini...
Riportiamo in allegato, perché possano essere letti nella loro interezza, la comunicazione di Americo Caputi
(Allegato n.1) e il prospetto delle opere pubbliche dal 1993 al 2011 (Allegato
n. 2)
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C’E’ CERVO E CERVO:
CARTOLINE DAL PARCO
CHE RISCHIA SEMPRE PIU’
DI TRASFORMARSI IN ZOO
“La gestione del patrimonio faunistico è compito del Parco, del suo personale tecnico, scientifico e di sorveglianza. Il Parco conosce i tempi e i modi per monitorare le popolazioni di animali e attivare il soccorso
veterinario nei casi di crisi”: così il Presidente del Parco, e c’è da augurarsi che sia vero. Perché poi c’è cervo e cervo: quello di città, abituato a vagare nella Villa Comunale di Villetta Barrea e ben noto a turisti
ed abitanti, tanto che lo chiamano per nome: Oreste. E quando i riflettori sono accesi tutti
si muovono con sollecitudine: così quando Oreste scalcia, le Guardie del Parco accorrono, mettono in sicurezza,
redarguiscono dal nutrire i selvatici. E si spedisce immediatamente l’immancabile comunicato stampa per sottolineare la felice soluzione del “caso Oreste”.
Ma non tutti godono di altrettanta fama, ci spiace di informare il Presidente:
un altro cervo, anonimo stavolta, entra con i compagni nel campo coltivato da
Claudio Di Domenico, allevatore nello stesso Comune, dopo aver sfondato il
costoso quanto inutile recinto elettrificato. I cervi pasteggiano
tranquillamente con l’erba medica che l’allevatore coltiva per le sue vacche in stretta osservanza dei protocolli del
biologico, con attenzione all’ambiente e alla salute dei suoi animali. L’allevatore chiama le guardie Parco, le stesse che si sono precipitate a
prelevare Oreste, e cosa si sente rispondere? Che non possono intervenire.
Altri impegni le trattengono? Forse.
E’ dura, oggi, fare l’allevatore e l’agricoltore in montagna: le aziende chiudono, sottoposte alla dura legge del mercato, senza nessuno che difenda la qualità di queste produzioni, costrette nelle maglie di una burocrazia sempre esigente
a chiedere e poco disposta a dare. Sono realtà che questo territorio lo tutelano da sempre, senza contropartite se non la
difesa di quella che è la loro risorsa: la terra e il bestiame. Bestiame al pascolo, biologico non per
certificazione ma per natura e per scelta da sempre, ancor prima che si
inventasse la parola “biologico”. Aziende che raggiungono risultati eccelsi a livello internazionale con i loro
prodotti, ma si devono sentire straniere in casa propria, guardate con sospetto
ed additate al primo incendio, o quando si trova la carcassa di un lupo o di un
orso.
Claudio è giovane e di forza di volontà ne ha da vendere, crede nel suo lavoro e fa caciocavalli apprezzati in Italia e
all’estero: ma non ne può più. Chi lo tutela? Chi difende il suo lavoro, l’eticità delle sue scelte, il valore che dà a questo territorio?
A difenderlo sono dovuti intervenire i Carabinieri: ultimo baluardo di un
allevatore esasperato dall’atteggiamento di chi si erge a tutore di un ambiente da cartolina, non del
territorio nella sua realtà che è ambientale, economica, sociale e storica, e di cui Claudio a pieno titolo è e si sente parte.
I Carabinieri sono riusciti, stavolta, a smuovere le Guardie del Parco per far
intervenire le Guardie Parco: ma i danni non saranno risarciti, perché in area di pre-Parco non è previsto. La beffa dopo il danno: perché questa fauna, reintrodotta da chi con l’ambiente intasca soldi pubblici, è sì protetta, ma i danni che fa non trovano ristoro. Perché questa protezione non spetta a chi lavora, a chi porta avanti attività che hanno consentito, nei secoli, di preservare questo territorio, ben prima
che esistessero i parchi?
Quando tutte le aziende avranno chiuso e i paesi finiranno di svuotarsi, questo
territorio sarà sempre più povero di biodiversità e andrà sostenuto in modo artificiale, avremo avallato la definitiva mutazione di un’area viva e autonoma in uno zoo a cielo aperto. A chi converrà tutto questo, se all’ambiente o a chi deve costruirsi ogni giorno una motivazione per la propria
busta paga, lasciamo ai lettori immaginarlo.
Gli allevatori sdegnati
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Sig. Direttore,
di Dio non sappiamo niente. Né che esiste né che non esiste. Tantomeno possiamo rivolgergli domande. Possiamo solo credere,
se lo vogliamo. Ma di Gesù sappiamo tante cose. E possiamo persino interrogarlo. Chiedergli il perché della sua “venuta” sulla Terra. E lui attraverso i Vangeli risponderci: ”Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele”. Possiamo insistere e chiedergli a chi indirizzava la sua predicazione di
salvezza e lui ci risponde con le disposizioni che impartiva ai suoi discepoli:
”Non andate fra i pagani
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Samaritani, rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute di Israele”. Possiamo rivolgergli la domanda delle domande e chiedergli se è figlio di Dio e lui risponderci che no, è “figlio dell’uomo”. Se lo seguiamo, poi, con un po’ di attenzione, lo vediamo peregrinare e predicare sempre e soltanto agli Ebrei,
in Palestina, regione che non lasciò mai. E la Palestina, era una piccola parte dell’impero romano, infinitesimamente piccola rispetto a tutto il mondo. Se queste
sono le risposte di Gesù e le attestazioni dei Vangeli, risulta difficile ritenere che egli fosse figlio
di Dio. Dio, infatti, non possiamo che immaginarcelo come padre universale, che
vuole il bene di tutti gli uomini, senza distinzione di fedi, nazionalità, cultura, razza. Appare incredibile che i suoi innumerevoli fedeli di ieri e di
oggi non abbiano mai adeguatamente riflettuto sulle sue parole e sui suoi
comportamenti.
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I GIOCHI STUDENTESCHI
della Valle del sagittario
VILLALAGO - Si sono svolti ieri come da programma i “Giochi Studenteschi” dell’Istituto scolastico Comprensivo “Valle del Sagittario”. Alunni, genitori, insegnanti, tutti insieme gioiosamente, sono convenuti a
Villalago, presso il Centro Sportivo, per assistere ai giochi, che si sono
svolti sotto un bel sole e nel massimo della sicurezza. Le gare, iniziate alle
ore 10,30, sono andate avanti per tutta la mattinata con gare di gruppo tra le
classi della scuola primaria dei singoli plessi. Nel pomeriggio i piccoli
atleti si sono ritrovati nella piazza del paese per la cerimonia di
premiazione. Secondo il punteggio accumulato si sono classificati al primo
posto il plesso di Bugnara per le classi terze e quello di Introdacqua per le
classi quarte e quinte. Al termine i genitori di Villalago hanno offerto un
buffet a tutti i presenti.
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La beneficenza batte
la crisi, boom di prevendite
per lo spettacolo
“Un paio d’Ali”
SULMONA - A due giorni dalle spettacolo teatrale-evento, “Un paio d’ali” della Compagnia teatrale Arianna, che andrà in scena al Cinema Teatro Pacifico di Sulmona, i biglietti in prevendita stanno
andando letteralmente a ruba, dando uno schiaffo alla crisi. Lo spettacolo, il
cui incasso andrà devoluto interamente in beneficenza alla Parrocchia di San Francesco della
Scarpa, nonostante venga presentato in una giornata fervente per la politica
del comprensorio, domenica 6 maggio, sta battendo ogni pronostico e si
preannuncia di grande interesse per la cittadinanza. Tante le forza in campo:
dai parrocchiani di tutte le chiese del centro storico ai numerosi fan della
Compagnia, dall’amministrazione comunale che ha fortemente voluto questo evento a l’immenso lavoro della Regista Marisa Zurlo che con i suoi attori sta lavorando
sodo per rimettere in scena uno spettacolo già andato in tournée estiva nel 2011. I biglietti sono attualmente in prevendita in corso Ovidio,
presso il negozio “Pikkio” e il negozio “Daniela e Roberta”
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di Sulmona, e si potranno acquistare anche al botteghino prima dello spettacolo.
Un bel momento di cultura e spettacolo domenica 6 maggio alle ore 18.30 al
Cinema Teatro Pacifico di Sulmona. (Jacopo Lupi)
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Io STO CON Delio ROSSI
L’allenatore esonerato dalla Fiorentina
Io sono dalla parte di Delio ROSSI, Il papà di LJAJIC, invece di denunciare Delio ROSSI, avrebbe fatto bene a dare due
sculacciate al figlio, quando era in età educativa, per insegnarli a rispettare le altrui persone. Io se ero presidente
della Fiorentina avrei radiato a vita LJAJIC. Delio non ti preoccupare io avrei
fatto di peggio. Che la coccia sia spiccia! SANDRO (Trattoria “La Foce” Scanno)
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Le opere dovranno pervenire
entro e non oltre il 10 giugno 2012
Le opere dovranno essere inviate in busta chiusa al cui interno dovrà essere allegata anche la domanda
di partecipazione scaricabile dal sito debitamente compilata. Sulla busta
dovrà essere evidente la scritta “CONCORSO SICURI PER NATURA”. I video dovranno essere inviati su supporto DVD. La sceneggiatura dovrà
essere inviata sia su supporto informatico (CD o DVD) sia stampata in una copia
in formato A4.
Le opere dovranno essere
inviate al seguente indirizzo:
ISTITUTO ABRUZZESE AREE PROTETTE WWF VIA D'ANNUNZIO 68 65127 PESCARA (Com.Stampa
“Gole del Sagittario)
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