Venerdì 9 Marzo 2012 - Il Santo del giorno: San Domenico Savio, Adolescente (1842 -
1857)
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Il tempo... ieri - UNA Giornata ANCORA fredda e tetra, con nuvole basse e minacciose. Il sole si è fatto vedere solo per poco tempo nelle prime ore della mattinata. Temperature:
max. 5,8°C; min. -3,6°C; attuale 1,5°C (ore 23,30).
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Eva, la prima. La più grande. Colei che ha colto e dato all’Umanità il frutto della conoscenza del Bene e del Male. Non l’artefice del più grande peccato dell’umanità (peccato originale), ma la grande liberatrice dell’umanità. “Questo primo atto di disobbedienza è l’inizio della storia umana, perché è l’inizio della libertà umana” ha scritto Erich Fromm. E il teologo italiano Vito Mancuso sottolinea: “Il peccato originale è un’offesa alla creazione, un insulto alla vita, sfregio all’innocenza e alla bontà della natura, alla sua origine divina”.
Nel “Simposio” di Platone, dialogo sull’Eros a più voci, Socrate parla di ciò che ha imparato da una donna, Diomira di Mantinea. Forse si tratta di un
personaggio fittizio, ma il fatto stesso di averlo inventato sta a significare
che solo una donna può esprimere concetti così profondi sull’amore. Eros è qualcosa di intermedio, che pone in relazione il mortale e l’immortale, l’umano e il divino, il bello e il brutto, la sapienza e l’ignoranza. Figlio di Penia (la Povertà, la materia), e di Poros (la “Magnanimità”, l’antitesi della materia). Eros è come un “daimonion”, una spinta che conduce l’uomo al bene e al bello e tende a far sì che ognuno possa appropriarsene per essere felice. Corpo e anima, fusi nell’estasi della bellezza. Non solo individualmente, ma “cosa comune a tutti”.
Maria di Nazareth, purtroppo mistificata dal devozionismo religioso. Ma basta
leggere e riflettere sulle sue parole, quelle del Vangelo, per restarne scioccati: “Ha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli umili, ha ricolmato di beni
gli affamati e rimandato a mani vuote i ricchi” (Luca 1, 52-53). Una rivoluzionaria, che si proclama ed è “serva”. Ma che i posteri, tradendone l’immagine, eleveranno a “regina”. Lei, la “Mater dolorosa” per eccellenza: Theotokos, madre di Cristo-Dio.
Ipazia, nata ad Alessandria d’Egitto intorno al 370 d.C., la prima donna scienziata, inventrice dell’astrolabio e dell’idroscopio, maestra di filosofia, autrice di numerose opere, esponente di
rilievo della scuola neoplatonica alessandrina. “Ipazia - ha scritto Margherita Hack - rappresenta il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza”. Venne assassinata nel marzo del 415, cavandole gli occhi e riducendola ad un
ammasso di membra spezzate. E tutto, avvenuto in un tempio religioso, dai
fanatici del fondamentalismo cristiano, seguaci del vescovo Cirillo d’Alessandria, dichiarato in seguito “santo”.
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Eloisa, la donna amata da Abelardo. Si erano incontrati intorno al 1116-1117.
Abelardo, 45 anni ed Eloisa sedicenne. Lo scandalo provocherà la reazione dello zio di Eloisa, Fulberto, che farà evirare Abelardo da alcuni sicari. Lo stesso Abelardo lo racconterà nella “Historia calamitatum mearum”. Dal loro amore nascerà il figlio Astrolabio, ma Eloisa e Abelardo si ritireranno nei rispettivi
conventi di Argenteuil e di San Dionigi, diventando in seguito l’una badessa del Paracleto e l’altro abate di Saint Gildas. Dopo la morte furono sepolti l’una accanto all’altro. Racconta la leggenda che Abelardo, sepolto già da ventidue anni, aprì le braccia per accogliere l’amata compagna. Di Eloisa, Pietro il Venerabile ha scritto: “Tu, con il tuo amore per la scienza hai superato non solo tutte le donne ma
anche la maggior parte degli uomini.” Le lettere di Abelardo ed Eloisa restano un trattato straordinario sull’amore, la scienza, la filosofia. “Una storia troppo bella per non essere vera” ha scritto Gilson. Un amore così potente, così attuale, che le parole di Eloisa risultano ancora sconvolgenti, scandalistiche:
“Non ho mai cercato nulla in te, Dio lo sa, se non te: desideravo semplicemente
te, nulla di tuo. Non volevo il vincolo del matrimonio, né una dote… E se il nome di moglie sembra più santo e più importante, per me è sempre stato più dolce quello di amica o, se non ti scandalizzi, concubina e persino prostituta”. Dopo più di otto secoli, Georges Bataille, raccontando la vita di Colette Peignot,
affermava che, per amore, era stata capace perfino di coprofagia, tanto da
scrivere: “Devo assolutamente essere bruciata squartata coperta di spazzature…”. Spesso, le donne più sensibili sono andate oltre misura. Per amore. L’elenco delle Grandi Donne nella storia è illimitato: famose o sconosciute, giovani o anziane, intellettuali o analfabete. Tutte hanno contribuito e sono
chiamate ancora di più oggi a contribuire alla ri-nascita dell’Umanità. L’8 marzo è la Giornata Mondiale della Donna, nata per ricordare le donne morte in una
fabbrica tessile di New-York, dove il padrone aveva fatto chiudere le porte d’uscita, mentre si scioperava contro le condizioni disumane di lavoro. Un rogo
con 129 donne arse vive. Un rogo che si rinnova quotidianamente perché quotidianamente le donne, in ogni angolo del mondo, continuano a subire violenze, oppressioni, assassinii. Ma dal terribile, secolare, doloroso parto
nascerà la Nuova Umanità, fondata sull’Amore.
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Chi sono gli altri amministratori di Scanno
che hanno fatto un danno erariale al paese?
Alla domanda dovrebbe rispondere l'attuale sindaco di Scanno, che nell'ultima risposta al nostro consigliere
provinciale, insinua che ci siano stati altri consiglieri a far danno erariale
al paese. La frase esatta, scritta dal dott. Giammarco, in risposta alla
lettera aperta del consigliere Amedeo Fusco, è questa: «Per sua serenità (riferita al Fusco) Le dico che i consiglieri hanno pagato il risarcimento del danno erariale, come
se peraltro fossero stati i soli nella storia di Scanno a far danno a questo
paese; non hanno restituito un bottino sottratto alle casse comunali». (Per chi non è addentro alla vicenda ci permettiamo di chiarire che il Sindaco si riferisce ad
alcuni consiglieri dell'amministrazione Gentile, condannati dalla Corte dei
Conti a risarcire il Comune per danni erariali). Ha ragione il sindaco a dire
che non hanno sottratto un bottino alle casse comunali (anche se sono parole
che stridono con il suo ruolo), ma hanno ragione anche i cittadini che vogliono
amministratori più avveduti, più responsabili. E per questo il sindaco ha il dovere di denunciare apertamente
gli altri amministratori che, secondo lui, hanno fatto danni al paese. Non deve
buttare il sasso e poi ritirare la mano. Si è onesti quando si ha coraggio delle proprie azioni, quando ci si esprime
chiaramente e non per enigmi. Il giorno in cui arriverà questo benedetto commissario prefettizio (come richiesto a gran voce), il
sindaco porti alla sua verifica anche i fatti che denunciano la cattiva
amministrazione di altri, che hanno causato danni a Scanno. Altrimenti è disonesto e pericoloso fare delle accuse senza prove attendibili. Noi siamo
stanchi di questa politica avventuristica, di parole dette e contraddette, di
questa guerra parolaia, che porta i cittadini di Scanno a "scannarsi" tra di
loro. (R. G.)
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LETTERA
AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Sig Direttore,
la diserzione di Alfano vuole ricordare al governo Monti che sono loro, ancora
loro che conducono i giochi e definiscono gli ambiti in cui è ristretta la competenza del governo. L’eterno Cicchitto è stato in proposito esplicito: l’economia, solo l’economia. La tv è off limits e la giustizia pure. Non si possono toccare né il miliardario autoregalo delle frequenze televisive nè le leggine ad personam sulla giustizia. Noi cittadini, in maggioranza, siamo
con il ministro Riccardi, anche a noi fa schifo questa politica. Ricordiamo ad
Alfano e soprattutto a Berlusconi che l’incantesimo è finito, che il potere sta tornando al popolo che ha finalmente aperto gli
occhi. La maggioranza di noi vuole una politica pulita che persegue l’interesse collettivo. Un loro bis in idem sarà difficile, anzi impossibile.
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Alle Catacombe di Priscilla incontro sul libro
“Il volto scoperto” di Mario Setta
Martedì 6 marzo, in uno dei luoghi più mistici della Roma Cristiana, le catacombe di Priscilla, all’incontro periodico d’un gruppo di cristiani impegnati nel sociale, è stato discusso il libro di Mario Setta “Il volto scoperto”. Sono stati ricordati i momenti più significativi della seconda metà del secolo appena trascorso: dagli anni del Concilio Vaticano II al boom del miracolo economico, dal fenomeno
dell’urbanizzazione ai baraccati, dal convegno sui mali di Roma alle realizzazioni
della Caritas e alla testimonianza di don Luigi Di Liegro. Un excursus a vasto
raggio, con l’intervento e la partecipazione attiva dei presenti: dal sacerdote animatore del
gruppo, il salesiano Luis Gallo, alle suore fondate da don Giulio Belvederi,
grande amico di Ernesto Buonaiuti, Romolo Murri, Angelo Roncalli, Alfonso
Manaresi. Tutti preti impegnati per il rinnovamento della Chiesa nel periodo
del modernismo. Periodo e personaggi descritti in particolare da Giulio
Andreotti, consorte della nipote di don Belvederi, nel libro “I quattro del Gesù, storia di un’eresia” (Rizzoli, Milano 2000). Sono stati toccati anche i temi più scottanti di carattere teologico.
Alla domanda ricorrente “Come essere cristiani oggi?”, la risposta sembrava provenire, con clamorosa evidenza, da quelle antiche
mura: la testimonianza di vita. Sull’esempio delle prime comunità cristiane, delineate negli “Atti degli Apostoli”.
A conclusione, i presenti si sono stretti insieme nella recita del “Padre Nostro”.
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ATTIVITA’ DI VIGILANZA INPS
IN ABRUZZO - Dati anno 2011
Il Comitato Regionale INPS Abruzzo, nella seduta del 28 febbraio 2012, ha preso in esame i dati dell’anno 2011 relativi all’attività di VIGILANZA INPS, il cui compito istituzionale è quello di fare emergere il sommerso ed il lavoro nero che sottraggono alla
collettività, unitamente alla elusione fiscale, contributiva e retributiva, immense
indispensabili risorse che hanno un ruolo primario per garantire la
sostenibilità del sistema previdenziale e contribuire alla crescita sociale ed economica del
paese. I risultati dello scorso anno si sostanziano in:
- 1972 accertamenti ispettivi con un incremento pari al 16,8% in rapporto al 2010;
- 1307 lavoratori in nero (di cui 496 in provincia di Teramo, 254 in provincia
di Pescara, 390 in provincia dell’Aquila, 167 in provincia di Chieti);
- 296 lavoratori in nero autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni);
- 18 milioni e 397 mila euro di contributi evasi accertati.
Dato positivo da segnalare l’incremento del 23,7% in rapporto al 2010 dei lavoratori in nero individuati con
particolare riguardo alla provincia di Teramo, a seguito di ispezioni nell’ambito di cooperative che hanno avuto appalti da Enti pubblici per assistenza
domiciliare agli anziani caratterizzate da soci pseudo volontari con
prestazioni gratuite, ma di fatto, lavoratori dipendenti. Sempre nel teramano sono stati
effettuati accessi ispettivi nei confronti di imprenditori cinesi, con larghe sacche di sommerso.
Inoltre in tutte e tre le provincie costiere sono state effettuate ispezioni
estive nei confronti di stabilimenti balneari ed esercizi commerciali
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lungo la costa, che hanno contribuito ai risultati sopra descritti nell’individuazione dei lavoratori in nero. L’attività si è giovata di una presenza media di 25 ispettori, numero molto inferiore all’organico che risulta a tutt’oggi ancora carente, per cui sarebbe necessaria una ulteriore immissione in
servizio di altri idonei del relativo concorso, come delineato e richiesto anche nella relazione
programmatica per gli anni 2009/2012 da parte del CIV, per un ulteriore
potenziamento del corpo ispettivo fino alla completa copertura dell’organico. Oltre alla rilevata carenza di risorse ispettive, è stato evidenziato come tali risultati siano stati conseguiti anche tenendo
conto delle numerose innovazioni legislative intervenute (legge 183/2010 c.d. “collegato lavoro”) e il conseguente impatto sulle modalità gestionali dell’ attività di vigilanza. Grazie comunque agli accessi mirati, si sono raggiunti ottimi
risultati, come attestano significativamente le seguenti medie annue di
produttività pro capite della nostra regione che è tra le migliori a livello nazionale:
- 79,61 ispezioni definite (2° posto tra le regioni italiane);
- 52,72 lavoratori in nero individuati con un incremento del 5% rispetto al 2010
( 2° posto tra le regioni italiane)
- 742726,40 euro accertati (3° posto tra le regioni italiane).
Nel corso del dibattito è stata, ancora una volta, ribadita per la nostra realtà la necessità di un coordinamento più intenso tra i soggetti istituzionali competenti, meno condizionato da esigenze
di budget, in sintonia anche con le indicazioni del Comitato Regionale, nella
programmazione dell’attività di vigilanza, in relazione alle peculiari esigenze della regione, che
certamente riuscirebbe a garantire risultati più rispondenti al contenimento delle spese, coniugati al miglioramento della qualità e all’efficienza del servizio ispettivo.
Il Presidente, Pietro Saraceni
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ANCORA NESSUN TRASFERIMENTO degli 825 mila euro
per gli impianti sCistici di Scanno
Scanno - Il fondo di 825 mila euro, stanziati dalla regione Abruzzo per gli impianti
sciistici ddi Scanno non sono stati ancora accreditati al Comune. A tal
proposito il vicepresidente del Consiglio regionale D’Amico ha dichiarato di voler chiedere spiegazioni nella prossima riunione di Commissione di
Vigilanza agli assessori regionali Morra e Masci (Trasporti e Bilancio) per capire i motivi per cui la Giunta non ha ancora trasferito la somma deliberata per il Comune di Scanno, che in ottemperanza agli accordi con la Regione ha fatto fronte agli impegni economici per la riapertura degli
impianti. Ricordiamo che solo nel dicembre 2011 la Giunta regionale ha approvato la delibera n. 940/2011, ”interventi per gli impianti sciistici nel comprensorio di Scanno”. Nonostante quest’atto formale i soldi promessi non sono ancora arrivati nelle casse comunali.
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consiglieri regionALI
E parlamentari Abruzzesi
contro IL RIDIMENSIONAMENTO
DELL’AGENZIA Agi in Abruzzo
I consiglieri regionali abruzzesi Giuseppe Di Pangrazio, Walter Di Bastiano, Gino Milano, Franco Caramanico,
Giuseppe Di Luca e Camillo D'Alessandro, in una nota inviata al presidente
della Regione, Gianni Chiodi, ed al presidente del Consiglio regionale, Nazario
Pagano, a fronte della decisione dell'Agenzia giornalistica Agi di
ridimensionare la presenza dei collaboratori sul territorio regionale chiedono
di sollecitare l'azienda del Gruppo Eni a ripensare tali provvedimenti per
continuando a fornire un servizio adeguato e completo. ''In sostanza la Regione
Abruzzo, tra pochi giorni, - fanno sapere i Consiglieri - si trovera' a pagare
un servizio inevitabilmente incompleto ed, evidentemente, inefficacie, a danno
dell'informazione dalle e nelle aree interne e nell'Abruzzo meridionale, e a
danno delle casse dell'Ente''.
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le mimose sequestrate
IERI durante
la festa della donna
DONATE in beneficenza
I venditori abusivi di mimose in occasione della festa della donna sono stati smascherati dalla Compagnia
della Guardia di Finanza dell'Aquila. Ne hanno scoperti cinque in tutta la
Provincia dell'Aquila: tre nel capoluogo e due a Sulmona. I militari hanno
elevato delle sanzioni amministrative per un minimo di 5 mila euro.I soldi
andranno direttamente nelle casse comunali. Le mimose sequestrate, su richiesta
dei sindaci di L’Aquila e di Sulmona, sono state donate in beneficenza rispettivamente alla Croce
Rossa di Sulmona e alla mensa celestiniana gestita da padre Quirino Salomone. «L'attività - hanno spiegato le Fiamme Gialle - e' stata posta in essere a tutela dei
fiorai che regolarmente pagano le tasse tutto l'anno».
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