Lunedì 27 Febbraio 2012 - Il Santo del giorno: San Gabriele dell'Addolorata, Religioso
(1838 - 1862)
| ||||||||||||||||||||
Il tempo... ieri - Giornata variabile, con sole al mattino e nuvole e vento freddo nel pomeriggio. In serata folate di
neve, miste a pioggia. Rasserenamento nella notte. Temperature: max 11,7°C; min. 0,6°C; attuale 1,5°C (ore 23,30).
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
Tre vescovi, un santo e un paese
Una strana vicenda, quella creatasi a Corfinio intorno alle reliquie di San
Pelino
di Mario Setta
| ||||||||||||||||||||
La conclusione del libro, pubblicato ad Avezzano, cerca di tagliare la testa al
toro: bando alle questioni se siano vere o false le vicende del personaggio san
Pelino! Resta un fatto. A Blinisht, in Albania, c’è da una decina di anni una missione cattolica, sostenuta dalla diocesi di
Avezzano. L’idea di prelevare alcune reliquie di San Pelino e portarle in Albania per
stabilire e rafforzare il legame interetnico nasce da questa esperienza.
Ma, perché forzare la storia? Perché deformare i fatti? Anche l’autore, sconosciuto, del più celebre “falso” della storia occidentale, “La donazione di Costantino”, aveva una serie di scopi politicamente passabili: appoggiare le richieste del
papa a Quiercy nel 754, giustificare l’incoronazione di Carlo Magno per creare il Sacro Romano Impero, diminuire il
potere accentratore di Carlo, ecc. Ma Lorenzo Valla, con stile acuto e
dissacratorio, dimostrò la falsità del documento. «Quel falso - ha scritto lo storico Gabriele Pepe - documenta la decadenza della
Chiesa, il suo imbarbarimento: è un segno di quella svolta decisiva che mutò un organismo di “carità” e di alta socialità in un organismo di “potenza” ».
Nel documento del Concilio Vaticano II sulle missioni, “Ad Gentes”, si pone in risalto il principio del rispetto tra culture diverse. E c’è uno slogan tipicamente cristiano, che afferma: accettarsi diversi, amarsi
complementari. Per questo lodevole obiettivo, la globalizzazione umanitaria,
forse si potevano e si dovrebbero lasciare in pace le reliquie di San Pelino,
un santo del IV secolo, di cui poco sappiamo. Mentre sappiamo molto, con
testimonianze di ogni genere, delle sofferenze, privazioni, lacrime e sangue di
tanti poveri Cristi che lottano e muoiono in Albania, come in altre zone del mondo. E dal momento che una chiesa missionaria è una chiesa che guarda al futuro, non ha bisogno di portare reliquie, ma fiducia
e speranza.
| ||||||||||||||||||||
Una strana vicenda, quella creatasi intorno alle reliquie di San Pelino, a Corfinio. Per di più, una contestazione popolare, la cui notizia è rimbalzata sui Tg nazionali e sulla stampa.
La storia sembra prendere le mosse dalla pubblicazione di un libro dal titolo “San Pelino vescovo e martire” a cura di Antonio Masci, Angelo Melchiorre, Francesca Romana Letta (Avezzano,
2011). Con le prefazioni di tre vescovi: Pietro Santoro di Avezzano, Angelo
Spina di Sulmona-Valva e Rocco Talucci di Brindisi-Ostuni. Nel libro viene
riportata la leggenda sulla vita di San Pelino, redatta intorno al secolo XI e
pubblicata la prima volta da Francesco Arola nel 1543.
Una analisi, attenta e approfondita, della leggenda su San Pelino si trova nel
libro di Mons. Giuseppe Celidonio, “La diocesi di Valva e Sulmona”, che parla di “concetto infantile di storia”, di strumento per un “popolo che ha bisogno di meraviglioso e al quale man mano presta fede…”.
La leggenda ritiene che Pelino sia nato a Durazzo in Albania nel IV sec.d.C.,
venuto in Italia a Brindisi, consacrato vescovo a Roma, sotto l’imperatore Giuliano l’apostata e finalmente condotto a Corfinio da Corniculario e ucciso con 85
ferite. Una storiella, senza prove, con molti aspetti assurdi e riferimenti
storici errati. Una “tortura di cervello” dice Celidonio, scritta per affermare la supremazia della tradizione “valvense” contro quella sulmonese. In fin dei conti, una difesa di “quei 65 uomini pinguissimamente prebendati” della Cattedrale di San Pelino. Anche Nunzio Federico Faraglia e Giovanni Pansa
ritengono assolutamente falsa la leggenda.
Sotto il profilo strettamente storico, è indiscutibile che una persona di nome Pelino sia esistita ed abbia testimoniato
la sua fede cristiana. Quindi, non un personaggio inventato. Anzi “Peligno”, in linea con la “dea pelina”, di cui esistono testimonianze nella storia corfiniese.
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
I LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Nono: non desiderare la donna d’altri!
mettiamo che abbia ripreso la mia professione d'insegnante e la mattina del 15 febbraio
scorso mi sia recato a scuola, come ho fatto da vent'anni, nella media di
Scanno. Dopo l'appello, gli alunni (classe terza) come compito hanno quello di
ripassare in silenzio la lezione per prepararsi alla verifica. Noto che sono un
po' irrequieti; li vedo ammiccare dei sorrisetti; si guardano spesso tra di
loro; non sono attenti come gli altri giorni. Mi accorgo che hanno qualcosa da
dirmi. Per un attimo faccio il severo, li richiamo al silenzio, ma poi dico
chiaramente: «Ragazzi cosa dovete dirmi?». L’abitudine di socializzare e storicizzare gli eventi più significativi del paese, prima dell’inizio della lezione, è una metodologia condivisa da tutti gli alunni. E così mi raccontano la storia, accaduta il giorno prima, del ragioniere comunale di
Scanno, anni 56, in fuga con la sua giovane amante, impiegata comunale, di anni
28. Entrambi sposati.
Al termine del racconto, esclamo:. «Che bella storia d'amore! Ragazzi, questo è il classico esempio che l'amore non ha ostacoli di nessun tipo. Riflettete su
questo: quando si è innamorati non esistono vincoli matrimoniali, vincoli familiari, non esistono
limiti di età. Un uomo anziano può benissimo fuggire con una giovane sposa, desiderare la donna d'altri, senza
pudore, senza paura delle conseguenze. Viva l'amore! Fatene tesoro quando
sarete grandi!». Un'alunna (la più attenta e la più brava, sempre pronta a contestare le mie parole) quasi gridando mi risponde
risentita: «Ma che dici professò, ma sei impazzito?» Interviene un ragazzo: «Professò, forse non hai capito che lui è un vecchio e lei è una ragazza e sposata da pochi mesi con un giovane?» Ed io: «Ma che c'entra questo? vogliamo porre dei limiti d'età all'amore?»
La ragazza di prima: «Questi, professò, non sono "Paolo e Francesca" o "Tristano e Isotta", ma due sciagurati
rovinafamiglie. Soprattutto lui che è anziano, non doveva permettersi di stare dietro a una che potrebbe essere sua
figlia. Ma s’è bevuto il cervello?». Le rispondo: «Ma che discorsi fai? non vedi la TV? Gli sceneggiati?» «Ma professò, - replica - a quelle scemenze credi? Tu fuggiresti con una ragazza giovane e
|
sposata?» Ed io di contro: «Certo! se fosse innamorata di me! perché no?». E lei: «Professò, ma stai a scherzare?»
Mi vedo addosso gli sguardi riprovevoli di tutti. Azzardo questa domanda: «I vostri genitori cosa hanno detto? in casa tua (mi rivolgo ad un'alunna in
particolare, che valuto come una delle più riflessive) cosa ne pensano?» «Professò - mi risponde - hanno detto che certe cose non si fanno, soprattutto in un
paese dove tutti ci conosciamo. Lo scandalo non riguarda solo le due persone,
ma l'intera Scanno, sia perché siamo quasi tutti imparentati, sia perché l'unica cosa che ci resta è l'onore. A noi da piccole c'insegnano a comportarci nel rispetto delle regole
cristiane e civili». Ed è così. Il pudore, il rispetto, il senso religioso della vita vengono instillati nei
nostri figli sin dalla tenera età. E questi sono valori che rendono grandi le piccole comunità.
Ed ora dall'immaginazione passiamo alla realtà. Ogni mattina leggo i siti dei gruppi politici di Scanno. E su questa triste
vicenda se ne son dette di cotte e di crude, addirittura dando dello
"sciacallaggio" all'opposizione, perché (come si vuol far credere) sembra che abbia dato in pasto ai giornali la
notizia. Ammesso e non concesso che siano stati questi consiglieri, ma che c'è di strano? Non dimentichiamo che l'attempato uomo, che ha fatto la "senile
fuitina", è un impiegato comunale, con funzione di ragioniere e la gentile giovane signora è una sua sottoposta. E l'opposizione ha tutto il diritto di richiedere
un'ispezione sui conti. E sarebbe riprovevole se non lo facesse! Certi
comportamenti irresponsabili, in questo caso dettati da un’insana passione, non controllata da una mente ragionevole, potrebbero aver
determinato altri insani comportamenti, dettati da altre esigenze. Ci
scandalizziamo per questa eventuale richiesta dell'opposizione e non spendiamo
una parola contro un comportamento riprovevole dal punto di vista morale e
civile? Vogliamo far finta che nulla sia successo, che non siano affari nostri?
Un giovane sposo è stato spudoratamente tradito negli affetti, nella fiducia, nella stima, nei
suoi sogni d'amore. Per rispetto di questo giovane io non voglio stare zitto,
ora che la notizia ha valicato le nostre montagne, voglio gridare la mia
rabbia, il mio sconcerto. La tresca è avvenuta nella casa comunale, che è la casa di tutti, e dobbiamo chiedere a gran voce che venga rispettata come se
fosse una chiesa.
(R. Grossi)
| |||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
Lettera al Sindaco di Scanno dal Consigliere Amedeo Fusco
“Se tutto è a posto, richieda con noi un commissario prefettizio, che accerti
il reale stato del Comune, sotto il profilo economico, finanziario e
amministrativo”
| ||||||||||||||||||||
SCANNO - Signor Sindaco, mi vedo costretto a scriverle pubblicamente, perché qualche diffamatore certificato, come fa da un anno e più a questa parte, per distrarre la gente dai reali problemi del paese, va dicendo
che il sottoscritto sarebbe l’ispiratore degli articoli apparsi martedì scorso su Tempo e Messaggero.
Premesso che quando Amedeo FUSCO fa un comunicato stampa lo firma, come ha
sempre fatto in passato e come farà in futuro, mi permetta di dirle che quanto accaduto, se mi ha lasciato
dolorosamente colpito per le famiglie, non mi riguarda dal punto di vista
istituzionale.
Per dovere istituzionale però, visto che anche stavolta sono stato tirato in ballo, mi sento di rivolgerle
qualche domanda.
Perché da un lato dice che il Dirigente comunale è regolarmente in ferie e dall’altro il 21 febbraio ha predisposto, entro il prossimo 2 marzo, una verifica
straordinaria di cassa?
La verifica straordinaria di cassa è atto che si fa alla presenza proprio del Dirigente dell’area amministrativa e finanziaria: se è in ferie fino al 6, perché non aspetta il suo rientro in servizio? O, se è tanto urgente, perché non lo richiama dalle ferie? E perché, con delibera di giunta del 21 febbraio, ha richiesto i servigi del Ragioniere
Di Ianni, con ulteriori costi per il nostro Ente, in sostituzione proprio del
ragioniere comunale? Perché solo il 21 febbraio, dopo oltre due anni dalla sua entrata in vigore, è stato pubblicato, sull’albo pretorio del nostro Comune, il Codice Disciplinare dei dipendenti pubblici?
Vede, Sindaco, come Lei sa, sono stato Vicesindaco di questo Comune nei primi
due anni di amministrazione. Le mie dimissioni in campagna elettorale furono
dettate dalla necessità di una verifica programmatica (mai avvenuta) e di un allargamento della Giunta
alle minoranze (per dare a Scanno un momento di concordia, che, sola, avrebbe
potuto permettere una buona amministrazione).
All’inizio Lei pareva condividere questa scelta, poi, dalla notte alla mattina,
cambiò idea, preferendo la linea di quelli che oggi stima i “suoi” fedeli collaboratori. La disponibilità più volte dimostrata da me e dal Consigliere Aldo Tarullo di collaborare con Lei,
da ultimo con lettera del marzo dello scorso anno, è stata del tutto ignorata, costringendoci di fatto al ruolo di opposizione.
Non posso quindi non sottolinearLe alcune profonde perplessità, che qualunque Consigliere comunale dovrebbe nutrire e che oggi nutre
|
ogni Cittadino. La prima riguarda il contegno con cui Lei ha affrontato la
vicenda della sentenza della Corte dei Conti. La Cancelleria della Corte Le
notificò che “entro e non oltre 30 giorni”, –con termine perentorio quindi!-, dal ricevimento della Sentenza Lei avrebbe dovuto individuare un responsabile
per il procedimento di recupero delle somme. Tra gli altri era stato condannato
il Ragioniere comunale. Al Suo posto, lo scrivente avrebbe immediatamente fatto
presente alla Cancelleria della Corte che forse era opportuno incaricare altro
soggetto, non tanto per un’ incompatibilità morale, giuridicamente irrilevante, derivata dal fatto che Lei era il Revisore
dei Conti del Comune al tempo dei fatti contestati, ma per il vincolo di
affinità, che La lega ad uno degli aventi causa: proprio il Ragioniere. Invece non lo ha
fatto. Anzi! Ha di gran lunga disatteso il termine perentorio dei 30 giorni,
che cadeva il 7 marzo, individuando il Responsabile solo ad agosto e dopo
lunghe battaglie di vari Consiglieri comunali. Né da Capo dell’Amministrazione ha sentito il dovere almeno di una lettera di biasimo al Dirigente
amministrativo e finanziario. Gli ha dato invece l’autorizzazione a prestare la sua opera, fuori dell’orario di servizio, presso il Comune di Villalago. Se fossi stato al Suo posto,
avrei evitato anche questo atto, visto il vincolo di affinità di quarto grado, magari lasciandolo alla Giunta Comunale in Sua assenza o
chiedendo al Prefetto lumi in merito e magari la nomina di un Commissario ad
acta per l’autorizzazione.
La seconda perplessità riguarda invece il Suo contegno attuale. Un Sindaco o dichiara che il Dirigente
del Suo Comune è in ferie o, e a mio avviso, sarebbe stato meglio, stare zitto. La sua
dichiarazione sul TEMPO “…per me è in ferie…. Certo in paese si dice altro” non si addice alla veste istituzionale che Lei ricopre e così stride con le sue dichiarazioni tutta la serie di atti, che sta adottando in
questo momento.
In chiusura mi permetta una battuta e un consiglio.
Lei e i “suoi” fedeli collaboratori invece di polemizzare, come recentemente avvenuto, con la
Provincia, che vi ha sempre tenuto le porte aperte, avreste fatto meglio a
preoccuparvi delle porte chiuse del Comune.
Per assicurare l’assoluta trasparenza verso Scanno e gli Scannesi, unitevi con noi nella
richiesta di un Commissario prefettizio, che accerti la reale situazione
economico-finanziaria e la regolarità amministrativa del Comune. Distintamente, Amedeo Fusco, Consigliere comunale
| |||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
I "Befera boys", gli uomini
dell’Agenzia delle Entrate,
a Roccaraso per controlli tributari
Circa settanta ispettori dell'Agenzia delle entrate (una trentina dall'ufficio sulmonese e il resto dagli
uffici dell'Aquila e Teramo, ma anche dal ministero del Lavoro, chiamati i “Befera boys” da Michelle Hunziker di "Striscia la notizia") sono entrati in azione a
Roccaraso dove hanno controllato diverse alberghi, bar, ristoranti e negozi. Il
blitz è simile a quello già compiuto a Cortina nelle scorse settimane. L'iniziativa ha attirato
l'attenzione di turisti e sportivi che in questi giorni hanno preso d'assalto
il centro turistico dove da mercoledi' prossimo si svolgeranno i campionati
mondiali di sci juniores.
I primi ad essere controllati, sono stati gli alberghi, con 4 uomini per ogni
struttura. Le attivita' e gli incassi sono stati comparati con quelli
realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Al termine della verifica,
come e' stato riferito da alcuni imprenditori, il personale dell'Agenzia delle
entrate ha rilasciato un verbale in cui e' stata riassunta l'intera attivita'
per ogni singola struttura. Non e' possibile al momento fare un bilancio
dell'operazione ne' gli esercizi che sono stati trovati in 'difetto'. Le
sanzioni principali riguarderebbero le irregolarità nelle assunzioni del personale e nell'emissione degli scontrini fiscali.
Comunque, in “allarme” tutti gli operatori della nostra zona per paura di una visita dei funzionari
dell'Agenzia e qualcuno sostiene di averli visti sabato scorso sui campi di sci
di Scanno.
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
Il 2011 anno nero
per le nascite
dell’orso bruno marsicano
Solo tre cuccioli
da una sola femmina
Nel 2011 sono nati solo tre cuccioli di Orso Marsicano da una sola femmina. «E' il dato più basso dal 2006 ed è conseguenza dell’alta mortalità delle femmine per la maggior parte dovuta a cause legate alla presenza dell’uomo. L’ultima stima della popolazione è di 40 individui: la specie è sull’orlo dell’estinzione e questi dati rendono ancora più evidente la drammaticità della situazione» spiegano le associazioni Altura, Lipu, Pro Natura e Gnr che chiedono al Parco
Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e la Regione Abruzzo di adoperarsi per eliminare
definitivamente le cause della mortalità, che sono in gran parte legate all’attività umana che mettono a grave rischio la permanenza della specie. L’estinzione dell’orso marsicano sarebbe una grave perdita per l’economia del turismo in Abruzzo, ma ancor di più per l’ambiente delle montagne abruzzesi, fra le più ricche di biodiversità in Europa. L’orso è infatti una specie ombrello, tutelando la quale, ci si assicura la
conservazione di tutto l’ecosistema in cui vive. Per questo andrebbe protetto a livello comunitario.
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
L'Agenzia Giornalistica Italia (Agi)
ridimensionerà in Abruzzo
il numero dei collaboratori
Un comunicato del Sindacato Giornalisti Abruzzesi rende noto che «L'Agi dal prossimo primo marzo vuole utilizzare soltanto i giornalisti in
servizio nei capoluoghi di provincia, rinunciando al prezioso e tempestivo
lavoro assicurato in questi anni dai colleghi che operano in aree non certo
marginali come Marsica, Valle Peligna, Alto Sangro e Abruzzo meridionale, realtà al centro di comprensori turistici e industriali di grande importanza per
l'Abruzzo E' anche grazie a questi colleghi - prosegue la nota - se l'Agi ha toccato nel tempo livelli notevoli di affidabilità e autorevolezza». Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi invita pertanto l'Agenzia Giornalistica
Italia a rivedere la drastica decisione, in una fase peraltro in cui l'Abruzzo
tenta a fatica di uscire dal dramma del post-terremoto. L'Agi, che dalla
Regione Abruzzo percepisce un più che congruo contributo pubblico, non può permettersi di infliggere questo duro colpo al territorio e al lavoro
giornalistico. Il sindacato, pertanto, sollecita le istituzioni, la Giunta e il
Consiglio regionali, a protestare con la dovuta energia nei confronti dei
vertici dell'Agi, invitandola a ritirare i provvedimenti annunciati.
|
Fabbricacultura
ha presentato il programma
culturale 2012
SULMONA - Fabbricacultura ha presentato il programma in cantiere per il rilancio del
territorio attraverso il marketing culturale come attrattiva turistica. Un
incontro nella sededell’associazione, per presentare l’adesivo fermabusta con lo slogan "See you Sulmona, Pasqua 8 aprile 2012" che porterà in giro, a mo' di promozione, la Pasqua Sulmonese già dal prossimo mese. Presente il mondo dell'imprenditoria, della politica locale
e delle associazioni culturali cittadine. “Non siamo produttori di eventi” ha specificato Anna Berghella, presidente di Fabbricacultura “ma stiamo cercando di trovare una forte sinergia con tutti i soci gli
imprenditori istituzioni e associazioni per mettere in campo situazioni che
promuovano il nostro territorio con ritorno economico in modo che turismo non sia solamente l’autobus che viene in Valle Peligna visita le bellezze e se ne va”.
| |||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||