Venerdì 3 Febbraio 2012 - Il Santo del giorno: San Biagio, Vescovo e martire (morto a
Sebaste, ca. 316)
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Il tempo... ieri - La giornata E’ stata caratterizzata da freddo intenso. Ha nevischiato in continuazione e solo in tarda serata la
neve è scesa più copiosa, ma dolcemente. Temp.: max. -1,0°C; min. -4,0°C; attuale -3,6°C (ore 23,30).
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Sui lavori al centro storico di Scanno
Interviene Pietro Spacone, segretario della locale sezione PD,
con una lettera al Sindaco, agli assessori e per conoscenza ai consiglieri
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SCANNO - Pietro Spacone scrive: «Finalmente, a distanza di ben sette anni, il “Progetto Pilota per la Valorizzazione del Centro Storico di Scanno”, pari ad un importo complessivo di € 625.000, finanziato nel 2005 dalla Regione Abruzzo per € 500.000 e dal Comune di Scanno, con mutuo contratto con la Cassa Depositi
Prestiti, per € 125.000, è stato appaltato. Rispetto al progetto iniziale, diverse sono state nel tempo le
modifiche apportate. Alcune sono senz’altro condivisibili altre, invece, sono oggetto di aspre critiche e hanno
sollevato nei concittadini molti dubbi e perplessità.
Con la presente, il Circolo PD di Scanno, riunitosi in data 29 gennaio u.s.,
dopo attenta riflessione, facendo proprie le critiche, i dubbi e le perplessità di molti concittadini, intende sottoporre all’attenzione del Sindaco, della Giunta e di tutti i Consiglieri, a cui la presente
è inviata per conoscenza, i punti che seguono, con l’auspicio di un’attenta valutazione e l’adozione urgente, da parte di chi competente, delle necessarie soluzioni.
1) La scelta di effettuare su via Silla/via Ciorla (Arco della Porta-Piazza
Vecchia) una semplice manutenzione ordinaria, sostituendo semplicemente le
pietre rotte di “APRICENA” con nuove pietre, non è assolutamente condivisibile. Infatti, il tempo ha ampiamente dimostrato che la
pietra di “APRICENA” per le sue caratteristiche tecniche non è adatta per la nostra pavimentazione di paese di montagna. Il rischio di
ritrovarci entro pochi anni nella stessa situazione di degrado di oggi è veramente altissimo. Spendere altri 100.000 euro circa, questo è il costo dell’intervento su via Silla-via Ciorla, per non risolvere definitivamente il
problema, in tempi che diventeranno sempre più magri per la riduzione dei trasferimenti ai Comuni di denaro pubblico,
significa bruciare inutilmente una somma consistente. Pertanto, poiché siamo ancora in tempo per intervenire in quanto lavori inizieranno nella
prossima primavera, invitiamo la Giunta comunale a rivedere queste scelte nel
tempo penalizzanti e a programmare, magari, un intervento organico di
sostituzione radicale della pietra di “APRICENA” in continuità
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con quanto già realizzato in strada Abrami/Tanturri/Piazza Vecchia.
2) In via Ciorla, nel tratto fra il portone “ Palazzo Fam. Parente” e l’inizio di via Silla (ex chiesa Madonna delle Grazie), pare che non sia previsto
alcun intervento di ripristino. La pavimentazione in quel tratto, inizialmente
in pietra di “APRICENA” scalpellata, è diventata talmente liscia e scivolosa tale da rappresentare un vero e proprio
pericolo per le persone che per le macchine che transitano. E’ necessario, pertanto, intervenire per l’eliminazione del pericolo presente.
3) Non è assolutamente condivisibile, inoltre, la scelta di azzerare, con deliberazione
di Giunta comunale dell’18 novembre 2011, n. 105, l’importo di 70.000 euro previsti per finanziare con bando pubblico progetti
privati al fine di eliminare “le superfetazioni sulle facciate prospicienti i percorsi di maggior rilevanza
storico documentaria e di potenziale maggiore fruizione turistica”. In un momento di particolare crisi per il settore edilizio scannese quei
fondi, se effettivamente utilizzati secondo lo spirito di previsione
progettuale iniziale, avrebbero avuto un effetto moltiplicatore tale, se solo
si fosse stabilito un contributo del Comune pari a 1.000 euro su un importo di
lavori da parte di privati pari a 10.000 euro, da generare un investimento di
circa 700.000 euro. Si sarebbe attivato così un circolo virtuoso positivo per la nostra economia e nel contempo si sarebbe
finalmente intervenuti su quelle emergenze architettoniche che penalizzano
notevolmente uno dei centri storici più belli ed interessanti della Regione. Si invita, pertanto, la Giunta comunale a
rivedere tale scelta che pecca di notevole miopia politica amministrativa e
penalizza un settore in manifesta difficoltà.
Nel restare a disposizione per qualsiasi confronto/approfondimento, riservandoci
di coinvolgere intorno alle problematiche sollevate, nelle forme e nei modi che
si riterranno opportuni, il maggior numero di cittadini, si coglie l’occasione per inviare i migliori saluti».
Per il Circolo PD di Scanno, Il Segretario Pietro Spacone
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A sentire il peana di Berlusconi, Antonio Razzi, è “un uomo coraggioso, un cavallo di razza, un uomo che non ha paura di niente e di
nessuno, la maggioranza degli italiani gli deve un profondo ringraziamento”. Ma il Razzi di cui parla è quello che tutti conosciamo come un voltagabbana, compagno del più travolgente Scilipoti. E’ quello che aveva giurato di “essere coerente- addirittura - fino alla morte”, che non si sarebbe fatto comprare, e si era poi tolta la maschera dichiarando
che avrebbe salvato il governo Berlusconi perché pensava“ ai c…. suoi”, alla pensione che avrebbe persa. Berlusconi, così bravo nella trasmutazione dei valori, potrebbe, candidamente, sostenere che
Olindo e Rosa sono una bella straordinaria coppia. E, siamone sicuri, ci
sarebbe chi gli crederebbe.
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Sig Direttore,
un piazzista è veramente eccezionale quando riesce a vendere prodotti scadenti e deteriorati.
Berlusconi, anche in pensione, si conferma re degli imbonitori. L’ anteprima stupefacente è che Antonio Razzi, sì proprio lui, ha scritto nientepopodimeno che un libro. L’ex-premier ci ha aggiunto la sua preziosa prefazione e, insieme a Sgarbi,
allietato dalla compagnia di una famosa e formosa pornostar, lo ha presentato.
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LETTERA AL DIRETTORE
Sulla scuola, la cultura, la Valle
Caro Roberto,
ho letto con senso di sconfitta il tuo intervento sulla miope decisione di
chiudere l'Istituto Comprensivo della Valle del Sagittario. Sembra che non vi
sia via d'uscita ad una politica sempre più incapace, pur di rosicchiare qualche Euro di risparmio sui bilanci, di guardare
al futuro. Tagliare una risorsa culturale può essere un risparmio oggi, ma si traduce sempre più in un impoverimento di questo territorio: un problema che parte già dai nostri stessi paesi, quando – collettivamente – ci dimostriamo incapaci di valorizzare le nostre risorse, di puntare tutto
sulle nostre tradizioni e il nostro territorio. E' un discorso complesso, ma
rinunciare a farlo non farà che assecondare un declino che molti – e spesso gli amministratori per primi – ritengono inevitabile. Puntare su un'offerta scolastica e culturale che metta
fortemente l'accento sulla qualità della vita e del territorio, delle sue produzioni, delle sue tradizioni, della
sua storia, è un modo per investire qui, per dire ai nostri figli che noi per primi crediamo
che un futuro qui è possibile. Poi siamo tutti cittadini del mondo, ma andare per il mondo senza
solide radici è ben diverso che andarci nella convinzione che questi luoghi sono ricchi, non
solo di storia, ma anche di futuro.
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La presenza dei prodotti del territorio nelle mense scolastiche, collegamenti
stretti tra i vari paesi per costituire una rete che rappresenti la ricchezza
di tutta la Valle, la capacità di offrire servizi il più possibile elastici e adeguati alla vita in un piccolo borgo dell'entroterra,
coinvolgendo in prima persona i fruitori, e cercando con un pizzico di
iniziativa di allettare chi attualmente si rivolge fuori dal nostro territorio:
questo dovremmo essere capaci di fare, se vogliamo un futuro per questa Valle.
Leggevo recentemente dell'esperimento “Free School” in Nord Europa: una scuola capace di adattarsi alle esigenze e alle richieste
dei genitori (con i doposcuola facoltativi, con l'apertura anticipata per i
genitori che lavorano, con la possibilità di organizzare delle serate di permanenza dei bambini per consentire a mamme e
papa' qualche uscita, con corsi di musica e pittura ed altre attività ancora su richiesta). Ma chissà perchè quando leggiamo queste cose, noi italiani tendiamo sempre a scuotere la testa e
pensare subito “figurati se qui si può fare...” invece di rimboccarci le maniche e iniziare a provarci. Se l'Istituto
Comprensivo della Valle del Sagittario chiuderà sarà un'altra sconfitta per questo territorio; ma lo sarebbe anche rinunciare, e non
continuare a chiedere – alle istituzioni, ai privati, ai genitori, agli insegnanti, ai cittadini, a
ognuno di noi – un investimento vero, una dose finalmente di fiducia e anche di inventiva per
questo territorio e per le sue potenzialità.
Elettra Rinaldi – Anversa degli Abruzzi
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Tribunali di Sulmona
ed Avezzano
Rimandata a tre anni
la decisione di una
eventuale soppressione
Accolta dalla commissione Giustizia della Camera la proposta presentata dall’on. Maurizio Scelli nella scorsa riunione. E' Scelli che a fine incontro
annuncia la sospensione della riorganizzazione giudiziaria per l'aquilano
motivandola con l'esistenza di reali problemi logistici che il tribunale
dell'Aquila, ancora in assesto post-terremoto, dovrebbe affrontare qualora
avesse dovuto accogliere anche quello di Sulmona ed Avezzano. La decisione,
ora, dovrà assumere forma di emendamento, ma Governo e Parlamento sembrano disponibili ad
andare incontro alle problematiche del Centro Abruzzo.
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CONFAGRICOLTURA - L’AQUILA
Scrive ai Sindaci della Provincia
sull’Applicazione dell’IMU
Preg.mo Sig. Sindaco, la legge 22 dicembre 2011, n. 214: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.
201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” all’art 13 introduce dal 2012, in via sperimentale, l’IMU (imposta municipale unica) che sostituisce l’ICI.
Tale nuova imposta ha per oggetto i terreni, i fabbricati, compresi quelli
rurali e strumentali e gli impianti fotovoltaici superiori a 20 kw.
Per ottenere l’importo dell’IMU il valore dell’immobile va moltiplicato per l’aliquota IMU che, per i fabbricati rurali strumentali, è del 0,2%.
Si precisa che i fabbricati strumentali sono gli immobili utili allo svolgimento
dell’attività produttiva agricola e che fino al 31/12/2011 erano del tutto esenti da imposte,
poiché il relativo reddito era ricompresso in quello dei terreni.
Dai calcoli effettuati dal nostro centro studio l’importo di questa nuova tassa incide pesantemente sui conti dell’azienda agricola che sta sopportando non solo la grave crisi economica dovuta ai
prezzi dei prodotti agricoli non remunerativi ma anche i normali incrementi dei
costi di produzione dovuti al prezzo del gasolio, dell’energia, dell’aumento dell’IVA e dei contributi agricoli unificati e degli altri aumenti a carico dei
comuni cittadini.
Tenuto conto del fatto che i fabbricati rurali strumentali sono dei mezzi di
produzione e tra questi ci sono stalle, fienili, rimesse attrezzi, vogliamo
suggerire a questa Amministrazione di assumere, ai sensi del comma 8 dell’art 13 della predetta legge, un provvedimento improntato all’equità e cioè di far propria la possibilità concessa ai Comuni di ridurre allo 0,1% l’aliquota da applicare per il calcolo dell’IMU.
Confidando in un positivo accoglimento della presente richiesta voglia accettare
i nostri ossequi. Il Direttore, dr. Stefano Fabrizi
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Ieri E’ STATA LA giornata mondiale delle zone umide
La Stazione Ornitologica Abruzzese ha divulgato i dati del censimento annuale
Quest'inverno censiti in Abruzzo 16.256 uccelli acquatici appartenenti a 35
specie
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Ieri, per festeggiare la Giornata Mondiale delle Aree Umide, la Stazione Ornitologica Abruzzese ha divulgato i dati del censimento degli
uccelli acquatici svernanti nella regione, realizzato a metà gennaio. Il monitoraggio, realizzato da 41 osservatori volontari, ha riguardato
ben 40 aree della regione, tra cui 15 tratti del litorale abruzzese e 25 aree
umide dell'interno. Quest'anno sono stati contati 16.256 individui di uccelli
acquatici appartenenti a 35 specie. Rispetto al 2010 e al 2011 si assiste ad un
decremento del numero complessivo, con un calo più vistoso rispetto ai dati di due anni fa. La specie più frequentemente osservata è stata il Gabbiano comune con oltre 5.800 esemplari osservati, seguito dalla
Folaga con poco più di 3.000 individui, concentrati soprattutto al Lago di Campotosto. Quest'area,
all'interno del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, è risultata quella con la maggiore concentrazione di uccelli acquatici, con 4.140
individui appartenenti a 16 specie. L'Oasi WWF del Lago di Serranella e le zone
immediatamente circostanti hanno il record per numero di specie osservate, ben
19, tra cui una meravigliosa Gru nonché le Morette tabaccate, tra le anatre a maggior rischio in Europa e il non comune
Fistione turco. In Abruzzo il censimento è coordinato fin dagli anni '90 del secolo scorso dagli ornitologi della Stazione
Ornitologica Abruzzese, in stretta collaborazione con alcune aree protette. Il
censimento si svolge visitando le aree in contemporanea per zone omogenee (ad
esempio la costa è stata monitorata tutta nello stesso giorno perché i gabbiani si muovono
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piuttosto velocemente) contando gli individui con cannocchiali e binocoli.
Dichiara Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese: “Con la Giornata Mondiale delle Aree Umide si ricorda la storica firma, avvenuta
nel 1971, di una delle prime Convenzioni per la tutela della biodiversità, la “Convenzione di Ramsar”, posta appunto a tutela delle zone umide. La nostra regione non è caratterizzata da molte aree con queste caratteristiche e la maggior parte sono
bacini artificiali dove comunque si concentrano migliaia di uccelli, come
avviene a Campotosto nel Parco del Gran Sasso. Presso un altro lago
artificiale, quello di Bomba, aperto alla caccia, sono pochissime le
osservazioni di uccelli acquatici, e questo rende evidente l'impatto
dell'attività venatoria su varie specie. Per quanto riguarda i trend è molto interessante quello del Fratino, una delle specie che seguiamo da tempo e
che quest'anno ha visto raddoppiare il numero degli individui svernanti lungo
la costa. Nei primi mesi dell'inverno si sono registrate temperature molto miti
e questo potrebbe aver influenzato il comportamento di una specie che può compiere migrazioni di migliaia di chilometri. E' altresì possibile che gli sforzi di conservazione con la tutela dei nidi stia dando i
primi frutti. Si conferma, infine, che alcune specie, come, ad esempio, il
Mestolone, il Codone, la Canapiglia, il Beccaccino, che la Regione Abruzzo
continua ad inserire tra le specie cacciabili, sono presenti in Abruzzo con
numeri assolutamente non compatibili con il prelievo venatorio”.
(Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus)
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FESTA DELLA CANDELORA
A VILLALAGO
VILLALAGO - La festa della Candelora o della Candele è per la chiesa Cattolica la festa della luce. Si ricorda la purificazione della
Madonna e la presentazione di Gesù al tempio. A Villalago la benedizione delle candele ha avuto luogo prima della
celebrazione della messa delle ore 16,30. Per il tempo nevoso non si è fatta la processione all’esterno della chiesa con le candele accese. Ognuno ha riportato a casa la
propria candelina per accenderla in caso di forti temporali.
Un detto recita: Per la Santa Candelora, o che nevichi o che plora, / dell’inverno siamo fuora; / S’egli è sole o solicello, siamo ancora a mezzo il verno.
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NECROLOGIO
SCANNO - Si sono svolti ieri pomeriggio i funerali di Tonino Rossicone, deceduto
nella RSA di Villalago all’età di 78 anni. Condoglianze alla moglie Ornella, alla figlia Gianna, al genero e
ai nipoti.
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