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Lunedì 30 Gennaio 2012 - Il Santo del giorno: Sant' Armentario di Pavia, Vescovo (m. 731)

Il tempo... ieri -  Il secondo giorno della merla ha portato cielo velato e correnti freddo-umide. Annuvolamenti estesi in serata e minacce di precipitazioni. Temperature: mass. 2,8°C; min. -4,9°C; attuale -2,2°C (ore 23,30).
 
E’ DECEDUTO IL SENATORE OSCAR LUIGI SCALFARO
Aveva 93 anni. E’ stato il nono Presidente della repubblica Italiana (1992-99)
Quando Scalfaro venne a Pietransieri

di Mario Setta
Al Palaghiaccio di Roccaraso, giovedì 21 novembre 2002, Oscar Luigi Scalfaro se ne uscì con una delle sue battute, come il famoso: “Non ci sto”. Prendendo spunto da una via intitolata a Vittorio Emanuele III, esclamò: “Sì, via, via davvero Vittorio Emanuele III!”. E le migliaia di giovani presenti gli tributarono un’ovazione fragorosa.
Commemorando l’eccidio di Pietransieri, Scalfaro  presentò agli studenti, venuti dalla Valle Peligna e dalla Val di Sangro, un excursus sulla recente storia italiana dal fascismo alla Repubblica, puntualizzando come l’ascesa del fascismo non fosse dipesa dalla cosiddetta “marcia su Roma”, ma essenzialmente dall’incarico che il re Vittorio Emanuele III aveva affidato a Mussolini per formare il governo.
L’analisi di Scalfaro si allineava con quella della storiografia contemporanea. “Vittorio Emanuele - ha scritto Denis Mack Smith - era un individuo timido, enigmatico, che non aveva la minima inclinazione a giocare al re anticostituzionale”. E fu per l’esigenza di “costituzionalizzare” il fascismo che il 26 ottobre 1922, due giorni prima dell’incarico a Mussolini, scrisse in un telegramma al presidente Facta: “il solo efficace mezzo per evitare scosse pericolose è quello di associare il fascismo al Governo nelle vie legali”.  E sempre per lo stesso motivo, probabilmente, rifiutò di sottoscrivere il decreto per lo stato d’assedio.
“Perché - si chiede Renzo De Felice - il re non volle sottoscrivere il decreto d’assedio? Molte spiegazioni sono state date, con relativa dovizia di ‘rivelazioni’ e ‘testimonianze’; in realtà gli elementi sicuri sono assai scarsi e tali rimarranno sino a quando non si potrà accedere alle carte dei Savoia”. Anche dopo il rientro dei Savoia in Italia, non ci sono stati nuovi lumi. Anzi, gli eredi di casa Savoia hanno dato esempi d’una triste decadenza.  Resta, quindi, il (mis)fatto: con quell’incarico il fascismo veniva legalizzato. Un movimento politico, che si era dimostrato violento e illegale, ricevette piena legittimità. Da quel momento le sorti di Vittorio Emanuele III e quelle di Mussolini, di casa Savoia e del fascismo, si saldarono. E bene fece Oscar Luigi Scalfaro, allora Presidente emerito  della Repubblica, ad alzare la voce  sulle responsabilità della monarchia. Perché in tale contesto che si collocava
 la pagina nera dell’eccidio di Pietransieri.
Parlando col cuore e con la forza della ragione, il presidente Scalfaro,  seppe toccare i sentimenti dei giovani, presentando la storia nazionale attraverso racconti di vita personale e familiare. Sottolineava  che quando la politica sfocia nella guerra e quando la storia scrive pagine mostruose come l’eccidio di Pietransieri, non si può non condividere il dettato dell’art. 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Al termine della manifestazione, scendendo le scalette del palco, Scalfaro raccomandava: “Bisogna informare i giovani, far conoscere la storia; e in particolare far leggere la testimonianza di Virginia Macerelli”.
Unica superstite dell’eccidio, Virginia, in una intervista, riportata integralmente sul libro “E si divisero il pane che non c’era”, aveva raccontato: “Mia madre con sei figli è andata a Lìmmari e siamo stati per due notti sotto un albero, con una tenda. Avevamo tutti fatto delle tende. I tedeschi venivano, ci interrogavano, bombardavano il paese e prendevano tutti gli animali, i maiali e quello che trovavano. Il 16 novembre per primo hanno preso mio fratello. L’hanno portato a Pietransieri con i maiali e l’hanno ucciso. Poi hanno preso l’altro mio fratello e l’hanno ucciso in un boschetto. Noi siamo rimasti sotto la tenda per altri cinque giorni. Poi il 21 novembre sono venuti di nuovo i tedeschi dicendo che dovevano ammazzare tutti quanti….[…] Dopo mezz’ora sono arrivate le SS e ci hanno raggruppati. C’era un tronco d’albero e hanno fatto sedere la gente intorno. Poi hanno messo una mina, grande come un vaso di fiori e l’hanno fatta saltare. Dopo che la mina era scoppiata i tedeschi cominciarono ad uccidere i feriti con la mitragliatrice. Io stavo sotto braccio a mamma. Ero la più piccola dei figli. Si sa che quando c’è un pericolo la madre stringe a sé tutti i figli. Io ero la più piccola e così mi ha abbracciato. Mia madre aveva uno scialle sulle spalle e come i tedeschi hanno mitragliato è caduta ed è morta all’istante. Io sono caduta sotto a mamma e sono rimasta lì, lo scialle di mamma mi aveva coperto”.
 
forza e con urgenza nei programmi amministrativi, declinato in tutte le sue finalità e obiettivi.
So che sono molti a Scanno (anche di un certo peso culturale) e a Villalago che auspicano che ciò avvenga. Tante altre realtà si stanno muovendo in questa direzione, sollecitati anche da incentivi statali e regionali.
Ordunque siamo "Folli", come amo ripetere spesso, e lasciamo perdere i soliti proclami che nessuno mai rispetta.
Ho letto che l'assessore al turismo di Scanno vuole introdurre, con il consenso degli operatori turistici, una tassa di scopo, per promuovere manifestazioni che possano dare lustro al paese. E allora? perché non tornare sulla proposta di istiuire il Premio Henry Mancini, per le colonne sonore dei films? Abbiamo in loco delle competenze, come il Maestro Coppola, e perché non iniziare già a programmare questo evento, con l'ausilio anche di commissioni ad hoc?
E poi il lago, che ha bisogno di tutela e di buona organizzazione in lungo e in largo; e poi … e poi ancora altro.
Chi ha tempo, non aspetti tempo!

I LUNEDI' DEL DIRETTORE
A quando i progetti?

Stiamo assistendo a giorni di bonaccia, navigando sui siti della politica scannese. Ognuno segue la sua rotta, con parole contenute e senza provocazioni verso l'altro. Tra un anno ci saranno di nuovo le votazioni per il rinnovo dell'amministrazione. Per arrivare in porto, però, ci vuole un po' di vento, quello calmo, per portare i velieri a destinazione sani e salvi. Occorre, secondo me, che s'inizi a parlare già di programmi, per non ritrovarsi nella bufera dell'ultimo mese. Questi sono necessari per richiamare le persone che lo condividano e nello stesso tempo per socializzarlo all'intera comunità, perché possano esprimere la loro opinione e poi dare il loro consenso.
Non mi voglio dilungare più di tanto su questioni sapute e risapute da chi naviga da tempo sui mari della politica.
A me piacerebbe che si cominci a discutere con un intento fattivo sull'unione dei Comuni di Scanno e Villalago e come associare i servizi con gli altri paesi della Valle. Un argomento che dovrebbe entrare con
 
Considerazioni sullo stato
del Lago di Scanno
Il mio cuore E’ li’

Caro Roberto, pur vivendo a Torino cerco, nei limiti del possibile e compatibilmente con gli impegni di lavoro, di seguire cosa capita e cosa si dice nelle nostre contrade. Il mio cuore è li. In questi ultimi giorni sul sito la “Piazza di Scanno” ho letto la notizia che è stato ammesso, dalla Regione Abruzzo, un progetto presentato dalla Comunità Montana Peligna, per uno studio sul Lago di Scanno, finanziato con un importo di 51.500 euro. Non è il primo studio effettuato sul nostro Lago. Recentemente (2004-2005) ricercatori dell’ Università La Sapienza di Roma (1) hanno effettuato rilievi atti a verificare le condizioni di stabilità dello sbarramento naturale. Inoltre mediante l’ausilio di prospezioni geognostiche si è cercato di definire il “range” temporale in cui collocare l’evento franoso che ha coinvolto il monte Rovere dando origine al nostro Lago. Nel periodo, Gennaio 2004 – Settembre 2004, sono state effettuate misure finalizzate alla comprensione dei rapporti esistenti tra il regime di portata del torrente Tasso e le portate delle sorgenti poste immediatamente a valle dell’accumulo di frana, situate presso l’abitato di Villalago. Di queste ultime è stato possibile solo valutare il trend di variazione, ma erano previsti studi successivi finalizzati alla definizione dei parametri idrodinamici dell’acquifero che una volta conosciuti, potrebbero fornire una risposta alle preoccupazioni relative alle oscillazioni del livello del Lago. Ad ogni modo ben venga qualsiasi iniziativa che serva a definire, con evidenze scientifiche, lo stato del nostro Lago. Per questo non si può che augurare un buon lavoro al Prof. Miccadei che, da quanto ho letto, sarebbe il coordinatore del nuovo progetto. Tuttavia le preoccupazioni per il futuro del Lago non vengono, almeno per ora, solo dalla natura, quanto dall’uomo. Le recenti polemiche in consiglio comunale a Scanno e le voci (sono solo voci o vi è qualcosa di più?) di progetti di edificazione a ridosso delle sponde del lago nel comune di Villalago, non fanno ben sperare su una corretta tutela di questo nostro bene. Le  due comunità  proprietarie devono decidersi con urgenza a rendere operativa una intesa comune di tutela, pianificando quale dovrà essere il futuro del Lago. Se questo non avverrà ci sarà sempre il pericolo che l’iniziativa individuale, in assenza di regole atte a tutelare un bene comune, forzi la mano, realizzando un ulteriore deturpamento del lago e delle sue rive.  
I molti danni fatti nel passato sono sotto gli occhi di tutti. E se così non fosse, si potrebbe certamente concordare con quanto riportato in un articolo apparso sul sito on line dell’Associazione Culturale La Foce del Dicembre 2009, a firma Paolo di Loreto,  dove si afferma che “solo il trasferimento ad una entità esterna, tecnicamente e culturalmente preparata, meno soggetta ai compromessi della politica, può veramente garantire la conservazione del Lago”. Che fare? Occorre promuovere innanzitutto una coscienza del valore, non solo economico, ma culturale, ambientale, storico, di questo bene. Non considerarlo solo una ricchezza per Scanno e Villalago , ma un bene dell’intero Paese e perfino dell’umanità. Enti pubblici, associazioni e fondazioni culturali, associazioni imprenditoriali  presenti sul territorio, rappresentano le sedi  e gli strumenti ideali   per far crescere  questa coscienza. Tutta l’Alta Valle del Sagittario deve darsi come obiettivo la tutela del Lago. Si è ancora in tempo, per evitare di  giungere definitivamente al nostro “paradiso perduto”. (D’Alessandro Franco)
1) “Il lago di sbarramento di Scanno: considerazioni riguardo le condizioni di stabilità” di Gianluca Bianchi Fasani, Michele Cercato, Carlo Esposito, Marco Petitta, in Giornale di Geologia Applicata 2-2005 pag: 45-50)

 
LAGO DI SCANNO - Nei giorni di sabato e domenica, 28-29 gennaio, il Park Hotel, al Lago di Scanno, insieme a Lavillotti-Eventi di Maria Anna Lavillotti (nella foto), ha organizzato il II° Open Day dedicato alle future coppie di sposi. C’è stata un’esposizione per un’ampia scelta per un matrimonio da favola: abiti da sposa e sposo, bomboniere, servizio fotografico, intrattenimento musicale, allestimenti floreali, wedding cake e pasticceria, gioielleria, partecipazioni, viaggi di nozze. Il Park Hotel, ieri sera ha offerto a tutti i futuri sposi un open buffet per degustare le specialità della sua cucina, mentre la “Lavillotti Eventi” ha dato uno spettacolo di musica dal vivo, cabaret con imitatore di Renato Zero, ballerini brasiliani e tanto divertimento. Il Lago di Scanno e il Park Hotel ancora una volta hanno mostrato un luogo ideale dove realizzare un matrimonio da sogno, ricevere gli invitati e trascorrere la prima notte di nozze. Le aziende che hanno partecipato: William Di Carlo (confetti e bomboniere) Sulmona, Paglia & Fieno (bomboniere chic) Fregene (Roma), Fantasy Ari (bomboniere) Ari (AQ), Castellani Tutto Sposi (Atelier) Avezzano), Le spose di Carmela (Atelier) Ari, Momenti Sposa (Atelier) Pescina, Studio Fotografico Donato Paletta Scanno, Michele Micarelli (Intrattenimento Musicale) Roma, Diego & Paolo (Intrattenimento musicale) Pescara, Manuel Moriconi Live (Intratten. Musicale) Roma, Pasticceria Leone Pescasseroli, Oreficeria Rotolo Scanno, Semar (Fontane di cioccolata) Latina, La Moderna (Partecipazioni) Sulmona, Celidonio Viaggi Sulmona, Vorwerk Folletto & Bimbi Sulmona.
 
“AMARCORD IN FOTO”
I serpari di Cocullo
CHI SONO?

CARO ROBERTO,
è una vecchia foto dei serpari di Cocullo. Ai lettori di Cocullo, della nostra Valle e di ogni dove, chiediamo di segnalarci i nominativi, qualora li riconoscessero o si riconoscessero. Cari saluti, Eraldo
 

CONDOGLIANZE

TORONTO - CANADA - Sentite condoglianze per la morte del caro Antonio alla moglie Ila, il figlio Fernando e famigliari tutti. Angelo, Anna e Alessia Ciancarelli