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Venerdì 27 Gennaio 2012 - Il Santo del giorno: Sant' Angela Merici, Vergine, fondatrice (1474 - 1540)

Il tempo... ieri -  una giornata di sole anche se il freddo si è fatto sentire. Correnti di tramontana che hanno portato gelate notturne. Cielo stellato. Temperature: massima. 3,0°C; minima -6,5°C; attuale -5,6°C (ore 23,30).
 
OGGI 27 GENNAIO “GIORNata DELLA MEMORIA 2012”
ISTITUITA 11 anni FA, la GIORNATA DELLA MEMORIA si celebra in questa data in ricordo del giorno
che le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi. Al di là di quel cancello, oltre
la scritta «Arbeit macht frei» (Il lavoro rende liberi), apparve l’inferno. E il mondo vide allora
per la prima volta da vicino quel che era successo, conobbe lo sterminio in tutta la sua realtA’
Come E’ stato possibile? Ho visto Auschwitz

di Mario Setta
Ad Auschwitz c’E’ gente. Tanta gente. Oggi, per ricordare. Allora, per morire. “Non si riesce a credere nell’incredibile. Non è possibile che l’irreale diventi realtà” dice nel manoscritto, ritrovato su questo terreno, l’ebreo Zalmen Gradwoski.
Ad Auschwitz non si va in visita come ad un museo. Si va a condividere la tragica sorte di quei milioni di innocenti dei quali si calpestano ancora le ceneri. Annientati con le tecniche più impensabili, con le morti più atroci. Un gusto (!), talmente barbaro e disumano, da non poter nemmeno credere che si sia trattato di comportamenti tra esseri umani.
“Perché Signore hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo?” ha gridato qui Benedetto XVI. Ma la domanda andrebbe rivolta all’Uomo. Perché ad Auschwitz non sono morti ebrei, cattolici (p. Kolbe), zingari, testimoni di Geova, ecc. Sono morti gli uomini. Semplicemente e totalmente uomini. Non pochi, ma milioni. E i carnefici non hanno ucciso solo dei poveri sventurati. Hanno ucciso, anche e soprattutto, se stessi. Una guerra tra morti. Come tutte le guerre. Qui è la tomba dell’umanità. Una tomba che attende la voce di Cristo: “Uomo, vieni fuori!”, come disse, piangendo, sulla tomba dell’amico Lazzaro. Il grido della “resurrezione” dai morti dell’intera umanità. Perché, perfino in questa “residenza della morte”, c’è stato chi ha lottato per la vita. Eccezioni. Ma ci sono state. Basta ricordare Witold Pilecki, fattosi volontariamente arrestare dalla Gestapo per  raccontare al mondo gli orrori di Auschwitz. Ne ha pubblicato una interessante e accurata  biografia, col titolo “Il volontario” (Laterza 2010), Marco Patricelli, storico e giornalista abruzzese. Ci sono anche  i cosiddetti “negazionisti”, che affermano come il genocidio non sia mai esistito e che la “soluzione finale” (endlösung) sia solo un “flatus vocis”. Ma il negazionismo non è una questione storiografica. Sembra piuttosto una questione patologica: una cecità.
Rudolf Höss, comandante del KL (/KonzentrationLager) di Auschwitz, Oberstumbannführer delle SS, ha lasciato questa  descrizione agghiacciante, sconvolgente, terrificante: «Lo sterminio ad Auschwitz avveniva nel modo seguente: gli ebrei destinati alla morte, uomini e donne separatamente, venivano condotti con la maggior calma possibile ai crematori. Negli spogliatoi i prigionieri del Sonderkommando li inducevano a spogliarsi, dicendo che li avevano
portati lì per il bagno e la disinfestazione… Dopo la svestizione, gli ebrei entravano nelle camere a gas, provviste di docce  e di lavandini per dare meglio l’impressione di stanze da bagno… Quindi si chiudevano rapidamente le porte e il gas veniva immediatamente fatto uscire dagli appositi serbatoi e immesso, attraverso fori praticati nel soffitto, in un pozzo d’aerazione che li faceva arrivare fino al pavimento. Questo assicurava l’immediato diffondersi del gas. Attraverso gli spioncini praticati nelle porte si poteva osservare come le persone più vicine al pozzo d’aerazione cadessero morte all’istante. Si può dire che un terzo circa moriva subito. Gli altri cominciavano ad agitarsi, a urlare, a lottare in  cerca di aria, ma ben presto le grida si trasformavano in rantoli, e dopo pochi minuti tutti giacevano a terra. Non passavano venti minuti, e già più nessuno si muoveva. […]. A questo punto gli uomini del Sonderkommando estraevano ai cadaveri i denti d’oro, e tagliavano i capelli alle donne. Poi i cadaveri venivano portati col montacarichi ai forni che intanto erano stati accesi».
 
 
PRESENTAZIONE A ROCCARASO
DEI MONDIALI DI SCI PROPRIO
NEL GIORNO DELLA MEMORIA

ROCCARASO - "Abbiamo scelto di presentare i Mondiali di Sci Juniores proprio il 27 gennaio, Giorno della Memoria, per parlare del nostro futuro e di un grande evento sportivo internazionale, ma anche per rafforzare il legame con la nostra storia e in particolare per rendere omaggio alle vittime dell'eccidio dei Limmari che ha segnato profondamente la nostra comunita' e il nostro Paese". E' quanto dichiara Alessandro Amicone, vicesindaco e assessore al Turismo di Roccaraso, ricordando la strage compiuta per mano dei nazisti il 21 novembre del 1943 in localita' bosco dei Limmari a Pietransieri, nel comune di Roccaraso, durante la quale furono barbaramente trucidate 128 persone tra bambini, donne e anziani che non vollero abbandonare le gia' misere abitazioni. "Domani - aggiunge Amicone - in occasione della conferenza stampa di presentazione dei Mondiali di Sci, che si terra' a Roma, ho deciso di chiedere a tutti partecipanti un minuto di silenzio per le 128 vittime. Inoltre, in occasione dell'apertura dei Mondiali di Sci - conclude Amicone - ho chiesto che venga messo nel calendario degli eventi anche un momento di omaggio, a Pietransieri, alle vittime della ferocia nazista. Un segno importante di come, anche attraverso una competizione sportiva, si possa rafforzare la nostra memoria storica" (Fonte, CentroAbruzzo)
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig Direttore,
il governo va avanti con coraggio dopo decenni di demagogia, di sperperi e di debiti, ma le categorie colpite insorgono. L’Italia è in rivolta, persino in piazza Montecitorio è guerra, scoppiano bombe, per ora di carta. Ma tutto questo inferno non scuote i parlamentari. Non un  gesto, non un atto almeno simbolico  di partecipazione ai sacrifici di tutti. I parlamentari più  pagati del mondo, si sono chiusi nel palazzo e hanno rivendicato l’assoluto privilegio di essere loro e solo loro a decidere le loro indennità. Sovrani assoluti come tanti Re Sole. Il risultato è ormai scontato. Dai giornali si conoscono le anticipazioni. Non verranno toccate né indennità né diaria. Persino il baget che si sarebbe dovuto assegnare d’ufficio ai portaborse verrà per metà gestito dai padroncini parlamentari. Resta intoccabile il privilegio di volare gratis su tutto il territorio nazionale, con il solo ridicolo invito a utilizzare i voli lowcost. Solo la lasagnetta al ragù bianco e scamorza dello chef del Senato è arrivata a costare quanto la pastasciutta della mensa ferrovieri. Ma offesi per tanto affronto protestano disertando i ristoranti delle Camere.
 
LETTERA AL DIRETTORE

CARO ROBERTO,
cliccando su "Amarcord" ho avuto un tuffo al cuore: nostra madre ventisettenne! (Ora ne ha 89).
Nostra madre ha riconosciuto tutte le persone della foto. Da sinistra: Vittoria e sua madre "la contessa", seduta Maria della "ciacanella", Marietta (nostra madre), Irma di "’nacquate" con suo figlio Renzo, Elodia, Rina Gatta con te, Franca ed Ernestina.
La Contessa, Irma, Elodia e mamma avevano i mariti insieme in Francia; questa foto è stata fatta per loro. Anna Maria
 
Lavori al lago DI SCANNO
con un elicottero per iNstallare
i pALI della linea elettrica

LAGO DI SCANNO - Ieri mattina l’Enel con l’ausilio di un elicottero ha preparato le basi in calcestruzzo dove poi posizionare i pali per la linea elettrica, che dovrà portare l’elettricità al nuovo centro residenziale di Tassito-Coda, situato nei pressi del Lago di Scanno in territorio di Villalago. L’uso dell’elicotterro si è reso necessario, perché la zona al disopra del “Camping i Lupi”, dove passerà la linea elettrica, non è raggiungibile con le betoniere. L’elicottero in un continuo via vai prelevava il secchione di calcestruzzo per poi scaricarlo nella zona predisposta dagli operai e tornare per un nuovo carico. In breve tempo l’elicottero ha svolto egregiamente un lavoro che altrimenti avrebbe richiesto più tempo e fatica.
 
SABATO 28 GENNAIO 2012, alle ore 17, presso i locali dell’Archivio di Stato, in Viale S. Antonio n. 30, si terrà una manifestazione culturale in ricordo di Giuseppe (Pinuccio) Di Tommaso, scomparso nel giugno 2009.L' iniziativa dal titolo "Giuseppe Di Tommaso. Pesatore del Tempo", organizzata dall'Archivio di Stato di Sulmona in collaborazione con l'Agenzia per la Promozione Culturale - Sulmona e lo Studio Tecnico Prograph, prevede la realizzazione di una mostra curata dalla funzionaria Beatrice Ricottilli che ripercorre le tappe lavorative e di vita, come pure gli interessi culturali del Di Tommaso, primo tra tutti quello della fotografia d'epoca. Passione, questa, che ha portato alla pubblicazione di bellissimi volumi sulla Sulmona di una volta, rimasti nel cuore di tutti i suoi concittadini. Il suo ricordo sarà rievocato da alcuni dei suoi amici di sempre, anche attraverso proiezioni audiovisive.