Giovedì 5 Gennaio 2012 - Il Santo del giorno: San Carlo di S. Andrea Houben,
Passionista (1821 - 1893)
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Il tempo... ieri - Giornata variabile con estese velature, ma anche con improvvisi rasserenamenti, dovuti al vento che
ha soffiato con impeto. Notte stellata. Temperature: massima. 10,5°C; minima 1,4°C; attuale 4,2°C (ore 23,30).
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LE BEFANE SARANNO A VILLALAGO
IL GIORNO 6 GENNAIO
PER PORTARE DONI AI BAMBINI
VILLALAGO - Come per l’anno scorso, il ristorante “Lo Chalet”, ha organizzato il raduno delle Befane in Piazza Celestino Lupi, dove saranno
in attesa i bambini per ricevere i doni. La sfilate delle “vecchie signore” inizierà alle ore 18,00 per poi concludere la festa nello stesso ristorante che
organizzerà domani la simpatica manifestazione, che l’anno scorso riscosse tanto successo. Auguri, Belle Befane!
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QUESTA SERA A SCANNO
LA SERENATA DE “LE CHEZETTE”
SCANNO - Questa sera, vigilia della festa di Pasqua Epifania (la Pasquetta) si rinnoverà una delle più belle tradizioni scannesi, legata alle serenate che durante l’anno si portavano alle ragazze. Quella de “Le chezette” è la penultima delle cinque serenate, che non dovevano mancare ad una ragazza
prima di andare sposa. Questa sera alcuni gruppi di “Cantori”, come da programma, porteranno la serenata in diversi punti del paese, dove si
canterà in dialetto scannese una lunga “tiritera” per chiedere di mettere dentro una simbolica calzetta doni commestibili per
essere consumati in allegra comitiva il giorno della “Pasquetta”. Tutti indosseranno cappa e cappello nero e verranno accompagnati dal suono di
una piccola orchestra.
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Dal sindaco di Scanno i chiarimenti all’articolo da noi pubblicato
“PIENA SOLIDARIETA’ AL MEDICO DI SCANNO D.SSA M. DI RIENZO TRATTATA IN MALO MODO DAL SINDACO”
A firma del consigliere provinciale e comunale Amedeo Fusco
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SCANNO - «In data 28 Dicembre scorso - scrive il Sindaco - venivo avvertito della
pubblicazione sui siti internet "Zac" e Gazzettino della Valle del Sagittario degli allegati con i quali si riportava
la notizia che a "Scanno Medico viene messo alla porta dal sindaco". Si era recata in Comune per ottenere
colloquio dal sindaco che l'ha scacciata in malo modo. La denuncia parte dal
consigliere Amedeo Fusco che chiede un consiglio straordinario per pubbliche
scuse."
Secondo l'autore del comunicato stampa, indubbiamente il Consigliere Provinciale
Amedeo Fusco perché espressamente citato, la "Dottoressa in camice bianco " avrebbe chiesto colloquio al sottoscritto e sarebbe stata messa alla porta."Secondo quanto riferito dal Fusco alle testate il sottoscritto
avrebbe "urlato che non aveva tempo da perdere e ha chiesto alla dottoressa di
andare via." Spingendosi in facili, infondati, diffamatori e retorici commenti,
il Fusco sostiene che "simili atteggiamenti non si addicono al Primo Cittadino di un Comune, tanto più che essendo egli anche ufficiale sanitario ha il dovere di dare priorità all’ascolto del medico, che potrebbe avere la necessità di informarlo di emergenze che riguardano la salute pubblica. Della vicenda sarà mia premura informare il Prefetto dell’Aquila- continua Fusco- oltre a scusarmi con il Medico di Scanno per la caduta
di stile e l’ineducazione, che l’Amministrazione Comunale ha fatto registrare."
Contestualmente perveniva presso la casa comunale l'allegata missiva della
Dott.ssa Di Rienzo inviata per conoscenza alla prefettura ed alla Stazione
Carabinieri di Scanno.
Il comunicato stampa, redatto da persona non presente all'accaduto, riporta il
fatto in modo completamente falso e distorto, essendosi in verità la vicenda svolta nel modo di seguito letteralmente rappresentato:
1) il sottoscritto era impegnato in riunione con alcuni tecnici locali
dibattendo in modo vibrante ed animato di questioni riguardanti pregressi
rapporti tra il comune di Scanno ed i medesimi professionisti
2) A riunione in corso il sottoscritto scendeva dall'Ufficio Tecnico al primo
piano del palazzo comunale per verificare alcuni documenti nella stanza del
sindaco necessari alla riunione in corso e notava SUL CORRIDOIO la presenza
della Dott.ssa Mara Di Rienzo che molto animatamente discuteva con dipendenti comunali ivi presenti e, alla
vista del sottoscritto, esclamava le seguenti parole: "AHHH, ecco, c'è anche il Sindaco";
3) Diretto verso il proprio Ufficio, il sottoscritto proseguiva nel suo cammino
limitandosi a dire alla dott.ssa molto agitata: "un attimo!!!!, non è il momento."
4) Terminata l'animata riunione con i tecnici, ed avuto il relativo colloquio con il segretario
comunale a conferma e sostegno sul mio intervento con i predetti tecnici, il
sottoscritto tornava nuovamente nel suo Ufficio e nell'occasione, richiesto ai
dipendenti quali motivi avessero indotto la dott.ssa Di Rienzo a raggiungere la casa comunale in "camice bianco",
si sentiva rispondere che la stessa aveva sollevato una gran bagarre sotto le
finestre del Comune in cui è ubicato il suo studio medico richiedendo l'intervento di Vigili Urbani e
Carabinieri per la presenza, sulle strisce gialle che riservano ben due posti
auto dinanzi alla porta dell'ambulatorio, di un veicolo ivi parcheggiato con
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ben esposto il cartello di soggetto diversamente abile, invocando e pretendendo che
lo stesso venisse multato. Dunque, smentendo integralmente la pietosa e
ridicola scenetta disegnata dal sig. Amedeo Fusco evidentemente con lo spirito
già in campagna elettorale, nessuno ha mai ha bussato alla porta del sindaco,
nessuno è stato cacciato dall' Ufficio del sindaco che nella specifica circostanza ed in
quel preciso momento era in tutt'altra vicenda impegnato e quindi
impossibilitato a dare ascolto a futili liti per questioni di parcheggio. E
tanto più maligno e denigrante è da ritenere il comunicato stampa del Fusco quanto più è evidente la sua conoscenza dei fatti e la consapevolezza che il sanitario non
si fosse recato in comune per ragioni urgenti o per annunciare la diffusione di
virus mortali, ma per rivendicare con inaudita arroganza interessi infondati e pretenziosi. In proposito giova sapere per una corretta
interpretazione dei fatti: - Che trattasi di uno studio medico PRIVATO, non di un ambulatorio a.s.l., per
il quale di conseguenza non è previsto alcun parcheggio riservato sulla strada pubblica; - Che lo studio gode
di un parcheggio riservato con delimitazione di un posto auto con strisce
gialle già dal 2003 in forza di ordinanza n. 7 del 27.02.2003, che prudenzialmente ma
altrettanto indubitabilmente riserva un posto esclusivamente per l'eventuale sosta temporanea di autombulanze
o mezzi di soccorso per interveventi urgenti; Che raggiungendo quotidianamente
la casa comunale, da quando sono stato nominato sindaco (ormai quasi quattro
anni), su detto spazio non ho mai visto un'autombulanza o un mezzo della croce
rossa ma unicamente la vettura privata della Dott.ssa Di Rienzo; Che
recentemente, senza alcun provvedimento o autorizzazione degli Uffici comunali
competenti, dalla notte al giorno i posti auto riservati allo studio privato
della dott.ssa Mara di Rienzo sono diventati due, questione questa, ora che è stato sollevato il caso, sarà sottoposta alle dovute verifiche; Che la protesta e l'intolleranza del caso è stata diretta nei confronti di un malcapitato soggetto diversamente abile che
aveva osato, in buona fede, occupare uno spazio delimitato da strisce gialle facilmente interpretabile come
posto riservato a portatori di handicap. Lo stesso soggetto che, porgendo le
sue scuse, salutava con grande imbarazzo i militari sollecitati dalla Dott.ssa
all'intervento e toglieva il disturbo per non far mai più, sicuramente, ritorno nel nostro paese vista l'immagine dell'arroganza
mostrata.
5) Se c'è un soggetto nei cui confronti bisogna mostrar vergogna, è questo turista, l'unico che nella intera vicenda possa lamentare l'ineducazione
del posto e scarsa sensibilità dei suoi operatori e l'unico meritevole di collettive scuse.
La campagna elettorale è terminata da un pezzo, ed alla prossima manca ancora qualche tempo, nonostante
i salotti chic borghesi già siano in fermento, per cui la strumentalizzazione di incontri ravvicinati senza
scontri con falsa, denigratoria e diffamatoria rappresentazione dei fatti veri. Aggiungo per chiudere che il Sindaco non è l’addetto al traffico, e chiunque può chiedere un appuntamento per essere ricevuto senza rischiare di essere mandato
via, non è mio costume.
IL SINDACO DI SCANNO, Dott. Patrizio GIAMMARCO».
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La crisi economica
Ho avuto modo di leggere l’ultimo del Gazzettino cartaceo ed ho notato un certo interesse per la crisi che
sta interessando il Paese.
Ebbene gli scrittori hanno tentato di difendere il proprio orticello, del resto hanno
agito allo stesso modo politici e giornalisti più autorevoli.
Gli uni e gli altri si sono dimenticati che sono state le diverse caste a
danneggiare la nostra economia.
Avevamo sperato che, con la caduta del governo dei nani e delle ballerine (senza
fare riferimento al fisico dei ministri, né alle figlie di Tersicore) e con l’avvento dei professori, si potesse avviare alla risoluzione della crisi.
Invece la manovra è risultata talmente banale, l’avrebbe potuta fare anche lo zio di Bonanni (abruzzese di Bomba e segretario
nazionale della Cisl).
Mi permetto di intervenire sull’argomento per aprire un forum. Io avrei aggredito il debito, si poteva bloccare
il rimborso sui titoli pubblici sostituendo i Bot e Btp con titoli di credito a
lunga scadenza. Il concetto è quello delle procedure concorsuale di diritto privato, prima del fallimento c’è il concordato preventivo, o come dice l’adagio popolare “non me lo nego, ma no te lo dò”.
Nel “Fallimento” i crediti dei lavoratori sono privilegiati rispetto a quelli delle banche e dei
fornitori.
Il governo si è comportato in modo opposto, ha colpito il reddito dei propri dipendenti (gli stipendi degli statali sono bloccati da
almeno 2 anni) e dei pensionati. I dipendenti di aziende private stanno ancora peggio. Naturalmente non è vero che gli Italiani continuano a frequentare Ristoranti. L’affluenza al cenone di fine anno è diminuita del 50%. (Felice Gentile)
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Quella lapide a Pacentro
A Pacentro, sulla facciata del palazzo municipale, una targa in marmo recita: “A Pietro Agostinelli, 37° anniversario vittima del dovere civile alla Breccia di Porta Pia. I liberi concittadini di Pacentro nel 37° anniversario della data gloriosa questo ricordo, monito che il sacrificio per
le grandi idee è sommo tributo all’umanità, riconoscenti posero”. Se allora, nel 1908, all’epoca della collocazione della targa, i pacentrani ricordavano quel loro
concittadino, oggi, dopo centoquarantuno anni da quello straordinario evento
che restituì Roma all’Italia e la chiesa alla sua vera vocazione, quella spirituale, nessuno in paese
sa di quel soldato che pagò con la vita il suo contributo all’unificazione nazionale né parenti per quanto lontani ne custodiscono “eredità d’affetti”. Finalmente un bel libro, “L’ultimo giorno del papa re”, di Antonio Di Pierro, ci fornisce qualche particolare sul suo ruolo militare e
sulla sua morte. Veniamo così a sapere che Pietro non era, come verrebbe da pensare, un bersagliere, e non
morì a Porta Pia. Era un caporale cannoniere del 9° Reggimento artiglieria della 9a Divisione. Morì a Porta S. Giovanni, nei pressi della villa Matteis. Infatti, l’attacco italiano non interessò, come solitamente si crede, solo Porta Pia ma tutte le porte della città eterna. La 9a divisione, al comando del generale Diego Angioletti, stava
avanzando rapidamente. Se ne rese subito conto il colonnello pontificio de Charette, salito sulla sommità della vicina basilica. Gli italiani erano molto vicini e la situazione si stava
facendo pericolosa. Chiese immediatamente rinforzi d’artiglieria e ottenne due sezioni di una batteria da campagna. Con i nuovi
cannoni, messi in posizione di tiro, cominciò a far fuoco contro le squadre italiane. Allora fu colpito a morte Pietro Agostinelli, e rimasero feriti il caporale Pasquale Cocco del 15° fanteria e il soldato Alessandro Bazzano del 16° Reggimento fanteria. Pietro Agostinelli fu uno dei 48 morti di parte italiana
di quella memorabile giornata che ha aperto una nuova epoca nella storia d’Italia e del Vaticano.
(Ezio Pelino)
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Oggi 5 gennaio a Popoli
concerto “per la biodiversità”.
Si conclude il progetto “Giovani per natura”: decine di giovani abruzzesi hanno socializzato imparando a costruire nidi
artificiali, bat-boxes e mangiatoie. Oggi a Popoli si terrà l'evento conclusivo del progetto “Giovani per Natura”, un'iniziativa rivolta ai giovani volta a promuovere la loro socializzazione
attraverso attività pratiche. Alcune decine di giovani negli ultimi due mesi sono stati coinvolti
in 5 corsi di Birdgardening, l'attività che prevede la costruzione e installazione di mangiatoie e nidi-artificiali per
uccelli e pipistrelli. Si tratta di un hobby ancora poco diffuso in Italia che
coinvolge milioni di persone in nord-Europa. I corsi sono stati realizzati
dalla Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS con 5 riserve regionali tra cui
diverse oasi del WWF (Oasi WWF Sorgenti del Pescara – Popoli (PE); Oasi WWF Gole del Sagittario – Anversa degli Abruzzi (AQ); Oasi WWF Calanchi di Atri (TE); Oasi WWF Lago di
Penne (PE); Lecceta di Torino di Sangro (CH)), grazie ad un finanziamento della
Regione Abruzzo. I ragazzi hanno costruito decine tra nidi artificiali e
mangiatoie, oggetti che sono stati posizionati anche in luoghi pubblici molto
frequentati come la villa comunale di Atri. E' stata, quindi, un'occasione per
abbellire queste aree fruite dal grande pubblico che ora potrà osservare da vicino le tante specie di uccelli che in inverno si avvicinano per
prendere semi e resti di dolci.
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