Lunedì 19 Dicembre 2011 - San Berardo di Teramo, Vescovo (m. 1123)
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Il tempo... ieri - E’ scesa la prima neve in paese. L’inverno si è fatto sentire con molto freddo e con nevicate, anche se di poca e breve
intensità. Notte stellata. Temperature: max. 3,5°C; min. -3,7°C; attuale -0,6°C (ore 23,30).
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L’ARTISTICO PRESEPE DELLA CHIESA MADRE DI VILLALAGO
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VILLALAGO - Appena si entra in chiesa il presepio è situato subito dopo, nella parte destra. Gli ambienti ricreati, pur se di
fantasia, cercano, aiutati da un pannello dipinto, di ricreare il paesaggio di
Villalago, con la grotta della natività ai piedi della montagnna, su cui sorge il paese.
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Il presidente dell’Arpo, Nunzio Marcelli, risponde al Presidente della Camera per aver detto:
“SONO I PECORAI CHE FISCHIANO, NON I DEPUTATI”
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“Sono i pecorai che fischiano, non i deputati” - Egregio Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, abbiamo sentito questa
frase in diretta, grazie a RadioRadicale che trasmetteva i lavori parlamentari,
e siamo rimasti senza parole. Un Suo intervento volto a moderare un
comportamento non proprio esemplare e uno spettacolo poco dignitoso di civiltà parlamentare ci ha voluto chiamare in causa, non sappiamo se in maniera
offensiva o puramente come termine di paragone. Sia nell'uno che nell'altro
caso, siamo colpiti e feriti. E' davvero singolare, On. Presidente, che le
istituzioni si ricordino solo così, con disprezzo, di un mestiere antico e nobile, che ha fatto grande questo
paese (Le consigliamo la lettura di Braudel “Méditerranée”, dove la civiltà della lana e della pastorizia è molto ben descritta come l'oro dei tempi moderni, una civiltà che ha portato fino a noi palazzi storici, tratturi, riposi e templi, formaggi
e tessuti che hanno contribuito a costruire quell'Italia sana che le nostre
istituzioni dovrebbero rappresentare). Un disprezzo, del resto, che non è che l'altra faccia della totale assenza di consapevolezza ed interesse per le
difficoltà in cui si dibatte questo settore, e non a causa di congiunture, ma per la
costante persecuzione burocratica e l'assenza di ogni intervento di difesa dei
nostri migliori prodotti e produttori da parte di quelle stesse istituzioni che
Lei rappresenta. Onesti lavoratori dediti all'allevamento che non conoscono
soste né interruzioni per festività, non hanno vitalizi né rimborsi spese, e che a oltre 50 anni dalla nascita della Comunità Europea si ritrovano schiacciati da un mercato governato dalle logiche della
grande distribuzione, con prodotti di provenienza comunitaria ed
extracomunitaria ma senza nessuna tutela per la qualità e la provenienza delle nostre produzioni, per il buon nome del nostro
territorio, per la difesa di quella civiltà pastorale che noi sentiamo di rappresentare ancora, ultimi sopravvissuti. Forse
Lei come molti, On. Presidente, metterà in tavola a Natale l'agnello o il formaggio
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che si trovano in vendita nel nostro paese, ma come gli altri cittadini non avrà la certezza che quel prodotto, comprato sotto l'etichetta di “nostrano” o “locale”, sia davvero delle nostre terre: perchè quelle leggi che dovrebbero tutelarci, On. Presidente, voi parlamentari non le
avete fatte. E se farà qualche giorno sui nostri monti in occasione delle Festività, avrà occasione di godere di quell'ambiente integro che le nostre attività, che non conoscono soste né per Natale né per Capodanno, garantiscono da secoli, continuando a condurre le greggi, a
preservare la biodiversità, ad essere un presidio sul territorio. Un presidio il cui valore sociale e
ambientale non è mai stato riconosciuto, On. Presidente, come avviene invece in altri paesi a
noi vicini, dove i “pecorai” da Lei così sprezzantemente citati vengono remunerati per il loro ruolo fondamentale,
richiesti dai migliori alberghi della Costa Azzurra per la funzione di
prevenzione antincendio del pascolamento, difesi dalle istituzioni che
valorizzano i loro prodotti e la loro immagine. Un presidio anche alla presenza
delle comunità sulle nostre montagne che si stanno sempre più svuotando, dove la mancanza di prospettive occupazionali oggi più che mai fa scomparire le migliori tradizioni e i luoghi più belli del nostro paese, dove l'attività pastorale garantisce un'opportunità invece per i giovani di restare e costruire il loro futuro.
Onorevole Presidente, ci auguriamo in questo che sarà un Natale difficile per tutti i cittadini e lavoratori onesti, che le
istituzioni ripensino seriamente il loro ruolo e la loro funzione, e non
paragonino lo spettacolo spesso indecente della politica italiana a chi
duramente e faticosamente porta avanti un'attività che ha un orgoglio e una tradizione che si radica nel meglio della civiltà del nostro Paese. Non ci paragoni, On. Presidente, ai Suoi colleghi: noi siamo
fieri di essere pecorai.
Nunzio Marcelli - Presidente ARPO (Associazione Allevatori Ovicaprini)
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Sig Direttore,
Tutti noi saremo obbligati a pagare l’Ici per la prima casa, quella acquistata con il lavoro e i risparmi di una vita.
Mentre la chiesa, da tutti gli osservatori ritenuta il più grande proprietario immobiliare addirittura del mondo, non la paga, quando
sarebbe tenuta per gli innumerevoli immobili commerciali di sua proprietà. E continuerà sicuramente a non pagarla, a sentire il cardinale Bagnasco, che, contro ogni
evidenza, e a dispetto delle autorità di Bruxelles che hanno avviato un’inchiesta, afferma che gli adempimenti fiscali ecclesiastici sono specchiati. Ma
si è spinto a fare una promessa di trasparenza. Vogliamo credergli. Cominci a
rendere pubblica una piantina, finora inesistente, degli indirizzi di tutti gli
immobili e del loro utilizzo. Dal catasto, infatti, risulta poco o niente per
una serie di camuffamenti che fanno passare per luoghi di culto strepitosi
alberghi da far invidia a quelli a cinque stelle mentre sono appartamenti
fantasma quelli che finiscono agli inquilini eccellenti, ai vip, da Vespa a
Minzolini, da Marano a Monorchio, ai top manager delle ferrovie, dell’Enac, dell’Agicom e via elencando.
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Caccia, la Regione Abruzzo
si piega ai ricorsi del WWF
Rivoluzione per i periodi di caccia per decine di specie, come Beccaccia,
anatidi e tordi.
Oggi alle ore 11:30 presso la sede del WWF a Pescara in via D'Annunzio 68 si terrà una conferenza stampa sull'ultima modifica del Calendario venatorio operata
dalla Giunta Regionale.
Le associazioni pur avendo vinto un primo ricorso al TAR di L'Aquila, dopo due
diffide andate a vuoto, hanno dovuto addirittura presentare un secondo ricorso
al TAR “per ottemperanza” rispetto alla prima ordinanza (cioè per farla rispettare).
A questo punto la Regione Abruzzo ha varato, pochi giorni prima della nuova
udienza davanti al TAR, una profonda modifica (la quarta quest'anno!) al
calendario venatorio con cui si riducono per decine di specie i periodi di
caccia, dimostrando così l'enorme portata del ricorso delle associazioni, al contrario di quanto
sostenuto dal'Assessore Febbo per cercare di sminuire gli effetti della prima
ordinanza del TAR. (Comunicato Stampa WWF)
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LETTERA AL DIRETTORE
da Montreal (Canada)
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LETTERA
AL DIRETTORE
di Mariella Grossi
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MILANO - Il grande filosofo Socrate si aggirava spesso tra le bancarelle del mercato
divertendosi a scoprire di quante cose potesse allegramente fare a meno.
Per lo shopping Natalizio facciamo come lui, andiamo nei negozi a scoprire di
quante cose potremmo tranquillamente fare a meno.
Oltre a risparmiare dei soldi, ci potremo consolare pensando a quello che già abbiamo, i tesori nascosti nelle nostre case, i sentimenti, gli affetti che
arricchiscono la nostra vita.
A tutta la comunità di Villalago auguro di scoprire e apprezzare questi tesori.
Buone Feste da MARIELLA GROSSI.
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Insieme alla mia famiglia auguro a tutti Buon Natale e un Anno Nuovo ricco di serenita, pace e salute. Ai
miei coetanei (classe 1941) in particolare tanti auguri per i nostri 70 anni
che quest`anno abbiamo compiuto. Un abbraccio da noi tutti, Piermaria Silano
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IL COORDINATORE DEL PD DI SCANNO, PIETRO SPACONE,
DIFFIDA I CONSIGLIERI COMUNALI PD DALL’USARE IL SIMBOLO
DEL PARTITO PER LE LORO COMUNICAZIONI
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di non riconoscere assolutamente il gruppo che si richiama in seno al Consiglio
comunale al Partito Democratico e che ogni iniziativa o riferimento al Partito
Democratico non discussa e concordata col circolo è da ritenersi espressione esclusivamente personale.
Nel contempo, consapevole del fatto che il definire solo ridicola questa
sceneggiata è poca cosa, alla luce del notevole danno che sta procurando al nostro Partito,
invita sia il Segretario provinciale che il Segretario regionale, a cui la
presente è inviata per opportuna conoscenza, a fare, ognuno in base alle proprie
competenze, definitiva chiarezza e a valutare se sia opportuno interessare del
caso la Commissione di Garanzia preposta onde diffidare in maniera formale chi
non si attiene alle indicazioni assunte dal Circolo.
Non è più possibile tollerare, infatti, certe prese di posizioni personali, che nulla
hanno a che fare con la vita politica del Circolo, che rinnegano ormai perfino
gli impegni assunti alla presenza del Segretario provinciale. Distinti saluti.
Per la Segreteria del Circolo PD di Scanno, Pietro Spacone».
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SCANNO - Il segretario della sezione PD di Scanno ha inviato ai Consiglieri comunali,
iscritti al partito, la seguente lettera.
«Nella riunione del Circolo di Scanno, del 10 dicembre u.s., alla presenza del
Segretario provinciale, è stato deciso e precisato che ”l’utilizzo o il riferimento al simbolo del PD da parte degli iscritti è possibile solo quando l’iniziativa è stata discussa e condivisa dal Circolo”.
A distanza di pochi giorni dalla riunione, le indicazioni proposte dal
Segretario provinciale e approvate all’unanimità sono state completamente disattese, per ben due volte, da parte del consigliere
comunale E. Gentile.
La Segreteria del Circolo PD di Scanno, impegnata attivamente a concretizzare la
linea politica indicata dal congresso, svoltosi lo scorso Luglio, al fine di
tutelare l’interesse e il buon nome del partito ed evitare che nuove ed estemporanee prese
di posizioni non preventivamente concordate e discusse possano continuare a
danneggiare l’immagine dello stesso partito, con la presente precisa
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PRESENTATO IL NUOVO CLAIM
PER IL TURISMO:
“ABRUZZO NATURALMENTE TUO''
''Abruzzo, naturalmente tuo'': sara' questo il nuovo claim che accompagnera' il logo Abruzzo per la
promozione del turismo. Il ''richiamo'' commerciale in grado di penetrare i
mercati nazionali e' stato reso pubblico oggi dall'assessore Mauro Di Dalmazio
e da Massimo Pomilio, amministratore delegato della Pomilio Blumm, societa' che
si e' aggiudicata la gara pubblica. Il claim contribuisce ad indentificare il
brand sul mercato e la Pomilio Blumm si e' mossa cercando di indentificare i
valori dell'Abruzzo piu' spendibili sul mercato turistico. Da qui l'abbinamento
Abruzzo e Natura, nato dall'esame analitico
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del mercato attuale. Non solo. La creazione di un nuovo claim, che sostituisce l'attuale
''Natura e passione'', ha interessato anche il mercato internazionale per il
quale la Regione ha voluto un'identificazione diversa da quella nazionale. Da
qui la nascita del claim per il cosiddetto mercato internazionale: ''Abruzzo
made in nature, made in Italy'', che ha il doppio obiettivo di considerare,
fuori dai confini nazionali, l'Abruzzo come principale attrattore della domanda
naturalistica e di collocare la regione, non solo geograficamente, all'interno
del Sistema Italia. La doppia funzione del claim indirizzato al mercato
internazionale dovrebbe dunque dare una nuova collocazione del prodotto Abruzzo
a cui si aggiunge la specifica attivita' di promozione della Regione e
dell'Aptr, quest'anno piu' che mai attenti ai nuovi mercati che hanno forti
potenzialita'. Sul nuovo claim ''Abruzzo, naturalmente tuo'' la societa' di
rilevazione Ispo ha gia' avviato un'indagine statistica. (Asca)
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