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Mercoledì 14 Dicembre 2011 - Il Santo del giorno: San Giovanni della Croce Sacerdote e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri -  ieri mattina, appena si sono dissolte le nebbie, le vette delle montagne hanno mostrato una velatura di neve. La giornata è stata assolata, ma fredda. Temperature: max. 11,8°C; min. 2,9°C; attuale 3,2°C (ore 23,30).
 
 
Le decisioni del Consiglio regionale
Nella seduta di ieri, martedì 13/2011

Il Consiglio regionale, nella seduta di ieri, ha approvato il regolamento sulla “macellazione per il consumo familiare di animali da allevamento”. La risoluzione che incrementa, a partire dall’esercizio finanziario 2012, le risorse destinate alla valorizzazione e allo sviluppo delle riserve naturali regionali è stata rinviata al termine dell'Esame della Legge Comunitaria.
È stata respinta, invece, la risoluzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle morti bianche. Secondo la maggioranza, infatti, il documento presentato in aula conteneva alcuni aspetti che la rendevano inapplicabile. Approvati, inoltre, i provvedimenti amministrativi che autorizzano le Ater abruzzesi all’esecuzione di interventi sul patrimonio immobiliare.
La seduta del Consiglio regionale, che dovrà procedere alla discussione sulla Legge Comunitaria regionale 2011, è stata aggiornata a giovedì alle 10. Prima della sospensione l’Assemblea ha approvato, all’unanimità, una risoluzione sulle imprese balneari. Il documento impegna il Presidente Chiodi e la Giunta, ad assumere tutte le iniziative, nei confronti del Governo e dell’Unione Europea affinché: «sia dichiarata l’esclusione dalla Direttiva Bolkenstein delle concessioni demaniali ad uso turistico, in virtù della specificità e tipicità del settore». Nel documento si auspica, di conseguenza, una legge di riordino del settore, che garantisca il futuro alle attuali imprese, evitando la messa all’asta e la liquidazione delle aziende balneari italiane e abruzzesi. Nella risoluzione si chiede infine la convocazione urgente di tutti i parlamentari europei eletti nella circoscrizione Italia Meridionale, affinché siano coinvolti in tutte le iniziative per ottenere la deroga dall’Ue.
Concerto di Canti Natalizi del Coro degli Alpini di Sulmona, Venerdì 16 dicembre alle ore 17 nell’Auditorium dell’APC Piazza Venezuela, 4, organizzato dall’Agenzia per la Promozione Culturale
 
Prima edizione all’Aquila di "Torroni d'Italia"
Il 17 e 18 dicembre la manifestazione a Piazza Duomo
di Tornimparte. «Torroni d'Italia sarà anche un modo a per rilanciare e far conoscere un settore produttivo di eccellenza in città che è quello dolciario – ha spiegato il presidente dell'associazione made in che ha curato l'iniziativa, Lorenzo di Marzio. Vogliamo far sapere al resto d'Italia  che qui in città  siamo bravi a fare il torrone».  «Abbiamo questa unicità, perché non farne un vanto importante?  - ha aggiunto Francesca Pompa - Tentiamo di raggiungere questo obiettivo attraverso il marchio di l'Aquila made che si propone di  essere il vettore della città creando una via preferenziale per i nostri prodotti».
Della stessa idea Giorgio Stringini che ha sottolineato l'importanza di motivare le micro imprese sul territorio. «C'è una brace accesa sotto le ceneri dell'Aquila». Enzo la Civita ha annunciato che i ristoratori italo-americani giungeranno in città per mezza giornata in occasione della loro visita nel Molise. (A.Cal.)
Per due giorni, il 17 e 18 dicembre prossimi L'Aquila sarà la capitale del torrone grazie alla manifestazione “Torroni d'Italia”, alla sua prima edizione. Nel tendone di piazza Duomo in occasione  giungeranno i 20 espositori che avranno come denominatore comune la produzione del torrone. L'obiettivo a medio termine dell'associazione “L'Aquila made in” che ha promosso la manifestazione sarà quello di rendere il tenero al cioccolato l'ambasciatore della città dell'Aquila così come spiegato da Francesca Pompa che ha organizzato l'edizione zero della mostra. In programma nel week end degustazioni guidate sia di torroni che sia di  vini pregiati. Il 17 dicembre alle ore 19 aperitivo con vin brulé in piazza mentre il giorno seguente dalle 10 al via le degustazioni vere e proprie. Alle ore 12 previsto un wine-brunch, nel pomeriggio spazio ai torroni e ai liquori di montagna fino alla sera. Alle 13 incontro ravvicinato con cotiche e fagioli proposti dalla Pro-loco
 
DAI RISULTATI DEI PATTI TERRITORIALI
ALL’UTILIZZAZIONE DEI FONDI FAS - Valle Peligna-Alto Sangro
Una valutazione del PIT Sulmona-Alto Sangro 2000-2006
Il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2000-2006 ha posto come obiettivo la realizzazione dello sviluppo dei territori attraverso gli investimenti in progetti integrati territoriali (PIT). L’Unità di valutazione degli investimenti pubblici (UVAL), organismo del Ministero dello Sviluppo Economico, ha valutato il grado di raggiungimento dell’obiettivo da parte del PIT Sulmona-Alto Sangro (2000-2006) analizzando unitariamente i dati complessivi delle due aree Alto Sangro e Valle Peligna (Centro Abruzzo). L’investimento è stato di 17,8 milioni di euro, destinato per 8,8 milioni (49%) all’innovazione e ampliamento del tessuto produttivo, per 5,7 (32%) alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali e per 3,3 (19%) al miglioramento del contesto infrastrutturale. L’Unità di valutazione rileva che il corposo investimento: − è stato un PIT “a libertà limitata”, in cui risultavano condizionati in partenza i settori di intervento, gli attori e la direzione delle risorse trasferite; − è stato realizzato favorendo la logica della dispersione/distribuzione di opere e risorse, rinunciando alla possibilità di concentrare le risorse del PIT sui progetti astrattamente migliori; − è stato concesso seguendo la formula della distribuzione indifferenziata, con assenza di meccanismi ispirati alla selettività competitiva; − si è complessivamente configurato più come una iniezione di finanza sul territorio che non come un progetto integrato. Tuttavia, nonostante ciò, sia la valutazione “oggettiva”, effettuata su base documentale, che quella “soggettiva”, percepita dai soggetti locali coinvolti nell’attuazione del PIT, segnalano un elevato impatto degli interventi sul territorio. L’unità di valutazione per quanto riguarda l’efficacia dell’intervento sostiene quanto segue: “L’osservazione dei non molti dati disponibili sembra segnalare alcune modifiche strutturali significative. Tra il 2001 e il 2006 si assiste, infatti, a un incremento della popolazione residente dello 0,8 per cento, incremento che continua anche nel 2008, quando la variazione rispetto al 2006 è dello 0,4 per cento, consentendo di ipotizzare con sufficiente realismo che l’attuazione del PIT, agendo sulla leva imprenditoriale locale, abbia costituito un fattore “calamita” per alcune fasce della popolazione residente in questi territori, generando un vero e proprio blocco dell’esodo demografico. Il PIT ha inoltre consentito quei miglioramenti attesi in termini di accrescimento della dotazione ricettiva del territorio attraverso i regimi di aiuto che hanno finanziato numerose imprese operanti nel campo della ricettività turistico-alberghiera. E, infatti, tra il 2000 e il 2006, nel complesso dell’area del PIT, è aumentato il numero di posti letto ed è aumentato il numero di camere”.
I risultati dei Patti Territoriali 2000-2006
Ad integrazione di quanto realizzato dall’Unità di valutazione, il presente lavoro vuole porre in evidenza alcuni risultati ottenuti tenendo conto che su di essi, nello stesso periodo, hanno operato oltre che il PIT Valle Peligna–Alto Sangro con un intervento di 17,8 milioni di euro anche il Patto Territoriale Comunità Montana Peligna con 38 milioni di euro e il Patto Territoriale Sangro-Aventino. Inoltre nelle due aree Valle Peligna ed Alto Sangro, che tra di loro presentano caratteristiche e dotazioni completamente diverse, si analizzeranno distintamente :
• l’andamento demografico dal 1991 al 2010;
• la dinamica dei posti letto dal 2000 al 2006.
L’andamento demografico dal 1991 al 2010 
Negli anni dal 1991 al 2000 sia la popo-lazione della Valle Peligna che quella del-l’Alto Sangro subisco-no un decremento rispettivamente dell’ 1,76% e del 3,27% mentre la popo-lazione media italiana cresce dello 0,33%. Per il periodo 2000-2006  l’andamento de-mografico della Valle Peligna e dell’Alto Sangro, presi nel loro complesso, segnano una crescita dello 0,68%, mentre presi separatamente da una parte la Valle Peligna subisce, anche se di poco, un decremento dello 0,03%, dall’altra l’Alto Sangro registra un incremento del 2,86%. Negli anni successivi che vanno dal 2006 al 2010, il trend rimane lo stesso e mentre la Valle Peligna decresce dello 0,19%, l’Alto Sangro si incrementa dell’1,72%. Da evidenziare che tra il 1991 e il 2010 la popolazione della Valle Peligna è diminuita dell’1,98 % mentre l’alto Sangro è cresciuto dell’1,21%. Una curiosità inaspettata è che se la Valle Peligna fosse cresciuta allo stesso
ritmo di quello italiano avrebbe potuto contare 4.381 abitanti in più.
La dinamica dei posti letto dal 2000 al 2006 
Il PIT Valle Peligna-Alto Sangro e i Patti Ter-ritoriali della Comunità Montana Peligna e del Sangro-Aventino sono intervenuti nel settore turistico attraverso gli aiuti destinati al mi-glioramento dell’offer-ta culturale e al soste-gno delle imprese lo-cali operanti nel setto-re. Gli interventi destinati alle imprese turistiche tendenti ad accrescere la capacità ricettiva del territorio hanno pro-dotto nel Centro Abruzzo, negli anni dal 2000 al 2006, un incremento di ben 918 posti letto che si è distribuito, però, nella Valle Peligna per solo 15 unità mentre nell’Alto Sangro per ben 903, assorben-done la quasi totalità. L’incremento percentuale dei posti letto è stata del 19% nell’Alto Sangro di appena l’1% nella Valle Peligna e dell’8% in Italia.
CONCLUSIONI
Alto Sangro - I dati sull’andamento demografico che è stato caratterizzato da un decremento negli anni novanta e da un consistente incremento negli anni duemila  e quelli sulla dinamica dei posti letto portano a pensare che l’Alto Sangro, riuscendo a concentrare gli interventi sul settore turistico, abbia operato una scelta coerente con la vocazione di un territorio dotato di notevoli risorse naturalistiche contando su una ragionevole previsione di incremento del turismo. Tale scelta, ha bloccato l’esodo, ingenerato un processo di crescita della popolazione ed innescato lo sviluppo del territorio.
Valle Peligna - La Valle Peligna negli anni che vanno dal 1991 al 2000 ha subito un decremento della popolazione ma negli anni dal 2000 al 2010, nonostante i consistenti interventi del PIT Valle Peligna-Alto Sangro e del Patto Territoriale Comunità Montana Peligna, la popolazione è, anche se di poco, continuata a diminuire e lo sviluppo del territorio non è partito. Le motivazioni della mancata efficacia degli aiuti è ben evidenziata dallo stesso comitato di valutazione degli interventi pubblici (UVAL) quando afferma che essi sono stati concessi seguendo la formula della distribuzione indifferenziata, con assenza di meccanismi ispirati alla selettività competitiva, realizzando, quindi, una iniezione di finanza sul territorio e non un progetto per lo sviluppo.
L’UTILIZZAZIONE DEI FONDI FAS
Di questi risultati bisogna tener conto nel fissare i criteri per l’utilizzazione dei fondi FAS (per 16,8 milioni di euro) destinati alla Valle Peligna al fine di evitare la realizzazione, anche in questa occasione, di una mera iniezione finanziaria e con il risultato di non riuscire, ancora una volta, ad innescare un processo di sviluppo. Gli interventi devono avere come punti centrali di riferimento l’innovazione, la competitività, la qualità e la tipicità per la conquista di mercati esterni alla Valle Peligna, in primis guardando all’esportazione. Gli aiuti per la riconversione e il potenziamento della base produttiva e per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali  devono essere concessi per attività, beni e servizi innovativi, competitivi e di qualità per i quali bisognerà prestabilire una griglia di riferimento per evitare utilizzazioni improprie degli aiuti stessi. Per quanto riguarda i finanziamenti per le infrastrutture devono essere individuate, dopo una attenta analisi, quelle iniziative che abbiano un richiamo che vada oltre il territorio peligno e un riferimento minimo regionale, meglio se interregionale o nazionale e preferibilmente internazionale. A proposito del riferimento alla clientela residente al di fuori della Valle Peligna non sono da privilegiare quelle iniziative che non fanno altro che dividersi il già ristretto mercato locale come ad esempio i centri commerciali; sono invece da preferire iniziative che si rivolgono al mercato esterno quali centri logistici a valenza regionale, centri direzionali a valenza interregionale, distretto religioso culturale celestiniano e galleria di prodotti tipici locali. Nel settore turistico occorre prevedere interventi destinati alle imprese turistiche, tendenti ad accrescere la capacità ricettiva, accompagnati, però, al miglioramento dell’offerta di iniziative tendenti a migliorare l’attrazione del territorio. Ultima notazione: è comunque indispensabile un coordinamento tra le varie proposte che vengono dalle associazioni culturali e imprenditoriali, dai sindacati, dagli enti locali e dalle forze politiche per cercare di trovare una proposta unitaria, meditata, condivisa ed efficace. (Aldo Ronci)
 
LETTERA AL SINDACO DI SULMONA DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI PELIGNE
“Proposta allestimento cartellone natalizio”
Egregio Signor Sindaco, La ringraziamo per la Sua risposta del 30 novembre u.s., ma avvertiamo il dovere di farLe osservare che essa non risponde ai contenuti della missiva delle Associazioni culturali il cui preciso oggetto era: proposta cartellone natalizio associazioni e richiesta di ritiro delibera G.C. n. 279 del 17/11/2011. Lei mostra di non aver compreso i termini della nostra lettera. Di fatto Lei non considera la nostra proposta e ne banalizza i contenuti usando argomentazioni legate all’Altissimo e Sacro sentimento della Religiosità che caratterizza la tradizione del nostro popolo. Con la nostra proposta chiedevamo di restituire stabilmente alla città il bene comune Cinema Teatro Pacifico, che è insieme spazio cinematografico e spazio ad allestire spettacoli natalizi che esonerassero le associazioni firmatarie dal pagamento degli onerosi costi previsti da codesta Amministrazione con delibera di Giunta Comunale N. 279 del 17.11.2011 che prevede l’uso della sala polivalente Pacifico a costi eccessivi per le casse delle Associazioni. No, non miravamo semplicemente a questo. Intento delle Associazioni era di offrire un cartellone ponendo però una condizione che ritenevamo e continuiamo a ritenere di buon senso: il ritiro della delibera. Questa richiesta è stata disattesa ed elusa. In questo modo è stata disattesa, tradita e violata la dimensione sociale e comunitaria del bene comune che pure garantisce le diverse identità personali. Quanto alla sua espressione, circa la possibilità di derogare agli oneri di utilizzo da parte di codesta Amministrazione, ciò ci lascia fortemente perplessi in quanto potrebbe dar adito ad una eccessiva discrezionalità di applicazione delle regole democratiche, il che mal si accorda con i principi di uno Stato di Diritto che, invece, dovrebbe sempre avere alla base certezza e trasparenza. Le Associazioni, amareggiate per il fatto che sia andata persa una importante occasione, continueranno comunque ad impegnarsi per la difesa e la promozione della cultura nel nostro territorio e per restituire alla Città il bene comune Cinema Teatro Pacifico. Distinti saluti. Casa per la Pace, Zero Live, DisCanto, Giro di Vento, UAAR, Associazione contro la violenza alla Donne, La Libellula, Sulmonacinema, L’Iride cinema, Orsa Pro Natura Peligna, Classemista, Commercio equo e solidale Quale Terra, Agorà, ASHA, Un’altra Sulmona è possibile, Centro Studi e Ricerca Carlo Tresca, Comitati cittadini per l’ambiente, Comitato acqua bene comune Sulmona, Agenzia 21 per lo sviluppo sostenibile, Celestiniana, Cuore dei confini, Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense, Archeoclub d’Italia, Fantacadabra.
 

nominato
nel consiglio
direttivo del Parco
nazionale il Sindaco
di Civitella Alfedena

Pescasseroli. – La dottoressa Flora Viola, Sindaco di Civitella Alfedena è stata nominata componente del Consiglio Direttivo del Parco con Decreto del Ministro dell’AmbienteTTM del 30 novembre 2011.
Il Sindaco di Civitella Alfedena era stato designato dall’Assemblea della Comunità del Parco nella riunione del 25 giugno 2011.
Il Presidente del Parco Giuseppe Rossi ha provveduto ad informare l’interessata, inviando copia del Decreto, con le proprie felicitazioni e gli auguri di buon lavoro “nella certezza che la Dottoressa Viola darà unimportante contributo al buon funzionamento  e alle attività dell’Organo Collegiale dell’Ente”.
Intanto, la Comunità del Parco dovrà procedere alla designazione di un altro rappresentante in sostituzione del Signor Gerardo Notarantonio decaduto dall’incarico a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale di Pescasseroli. Antonietta Ursitti

 
DA “L’ANGOLO DEI SAPORI”

VILLALAGO - “L’angolo dei sapori” RINGRAZIA la Redazione del sito “Gazzettino della Valle del Sagittario” per la realizzazione del servizio inerente all’inaugurazione della nuova gestione dell’ex Alimentari Sabina, avvenuta lunedì 12 dicembre a Villalago.
Colgo l’occasione per rivolgere a tutti BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.
Lisa e famiglia