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Lunedì 24 Ottobre 2011 - Il Santo del giorno: San Giovanni da Capestrano, missionario
ofm (1386 - 1456)
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Il tempo... ieri - Giornata variabile. Nuvole e nebbie si sono alternate a sprazzi di sereno. Brevi piogge nel
pomeriggio e cielo nuvoloso in nottata. Temperature: massima 12,5°C; minima 2,3°C; attuale 5,4°C (ore 23,30).
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Marco, fai buon viaggio!
Nel modo piU’ banale possibile, se n'è andato oggi, al secondo giro del gran premio di Sepang, il pilota meno banale
(con Rossi), della MotoGp. L'incidente che ci ha portato via Marco Simoncelli,
in avvio di una gara che aveva detto di voler vincere, è di quelli che non si possono prevedere e che non si possono evitare.
Rivedendolo, sembra più un incidente stradale, di quelli che possono capitare al motociclista di tutti
i giorni.
Su quello che è successo a Sic (il suo soprannome per tutto il mondo della moto) ci saranno
sicuramente discussioni e polemiche, come sempre accade quando muore un pilota:
ma in questo caso, davvero più che mai, la fatalità è l'unica responsabile della tragedia: la scivolata del Sic sembra innocua, quasi
sia già al rallentatore prima dei replay, qualcosa che in carriera gli sarà capitata centinaia di volte. Probabilmente le gomme erano ancora fredde (la
gara era appena iniziata) in una Malesia stranamente fresca, in questi giorni,
contrariamente al caldo afoso classico di questo Gp.
Se Marco avesse lasciato subito la moto, probabilmente non sarebbe stato
travolto dall'incolpevole Colin Edwards, che, oramai pare quasi certo, con la
sua gomma anteriore, passandogli sul collo, gli ha provocato il distacco del
casco e anche, a quanto pare, un trauma fatale alla spina dorsale.
Probabilmente, però, al contrario di tanti altri incidenti nel mondo dei motori, questo non lo si
poteva davvero evitare. E come sempre succede quando accadono drammi del
genere, si pensa al destino, agli allacci curiosi e crudeli con il recente
passato.
Proprio a Sepang, nel 2008, Sic aveva vinto il suo primo e unico mondiale,
quello in 250, che gli avrebbe permesso di fare il salto nella classe regina,
con la possibilità, assieme a De Angelis, di giocarsi di lì a poco la pesante eredità di Valentino Rossi. E proprio uno dei due piloti coinvolti nell'incidente di
questa mattina è Rossi (uscito illeso, tanto da aver continuato per quasi un giro la corsa) dal
quale Sic era stato quasi sgridato, poco tempo fa, dopo qualche sportellata di
troppo in pista,. Tra i due, poi, era tornato quasi subito il sereno, con un
paio di battute a distanza che avevano sciolto la tensione.
Proprio qualche giorno fa, Marco aveva ottenuto dalla Honda la moto ufficiale
per il 2012,un riconoscimento per il suo crescendo, dopo il secondo posto in
Australia della settimana scorsa. Sic si era insomma conquistato la fiducia dei
giapponesi: magari, già dal prossimo anno, avrebbe potuto vincerlo lui, il mondiale.
Per Marco, una grande chance, orchestrata dal suo manager-amico Carlo Pernat
(per Sic un vero punto di riferimento) che gli avrebbe permesso di capire e far
capire se realmente fosse lui, dopo Rossi, il futuro italiano della Moto Gp.
Rispetto a Valentino, aveva vinto meno, molto meno, nelle classe inferiori, ma
come Valentino, oltre ad essere
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uno con la stoffa della superstar, aveva quella simpatia innata, quel modo di
fare che ti faceva subito venir voglia di scherzare e parlare con lui come se
lo conoscessi da anni. Ed in questi mesi, che per Rossi sono stati tra i più bui e difficili della carriera (anche a livello mediatico) veniva quasi da
ringraziarlo, Sic, per quello che poteva dare e dire a tutti quelli che avevano
bisogno di spunti per tenere vivo il motomondiale.
Coriano, dove è nato Sic, dista da Tavullia, casa di Vale, sette chilometri, forse nemmeno, e
anche se una si trova in Romagna e l'altra nelle Marche, possiamo dire che la
terra sia la stessa, quella dei grandi appassionati di moto, quella che ha dato
e continuerà a regalarci eccellenti piloti, per riempire di passione le nostre domeniche
casalinghe. La cadenza della parlata dei due è poco diversa. E così, riascoltando le battute di Rossi e quelle di Simoncelli, viene ancora di più alla mente quello che poteva essere e non sarà mai, un duello all'ultima curva, all'ultimo punto, per sancire il passaggio di
consegne.
Tra l'altro, oltre alla simpatia, alla classe, alla stravaganza, in moto,
entrambi, avevano il problema dell'altezza, che non ti facilita certo, per una
questione di baricentro. Rossi,a dire il vero meno pesante di Simoncelli, era
riuscito, sin da subito, dipingendo le curve con uno stile da maestro, a
risolvere il tutto; Simoncelli, invece, stava ancora lavorando sul problema. Le
tante cadute dell'ultimo biennio lo dimostrano, così come i due podi arrivati in queste settimane, ci fanno capire che Sic stava
arrivando alla soluzione di uno degli ultimi ostacoli che lo dividevano ancora
dal gradino più alto del podio in MotoGp. Che adesso, per certi versi, almeno per noi rimarrà vuoto per sempre.
(Jacopo Lupi)
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LETTERA AL DIRETTORE
“Sulla Via di San Paolo”
Caro Roberto, ti mando un caro saluto, di rientro dalla Turchia dove ho fatto un pellegrinaggio sulla “Via di san Paolo”, che comincia a Tarso, sua citta’ natale, e continua alla grotta di san Pietro ad Antiochia, dove nacque la
parola cristiani. Paolo VI concesse a chi avrebbe fatto questo pellegrinaggio l’indulgenza plenaria. Abbiamo visitato la Cappadocia dove ci sono i “Camini delle Fate”. Quelle nella foto a lato siamo io e mia cognata (l’accostamento è del tutto casuale). Siamo state ad Efeso, Mileto, Izmir, Konia Kusadasi e
Istanbul, città a cavallo di due continenti, assolutamente affascinante, con le sue moschèe, il palazzo Topkapi, la bellissima chiesa di Santa Sofia. Ho già voglia di ripartire. Un abbraccio, ANNA PINNA
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INAUGURATA l'Expo Italia 2011 a Bruxelles
LA REGIONE ABRUZZO E' PRESENTE CON UNA COLLETTIVA
DI OLTRE TRENTA AZIENDA DI DIVERSI SETTORI
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Da Sandro: Speciale Rugby
Coppa del mondo 2011 finale
NUOVA ZELANDA 8 - 7 FRANCIA
stadio Eden PARK di Auckland
La NUOVA ZELANDA ha vinto la coppa del mondo 2011 contro la FRANCIA, come nella prima edizione
del 1987, ma questa volta con più fatica. La FRANCIA ha disputato un secondo tempo quasi perfetto. Quanta fatica
per gli ALL BLACKS, molto probabilmente non avevano la “coccia spiccia”.
La prima coppa del mondo di rugby fu organizzata da NUOVA ZELANDA ed AUSTRALIA
nel 1987 e venne vinta dalla NUOVA ZELANDA. Le 16 squadre furono invitate e non
furono previste qualificazioni. Tra gli 8 membri di allora dell'International
Rugby Board il SUDAFRICA non venne invitato a causa del boicottaggio
internazionale contro l'Apartheid. La finale, disputata all'Eden PARK di
Auckland, vide il successo della NUOVA ZELANDA sulla FRANCIA per 29-9.
Sfortrunata l'ITALIA: travolta nel match inaugurale del torneo per 70 - 7 dalla
NUOVA ZELANDA (famosa la meta di JOHN KIRWAN che realizzò dopo una corsa di 80 mt., saltando 11 azzurri). Nella seconda partita fu
sconfitta nel finale dall'ARGENTINA. Nell'ultimo incontro battè le FIGI
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(che avevano battuto l'ARGENTINA a loro volta) ma venne eliminata per aver
segnato una meta in meno dei Figiani. A tutti coloro che seguono la mia
rubrica, appuntamento a febbraio 2012 inizio delle 6 nazioni.
“Che la coccia sia sempre spiccia a tutti” SANDRO.
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LAUREA
VILLALAGO - Auguri al neodottore Cristiano Giovanni Caputi che si è laureato in Medicina e Chirurgia, venerdì scorso, 21 ottobre, presso l'università "G. D'Anunzio" di Chieti con la votazione di 110/110 e lode e menzione
accademica. Inoltre la commissione ha voluto evidenziare il brillante percorso
di studi conferendogli l'onore di leggere, al termine della proclamazione, il
Giuramento di Ippocrate. Rallegramenti ai suoi genitori Remo e Igea, alla
sorella e a tutti i suoi parenti. Da parte nostra ci complimentiamo con
Cristiano per l’importante traguardo raggiunto e gli auguriamo una brillante carriera. Auguri
Cristiano!
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