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LETTERA AL DIRETTORE di Ezio Pelino Sig Direttore, abbiamo perso il conto dei condoni, degli scudi o concordati fiscali, o come altrimenti li ha chiamati l’inutilmente invocata  “immaginazione al potere”. Se ne torna a parlare nel Palazzo, ma finora non ardiscono annunciarlo, non per quel pudore che non conoscono, ma per timore della risposta popolare. Ma lo faranno. Ce lo faranno digerire i cosiddetti  esperti, a piccole dosi di persuasione più o meno occulta. Ci convinceranno che è il male minore e che la patria va comunque

salvata. Ci faranno dimenticare  che il vero scandalo - centinaia di miliardi - è l’evasione fiscale e che, inoltre, si potrebbero adeguatamente tassare i grandi patrimoni, come persino la Confindustria suggerisce insistentemente. Il condono è eticamente riprovevole  perchè legittima  l’illecito, perché è una  debolezza dello Stato, anzi una resa, una ferita alla sua reputazione, alla sua credibilità. Il susseguirsi di condoni genera, poi, l’attesa di altri condoni, alimentando l’evasione: un corto circuito che diseduca il contribuente alle virtù civiche. Il condono è ingiusto, premia i disonesti e punisce coloro che pagano il dovuto siano a reddito fisso o no. Costoro non si sentiranno gratificati perché collocati fra gli onesti, ma penalizzati, e andranno ad aggiungersi ai tanti, troppi, indignati.

 

Questioni aperte e controversie di fiscalità transnazionale”. Questo il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 21 ottobre a Pescara presso l’Aula Convegni dell’Agenzia delle Entrate, in via Rio Sparto n. 21. L’evento, organizzato dalla Direzione Regionale delle Entrate dell’Abruzzo e dall’Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, ha ottenuto il patrocinio della Camera di Commercio Internazionale (ICC Italia). La manifestazione, con ingresso libero, sarà aperta alle ore 14:30 dai padroni di casa: il Direttore Regionale dell’Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Rotondo, e il  Professore Lorenzo del Federico, dell’Università degli Studi di Chieti Pescara. Dopo i saluti del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, Paolo Tracanna, il convegno entrerà nel vivo affrontando i temi della fiscalità transnazionale.

In programma gli interventi del Direttore Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, e del Direttore Centrale Affari Legali e Contenzioso, Vincenzo Busa. Prevista inoltre, insieme a illustri docenti universitari e magistrati tributari, la straordinaria partecipazione, in qualità di moderatore, di Victor Uckmar, professore emerito dell’Università degli Studi di Genova che  presenterà, in occasione del convegno, il volume “Diritto Tributario Internazionale – Manuale”. L’incontro sarà anche un’occasione per affrontare, alla luce delle ultime novità fiscali, gli attualissimi temi del nuovo redditometro e, in materia di contenzioso, le agevolazioni previste per la chiusura delle liti minori. La chiusura dei lavori sarà affidata alla relazione del  professore Massimo Basilavecchia dell’Università degli Studi di Teramo. (Com. Stam.) Leggi il programma in pdf

 

In occasione della giornata mondiale dell'osteoporosi, aprira' le porte alla popolazione, maschile e femminile, con incontri tenuti dai medici. L'appuntamento e' fissato per il 20 ottobre, nella sala riunioni dell'ospedale di Avezzano, dalle 18.30 alle 20.00, alla presenza dei medici Claudia Di Nicola (Ortopedia) e Umberto Occhiuzzi (Direttore Laboratorio analisi). L'obiettivo e' sensibilizzare la gente sulla necessita' della prevenzione. Importante, per l'attuazione dell'iniziativa, il sostegno e la sensibilita' dati dal Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Avezzano, dr.ssa Lora Cipollone. Storicamente, l'osteoporosi si coniuga al femminile, perche' nella stragrande maggioranza dei casi (40% a rischio fratture ossee) colpisce le donne. Nell'anno corrente, nell'ambulatorio di Ortopedia dell'ospedale di Avezzano, per l'osteoporosi sono state effettuate circa 300 visite, 100 in piu' rispetto al 2010. "Questo dato", dichiara la dr.ssa Claudia Di Nicola, "significa, da una parte, che le donne hanno una maggiore sensibilita' e fanno prevenzione, recandosi di piu' dallo specialista; dall'altra che, nella Marsica, la malattia e' in aumento. Il fenomeno e' molto piu' ampio di quanto dicano i dati delle visite poiche' ampia fetta di donne, in assenza di controlli, sottovalutano o non fanno la giusta attenzione a

determinati sintomi. Il fatto incoraggiante e' che oggi le donne giovani, attorno ai 48 anni, che si sottopongono a controlli sono in numero maggiore e cio' dimostra una accresciuta attenzione sulle prevenzione. Quando invece la donna arriva in ambulatorio attorno ai 70 anni, e' chiaro che i danni alle ossa sono ingenti e diventa difficile intervenire". Le cifre, relative degli ultimi anni, indicano che ormai e' una patologia che colpisce anche l'uomo, sia pure, rispetto alle donne, in percentuale notevolmente ridotta. Nella Marsica, negli ultimi tre anni, almeno il 2% dei maschi marsicani e' stato interessato dalla malattia. I motivi? La cosiddetta familiarita' (cioe' il fatto che vi siano stati casi di osteoporosi nella cerchia familiare) e, aspetto noto a pochi, determinate le abitudini di vita. Un esempio? L'eccessiva quantita' di caffe' al giorno: 6 tazzine, da sole o combinate con la storia familiare, costituiscono un fattore di rischio. L'uomo che, nell'arco di una giornata, fuma 20 o piu' sigarette, prende fino a 6 caffe' al di' o, ancora, consuma oltre un litro di vino puo' sviluppare la malattia anche senza aver avuto casi di osteoporosi in famiglia. Le possibilita' di essere colpiti dalla patologie, al di la' delle abitudini di vita, sono dovute anche all'assunzione a scopo terapeutico di particolari farmaci.

 

"Io do’ quel che leggo... la mia voce mentre leggo" progetto in difficoltà a causa dell'indifferenza servono volontari e soprattutto una saletta insonorizzata Riprendiamo la notizia da “Zac Sette”, perché riteniamo giusto dar ulteriore voce ad un’iniziativa altamente meritoria, sperando di sensibilizzare i nostri lettori. «E’ intenso e silenzioso - si legge in “Zac Sette” -  il lavoro di alcuni nonni che hanno dato vita al progetto “IO DO’ QUEL CHE POSSEGGO...LA MIA VOCE MENTRE LEGGO”. L’iniziativa, partita lo scorso giugno, ha già consentito la donazione di tredici audiolibri all’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti, ed è frutto di una forma particolare di volontariato: in questo caso non si tratta di donare denaro ma semplicemente la propria voce. I volontari sono pronti a produrre altri trenta audiolibri da donare ancora all’Associazione che si è detta piacevolmente sorpresa da questo lavoro di “straordinaria e costante umanità” che sfrutta questo canale, senz’altro singolare, per fare beneficenza, rendendosi utile a qualcuno che non ha la fortuna di percepire la straordinarietà della vita con tutti i cinque sensi: ed ecco comparire allora quello suppletivo, quello che probabilmente dà gratificazione più a chi dà che a chi riceve, il senso della solidarietà. Ma come è nata questa

idea? Lo spiega Remo Lucantoni, nonno lettore volontario che con Enea Di Ianni (Direttore Didattico e Assessore Comunale alle Politiche Sociali) e Ugo Evangelista, ex tipografo, ha dato vita al gruppo di donatori di voce: “Dopo la pubblicazione di un libro di poesie scritto da Ugo, si è deciso di devolvere il ricavato della vendita all’UIC e successivamente si è pensato di fare qualcosa di più che donare semplicemente del denaro. E così, parlando con amici e conoscenti, è nato il gruppo di lettori, di cui fanno parte anche TIZIANA GUALTIERI, LIANA MOCA, FIORELLA TARULLI, SERENA TAVANI, ROSALBA CIPRIANI, MARGHERITA SOPRANO, MARIA PIA TETI e BARBARA ZARRILLO nonché REMO LUCANTONI e UGO EVANGELISTA. Il lavoro di registrazione, che finora ognuno ha svolto a casa propria, non senza difficoltà per reperire una stanza il più possibile insonorizzata, aveva trovato la possibilità di una nuova location dopo la presentazione dei primi testi, avvenuta lo scorso giugno, grazie alla disponibilità dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona e dell’UIC stessa: entrambi, infatti, avevano dato per certa la possibilità di impiantare una saletta di registrazione, dotata dell’attrezzatura idonea per confezionare un prodotto di buona qualità. PURTROPPO FINO AD OGGI TUTTO E’ SILENZIO. “Noi continuiamo ad andare avanti – dice Lucantoni – senza aspettarci troppo, ma chiunque voglia contribuire donando la propria voce, offrendo una sede, o magari una strumentazione migliore, è ben accetto e può contattarmi al numero 347.6250078”. Sarebbe un bel gesto, però, se anche il COMUNE, la COMUNITA’ MONTANA o altri ENTI trovassero un po’ di tempo (e magari anche un po’ di spazio) per aiutare chi cerca di “DARE OCCHI A CHI NON NE HA” ».