Le foto
dei nostri
lettori
 
Giovedì 22 Settembre 2011 - Il Santo del giorno: Sant' Emmerano di Ratisbona, Abate e martire (VIII sec.)

Il tempo... ieri - A meta’ giornata si sono disciolte le nuvole ed è tornato il sereno. Con esso il sole e il caldo. In serata il cielo è stato trapuntato di stelle. Temperature: massima 20,2°C; minima 10,1°C; attuale 11,7°C (ore 23,30).
 
XXXVIII
PREMIO
SULMONA
RASSEGNA
INTERNAZIONALE
D’ARTE
CONTEMPORANEA

Polo museale
civico Diocesano
3 settembre
1° ottobre 2011
Domenica 1° ottobre chiuderà la rassegna internazionale d’arte contemporane, “XXXVIII Premio Sulmona”, inugurata al Polo Museale Civico Diocesano il 3 settembre scorso e organizzata dal Circolo d’Arte e Cultura “Il Quadrivio”. I pittori che espongono sono ben 114, di cui 24 stranieri, scelti da un’ampia rosa di critici. La formula adottata è quella di un’esposizione d’arte, aperta a percorsi nazionali e internazionali dell’arte contemporanea, dando spazio alle diverse forme espressive, sia pittoriche che scultoree. Nutrita la presenza di artisti abruzzesi, fra cui i sulmonesi Italo Picini, Giuliano Presutti, Luciano De Dominicis, Nadia              
Lolletti, Monticelli e Pagone. Tra le rappresentanti femminili ricordiamo Sara Pellegrini e Mabi Sanna che hanno dato alle loro opere pennellate che sanno suscitare intense emozioni. Ampio spazio è stato dato anche alla scultura con creazioni di grande libertà. Noi l’abbiamo visitata ieri mattina e siamo restati per più di un’ora a contemplare e meditare quella ricchezza di fantasia e tecnica che il Circolo d’Arte il Quadrivio ha saputo allestire sotto i portici del chiosco di Santa Chiara. Un nutrimento dello spirito offerto senza biglietto da pagare e in più con il regalo del catalogo della mostra.
 
A proposito di sogni
Ho letto quello del direttore
 
I miei sogni, anche i più belli, hanno sempre un leggero odore di carne, forse a ricordare una certa Provvisorietà, da qualche parte c’è segnata la data di scadenza. Per questo dovremmo dare sempre il massimo, in fondo non abbiamo molto tempo. Tutti abbiamo un appuntamento inevitabile con la nostra coscienza. Sappiamo bene qual è il nostro peso specifico, però la stadera ci dirà se siamo dei pesi leggeri, medio massimi con certezza. Vi racconto a proposito di sogni, il mio ultimo: dopo un banale trapasso, mi reco in paradiso, (presuntuosa) e mi aprono due cherubini che mi dicono: “no signora qui entrano solo le anime giovani o addirittura minorenni, vada più giù, in purgatorio”. Non mi fermo nemmeno e vado dritta all’inferno. Mi accoglie un signore che mi dice: “e no signora, ma come non ha saputo… ormai i santi e i diavoli stanno facendo la pace, hanno capito che non fanno più paura a nessuno e quindi stanno facendo una riunione universale per potersi ricollocare. Forse faranno un open space dove ognuno prenderà ciò che gli piace, una sorta di duty free Transpaziale dove ai ceck-in ci saranno divisi equamente angeli e diavoli di ogni compagnia Religiosa, cosi’ il libero arbitrio ci seguirà anche nell’aldilà”. Rimango basita, non ero pronta a questa novità, speravo di trovare un po’ di pace almeno qua. Come al solito bisogna rimboccarsi le maniche, ma in fondo è meglio così come dice il proverbio? Chi fa da sé… arrivederci. Anna Pinna
 
SABATO 24 E DOMENICA 25 SETTEMBRE
Finale Oro Sulmona 2011
La Federazione Italiana di Atlletica Leggera organizza a Sulmona, in collaborazione con L'A.S.D. Amatori Atletica Serafini, i Campionati Italiani Assoluti di Società. PingueConad Sponsor Ufficiale con il progetto: " più sport, meno alcool".
 
PROTEGGERE L’ORSO
Impedendo la caccia?

Sembra una cosa logica: proteggere l’orso impedendo la caccia. Invece è un modo, il solito per impedire la caccia senza difendere l’orso, anzi, rischiando di peggiorare la situazione dell’orso a causa di chi potrebbe, per rivalsa, trasformarsi in bracconiere e quindi uccidere quegli orsi che non sarebbero mai stati uccisi a caccia consentita. Ma per capire questo semplice assioma bisogna non essere naturalisti e/o animalisti di città, né politici (peggio ancora se di città). Nessuna autorità ha potuto dimostrare che la caccia sia responsabile diretta della morte di orsi, come non lo è stata neppure per quella indiretta. In tanti anni sono morti orsi per mille ragioni a causa dell’uomo, perché investiti dalle auto o dai treni, perché avvelenati da pastori come rivalsa per il mancato pagamento dei danni, perché presi nei lacci di bracconieri di cinghiali, perché annegati in cisterne malamente costruite, perché avvelenati per rivalità tra tartufai, ma negli ultimi decenni mai è stato dimostrato che un orso sia stato ucciso dai cacciatori. Nonostante questo, penalizzare i cacciatori ampliando il Parco o chiudendo la caccia nelle zone esterne o regolamentandola in modo penalizzante, è l’unica misura che le autorità hanno saputo prendere. Lo si è fatto ieri e lo si continua a fare oggi. Il cacciatori come caprio espiatorio di una responsabilità che a ben altre persone - ed anche organismi - spetta! Severissimi contro gli incolpevoli cacciatori, molto permissivi con chi progetta centrali eoliche o fotovoltaiche. Impedire la caccia per salvare l’orso è un dovere da cui non si scinde; impedire che ben 15 ettari di area primaria di vita dell’orso in zona di protezione esterna del Parco Nazionale ed in area SIC siano letteralmente spazzati via da un progetto fotovoltaico no. Per non dire del controllo sul turismo, effettuato con ridicoli inefficaci “numeri chiusi”. Questo solo sono capaci di fare gli addetti all’altisonante PATOM, mentre gli orsi sono sempre di meno, e sempre più si allontanano dal Parco e dalle sue zone esterne per luoghi sempre più distanti, ricorsi dalle autorità e dai politici a suon di decreti e provvedimenti inutili. Per dire no al progetto fotovoltaico della Vallelonga si sostiene che l’area è poco o nulla frequentata dall’orso,
per chiudere la caccia fino ad oltre dieci chilometri più a valle di questo sito, si sostiene che l’habitat dell’orso giunge fino a quei luoghi (ed è una verità, ma che avrebbe dovuto valere anche per dire NO ai milioni di euro del progetto fotovoltaico, che le autorità hanno invece giustificato)! Come se la caccia ai cinghiali (che proprio per salvare l’orso andrebbero ridotti drasticamente di numero con l’aiuto dei cacciatori, pur essendo loro i responsabili della presenza eccessiva) facesse danno all’orso, con la scusa delle braccate e del disturbo, in realtà affatto tali perché per l’orso i cani altro non sono che elementi “naturali” antichi quanto l’uomo, ed il disturbo un fattore, oltre che relativo, solo momentaneo (poche volte alla settimana per solo pochi mesi all’anno). Senza ignorare il fatto che se mai dovessero fuggire da questo disturbo, altro non farebbe che allontanarsi verso il cuore del Parco e non verso l’esterno; quel cuore del Parco dove vanno a svernare ma dal quale si allontanano in quanto ormai privo di ogni possibilità alimentare antropica, costretti quindi ad essere presenti lì dove oggi si vuole chiudere la caccia per tutelarne la quieta e la fase alimentare necessariamente preparatoria al letargo, che avviene là dove il disturbo lo creano caso mai i turisti che proprio alla sua ricerca vanno, tutti i giorni per tutto l’anno sia di giorni sia di notte. Ma tutto ciò è ritenuto “ecologico”, mentre il cacciatore presente in questi luoghi da immemori generazioni è ritenuto un nemico da abbattere. In pratica, come si sta facendo per la pastorizia, si stanno incattivendo proprio quelle categorie di cittadini che potrebbero dare un aiuto alla difesa dell’orso, trasformandoli invece, per reazione poi incontrollabili dalle stesse autorità, in potenziali nemici. Mentre i veri nemici sono considerati amici dell’orso solo perché desiderano osservarlo, fotografarlo e studiarlo. Troppo semplice! Troppo comodo! O forse troppo difficile da capire per chi non ha più ricordi della ruralità dei nostri avi. E allora ecco che gli unici nemici sono considerati quei cittadini che proprio di quella ruralità ancora vivono e praticano, coltivando, pascolando e cacciando. Non è con questi provvedimenti che il PATOM salverà l’orso. E qualcuno un giorno sarà chiamato a risponderne, se non alla legge almeno all’opinione pubblica. (da Wilderness Italia)
 
La Regione stanzia
cinque milioni di euro
per le spese correnti
delle Comunità Montane
 
La Giunta regionale, su proposta dell'assessore agli enti locali, Carlo Masci (foto), ha deliberato di assegnare circa 5 milioni di euro alle 12 comunità montane, così come risultano definite dopo il processo di riordino (11 + 1 Vomano-Fino-Piomba in fase di scioglimento). "E' bene chiarire che si tratta di misure straordinarie e transitorie di accompagnamento verso nuove competenze degli enti comunitari", ha spiegato Masci. "Infatti le risorse, stante altresi' la totale mancanza di contributi ordinari statali - continua Masci - da un lato garantiranno il pagamento delle spese correnti, dall'altro faciliteranno la fase di avvio, basata su programmi di riorganizzazione e razionalizzazione che dovranno essere presentati entro il 30 novembre, per vedersi assegnata la restante quota di finanziamento". Pertanto le somme saranno distribuite secondo modalità e criteri che prevedono l'assegnazione immediata del 50 per cento per le spese correnti dei nuovi enti comunitari, il 50 per cento previa predisposizione di una proposta progettuale di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa corrente volta alla valorizzazione della gestione associata di funzioni e servizi comunali. Inoltre, le proposte devono comunque contenere una riduzione di almeno il 20 per cento della quota di contributo rispetto a quella concessa nell'anno 2010.
 
Nell’incontro di ieri a Roma
IL GOVERNO RASSICURA
L’Abruzzo
SUI FAS E INFRASTRUTTURE

La prossima settimana sara' all'esame del Cipe l'approvazione dell'intero Par-Fas della Regione Abruzzo. Lo ha assicurato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ai componenti del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo, oggi a palazzo Chigi, a Roma. Era una delle richieste piu' importanti inserite nel documento unitario. Il ministro Fitto ha spiegato al Patto l'iter che si e' dovuto attuare per arrivare all'esame complessivo del Par-Fas, rilevando che solo l'Abruzzo e il Molise hanno avuto l'approvazione per intero del Par-Fas e non per progetti. Il via libera che dovrebbe giungere la settimana prossima dal Cipe liberera' somme del Fas per 612 milioni di euro, gia' depurata dei fondi (160 milioni di euro), che all'inizio dell'anno sono stati dirottati per ripianare il debito della sanita' regionale. Per quanto riguarda, invece, le infrastrutture il Patto ha avuto rassicurazioni che il prossimo Consiglio dei Ministri dara' l'ok all'Intesa generale quadro con le regioni italiane. Per l'Abruzzo le risorse indicate nell'Intesa ammontano a 900 milioni, ma il ministro Matteoli ha specificato che allo stato sono disponibili 200 milioni di euro. Il Patto ha poi avuto notizie confortanti anche per quanto riguarda la Zona franca urbana dell'Aquila, in fase di esame complementare a Bruxelles. Chiodi ha annunciato che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrera' in questi giorni il presidente della Commissione Ue, Barroso, al quale sollecitera' l'approvazione della Zfu dell'Aquila. Domani, intanto, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Mancurti, ha comunicato che ci sara' una riunione a Bruxelles sulla Zona franca dell'Aquila, nel corso della quale il governo italiano confermera' pieno appoggio alle richieste dell'Abruzzo e del suo capoluogo.
 
La nostra nazionale di Rugby è viva!
Italia 53 - 17 Russia

La nostra nazionale di Rugby è viva. Dopo la buona prestazione con l'Australia i ragazzi di Nick Mallett erano chiamati a una conferma contro la Russia per ottenere bonus per la classifica e mete. L'Italia ha iniziato molto forte ,senza lasciare alcuna speranza alla squadra Russa fin da subito. Nove mete siglate dagli azzurri sono tante, ma in difesa molti errori, la testa  chissà dove stava: era appagata dal risultato e non è ammissibile questa deconcentrazione. Bisogna aggiustare i meccanismi difensivi, tre mete concesse ai Russi sono troppe 1 si 3 no! Peccato la vittoria dell' Irlanda sull'Australia di solito al Rugby vince chi è più forte, ci ha scombinato i nostri piani di qualificazione e saremo costretti a vincere anche contro di loro. Comunque sono fiducioso.”Che la coccia sia sempre spiccia” ( Sandro da Scanno).
P.S. Luigi fra non molto spiegherò alla signora di SKY il significato della COCCIA.
 
Oggi A PESCARA IL CONVEGNO
SUL FUTURO DELL'AGRITURISMO

Nell'ambito del Piano integrato di sviluppo agrituristico e rivitalizzazione delle aree rurali, Agriturist Abruzzo, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche agricole della Regione Abruzzo, organizza una tavola rotonda dal tema ''L'Agriturismo nel sistema turistico italiano: oltre la crisi, prospettive in Abruzzo'', che si svolgera' a Pescara domani, giovedi' 22 settembre (ore 10:00 Museo delle Genti d'Abruzzo). All'evento partecipera' l'assessore regionale Mauro Febbo. ''Rappresenta un'occasione di confronto tra tutti gli operatori, i rappresentanti del settore turistico italiano e delle organizzazioni sindacali per discutere del futuro dell'agriturismo nella nostra regione'' anticipa. Per Febbo ''un rilancio di questa tipologia di turismo significa sostegno all'economia abruzzese, anche in virtu' del forte legame con l'agricoltura''. ''Per questo - sottolinea ancora - la Regione ha lavorato per sostenere tale settore con l'attivazione della Misura 3.1.1. del Programma di Sviluppo Rurale (Diversificazione verso attivita' non agricole). Inoltre - conclude l'Assessore - e' in dirittura di arrivo l'iter di approvazione della Legge sull'agriturismo che a breve sara' presentata in Consiglio regionale''.
A L’Aquila attivato
lo sportello
“Migrantibus”

Attivato all'Aquila 'Migrantibus', uno sportello itinerante per la ricostruzione sociale rivolto agli immigrati. Il progetto ha lo scopo di contribuire alla ricostruzione del tessuto sociale nelle comunita' colpite dal sisma. L'attivita' e' quella di punto di incontro tra immigrati e famiglie con attivita' di informazione, orientamento e consulenza per coloro che necessitano di sostegno nelle procedure di regolarizzazione e di accesso ai servizi e per le persone in condizioni di non piena autosufficienza. (Giuseppe Fante)