Le foto
dei nostri
lettori
 
Lunedì 12 Settembre 2011 - Il Santo del giorno: San Guido di Anderlecht, Pellegrino (m. 1012 circa)

Il tempo... ieri - UNA GIORNATA CON TANTO CALDO che solo al tramonto ha lasciato il posto all’aria più fresca. La luna piena è stata la protagonista della serata. Temperature: massima. 31,3°C; minima 16,2°C; attuale 18,5°C (ore 23,30).
 
I LUNEDI’ DEL DIRETTORE
'l modo ancor m'offende

Sabato scorso si è celebrata a Villalago la festa della Madonna Addolorata. Tanti i Villalaghesi "fuori sede" tornati per l'occasione. E' stato anche un giorno movimentato dai vari gruppetti di discussione sull'argomento del giorno: la rimozione del segretario comunale, dr. Tito Gentile. L'innesco è stato dato dal manifesto del gruppo di minoranza (riportato qui a lato) e dagli articoli, pubblicati in questo giornale on line (con la risposta del sindaco), affissi sulla bacheca del primo cittadino. C'è stato un via vai di lettori che poi si sono avvicinati all'uno o all'altro gruppo per tenere desta la discussione. Naturalmente molti si sono avvicinati anche a me, per saperne di più su quanto avevo scritto. Con voi, gentili lettori, ci siamo lasciati con la promessa che avrei risposto all'articolo del sindaco di Villalago. L'ho riletto molto attentamente e l’ho ritenuto privo di contenuti seri per cui non vale la pena di andare oltre, Ormai: "Consumatum est" e non c'è più via di ritorno. Preciso solo questo. Non è corretto estrapolare frasi o parole da un contesto letterario. La comprensione di un testo, richiede la contestualizzazione del messaggio. Se i nostri lettori avranno la pazienza di rileggere quanto da me scritto noteranno che non ho asserito che il segretario è stato rimosso per "vendetta politica". Questa locuzione rientra nell'elenco delle ipotesi in cui possa avvenire la rimozione di un dirigente amministrativo. E il fatto stesso che su detta locuzione,"vendetta politica", il sindaco costruisce la sua difesa è segno … lascio a voi la conclusione. Tutto il resto dell'articolo è solo demagogia. Sia il giornale cartaceo, sia questo on line, si sono sempre interessati di quanto fatto di negativo o di positivo dalla passata amministrazione. Vi è un solo torto: quello di aver prestato poco attenzione alle numerose denunce fatte dall'attuale sindaco alla passata amministrazione, a danno delle stesse casse comunali. E me ne scuso con lui. Tornando alla rimozione del segretario: 'l modo ancor mi offende, per dirla con il divino poeta. E non ha offeso solo me, ma tanti altri Villalaghesi. Occorrevano più diplomazia, più avvedutezza e un progetto credibile, per non far sì che sul segretario circolassero le solite voci infamanti. Le prerogative di un sindaco, non sono Valori assoluti: vanno esercitate con "mente e cuore aperti". I conflitti vanno risolti con il dialogo e non con l’autorità.
 

Il manifesto del gruppo di minoranza consiliare di Villalago affisso sabato scorso
GRAZIE SEGRETARIO

L'Amministrazione comunale di Villalago con Consiglio del 7/9/2011 ha deliberato lo scioglimento della Convenzione dell'Ufficio di segreteria con il Comune di Cocullo e l'avvio di nomina del nuovo segretario.
Un benservito dato al dott. Tito Gentile confezionato da una spregiudicata regia e finalizzato da amministratori poco esperti e senza scrupoli. Noi da questa mattanza ci siamo totalmente dissociati perché tesa a colpire l'uomo più che il professionista. ll Sindaco trincerandosi dietro una discrezionalità legale non è riuscito, seppur incalzato a trovare una pur minima giustificazione. Questa sarebbe la conclamata "Trasparenza Amministrativa" di cui ci si vantava nel periodo preelettorale e che traspare quale cardine principale nel loro Programma Amministrativo.
Noi al dott. Tito Gentile rivolgiamo un caloroso saluto ed un grande apprezzamento per la sua lunga e competente guida alla segreteria del nostro comune. A Lui vanno stima ed apprezzamento per la sua straordinaria preparazione tecnico-giuridica, per le sue doti umane e morali. Un Dirigente che ha saputo sempre ben coniugare le esigenze dei singoli dipendenti, degli amministratori e di tutti coloro che a turno a Lui si sono rivolti. Il dott. Tito Gentile è stato un maestro nell'evitare il cosiddetto "politichese" usando sempre termini semplici e comprensibili da tutti. Per le sue qualità e per il suo attaccamento al lavoro è stato e continua ad essere lodato in tutti i comuni dove ha rivestito tale ruolo. Nella sua lunga carriera è stato sempre prodigo dì consigli in tutti i momenti e tutti improntati alla trasparenza e legalità. L'ultimo Consiglio Comunale ci ha consegnato la pagina più brutta della storia di questo comune. Un villaghese allontanato da un altro villaghese e senza alcuna ragione. Tanti alla lunga dovranno vergognarsi di tale gesto e comprendere che un conto sono le dispute politiche altro le persecuzioni personali. Chi pensa di continuare ad amministrare con tali metodi o di lasciarsi in tal senso condizionare non ha ben compreso il ruolo che riveste. Noi dopo questo increscioso episodio saremo ancor più vigili e controlleremo con tutti i mezzi che la democrazia ci concede ogni abuso che si andrà a formalizzare. Al dott. Gentile un grazie di cuore per la sua collaborazione ed un augurio per la sua imminente pensione. Sappi caro Dottore che le persone dì buon senso (e sono tante), non amano la vendetta e stanno dalla Tua parte, Il gruppo di minoranza

 
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig. Direttore,
per il Rettore della Sapienza gli studenti che hanno trovato difficoltà a rispondere alle domande quiz sulla grattachecca e altre amenità sono dei “coglioni”. Una volta un linguaggio così triviale si attribuiva ai carrettieri. Oggi che i carrettieri non ci sono più il  trivio è salito ai piani alti della società, sdoganato dal premier e dalle sue televisioni. Allora il Rettore era “Il Magnifico”, una figura veneranda, alla quale noi studenti ci rivolgevamo con timore e tremore. Il  Rettore della Sapienza non è nuovo                  
ad uscite del genere. Ricevette in pompa magna all’università Gheddafi e gli espresse pubblicamente ammirazione per le sue belle amazzoni, aggiungendo che doveva contenersi per la presenza della moglie. Aveva intuito l’uso che ne faceva il tiranno e ne provava invidia. E’ lo stesso Rettore che ha sistemato nel suo Ateneo tutta la sua famiglia: dalla consorte ai figli. Il suo colpo d’ala fu l’invito al Papa ad inaugurare l’anno accademico, come se invece di una università statale e laica, fosse una scuoletta confessionale. Provocò una sollevazione studentesca. Se si pensa che la sua è una carica elettiva, votata dal Senato Accademico, viene da domandarsi in che mani sia la cultura italiana.
 
FESTA DELLA MADONNA ADDOLORATA A VILLALAGO
VILLALAGO - Con una struggente e suggestiva fiaccolata si sono concluse le cerimonie religiose in onore della Madonna Addolorata. Sabato all’imbrunire dalla chiesa parrocchiale si è snodata una lunga processione di fiaccole e luminarie  per riportare la statua della Madonna alla sua chiesetta al Colle. Con lo spegnimento delle luci cittadine il buio ha circondato i partecipanti che hanno dato vita ad una lunga fiaccolata su per le vie del paese. Lungo il percorso sono stati preparati alcuni altarini e giochi di luce con candele o lumini. La processione è stata accompagnata dalla marcia funebre del Vella, suonata dalla banda di Introdacqua. A mezzogiorno la stata della Madonna è stata portata lungo le strade del paese. I festeggiamenti si sono conclusi con uno spettacolo di musica leggera in piazza.
 
A FRATTURA CERIMONIA D’INTITOLAZIONE
DELLA PIAZZA CON LA DATA DEL 13 GENNAIO 1915
FRATTURA - Nell’ambito delle feste patronali, ha avuto luogo ieri mattina a Frattura la cerimonia di intestazione della Piazza al 13 Gennaio 1915. Una data che rievoca il terribile terremoto della Marsica che anche a Frattura fece 162 vittime su 500 abitanti, di cui 150 fuori paese. Erano presenti le autorità civili e militari, vari enti ed associazioni, il parroco mons. Rotolo che ha benedetto la targa e il Presidente del Consiglio comunale di Avezzano, città che fu completamente distrutta. La targa, nascosta da un drappo tricolore, è stata scoperta fra gli applausi e il suono dell’inno nazionale. Sono stati rievocati, quindi, i tristi momenti vissuti dalla popolazione, i soccorsi giunti con i tempi di allora, l’intervento e l’operato della Croce Gialla di Ancona. Il paese venne ricostruito negli Anni Trenta, ma nessuno ha mai dimenticato quella tragedia. Ora che sono scomparsi i più diretti testimoni, si è voluto denominare la piazza con una data storica per le generazioni future. Un opuscolo descrittivo, ricco di foto d’epoca e con l’elenco delle vittime è stato regalato a tutti i presenti.
(Del libro ne parleremo nella cronaca di domani).
 
Lettera del dott. Angelo Cetrone già sindaco di Scanno
Al Sindaco e p.c. al Prefetto e alla signora Anna Piccone, vedova Caputo
OGGETTO: Intitolazione della Piazza di Frattura
SCANNO - L’evento, previsto tra le manifestazioni estive nella frazione di Frattura, relativo alla intitolazione della piazza al terremoto del “13 gennaio 1915” mi ha incuriosito, quale Sindaco del Comune di Scanno dal 2003 al 2008, a tal punto da approfondire la conoscenza del caso.
Dall’esame degli atti ho appreso che la Giunta Municipale di Scanno, da lei presieduta, ha approvato la deliberazione n. 100 del 9 ottobre 2010, con la quale ha inteso “intitolare la piazza del paese di Frattura” con la denominazione di “piazza 13 gennaio 1915”.
La premessa di tale deliberazione è stata la presa d’atto, come indicato nell’atto deliberativo,  che la piazza “risulta attualmente senza nome”.
Niente di più falso.    La piazza della frazione di Frattura era stata già intitolata al compianto concittadino Italo Caputo.   La Municipalità di Scanno era in attesa dei prescritti pareri per apporre ufficialmente la targa.  Infatti, con l’atto deliberativo n. 133 del 22 dicembre 2007, immediatamente eseguibile, la Giunta Municipale aveva già intitolato al concittadino Italo Caputo la piazza di Frattura, conferendo mandato al Responsabile dell’Area Amministrativa di attivare tutte le necessarie procedure consequenziali alla deliberazione.   Ed i prescritti nulla osta sono pervenuti al Comune nell’aprile 2008 (Nulla Osta della Prefettura di L’Aquila n. 2008/731/222 toponomastica e parere Soprintendenza n. 5433 del 3 aprile 2008), al termine del nostro mandato amministrativo.
All’atto del Suo insediamento avrebbe dovuto e potuto dar corso alla “inaugurazione ufficiale” della piazza, già intitolata a “Italo Caputo”, con
l’apposizione della prevista targa, evitando di portare nuovamente all’esame della Giunta Municipale una nuova istanza di cittadini, agli atti del Comune il 7 ottobre 2010 (soltanto due giorni prima dell’atto deliberativo), senza che la stessa avesse trovato una adeguata istruttoria da parte degli Uffici, che avrebbero potuto far emergere chiaramente la erronea valutazione in cui andava incontro la Giunta Comunale.
Recentemente il Responsabile dell’Area Amministrativa ha adottato  la determinazione n. 114 del 5 agosto 2011, con la quale ha approvato il preventivo offerta della “Lavorazione Marmi s.n.c. di Celano” per l’acquisto della targa da posizionare nella piazza, con l’intitolazione a “Piazza 13 gennaio 1915”, per un importo di euro 1.800, iva compresa.
E’ illogico pensare che la stessa piazza, già  intitolata fin dal 2007 ad “Italo Caputo”, venga ora intitolata “Piazza 13 gennaio 1915”, solo per una “leggerezza” amministrativa. E’ quantomeno opportuno, per ovviare all’errore commesso e, poiché la spesa per la nuova targa risulta già effettuata, che Ella porti all’esame della Giunta Municipale una nuova proposta, indicando di intitolare “Piazza 13 gennaio 1915” la piazzetta  antistante la chiesa, soprattutto perché ivi sono custodite anche le lapidi che ricordano i cittadini di Frattura deceduti nelle guerre. Certo di aver contribuito a risolvere una gestione “incresciosa”, colgo l’occasione per porgere i più distinti saluti, restando in attesa di conoscere l’evolversi del caso. Angelo Cetrone (Scanno, 5 settembre 2011)