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ANVERSA - Partecipazione, confronto, capacità di rappresentare le istanze di tutta la Valle per dare più forza alle comunità: questi gli obiettivi dell’iniziativa assunta dai Consiglieri di Uniti per Anversa, che hanno richiesto con una mozione, che sarà presentata al Consiglio di sabato 27 agosto, la convocazione di un Consiglio Comunale allargato a tutti i paesi della Valle del Sagittario, da concordare con gli altri Sindaci. Una richiesta già formulata la scorsa estate, che non aveva trovato più seguito; “oggi la manovra bis e la previsione di accorpamento dei piccoli comuni rilanciano la questione e la necessità di non subire passivamente ma diventare protagonisti del futuro della Valle”, dichiarano i Consiglieri di Uniti per Anversa. “Ci sono già state prese di posizione pro e contro la sparizione dei piccoli Comuni: noi crediamo che non si tratti di fare dichiarazioni pregiudiziali, bisogna discutere di prospettive e servizi, e l’iniziativa deve partire dai rappresentanti dei paesi della Valle e coinvolgere il più possibile i cittadini, per trovare le soluzioni migliori per il futuro di questo territorio”. “L’auspicio è che questo invito sia raccolto e fatto proprio rapidamente dai Sindaci della Valle, in modo da discutere costruttivamente e riprendere in mano il nostro futuro”. Di seguito la mozione che sarà presentata: «I sottoscritti Consiglieri Comunali, - considerato il grande interesse e il fermento suscitato dal previsto accorpamento dei piccoli Comuni; - tenuto conto che nella Valle del Sagittario da tempo è presente un dibattito sull’opportunità di dare voce comune a molte delle istanze di

sviluppo del territorio, che è omogeneo e troverebbe vantaggio nella sinergia di azione e di investimenti - valutato che il tema del risparmio di denaro pubblico non va mai svincolato da quello, di prevalente interesse pubblico, di garanzia di qualità dei servizi a tutti i cittadini - ritenuto che è fondamentale che, davanti a decisioni che possono avere ricadute importanti sulle collettività, vi sia la massima partecipazione, un ampio dibattito, e le decisioni siano prese in modo da rappresentare il massimo risultato positivo per i cittadini, a prescindere da prese di posizione di principio - considerato che il concetto di autonomia non va svincolato dal suo aggancio ad una realtà storica, e che è fondamentale mantenere non rappresentazioni di facciata ma la concreta identità di un territorio, della sua storia, della sua capacità di sopravvivenza, delle sue comunità, della sua cultura materiale INVITA il Sig. Sindaco e la Giunta a convocare quanto prima e comunque entro settembre, concordandolo con gli omologhi degli altri Comuni della Valle, un Consiglio Comunale della Valle del Sagittario, al quale invitare le popolazioni, al fine di discutere pubblicamente le opportunità e le possibilità di costituire, anche prima degli obblighi di legge, forme di rappresentanza comuni per le collettività e le specificità della Valle del Sagittario. Gabriele Giannandrea, Antonio Di Giusto, Nunzio Marcelli».

 

 

 

Continua la protesta dei piccoli Comuni a causa della manovra finanziaria “Nel momento in cui tutta Italia si fermava per rilassarsi e godere di un momento di riposo siamo piombati in un incubo. L’incubo di vedere le nostre realtà, annullate e di trovarci in un Paese diverso, un’Italia senza i suoi borghi che tanto la caratterizzano con tutte le proprie peculiarità. L’Abruzzo è una regione particolarmente ricca di prodotti tipici, di quei prodotti che nascono da particolari tradizioni e schemi lavorativi locali tramandati da generazioni, prodotti molto apprezzati che sono espressione dell’antica civiltà contadina e pastorale abruzzese. Dietro ad ogni prodotto tipico c’è la storia dell’uomo, del suo lavoro, del suo dialetto, della sua casa, del suo Comune. La nostra regione è riconosciuta, dall’immaginario collettivo, fra le prime tre regioni  turistico-agro-alimentari del Paese, dalle pianure alle colline, dalla fascia marina fino alle aree protette dei parchi. Già i parchi! L’Abruzzo, nel suo non vasto territorio, vanta 3 parchi nazionali, 1 regionale e svariate riserve orientate e territoriali, 2/3 del territorio destinato ad aree protette. Ma quanto turismo, specie quello dell’interno montano, potrebbe esistere e resistere senza la presenza dei piccoli Comuni sparsi nel territorio? E quanti e quali prodotti tipici potremmo ancora orgogliosamente offrire al nostro turismo enogastronomico per cui siamo tanto famosi in Italia e non solo?

Eccellenze come il Pecorino di Farindola, il Pecorino di Castel del Monte, il Farro di Abbateggio, tanto per citarne alcuni, sono l’emblema dei piccoli Comuni dove sono prodotti. Insomma il prodotto tipico lega la sua vita e la sua notorietà al nome del suo Comune e, se oggi questi piccoli Comuni che faticosamente stanno provando a rialzare la testa con la riapertura di negozi di prossimità (il forno, la macelleria, l’alimentari, la farmacia), lottando quotidianamente contro l’assalto dei centri commerciali e contro l’inurbamento caotico della città, dovessero sparire, significherebbe cancellare in un sol colpo tutti gli sforzi da loro profusi per frenare lo spopolamento e frenare la rinascita di questi meravigliosi borghi. Se tale scellerato provvedimento governativo venisse approvato, questi territori, questi villaggi, questi borghi e queste comunità diventerebbero di colpo…figli di N.N.”. Questo le parole di Antonio Di Marco, Sindaco di Abbateggio, che nei giorni scorsi si è incaricato di coordinare i Comuni pescaresi ricevuti lunedì scorso dal Prefetto e che dopo la manifestazione di Roma prevista per venerdì 26 p.v. si troveranno, insieme agli altri piccoli Comuni d’Abruzzo il 3 settembre presso l’Auditorium De Cecco per fare il punto della situazione. “Sopprimendo gli Enti Locali, ne soffrirebbero tutti i servizi essenziali e quanti disagi in più ci troveremmo ad affrontare vivendo in zone periferiche?” Queste le parole di un Amministratore che  ama, conosce e difende la propria terra alla pari dei tanti altri Sindaci, Vice-Sindaci, Assessori e Consiglieri che, ogni giorno, presidiano i propri paesi occupandosi di risolvere i problemi e di soddisfare le necessità delle popolazioni che li abitano. (Patrizia Boccaccio)