Martedì 22 Marzo 2011 - Il Santo del giorno: Beati Mariano e Bronislao, Sacerdoti e
martiri (1889 - 1940)
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Il tempo... ieri - la primavera ieri è entrata portando nei nostri paesi neve, vento e freddo. Solo in serata le
condizioni metereologiche sono migliorate. Temperature: massima 1,6°C; minima -0,3°C; attuale 0,8°C (ore 23,45).
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Nell’inchiesta della Guardia di Finanza sugli autovelox taroccati
CI SONO ANCHE QUELLI DI ANVERSA E BUGNARA
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ANVERSA - Ci sono anche gli autovelox di Anversa degli Abruzzi e di Bugnara, insieme a
quelli dei comuni di Balsorano, Basciano, Canosa Sannita, Collarmele,
Colledara, Cupello, San Giovanni Lipioni, Santa Maria Imbaro, Treglio e
Tossiccia fra quelli che una società bresciana avrebbe taroccato, secondo gli inquirenti con la complicità di dipendenti di alcuni Comuni o comunque di funzionari pubblici, per
consentire agli enti locali di rimpinguare le proprie casse. È quanto emerso dall’inchiesta della Guardia di Finanza di Brescia che ha scoperto una truffa
colossale che ha interessato tutta Italia, sfociata nella denuncia di 558
persone, di cui 367 dipendenti comunali o funzionari pubblici compiacenti, ora
nei guai per truffa aggravata, turbativa d’asta e corruzione. Il giro d’affari milionario si basava su autovelox non a norma. A capo dell’organizzazione un sessantenne di Desenzano del Garda, Diego Barosi. Coinvolti
mille Comuni italiani: in 146 sono state riscontrate delle anomalie, e per
quanto riguarda l’Abruzzo le anomalie sono state riscontrate nei dodici Comuni sopra citati. L’uomo, titolare della “Garda segnale” e di numerose altre società, che secondo gli inquirenti venivano aperte e chiuse per catalizzare gli
appalti delle amministrazioni per la gestione degli autovelox, era già noto alle forze dell’ordine e alle cronache per vicende simili. Il sistema avrebbe fruttato 11
milioni e mezzo di euro sanzioni irregolari (gli autovelox erano tarati al
rialzo, per truccare la velocità rilevata del 15-17% in più rispetto al reale) delle quali l’interessato intascava fino al 40%. L’imponente flusso in denaro è confluito in un impero immobiliare: sono 245, secondo le Fiamme gialle, gli
immobili riconducibili a Barosi, di cui 51 sono già stati confiscati.
(dal Messaggero del 21.3.2011)
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DALLA MONTAGNA GRANDE DI SCANNO
ALLE MINIERE DI MONTENEVE
Commosso saluto
degli Abruzzesi
del Trentino Alto Adige
a Valentino Nannarone
uno degli ultimi minatori di Monteneve
Oggi si svolgeranno a Bolzano i suoi funerali.
BOLZANO - E’ improvvisamente deceduto a Bolzano Valentino NANNARONE uno degli ultimi
minatori delle miniere di Monteneve in alta Val Ridanna, - le più alte d’Europa - originario di Scanno in Provincia di L’Aquila, già esperta guida di montagna, fu fedele collaboratore dell’Ingegnere minerario Giuseppe SERAFINI. NANNARONE apparteneva a quella
generazione di emigranti che preferirono i disagi di Monteve pur di restare
vicino alla famiglia, alle miniere più remunerate, ma più lontane del Belgio. Gli anni dell’immediato dopo guerra, videro migliaia di Abruzzesi emigrare negli Stati Uniti,
in Belgio, in Canada dove nella sola città di Toronto oggi risiedono oltre ottantamila abruzzesi facendo di questa città, dopo Pescara e L’Aquila la terza maggiore città abruzzese nel mondo. Il presidente della Libera Associazione Abruzzesi del
Trentino Alto Adige Sergio Paolo SCIULLO della ROCCA sinceramente commosso, ha
ricordato che Valentino appartiene non solo alla storia di Monteneve ma anche a
quella dei pastori transumanti della Terra d’Abruzzo, un’infanzia e una vita segnata dal sacrificio, dal duro lavoro, oltre che da un non
comune senso del dovere. I soci e gli amici ex minatori vedevano in lui quell’essere autentico “forte e gentile”, sempre disponibile verso tutti, anche se la nostalgia della terra d’origine spesso gli dominava lo spirito sempre combattivo. Anche Valentino fu uno
di quei giovani che nella speranza di un futuro migliore sali su uno di quei
treni speciali in partenza da Sulmona diretti a Vipiteno per le Miniere della
Val Ridanna, treni questi che raccoglievano tecnici ed esperti operai
provenienti dalla Valle del Sagittario, dalla Val di Sangro, dalla Marsica,
dalla Valle Peligna e dalla Val Pescara.
L’ADDETTO STAMPA, Asmodeo Rennes
Nelle foto: Valentino NANNARONE a Monteneve in ricognizione d’alta quota con l’Ingegnere SERAFINI; Valentino NANNARONE sulla piramide simbolo delle miniere di
Monteneve in un momento di riposo con altri amici abruzzesi.
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FESTEGGIATO A SULMONA
IL COMPLEANNO
DI PUBLIO OVIDIO NASONE
Nato il 20 Marzo del 43 a.C.
CON UNA TORTA DI COMPLEANNO di oltre trenta chili, decorata con lo stemma acronimo di Sulmona, SMPE (Sulmo
mihi patria est), i Sulmonesi hanno festeggiato i 2054 anni di Ovidio, il loro
più illustre concittadino, poeta elegiaco latino, morto a Tomi, dove era stato
esiliato dall’imperatore Augusto. La cerimonia di domenico 20 Marzo in Piazza Ovidio,
nonostante il freddo pungente, ha visto la partecipazione di molti cittadini.
Oltre alla torta è stata deposta alla base della statua una composizione floreale con girasoli e
narcisi, donata dai Club Rotary e Inner Wheel. Erano presenti anche la
responsabile della biblioteca comunale Ovidio, Rosanna D’Aurelio, il novantenne Ilio Di Iorio, storico e studioso del poeta latino. L’assessore alla Cultura Lorenzo Fusco ha proposto di organizzare per la prossima ricorrenza un convegno nazionale
dedicato a Ovidio e alla cultura latina. Assente per indisposizione il sindaco
Fabio Federico, che si è fatto carico delle spese organizzative. Dopo la recita da parte di una
studentessa del locale liceo classico di un brano tratto dai “Tristia”, la cerimonia si è conclusa con il taglio della torta e offerta alla cittadinanza.
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BUGNARA - Protesta dei consiglieri di minoranza del Comune di Bugnara contro il Sindaco
e la sua maggioranza per la realizzazione del Parco Eolico sul Monte Genzana.
Mentre il Comune di Introdacqua ha interrotto ogni rapporto con la Società Nordest S.r.l per la costruzione di una centralee eolica, quello di Bugnara ha
deciso di andare avanti per la realizzazione del parco eolico, nonostante i
punti deboi evidenziati dai consiglieri di minoranza. Questi durante la loro
protesta hanno dichiarato di “voler continuare a vigilare sulla vicenda e a lottare senza cedimenti per
garantire alla gente di Bugnara l’inviolabilità del territorio e del patrimonio naturalistico”
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“LE PROCEDURE NON SONO ‘CIARPAME’ DA ROTTAMARE”
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