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Sabato 19 Marzo 2011 - Il Santo del giorno: San Giuseppe, Sposo di Maria e Padre putativo di Gesù

Il tempo... ieri - giornata variabile con prevalenza di nuvole, soprattutto nel secondo pomeriggio. Cielo coperto anche durante la serata. Temperature: massima 10,5°C; minima 3,1°C; attuale 5,2°C (ore 23,40).
 
Perché il 17 marzo 2011 festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia
IN RISPOSTA AD ALCUNI NOSTRI LETTORI
FRATELLI
D’ITALIA

Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
“IL SENATO E LA CAMERA DEI DEPUTATI hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”. Il 17 marzo 1861, promulgando la legge n. 4671 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del giorno dopo), il Regno di Sardegna sancì la proclamazione ufficiale del Regno d’Italia. Si completava così il percorso che, avviato due anni prima con la vittoria militare degli eserciti franco-piemontesi e il contemporaneo progressivo sfaldarsi degli Stati italiani che avevano legato la loro sorte alla presenza dell’Austria nella penisola, portò alla nascita della Nazione, superando la precedente suddivisione in sette Stati. Nell'autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente "Casimiro Corradi". E’ l'inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.
 
LETTERA AL DIRETTORE
Torino 18-3-2011

CARO ROBERTO, Tra le tante iniziative della  televisione pubblica, messe in campo per festeggiare l’anniversario dell’unità nazionale, ho avuto la ventura di seguire la trasmissione condotta dal prof Mirabella avente per titolo :-A prescindere – che ricorda amorevolmente e sapientemente il caro Totò.  Durante il programma è stato  letto un brano, tratto dal libro Cuore di Edmondo De Amicis, che  mirabilmente si inserisce nella riflessione sul significato di “fare gli italiani” dopo aver realizzato l’unità territoriale del paese. E soprattutto fa riflettere sul significato, sul ruolo e sulla responsabilità della istruzione pubblica nel fornire ad ogni cittadino le condizioni e gli strumenti per crescere in dignità, come del resto è previsto dalla nostra carta costituzionale. A mio parere, la scuola pubblica, rimane fondamentale nella realizzazione del progetto di fare gli Italiani, perché fondata su basi inclusive e non esclusive. Di seguito ti invio il testo del brano tratto dal libro Cuore , da proporre ai lettori del Gazzettino on line, con alcune foto della città di Torino nella serata della festa dell’unità nazionale. D’Alessandro Franco

DA IL LIBRO CUORE DI EDMONDO DE AMICIS
Il ragazzo calabrese - 22, sabato
Ieri sera, mentre il maestro ci dava notizie del povero Robetti , che dovrà camminare con le stampelle, entrò il Direttore con un nuovo iscritto, un ragazzo di viso molto bruno, coi capelli neri, con gli occhi grandi e neri, con le sopracciglia folte e raggiunte sulla fronte, tutto vestito di scuro, con una cintura di marocchino nero intorno alla vita. Il Direttore dopo aver parlato all’orecchio del maestro, se ne uscì, lasciandogli accanto il ragazzo, che guardava noi con quegli occhioni neri , come spaurito. Allora il maestro gli prese una mano, e disse alla classe:- Voi dovete          
essere contenti. Oggi entra nella scuola un piccolo italiano nato a Reggio Calabria , a più di cinquecento miglia da qua. Vogliate bene al vostro fratello venuto di lontano. Egli è nato in una terra gloriosa, che diede all’Italia degli uomini illustri, e le dà dei forti lavoratori e dei bravi soldati; in una delle più belle terre della nostra patria, dove son grandi foreste e grandi montagne,abitate da un popolo pieno d’ingegno, di coraggio. Vogliateli bene, in maniera che non s’accorga di esser lontano dalla città dove è nato; fategli vedere che un ragazzo italiano, in qualunque scuola italiana metta piede, ci trova dei fratelli. Detto questo s’alzò e segnò sulla carta murale d’Italia il punto dov’è Reggio di Calabria. Poi chiamò forte:- Ernesto Derossi!- quello che ha sempre il primo premio. Derossi s’alzò. - Vieni qua –disse il maestro. Derossi usci dal banco e andò a mettersi accanto al tavolino, in faccia al calabrese. - Come primo della scuola, - gli disse il maestro - dà, l’abbraccio del benvenuto, in nome di tutta la classe, al nuovo compagno; l’abbraccio dei figliuoli del Piemonte al figliuolo della Calabria. - Derossi abbracciò il calabrese , dicendo con la sua voce chiara:- Benvenuto!-e questi baciò lui sulle due guance, con impeto. Tutti batterono le mani. - Silenzio!-gridò il maestro-non si batton le mani in iscuola!-Ma si vedeva che era contento.Anche il calabrese era contento.Il maestro gli assegnò il posto e lo accompagnò al banco. Poi disse ancora:- Ricordatevi bene quello che vi dico. Perché questo fatto potesse accadere, che un ragazzo calabrese fosse come in casa sua a Torino e che un ragazzo di Torino fosse in casa sua a Reggio Calabria, il nostro paese lottò per cinquant’anni e trentamila italiani morirono. Voi dovete rispettarvi e amarvi tutti fra voi; ma chi di voi offendesse questo compagno perché non è nato nella nostra provincia, si renderebbe indegno di alzare mai più gli occhi da terra quando passa una bandiera tricolore. - Appena il calabrese fu seduto al suo posto, i suoi vicini gli regalarono delle penne e una stampa, e un altro ragazzo, dall’ultimo banco, gli mandò un francobollo di Svezia.
 
 

COMUNE DI VILLALAGO
COMUNICAZIONE
DEL SINDACO


VILLALAGO - Il Sindaco ha reso noto, con manifestini affissi alle bacheche comunali che su richiesta dell’Amministrazione Comunale, la sede di Scanno per l’impiego di Sulmona invierà ogni venerdì mattina le “offerte di lavoro” che perverranno durante la settimana da parte delle ditte operanto in Sulmona e nel circondario. E’ istituita nella bacheca, sita negli uffici comunali, uno spazio riservato alle offerte di lavoro. Vi saranno affissi i siti utili ai lavoratori che intendono conoscere per loro conto le offerte di lavoro delle ditte operanti oltre il territorio di Sulmona.

LETTERA AL DIRETTORE

GENTILE DIRETTORE, in questi giorni sto seguendo un po’ il dibattito sulle amministrative e le polemiche che inevitabilmente dividono i vari gruppi di appartenenza. Come si dice tutto il mondo è paese e il microcosmo ha gli stessi problemi in proporzione. Io credo che se non nasca un progetto di vita che coinvolga tutti continueremo a chiacchierare all’infinito, perché non proviamo a vedere quali risorse abbiamo a livello di territorio, di professionalità, di iniziativa personale e non cominciamo a rubare con gli occhi il lavoro degli altri più svegli di noi. Io lavoro da 23 anni nel centro sportivo della banca d’Italia e in estate organizziamo i campi estivi per i figli dei dipendenti, ma molti genitori mandano i ragazzi anche in strutture montane e collinari. Ci sono delle realtà talmente belle che i bambini piangono quando devono tornare a casa. Conservo gelosamente la felicità della mia infanzia. Noi abbiamo tutto per prendere in mano la situazione e cominciare ad essere protagonisti del nostro futuro, non possiamo sperare che vengano altri a rovinarci: facciamolo da soli almeno avremo tentato. A Gubbio c’è una realtà L’aquilone. Se andate sul sito www.aquilone vi si aprirà un mondo fantastico. Ragazzi di Villalago andate a lavorare gratis in qualche posto, fatevi una stagione per imparare come si lavora e poi consorziatevi, cominciate a parlare di fare e lasciate perdere le liste. La politica si dovrebbe fare per aiutare i cittadini, ma in italia tutto funziona al contrario. Vi dico coraggio, nella vita ci vuole coraggio. Io sono partita da Villalago con un aereoplanino di carta ma ho fatto più di sessanta viaggi nel mondo ed è ancora in buone condizioni. Decolliamo insieme, mi piacciono i tour. ANNA PINNA
 
“UN IDEA PER… RILANCIARE IL TURISMO”
di Jacopo Lupi

LA VALLE DEL SAGITTARIO come marchio di qualità da esportare nel mondo: un idea estrema ma tutt’altro che irrealizzabile. Ho passato diversi mesi a studiare un alternativa ideale che possa incrementare l’afflusso turistico senza dover sobbarcare il comune di ingenti investimenti e, la soluzione, innovativa anche se non originale, mi è sempre stata sotto gli occhi, ogni giorno. Natura incontaminata, prodotti tipici, paesi che l’incedere del tempo e la modernità sembra non aver intaccato minimamente, manifestazioni e rievocazioni storiche, feste popolari e paesaggi di immensa bellezza; tutto questo è la Valle del Sagittario! Allora perché disperdere le nostre energie cercando di superare, con manifestazioni ed eventi, gli altri paesi, nostri vicini, creando una corsa ad ostacoli dove non vince nessuno? Perché organizzare e concentrare tutte le nostre energie nel mese di agosto dove tutti i paesi si muovono? Questo non ha senso e il turismo non avrà risposta a questa assurda gara del nulla. L’unica vera soluzione a mio avviso è concentrare queste energie e consacrarle a favore di un entità più grande dello stesso paese che vada a portare ricchezza, turismo, occupazione e pubblicità diviso equamente a tutti i paesi uniti della Valle. L’idea è quella di creare un Consorzio Turistico “Valle del Sagittario” di cui Villalago si farà promotore,
per assistere e favorire gli operatori economici che operano nel settore turistico nel comprensorio, valorizzarli e farli crescere. Attraverso questo consorzio di paesi, tutelare e migliorare l'immagine del territorio e la qualità dei servizi di ospitalità attraverso la realizzazione di un vero e proprio marchio “Valle del Sagittario” da registrare e depositare, a garanzia della tipicità del prodotto turistico offerto, che andrà, inoltre, a promuovere e commercializzare sul mercato l'offerta turistica, a offrirsi come punto di riferimento per gli operatori turistici della domanda italiana ed estera attivando la gestione dei servizi in loco che migliorino la fruibilità turistica del comprensorio e stimolando costruttivamente gli Enti e le Istituzioni locali competenti in materia, per importanti iniziative del processo di sviluppo turistico, operando - se del caso - in sinergia con essi. Creare le condizioni affinché le strutture ricettive turistiche oltre a fornire un servizio di buona qualità rendano anche un servizio compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali. La capacità di controllare e ridurre gli impatti ambientali legati all’attività turistica ricettiva è infatti un requisito essenziale per garantire il mantenimento dell’attività stessa nel territorio dell’intera Valle del Sagittario. Tutto questo non è fantasia e tantomeno dispendioso per i comuni, basta solo avere il coraggio di provare e per questo che voglio rinnovare il mio invito, si può fare e ci voglio mettere la faccia.  
 
VIVA L’ITALIA UNITA!
L’ORA E’ GIUNTA!

di Fernando Ventresca

Se non ora, quando? Abbiamo aspettato tanto e troppo tempo per riprendere la storia dell’Italia cattolica e cristiana, quei valori e tradizioni che ci hanno sempre contraddistinto: “la famiglia prima di tutto e innanzi tutto”, la cellula base della società italica, dov’è finita?

SONO TORNATI A SCRIVERE
“PASQUINO et MARFORIO”

IL LORO VOLANTINO è arrivato ieri in redazione, tramite la posta ordinaria, con preghiera di pubblicazione. Coerenti con la nostra linea redazionale, rendiamo pubblico, tramite questo giornale on line, il loro scritto, ritenendolo privo di qualsiasi espressione volgare e offensiva.
 
Oggi 19 Marzo “La Riserva Regionale
“Oasi WWF Gole del Sagittario”
aderisce alla “Notte della Civetta”

ANVERSA -  Venite nella Riserva delle Gole del Sagittario per imparare a riconoscere i versi dei rapaci notturni con noi! Vi aspettiamo! L’escursione  sarà facile, comoda e potremo utilizzare le auto. Si consiglia abbigliamento comodo e adatto alle temperature del periodo. Appuntamento: ore 18,30 biblioteca comunale
PROGRAMMA DELLA SERATA: -Ritrovo alle h.18,30 all'Ufficio della Riserva nella Biblioteca Comunale (Piazza Roma) ad Anversa degli Abruzzi (Aq), che sarà dedicato alla preparazione dell'attività di campo
con un primo momento di formazione didattica sulle specie di rapaci notturni presenti nel nostro territorio ed alle diverse vocalizzazioni che le contraddistinguono a cura della Direttrice e della coop Daphne.
- A questo seguirà l'attività di campo con punti di ascolto nella Riserva dei rapaci notturni. Nel più assoluto silenzio e da varie postazioni dell'area protetta facilmente raggiungibili, si proverà l’adescamento con il play-back delle specie di strigiformi che possiamo incontrare. tel. Oasi e Ufficio Riserva 0864/49587; email: golesagittario@interfree.it;
http://www.facebook.com/pages/Oasi-WWF-Gole-del-Sagittario/97320428560, cell. 347/4643834 (Direttrice),346/7818839 (Erica), 349/2245766 (Romina). Per raggiungerci: -Strada Regionale Sannite Sulmona Scanno (a Km. 16,00) - Autostrada A25 Roma/Pescara uscita Cocullo (Anversa a 3 km.)”
 

NECROLOGIO

SCANNO - Mercoledì scorso è deceduto a Bolzano VALENTINO NANNARONE. Aveva ottanta anni. Alla moglie Antonietta, alle figlie Rosanna e Rita, ai fratelli, ai parenti di Scanno e Bolzano giungana le nostre più sentite condoglianze.

 
 
Piazza Vittorio Veneto
Un Madonnaro in Via Po