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Martedì 8 Marzo 2011 - Il Santo del giorno: San Giovanni di Dio (Portogallo 1495 -
Granada, Spagna 1550)
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Il tempo... ieri - CLIMA GELIDO. Le nuvole hanno concesso qualche sprazzo di sole, ma la temperatura è stata rigida ben oltre il consueto, in serata fiocchi di neve. Temperature:
massima 1,1°C; minima -4,3°C; attuale -4,2°C (ore 23,45).
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Amministrative a Villalago
DAL DIRETTORE...
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Sono ancora ricoverato all'ospedale dell'Aquila. Ho letto sui giornali che le prossime votazioni
amministrative sono state fissate per il 15 e 16 Maggio prossimo. Oggi, lunedì 7 Marzo, sto meglio di ieri e, quindi, ne approfitto, prima che sia troppo
tardi, per meglio specificare l'idea della lista unitaria. Ho letto gli ultimi
interventi sul "Forum", proposto da questo giornale quotidiano on line e, in
generale, ho rilevato che la maggior parte è d'accordo sulla nostra proposta. Villalago, secondo me, deve approfittare
dell'occasione del rinnovo dell'amministrazione comunale, anche per farsi
promotrice di un coordinamento amministrativo tra i comuni dell'Alta Valle del
Sagittario. Per questo ritengo che bisogna adoperarsi per realizzare due liste
unitarie. La prima per l'amministrazione del Comune di Villalago, con un
sindaco proprio (maschio o femmina), cercando la partecipazione di tutti i
cittadini capaci, attivi, responsabili, eliminando diatribe e risentimenti
vari, dovuti a conflitti precedenti; la seconda per il coordinamento delle
altre amministrazioni comunali dell'Alta Valle del Sagittario, formata da tre
cittadini di Villalago, due di Scanno, due di Anversa e due di Cocullo. Gli
eventuali quattro eletti faranno parte della maggioranza, collaborando in tutto
e per tutto con il
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gruppo maggioritario, predisponendo e portando avanti progetti di Valle. Mi è arrivata notizia dai Villalaghesi "aquilani", venuti a trovarmi in ospedale,
che già c'è qualcuno che sta preparando le tradizionali due liste. Vi dico subito che se
sarà così, mi adopererò, comunque, per la lista della Valle del Sagittario, con l'impegno di
collaborare con la lista vincente e non per fare opposizione. Risulterà minoritaria alle votazioni e quindi saranno elette quattro persone: una di
Villalago, una di Scanno, una di Anversa e una di Cocullo. Nell'ipotesi di tre
liste, bisognerà fare in modo che almeno due persone siano elette. Spero ancora che vada in
porto una sola lista unitaria. Questa è la mia idea, che sottoporrò all'attenzione di un'assemblea cittadina, quando tornerò a Villalago. Vado riprendendo le dovute forze fisiche e spero di essere dimesso
al più presto. Comunque c'è ancora tempo, sino a metà Aprile prossimo, per preparare le due liste unitarie (mi auguro che sia così). Carissimi compaesani villalaghesi, ho fiducia della vostra intelligenza e del
"Bene" che dite sempre di volere a Villalago e alla Valle del Sagittario.
Arrivederci a presto.
Con cordialità, Roberto Grossi.
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Sulmona - Il cinema va di moda
Ha vinto Serena Grossi di Villalago
Successo di pubblico e serata indimenticabile sabato 5 marzo al Nuovo Cinema
Pacifico per la seconda edizione de "Il cinema va di moda".
Vince l'ottantacinquenne di Villalago Serena Grossi.
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Il cinema gremito di pubblico, posti in piedi e atmosfera “calda”: una serata indimenticabile quella svoltasi ieri (sabato 5 marzo ndr) sera al
Nuovo Cinema Pacifico per la seconda edizione de “Il cinema va di moda”. Ad aggiudicarsi il premio di mille euro e il “metro cinematografico” è stata Serena Grossi di Villalago, anziana sarta (ha 85 anni), più che giovane stilista. Le sue sapienti mani hanno cucito un abito (indossato da
Mery Grimaldi) che secondo la giuria ha con semplicità “dato forma all’idea e reso lo spirito del burlesque”. Migliore modella è stata invece Mara De Florio che indossava un abito realizzato dalla sorella
Naomi. Il vero vincitore, però, è stato il Laboratorio culturale Nuovo Cinema Pacifico che, in una gremitissima
sala, ha dimostrato come il connubio tra arti e il progetto interdisciplinare
che porta avanti da oltre un anno, paghi in termini di partecipazione e qualità. A scaldare il pubblico le due ballerine Dixie Ramone e Blanche Lenoir che
hanno messo in scena, tra un abito e l’altro, sei spettacoli di burlesque, con tanto di spogliarello finale (Dixie
Ramone con “La sposa”, “The black kat” e “Black baloons” e Blanche Lenoir con “Militar march”, “La segretaria” e “My cute little doggy”). Diciannove gli stilisti e sarti in concorso, con proposte e interpretazioni
del burlesque che hanno spaziato per genere e fantasia: dal classico allo
sperimentale, come la performance “tecno-cyber” del gruppo Oide Zero. A seguire il travolgente concerto di Antonio Sorgentone e
la sua band e il dj set, sempre in tema burlesque, di Sille Luna from
Copenaghen. E poi la gente, il pubblico, tanto, che fino a tarda notte ha
animato il Nuovo Cinema Pacifico e che ha interpretato al meglio la serata,
vestendosi a tema e animando una serata indimenticabile. (zac 7)
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
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SIG. DIRETTORE,
non siamo mai scesi così in basso. Gli indiani, quelli che fino a ieri noi con sussiego consideravamo
fra gli ultimi del mondo, ci ritengono ora simili a loro. Lo dice il giornale The Hindù, che fa un parallelismo tra la democrazia asiatica e il nostro paese, trovando
un comune denominatore nella corruzione e non solo. Sostiene che la gran parte degli indiani dichiara di sentirsi a casa sua in Italia perché le due società sono affini, avendo gli stessi vizi: vita caotica, evasione fiscale incontrollata, mafia, governo incapace, benestanti che se la spassano, poveri affidati alle
organizzazioni caritatevoli, familismo che dilaga, casta politica esorbitante e costosa. Anche da loro, continua il giornale, come in
Italia, quasi nessun politico accusato di corruzione, abuso d’ufficio o anche semplicemente di appropriamento di denaro pubblico, è mai andato in prigione. Ma su una cosa il The Hindù ci tiene orgogliosamente a prendere le distanze da noi:” Alla guida dell’India non abbiamo certamente un casanova vecchio e sfinito come Silvio
Berlusconi, le cui nottate al Bunga Bunga, dove è spesso circondato da lolite minorenni, hanno suscitato sensazioni di vergogna
miste a orrore. Tali comportamenti non sarebbero possibili in India per via
delle regole sulla moralità pubblica e privata.”
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