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Le foto
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Lunedì 14 Febbraio 2011 - Il Santo del giorno: San Valentino, vescovo e martire.
Patrono degli innamorati
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E’ il giorno dedicato all’Amore in nome di san Valentino. Auguri a tutti gli innamorati, a tutti coloro
che hanno sentimenti d’amore per ogni essere di questa nostra Terra; che sanno commuoversi al
dolore e alla gioia altrui
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Il tempo... ieri - Il bel tempo ci ha lasciato! Ieri la giornata è stata velata, con gradi di calore tornati nella media stagionale per i nostri
paesi di montagna. Temperature: massima 8,6 C; minima -0,2° C; attuale 1,8° C (ore 23,30).
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LA BATTAGLIA DI ANTRODOCO
(Seconda Parte)
Nei mesi di Gennaio e Febbraio del 1821 le monarchie europee si riunirono a Lubiana. Lo scopo del congresso è di ristabilire l'ordine antecedente alla concessione degli Statuti liberali. A
quest’assise partecipò anche Ferdinando I, re delle due Sicilie, il quale dovette rinnegare l
giuramento fatto al momento della concessione della Costituzione liberale. Per
abrogare i diritti concessi aveva bisogno delle forze armate, ed essendo il suo
esercito comandato da ufficiali liberali e quindi non disposti a reprimere
eventuali moti popolari, dovette richiedere l'intervento dell' esercito
austriaco. Il contigente militare austriaco era comandato dal gen. Giovanni
Frimont. Le forze asburgiche ebbero libero accesso nei territori dello Stato
Pontificio ed incontrarono la prima resistenza nella Sabina. Dal 7 al 9 marzo
del 1821 si svolse la battaglia nel Circondario di Cittaducale (Antrodoco era il centro pirncipale di questo
distretto). Le truppe del gen. Frimont si scontrarono con un reggimento del
secondo corpo di armata borbonico. Il reggimento comandato dal col. Russo fu
sconfitto, ma la battaglia poteva avere un esito diverso se l'altro
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reggimento avesse proceduto alla prevista manovra a tenaglia. Tale manovra non
fu attuata, né si oppose resistenza lungo la strada che porta a L'Aquila. Resistenza che sarebbe stata facilitata dall'orografia della zona.
Il generale Pepe, che in numerosi libri, scrisse del coraggio dei propri
soldati, ma anche della sfortuna in cui era incappata la spedizione, si
dimenticò di scrivere che i soldati furono lasciati soli, mentre le truppe difendevano
Civitatomassa con due soli cannoni lo stato maggiore era già a Popoli. I liberali, dopo poco più di vent'anni, furono sconfitti dalle forze conservatrici in Sabina, infatti già nel 1799, il martedì dopo Pasqua ed il 2 maggio. i Sanfedisti batterono le truppe di Murat. La
sconfitta militare del Pepe nasce anche dalla controversia tra i patrioti
democratici siciliani e la borghesia liberale napoletana. I democratici
siciliani puntavano all'eversione della feudalità, ovvero volevano che i feudi incolti fossero ceduti ai contadini (battaglia
combattuta sotto tutti i regimi e vinta solo con la Riforma agraria dell'Italia
repubblicana). I Liberali napoletani, sotto il regno di Murat, avevano
acquisito grandi patrimoni terrieri e non volevano perderli. Questo contrasto
minò la compatezza del fronte liberale. L'esercito austriaco potè entrare in Napoli senza che ci fossero ulteriori scontri.
Felice Gentile
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Che gran confusione regna
nella nostra vallata!
Se da un paese si odono echi di “ Comitati Civici “ che vorrebbero difendere a spada tratta il proprio paese dall’invasione dei marziani, in altri paesi si pensa a realizzare le “pale eoliche” come fonte di eterna giovinezza elettorale, perdendo le prerogative dei
territori di quel poco che è veramente utile e di turisticamente vantaggioso: la montagna. Se tutti i Comuni
in crisi economica, con i bilanci risicati, grazie anche alle tante e troppe
spese a volte inutili del passato, ora si trovano davanti all’alternativa del “ facile guadagno “ installando le pale eoliche. Ma nessuno si è posto il problema dov’è la fregatura, ebbene la fregatura c’è ed è li dietro l’angolo, difatti il cittadino di buon senso sa che i facili guadagni spesso
nascondono il “depauperamento“ dell’unico bene che possediamo localmente, e nulla andrà in tasca ai cittadini residenti.
Quindi se i Comuni in una parte del proprio territorio installeranno le
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pale eoliche, cosa accadrebbe se poi tutti i Comuni installano pale eoliche in grande
scala ? Vivremo in zone dove l’ecosistema esclusivo che è stato creato nell’arco di centinaia di anni, verrebbe annullato grazie ai fallimenti di alcune
amministrazioni che non avendo altro da proporre oltre la solita sagra in
piazza, si inventano l’assistenzialismo economico che non porta gente dove il paese si sta spopolando,
dove le scuole hanno le multi classi perché di studenti c’è ne sono sempre di meno, dove le famiglie non trovano lavoro, e quindi tornano
ad emigrare lasciando il futuro la vallata in mano ai pensionati della terza età, e ai nostri amici comunitari ed extracomunitari.
Invece non si pensa che la legge per fortuna sta cambiando, e con il federalismo
gli introiti che verranno elargiti ai Comuni, come risarcimento del danno
procurato a livello ambientale da queste torri gigantesche, saranno ripartiti
anche agli altri Comuni limitrofi nel contesto del “federalismo energetico “.
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IMMONDIZIA:
SI PUÒ RISPARMIARE?
La risposta è sì
La raccolta differenziata dei rifiuti urbani sono una condizione di civile partecipazione al mantenimento delle buone
condizioni per lo smaltimento. Fare raccolta differenziata significa
selezionare all’origine i vari materiali per permettere un facile riciclaggio di tutto quanto è ricuperabile per il riutilizzo. L’apporto in discarica di materiale selezionato ricuperabile ha un ritorno
economico. La differenziata deve raggiungere una percentuale intorno al 65 %,
il dato è stato stabilito in sede europea, per cui più si differenzia più si diminuzione dei costi dello smaltimento. Il condizionale è d’obbligo perché in Italia il cittadino sa quello che spende ma non gli viene mai concesso di
conoscere i ricavi. Quelli sono tabù. (si pensi alla gestione dell’acqua). Per incidere ancor più sulla diminuzione dei costi molti Comuni si sono dotati, singolarmente o
associati, delle “isole ecologiche”. Cosa sono? Sono aree attrezzate e recintate, dove si depositano temporaneamente, i vari rifiuti suddivisi per categorie, in cassoni predisposti per l’autotrasporto. Quando l’accumulo ha completato un carico si chiama l’azienda addetta allo smaltimento per il trasporto alle discariche autorizzate. Le “isole ecologiche” creano di per sé fonte di risparmio per le seguenti ragioni: 1) non impegnano il personale dell’azienda principale, giornalmente, per lo smaltimento, ma quando i carichi sono completi; 2) la frazione di umido non viene portata in
discarica ma ci si crea il compost, ottimo fertilizzante, che si riutilizza in
agricoltura; 3) il Comune organizza in proprio o con incarico di servizio a
entità locali (cooperative) di raccogliere i rifiuti porta a porta e trasportarli
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nell’isola; 4) per gli ingombranti il cittadino può portarli direttamente nell’isola in certi giorni ed a certe ore di apertura; 5) tra le varie raccolte si
alloca nell’isola anche un raccoglitore per gli oli delle fritture domestiche, fortemente
inquinanti, se versati negli scarichi casalinghi, come usualmente viene fatto.
Si vuole avere un riscontro di quanto sopra? Basta andare a Portici (NA) a
constatare de visu cosa il sindaco ed i cittadini di Portici sono stati capaci
di organizzare. Portici è una rarità nella infernale bolgia della immondizia Campana. Non si può dire che le “isole ecologiche” non si possono fare, così come mi rispose il sindaco di Cocullo allorché gli proposi la creazione di un “isola”. Mi chiesi: ma questo signore saprà di cosa sto parlando? E mi risposi di no. Questione delle conoscenze e del
sapere. Ho le mie certezze perché a suo tempo feci uno studio approfondito sulla raccolta differenziata. Scrissi
anche un capitolato speciale su come si doveva mettere in pratica il tutto a
livello di appalto e di gestione. Considerai anche i materiali da fornire ai
cittadini per la raccolta. Di ingombrante da tenere in casa c’era solo il raccoglitore dell’umido, uguale a quello dato in dotazione, e un contenitore di cartone per la carta. Gli altri contenitori erano, e sono, perché sono così stati considerati altrove, sacchi di plastica. Questa soluzione tiene conto
degli spazi angusti delle vecchie case che non hanno gli spazi per allocare i sette bidoni che sono stati distribuiti a Cocullo e forse negli altri Comuni della zona. Questo lavoro e la campionatura
venne a suo tempo da me illustrata e consegnata ad un primo cittadino di un
paese della Valle. Non ha avuto seguito. Dotarsi di un centro di raccolta
serve, come maggiore stimolo per la differenziazione, per un minor costo per la
raccolta, ad una immediata verifica della separazione all’origine dei materiali. Tutto ciò a beneficio del cittadino perché i costi di raccolta si abbasserebbero, sommandosi ai proventi della vendita dei materiali riciclabili.
Eraldo Biasetti
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PROVINCIA DELL’AQUILA: Agenda 21 Locale – Forum
“Uso della Risorsa Idrica nel territorio provinciale”
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La Provincia dell’Aquila è fortemente impegnata nelle Politiche Ambientali e considera l’acqua un bene fondamentale per tutti gli aspetti dello Sviluppo Sostenibile. A
tal fine l’Amministrazione, nell’ambito della prosecuzione del Processo di Agenda 21 Locale, sta portando avanti
il proprio Piano di Lavoro 2007/2008 il quale, nell’ambito delle Politiche Energetiche, prevede la Redazione dello Stato di Fatto
dell’Uso delle Risorse Idriche nel territorio provinciale, con particolare attenzione
alla possibilità di migliorare l’apporto di energia rinnovabile da fonte idraulica. Il progetto, articolato in
varie fasi, prevede la massima partecipazione e condivisione delle azioni. In
tal senso risulta molto importante il coinvolgimento di tutti i portatori di
interesse sul territorio (cittadini, Istituzioni, Imprese, Associazioni)
attraverso attività di informazione e comunicazione, affinché si possano acquisire indicazioni e suggerimenti utili alla definizione di un
Piano d’Azione Locale sul quale basare le future politiche programmatorie dell’Ente in materia. La Provincia, nell’ottica di stimolare la più ampia partecipazione possibile del territorio, organizza pertanto i seguenti
due Forum nei quali affrontare le medesime tematiche: Sulmona - 17 Febbraio
2011 – ore 9:00 - Sala convegni sede Provincia dell’Aquila - Via Mazara,42; Avezzano - 24 febbraio 2011 - ore 9.00 – Auditorium Biblioteca dell'Agenzia Regionale per la Promozione Culturale – Via Cavalieri di V. Veneto, 5.
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PALA EOLICA
Che meraviglia!
Questa originalISSIMA pala eolica l’abbiamo trovata in uno dei paesi della nostra Valle del Sagittario. Funzionava
benissimo! E’ proprio vero che gli Italiani, oltre a tutto il resto, sono un popolo di
inventori. Se Cocullo avesse posto su Pietrafitta una serie di pale come
questa, sarebbe stato uno spettacolo di grande “meraviglia”.
Non vi diciamo dov’è, anche perché a molti certamente è nota. Lasciamo comunque a quei pochi visitatori che non la conoscono di
indovinare il paese. Grazie!
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Caro Roberto
nei mesi scorsi su iniziativa del Gazzettino della Valle, abbiamo avuto
l'opportunità di segnalare il nostro luogo del cuore grazie al FAI - Fondo Ambiente Italiano.
Il nostro Lago si è classificato al 274° posto con circa 10 segnalazioni. Mi aspettavo una maggiore sensibilità rispetto al tema proposto. Ma la natura ci insegna che un grande fiume o una
grande cascata sono la risultante di tante gocce d'acqua. Una grande e giusta
idea può crescere fino a diventare un grande fiume o una grande cascata se nutrita dalla
cultura, dalla conoscenza e dalla ricerca della felicità secondo lo spirito di Oscar Wilde Il nostro paese non potrà mai essere grato abbastanza al Fondo per l'Ambiente Italiano per quello che fa.
Mi pare sia cosa giusta promuovere e far conoscere quello che il FAI fa. Per
questo ti inoltro la mail che ho ricevuto per aver partecipato all'iniziativa
(ho inviato alcune foto e una riflessione mutuata dal Manzoni) Intanto il mio pensiero va al nostro lago "dove il cerchio silenzioso dei monti che lo circonda, ne fa un rifugio di
tenerezza accorata e singolare".
Franco D’Alessandro
Gentile Franco,
cosa significa oggi essere felici? In un mondo ormai giunto nel Terzo Millennio è fondamentale prendersi uno po’ di tempo per riflettere su cosa, davvero, ci renda felici.Se, come spesso
accade, la saggezza di Oscar Wilde vale anche per i nostri giorni, essere in
grado di scoprire e riscoprire la gioia che ci può regalare ciò che già abbiamo può essere la porta attraverso cui accedere a una nuova dimensione della felicità. Le meravigliose opere d’arte, i monumenti che raccontano la nostra storia e la nostra identità, gli straordinari paesaggi che rendono unico il nostro Paese sono doni
meravigliosi che abbiamo ricevuto senza il bisogno di chiederli, e non
aspettano altro che di essere goduti. Ti invitiamo a riscoprirli insieme a noi,
a entrare in una grande famiglia in cui trovare un differente modo di vivere la
quotidianità e il tempo libero arricchendo la mente, il cuore e lo spirito.Segnalando il tuo
luogo del cuore hai dimostrato di avere a cuore il patrimonio d’arte e natura italiano, di aver deciso di vivere con le “antenne alzate” e di voler fare qualcosa di concreto per il tuo Paese. Permettici dunque di
presentarti il mondo FAI, un mondo ricco di attività e offerte culturali per vivere nuove esperienze culturalmente vivaci,
stimolanti e arricchenti. Benvenuto!