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Giovedì 10 Febbraio 2011 - Il Santo del giorno: Santa Scolastica, religiosa (480 - 547)

Il tempo... ieri - Clima ancora mite, ma con correnti fredde arrivate nel pomeriggio, che hanno abbassato i gradi di calore. In serata sono apparse le stelle. Temperature: massima 15,3 C; minima 1,3° C; attuale 3,4° C (ore 23,30).
 

Marino Vocci

Fughe
e approdi

Il ramo d'oro
Editore

Collana Passaggi
(2010)
La Coldiretti Provinciale
propone ronde di volontari
Per fare la guardia alle greggi
 
La Coldiretti Provinciale ha avanzato la proposta di istituire ronde volontarie per fare la guardia alle greggi, per tutelare la specie e anche l’attività delle aziende agricole. Secondo il direttore Raffaello Betti «occorrono collaboratori nella sorveglianza con pastori e allevatori» da sempre alle prese coi danni causati da lupi e cani inselvatichiti. «La recente ricolonizzazione, da parte del lupo, di aree da tempo non più interessate dalla sua presenza sta determinando un aumento delle problematiche sull’allevamento zootecnico brado», spiega Betti. La Coldiretti da un lato plaude alla tutela della biodiversità, dall’altro sollecita una riflessione sulla necessità di un’adeguata conciliazione della tutela ambientale con l’attività agricola. «La presenza del lupo è sintomatica di un ambiente sano e va vissuta come ricchezza e dimostrazione del buon lavoro dell’agricoltura. Ma resta molto da fare per arrivare a una vera mitigazione dei conflitti e trovare il giusto equilibrio. Esistono gli indennizzi per eventuali danni al bestiame. Tuttavia il quadro legislativo è disomogeneo e presta scarsa attenzione alle modalità di accertamento, alla standardizzazione dei metodi e alla tipologia degli allevatori oggetto del danno. I piccoli allevamenti hanno difficoltà ad applicare le misure di prevenzione per ragioni economiche e in presenza di danni occorre accertare se sono stati il lupo o i cani». In quest’ultimo caso i rimborsi sono una chimera. Queste altre misure preventive: recinzioni elettrificate, cani da guardia e ricoveri temporanei per bestiame al pascolo e greggi. «Il problema permane per i bovini che restano al pascolo anche la notte. Inoltre, anche quando gli animali sono protetti nelle ore notturne, gli allevatori possono comunque avere delle perdite, dovute agli attacchi del lupo che avvengono di giorno quando gli animali sono al pascolo». (Fonte, “Il Centro”)
Lo scrittore, l'infaticabile scopritore di luoghi, storie e sapori dell'Adriatico, il viaggiatore leggero Marino Vocci a Pescara (Circolo Overlook) a presentare "Fughe e approdi". Un viaggio fra storie e culture diverse e di confine fra Trieste e l'Istria, un incontro con l'autore proposto dall'Associazione Riformando, ma anche l'occasione per fare il punto sulla realtà che oggi vivono quelle terre di frontiera. Ne discuteranno con Marino Vocci: Maria Rita Leto, docente di Lingua e Letteratura Serbo Croata alla D'Annunzio; Francesco Caccamo, professore di Storia dell'Europa Orientale; Massimo Luciani, presidente dell'Associazione Riformando. Modera Marco Presutti. ( Segnalato da Elettra Rinaldi)
 
AMMINISTRATIVE
A VILLALAGO
Ieri mattina nell’aprire la posta elettronica ho avuto un grande piacere nel ricevere una lettera di alcuni giovani di Villalago, che hanno risposto all’appello di partecipare al “Forum”, istituito da questo giornale on line. L’ho letta con grande attenzione e ho apprezzato le loro osservazioni, nonché le loro proposte. L’ho inserita nel link del “Forum”, perché ognuno la possa leggere. Colgo l’occasione per ribadire un concetto espresso già in precedenza.
Questo sito ha lanciato l’idea di una lista unitaria, con il presupposto di verificare se sia possibile un salto di qualità, per l’aggregazione di persone responsabili e capaci, che possano amministrare, mettendo da parte rivalità personali e politiche. Se questo sarà possibile, si potrà stilare il programma amministrativo con il contributo di tutti, rendendolo condivisibile e realizzabile in tutte le sue finalità e i suoi obiettivi.
 
COME SI SPERPERA
IL PUBBLICO DENARO

L’Italia è formata da uno stivale e da un paio di appendici per una superficie totale di Km² 301.376. Gran parte di questa superficie è montagnosa. La catena delle Alpi. La dorsale Appenninica. La popolazione al 31.12.2009, composta da 60.219.824  persone residenti. Per amministrare e gestire questo territorio e questo popolo abbiamo una superelefantiaca organizzazione pubblica. Stato, Regioni, Province e Comuni. La grandiosità di tale apparato dovrebbe dare al cittadino un servizio sociale all’avanguardia nel mondo. Invece siamo alla pari o al disotto di quei paesi considerati terzo mondo. L’Italia, a mio avviso, è quarto/quinto mondo.
Riepilogo:  lo Stato Centrale; 20 (venti) Regioni; 110 (centodieci) Province; 8094 (ottomilanovantaquattro) Comuni.
Lo Stato Centrale ha un mastodontico apparato formato da: la Presidenza della Repubblica; la Camera dei Deputati; il Senato della Repubblica; più gli annessi e connessi.
La Camera dei Deputati è riempita di 630 (seicentotrenta) deputati; Il Senato della Repubblica è riempito di 315 (trecentoquindici) senatori;
Ben 945 persone sulle spalle dei cittadini. Sono lì a discutere e litigarsi i fatti personali ed a fare un lavoro di duplicazione delle decisioni. Tanto per fare un paragone calzante: La Germania ha una superficie di km² 357.021 ed una popolazione di 82.259.000 è amministrata da due camere, con compiti diversi, quindi non una duplicazione, Bundestag (dieta federale) con 656 deputati e Bundesrat (consiglio federale) con 69 membri. Ha 16 lander contro le nostre 20 regioni. Mi sembra che noi siamo degli sciuponi e grandi sperperatori delle pubbliche risorse.
Quale è il costo dell’apparato pubblico italiano? Una enormità. Stato centrale i cui onorevoli membri non governano, passano il tempo a
discutere di privati scandali, più o meno veri o inventati pur di reclamare le dimissioni a destra e a manca, spudoratezza bella e buona senza ritegno alcuno. Allo Stato Centrale aggiungiamo le 20 Regioni e relative organizzazioni, umane e materiali, per la gestione della cosa pubblica, o dei personali interessi? E allo stato Centrale e alle 20 Regioni aggiungiamo le ben 110 Province e le relative risorse. E allo Stato Centrale, alle 20 Regioni, le 110 Province aggiungiamo ben 8094 Comuni. Di fronte a questi numeri, e di conseguenza ai grandi costi, che pesano sulla pelle dei cittadini, si dovrebbe fare qualche giusta e saggia riflessione. Non essere il gregge che segue l’uno o l’altro capo ma essere pensanti.
L’arma che il popolo ha in mano è, come dice la Costituzione, la Sovranità. E come i politici dicono, riempiendosi la bocca della parola grossa, si torna al voto così il popolo Sovrano decide da chi vuole essere governato. L’arma che il popolo deve usare, contro questa pletora di politicanti incapaci, è astenersi dal voto. È la risposta che la classe politica al potere merita. Raddrizzare i conti e demolire il debito pubblico si può fare in modo semplice ma deciso. Tagliare i politici:  per l’Italia bastano 300 (trecento) deputati e 60 (sessanta) senatori. Abolizione delle 110 Province. Accorpamento dei Comuni limitrofi creando comunità di cittadini residenti da 2.500 a 5.000. Gli attuali 8.094 si più che dimezzerebbero con un beneficio economico enorme. Chiunque può farsi quattro conti e valutare il minor costo dell’intera azienda Paese. Ce n’è di che risanare il debito pubblico. Responsabilizzando le persone fisiche, non le entità, permettendo così di far pagare chi produce danni e chi sperpera pubblico denaro come oggi avviene. Probabilmente ci sarebbe un miglior governamento a tutti i livelli, dando, ai cittadini pagatori, più utilità di  servizi, che oggi non hanno. Più lavoro, migliori e più efficienti trasporti, più infrastrutture, una sanità più efficiente, una scuola più vicina alle realtà presenti e future e via dicendo. (Eraldo Biasetti)
 
''Regioni e testimonianze d'Italia''
Per la regione Abruzzo
l’ass. alla Cultura De Fanis

In occasione del 150* anniversario dell'Unita' d'Italia, Roma ospitera' la mostra ''Regioni e testimonianze d'Italia'' che, dal 27 marzo al 3 luglio, sara' nei luoghi del Giubileo del 1911: Complesso del Vittoriano, Palazzo di Giustizia, Valle Giulia, Castel Sant'Angelo, e l'aeroporto ''Leonardo Da Vinci'', inaugurato nel 1961 in occasione del centenario                        
della ricorrenza. L'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, partecipera' oggi, giovedi' 10 febbraio, alla presentazione del progetto. La cerimonia, in programma alle ore 18, al Vittoriano, vedra' la partecipazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, del presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unita' d'Italia, Giuliano Amato, del consigliere per la conservazione del Patrimonio artistico della Presidenza della Repubblica Italiana, Louis Godart, dello storico Lucio Villari, del consulente del Presidente del Consiglio per le celebrazioni del 150*, Paolo Peluffo, e del presidente di ''Comunicare Organizzando'', Alessandro Nicosia. Coordinera' gli interventi Bruno Vespa.