Le foto
dei nostri
lettori
 
Giovedì 3 Febbraio 2011 - Il Santo del giorno: San Biagio, vescovo e martire (Morto a Sebaste, ca. 316)

Il tempo... ieri - ALLA CANDELORA se c’E’ sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno... così recita un proverbio popolare. E ieri c’è stato un solicello. Temperature: massima 4,9 C; minima -1,2° C; attuale -0,5° C (ore 23,30).
 
AMMINISTRATIVE A VILLALAGO
 
Il leader della Dc abruzzese
SEN. GIUSEPPE SPATARO
Commemorato in Senato
Con una pubblica cerimonia
Nato a Vasto nel 1897
E’ deceduto a Roma nel 1979
LETTERA APERTA
AI GIOVANI DI VILLALAGO

Cari giovani, so che molti di voi seguono questo sito e ne condividono il fine. I nostri compaesani, sparsi nelle terre d'America, dell'Australia, ma anche d'Eruropa, hanno la possibilità, tramite internet, di essere virtualmente vicini al nostro pase.
Questo sito ha indetto un "forum" sulle prossime amministrative di primavera, per conoscere idee e opinioni sul nostro invito a presentare una lista unitaria, rivolto a tutti i Villalaghesi, anche ai nostri compaesanI "fuori sede".
Piuttosto che starvene in disparte, non lasciate che a decidere siano solo quelli che, per dirla con un eufemismo, hanno un'età matura. Vi prego di intervenire e di esprimere con assoluta franchezza le vostre idee, la vostra opinione.
Si dice sempre che gli anziani debbono lasciare il testimone ai giovani. E dovrebbe essere così. Perché questi lo possano ricevere, devono, però, correre insieme con gli altri compagni della stessa staffetta. Se non partecipano alla competizione, se non sentono addosso il sudore della corsa, non riceveranno mai il testimone.
Vi prego, cari giovani, di partecipare.
Con affetto, Roberto Grossi
Ieri mattina nella Sala Nassirya di Palazzo Madama è stato commemorato il Senatore Giuseppe Spataro, leader indiscusso del partito della Democrazia Cristiana. Erano presenti il vicepresidente del Senato Domenico Nania, il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, il senatore Gianpiero D’Alia, l'ex ministro Remo Gaspari e la vastese Anna Paola Sabatini, responsabile nazionale scuola formazione del partito centrista e studiosa della figura del politico. In veste istituzionale hanno partecipato all’incontro il Comune di Vasto nella persona del sindaco Luciano Lapenna insieme con i rappresentanti istituzionali di Regione e Provincia. Erano presenti, tra gli altri, gli eredi del senatore scomparso insieme con la figlia Anna, ex parlamentari abruzzesi che ne conservano il ricordo dell’esperienza comune ed autorevoli rappresentanti del mondo accademico.
«Avere la possibilità di rendere omaggio ad un uomo politico vastese che ha avuto una funzione tanto importante, in una sede istituzionale come quella del Senato e in un anno tanto particolare qual è quello in cui celebriamo l’Unità d’Italia, rappresenta
un’emozione che sono sicura rimarrà nella mia memoria non solo politica ma di vita - dice Anna Paola Sabatini - In un momento politico così particolare come quello che stiamo attraversando ripercorrere il percorso di una storia tanto autorevole e positiva per l’Italia è una necessità e il fatto che si possa farlo attraverso la figura e l’opera di un concittadino vastese è un’opportunità e un grande onore».
La cerimonia si è conclusa con la recita di una preghiera da parte di Don Emilio Bettini, dell'Ufficio pastorale universitario.
Giuseppe Spataro, definito un "protagonista silenzioso nella costruzione dell'identità nazionale", è stato ricordato, in particolare, per gli incarichi e il lavoro svolto nei settori della stampa e dell'informazione. Ha riorganizzato il quotidiano 'Il Popolo' ed è stato presidente Rai dal 1946 al 1951. Il politico vastese si è battuto perché il suo Abruzzo fosse incluso nella Cassa del Mezzogiorno. Alle ore 18,00 a Vasto nella Cattedrale di San Giuseppe  su iniziativa del "Comitato Senatore Giuseppe Spataro", è stata celebrata una santa messa presieduta dal vescovo di Chieti, mons. Giuseppe Forte.
 
Sono solo cinquanta gli esemplari esistenti di Orso Marsicano
CINQUE REGIONI INSIEME PER TUTELArne la sopravvivenza
L'ultima ricerca scientifica che ha interessato i territori del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e zone limitrofe ha censito in 50 gli esemplari di Orso bruno marsicano ancora esistenti. Il dato e' stato reso noto oggi dal presidente del Pnalm, Giuseppe Rossi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto comunitario Life-Arctos, che vede la partecipazione diretta di cinque regioni in collaborazione con associazioni ambientaliste e parchi naturali. "Si tratta di una cifra nettamente al di sotto della soglia di sopravvivenza - ha spiegato il presidente del Pnalm - e per questo siamo molto preoccupati per il futuro di questo esemplare. Il Parco e gli enti locali stanno facendo molto per la tutela e conservazione della specie e non e' un caso che negli ultimi anni l'incidenza delle morti violente dell'Orso bruno marsicano sia sensibilmente diminuita. E' chiaro che con queste cifre e' necessario fare di piu' e questo progetto e la sinergia con la Regione Abruzo vanno in questa direzione". Proprio sulle cause di decesso dell'Orso marsicano il presidente Rossi ha fornito alcune importanti cifre. "Nel periodo dal 1980 al 2003 le uccisioni violente di Orsi                                        
marsicani sono state 56 con una media annua di 2,5 morti. Nel periodo 2004-2010 le morti accertate sono state 13 con una media annua di 1,7. In termini percentuali - ha spiegato Rossi - la soglia si e' abbassata dal 5 al 3,2%, ma il numero esiguo di esemplari censiti ci costringe ad innalzare l'azione di tutela e di controllo sul territorio". Il progetto Life-Arctos in un certo senso risponde a questa importante esigenza e vede il Pnalm soggetto capofila. "L'obiettivo dell'azione - ha spiegato Cinzia Sulli, responsabile scientifico - e' mettere in sinergia le due aree di conservazione dell'Orso bruno in Italia, e cioe' le Alpi per l'Orso bruno alpino e gli Appennini centrali per l'Orso bruno marsicano". L'impegno dichiarato del progetto e' la crescita delle popolazioni di Orsi bruni in modo da scongiurare l'estinzione, arrivando ad ottenere una presenza stabile su quel territorio italiano che ancora oggi offre idonee condizioni ecologiche. Al progetto che conta su una dotazione finanziaria di circa 3,6 milioni di euro tra Unione europea e cofinanziamento di tutti i partners, partecipano cinque regioni: Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Provincia di Trento. (AGI)
 
LEGAMBIENTE E ITALIA NOSTRA
Si oppongono
alla costruzione
ALL’AQUILA dell’AUDITORIUM
DELL’ARCH. RENZO PIANO

Legambiente e Italia Nostra dell'Aquila si oppongono alla costruzione dell’auditorium progettato dall'architetto Renzo Piano.
L'opera sorgerà all'interno del cinquecentesco Forte Spagnolo che ospitava, in un auditorium da 240 posti ora inagibile a causa delle lesioni alle strutture provocate dal sisma, l'attività sinfonica della Società Baratelli. ll progetto è già stato approvato dal Ministero per i Beni culturali, dalla giunta comunale di L'Aquila e dai Vigili del fuoco.I fondi per la costruzione dell'auditorium provengono dalla Provincia di Trento e i lavori comincerebbero il 6 aprile 2011.
L'edificio, secondo il progetto, è formato da tre distinti volumi in legno a forma di cubo tra loro collegati: il primo cubo - cuore del progetto - ha un lato di 18 metri ed ospiterà l'auditorium (capienza 238 spettatori e 40 orchestrali). Il modulo è caratterizzato dall'essere inclinato di 30 gradi: al suo interno la gradonata che ospita il pubblico è collocata sulla faccia inclinata, permettendo così di avere una visibilità ottimale. La sala sarà di colore rosso, alludendo all'energia, alla musica e alla gioia di stare insieme. Ai lati del cubo principale, gli altri due cubi, più piccoli, che ospiteranno il foyer e i camerini di musicisti e artisti. Nelle immediate vicinanze dell'auditorium verranno tra l'altro piantati 200 alberi, numero uguale a quello necessario per realizzare la cubatura principale dell'edificio. «I problemi sono diversi - ha detto Franco Salvati (Legambiente) - innanzitutto il danno paesaggistico, ambientale e storico-monumentale e poi si sacrificherebbe uno spazio verde pubblico per la costruzione di un'opera provvisoria di 6 milioni di euro».
 
… quelli del “CONTROCULTURA” di Sulmona
«La critica non è una passione del cervello ma il cervello della passione»
Partecipazione, confronto e aggregazione, parole e azioni da collocare in un ambito di maturazione collettiva, di autogestione di uno spazio, di un’idea di creazione di un polo aggregativo nel quale poterci ritrovare con la nostra fantasia, le nostre proposte, le nostre prospettive. Analizzare e proporre soluzioni alternative per la trasformazione dello stato di cose presenti, per sconfiggere un immobilismo troppo radicato, per ri-affermare l’esistenza di un futuro concreto e realizzabile, per la nostra città e per tutti noi.
In un mondo fondato su uno stato di guerra permanente e sulla violenza diventata ormai preventiva, abbiamo deciso di schierarci dalla parte di chi lotta contro il bellicismo dilagante, contro gli eserciti e contro il militarismo. Viviamo in un paese che è in guerra, che mette i militari nelle nostre strade e manda truppe in Afganistan ad occupare, ammazzate e bombardare: noi abbiamo deciso di schierarci dalla parte dei pacifisti, dei disertori, dei senzapatria.
Nella «fortezza Europa», dove ci sono leggi che permettono che i bambini muoiano annegati nel Mediterraneo, che i profughi vengano rinchiusi nei lager del nuovo millennio, che la schiavitù e la tratta di esseri umani costituiscano la base di un’economia sempre più criminale, noi abbiamo deciso di schierarci dalla parte dei bambini, delle vittime delle guerre globalizzate, degli antirazzisti, dalla parte di chi lotta contro i nazionalismi e le frontiere, contro la solitudine e l’esclusione sociale.
In uno Stato come l’Italia, la cui democrazia di guerra costringe tanti a soffrire per  arrivare a fine mese, perché il lavoro non c’è e quello che c’è è pericoloso, malpagato, precario; in uno Stato che costringe i giovani al precariato-a-vita, in cui le leggi rendono i lavoratori schiavi e ricattabili, alla mercé di padroni che ogni giorno lucrano sulla nostra vita, noi abbiamo deciso di schierarci dalla parte di chi vuole un mondo senza servi né padroni, dalla parte di chi combatte per un domani più giusto e contro un ordine fatto di paura, di morte e di sfruttamento.
In una regione che vuole fare delle devastazioni ambientali e della politica del cemento, degli inceneritori e della cave, dei veleni e della petrolizzazione, della privatizzazione di acqua, sanità e scuola il volano di un modello di sviluppo obsoleto e pericoloso, noi abbiamo deciso di schierarci dalla parte di chi lotta per una società ecologica, più sostenibile, solidale e interculturale, dalla parte dei territori e delle comunità in rivolta per la difesa dei beni comuni, contro la privatizzazione delle nostre esistenze e la svendita del nostro ambiente.
In una provincia terremotata, dove la politica dell’emergenza è servita solo a chi aveva fretta di chiudere grossi affari, senza nulla predisporre a tutela del reddito, del lavoro, dell’assistenza, della previdenza, del sostegno alle fasce sociali più deboli, noi abbiamo deciso di schierarci dalla parte di chi lotta quotidianamente contro coloro che continuano a far profitti sfruttando le catastrofi e impoverendo i territori.
In una città dove molti non possono permettersi una casa e un luogo dove vivere, mentre case vuote vengono fatte marcire incentivando così la speculazione, noi pensiamo che la proprietà privata non sia poi qualcosa di così tanto sacro, e abbiamo deciso di schierarci dalla parte  
di chi vuole un mondo dove tutti abbiano una casa, di chi vuole un mondo di liberi e di uguali.
Per queste ragioni sarà attivo a Sulmona lo spazio sociale gestito dal «CONTROCULTURA», in via Ercole Ciofano, presso la sede di Sinistra ecologia e libertà e dell’UdS; uno spazio che vuole includere non escludere, in cui tutti partecipano e tutti sono responsabili.
Riunione ogni sabato alle ore 16.00: servi di nulla, padroni di nessuno: all’arrembaggio del futuro!