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Mercoledì 2 Febbraio 2011 - Il Santo del giorno: Presentazione di Nostro Signore al tempio

Il tempo... ieri - Giornata fredda e nuvolosa. Il tempo si è mantenuto velato e nel grigiore assoluto, senza spiragli di cambiamento.  Temperature: massima 5,6 C; minima 0,0° C; attuale 3,4° C (ore 23,30).
 
 
IN Abruzzo sono 1.340.000 i residenti
ma crescono solo gli stranieri e gli anziani
Secondo i dati, elaborate dall'Istat, i residenti in Abruzzo al 31 dicembre 2010 sono poco più di 1.340.000, di cui 1.260.000 italiani (94%) e 80.000 circa stranieri (6%). 
I dati mettono in evidenza che la popolazione abruzzese, dove il tasso di crescita è fermo a 1,6 per mille abitanti, non riesce a seguire il trend di crescita che si registra a livello nazionale (4,3 per mille) e ancora meno le performance del Centro e del Nord (rispettivamente 6,6 e 5,6 per mille). Nel confronto con le altre regioni, il tasso di crescita della popolazione abruzzese è superiore solo rispetto a quello di Liguria, Friuli Venezia-Giulia e Piemonte e a quello di tutte le regioni meridionali, Sardegna esclusa. Sono i flussi migratori, dunque, ad aiutare la crescita della popolazione abruzzese, con un tasso che nel 2010 si è attestato sui 3,7 per mille. Molto meno confortanti, invece, i dati relativi alla crescita naturale, dove si registra un trend negativo pari a – 2,1 per mille abitanti. Secondo le stime dell’Istat, cioè, nel 2010 l’Abruzzo ha perso poco più di 2 residenti ogni mille a causa del sopravanzare del numero dei decessi su quello delle nascite (0,5 per mille il valore italiano). La popolazione è cresciuta invece di quasi 4 nuovi residenti ogni mille per fenomeni migratori. Anche in questo caso, però, i dati sono negativi sia rispetto a quanto
si era rilevato negli anni precedenti, sia rispetto alla media nazionale (4,8 per mille).
Più confortanti i dati sulla natalità, relativi però sempre alla popolazione straniera. La minore età media degli stranieri residenti, la maggiore propensione a procreare e la più bassa età media al parto delle donne straniere fanno sì che i residenti provenienti da altri Paesi contribuiscano all’aumento della natalità: quasi 16 bambini su 100 sono nati nel 2010 da madre straniera (18,8% il valore nazionale) e il tasso di fecondità totale regionale (1,3) è innalzato dal valore relativo alle straniere (2) contro quello delle italiane (1,2). Sul più alto tasso di fecondità delle donne provenienti dall’estero incide poi il fatto che esse mediamente partoriscono quasi 5 anni prima delle abruzzesi (27,9 contro 32,3 anni). Anche i flussi migratori, tuttavia, sono diminuiti: nel confronto con l’anno precedente il saldo totale si contrae passando dal 5,5% al 3,7%. Il calo riguarda sia la componente nazionale (trasferimenti da e verso altri Comuni), che passa dall’1% allo 0,4%, sia quella estera (trasferimenti da e per l’estero) che cala dal 5,5% al 4,7%. Nel confronto con l’anno precedente diminuisce il numero dei residenti italiani (0,2%) e aumenta quello degli stranieri (+5,9%). (Fonte, PdN)
FESTA DELLA CANDELORA
Alla Candelora
se nevica o se piove
dall’inverno siamo fora;
ma se c’è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno

LA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE chiude le celebrazioni natalizie e con l'offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone apre il cammino verso la Pasqua. La festa è caratterizzata dalla solenne benedizione e processione delle candele (simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti"), popolarmente nota come la “candelora”. La festa è anche detta della Purificazione di Maria. Secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi. Il rito cristiano della Candelora si svoge ancora in tutte le chiese della nostra Valle. Le candele benedette, secondo la tradizione contadina, venivano accese per allontanare le tempeste ed altre calamità naturali.
 
InvaliditA’ civile
Delibera del CIV dell’Inps

Nella seduta del 25 gennaio u.s. il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS è intervenuto sul tema del’invalidità civile approvando, in concomitanza con l’esame dei primi dati statistici relativi all’anno 2010, una specifica delibera di indirizzi rivolta agli Organi di gestione dell’Istituto.
L’anno 2010, come noto, è stato caratterizzato dall’avvio della riforma del procedimento per la concessione dei benefici in materia di invalidità civile, introdotta dall’articolo 20 della legge 3 agosto 2009, n. 102 e concepita per migliorare i servizi verso una fascia di popolazione che è davvero molto larga. Per dare un’idea del fenomeno, infatti, solo nell’anno 2010 risultano pervenute all’Istituto circa un milione e duecentomila istanze riferite ad altrettante domande di invalidità civile  e a circa seicentomila ulteriori istanze comunque collegate al medesimo riconoscimento.
Il presidente del CIV dell’Inps Guido Abbadessa ha dichiarato «Al di là dei freddi numeri, c’è la precisa consapevolezza da parte di tutte le componenti dell’Istituto che dietro ogni domanda esiste una persona, oltretutto una persona che si trova in un momento di particolare fragilità e le cui problematiche il più delle volte vanno oltre, perché in qualche modo si estendono anche ai familiari». «Inoltre - continua il Presidente del CIV - ad una prima rilevazione, appare che i tempi di conclusione dei procedimenti siano superiori ai 120 giorni previsti dalla legge e comunque diversificati a seconda delle diverse realtà  territoriali. Occorre evidenziare peraltro che, negli ultimi mesi, le problematiche e le criticità collegate alla tematica dell’invalidità civile risultano sempre più presenti sugli organi di informazione e che, nel contempo, si sono moltiplicate puntuali prese di posizione da parte dei Comitati territoriali dell’Istituto».
Tutto ciò considerato – ed in attesa di dati più completi sull’intera attività
svolta nell’anno 2010 - il CIV ha inteso impegnare gli Organi di gestione dell’Istituto ad affrontare con rinnovato impegno tale delicata materia, attraverso uno specifico Piano di interventi, per realizzare una effettiva semplificazione dell’intero procedimento concessorio.
«È di tutta evidenza – ha aggiunto Guido Abbadessa - che si debba pervenire ad una riduzione dei tempi complessivi di conclusione dei procedimenti, con l’obiettivo di rispettare e ridurre i termini fissati dalla legge, vale a dire 120 giorni per la definizione della totalità delle pratiche e la definizione immediata per i malati oncologici, premesso che per questi ultimi  è prevista la chiamata a visita entro i 15 giorni dalla domanda. Così come è di tutta evidenza l’importanza della costante partecipazione dei medici dell’Istituto a tutte le Commissioni mediche ASL in qualità di membri effettivi». Nella deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza è sottolineato anche il particolare impegno cui è chiamato l’Istituto verso l’obiettivo dell’omogeneità e della trasparenza dei giudizi sanitari su tutto il territorio nazionale, da raggiungere anche e, soprattutto, con la definizione di criteri di verifica che non risultino ripetitivi e defatiganti per gli interessati. In tal senso il Consiglio condivide pienamente le finalità previste dalla legge, ivi compresa l’adozione della modalità telematica che consente alle Amministrazioni interessate di dialogare tra di loro, e con i cittadini, avendo cura di eliminare o limitare al massimo i disagi di  questi ultimi. In questa fase l’Istituto è impegnato anche a perfezionare i rapporti con le ASL – rapporti che nell’anno 2010 si sono rilevati disomogenei sul territorio nazionale - adottando iniziative utili a migliorare la funzionalità delle procedure operative in tutto l’iter amministrativo e sanitario per la definizione delle pratiche di riconoscimento dell’invalidità civile.
Pratiche che attengono ai diritti di cittadinanza di una così vasta fascia di popolazione e che peraltro vede interessate anche altre Amministrazioni. (Stefano Caranfa-Team Informazioni istituzionali)
 
LE NUOVE DELEGHE IN REGIONE (SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA’ VETERINARIA)
SONO UN’OCCASIONE IMPORTANTE PER GLI ALLEVATORI TRADIZIONALI CHE OFFRONO
LA LORO ESPERIENZA MILLENARIA PER UNA PROPOSTA COMPLESSIVA ALLA REGIONE
ANVERSA - L’Associazione Regionale Allevatori Ovi-caprini (ARPO) d’Abruzzo ha inviato una nota con la quale augura buon lavoro al neo-nominato Assessore Regionale De Fanis, chiedendo nel contempo un incontro congiunto agli Assessori De Fanis, Febbo (Agricoltura) e Di Dalmazio (Turismo e Sviluppo Sostenibile).
Nel formulare al neo-nominato Assessore gli auguri di buon lavoro per l’impegnativo compito, noi allevatori delle aree interne abruzzesi abbiamo richiesto un incontro congiunto con i tre Assessori Regionali per poter esporre le nostre ipotesi di lavoro per la creazione di nuova impresa ed occupazione. Le deleghe che il neo-assessore regionale riunisce in sé costituiscono un’ulteriore occasione per attuare iniziative che difendano e tutelino le nostre produzioni di eccellenza quali carni e formaggi, sfruttando la collaborazione con i servizi veterinari per assicurare un prodotto sicuro da un punto
di vista alimentare, nell’interesse di consumatori ed ambiente. Una garanzia che le nostre produzioni tradizionali hanno il privilegio di offrire sempre, ma che non è sufficientemente visibile al consumatore a causa di pratiche commerciali poco corrette. Nello stesso tempo l’esercizio dell’allevamento tradizionale costituisce da sempre una risorsa concreta per la difesa del nostro ambiente e della sua biodiversità e consente lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle aree parco, in un territorio che da millenni è utilizzato come pascolo e proprio grazie ai pastori è giunto integro fino a noi.
Per poter illustrare le loro proposte gli allevatori tradizionali dell’ARPO hanno richiesto un incontro congiunto, auspicando che possa aversi quanto prima nell’interesse del nostro territorio e delle sue migliori tradizioni. (Per l’associazione Arpo, Nunzio Marcelli)
 
 
VARIANTE TECNICA AL PRG
UNA MAGGIORANZA
AUTOREFERENZIALE
LONTANA DAI REALI BISOGNI
DELLA COLLETTIVITÀ SCANNESE

SCANNO - La Maggioranza è insensibile alle richieste del paese e delle minoranze che hanno detto “no alla variante tecnica al PRG”, perché non risponde ai bisogni collettivi ed alla decisione del Consiglio comunale di sbloccare progetti da tempo fermi in comune. Una variante che si è voluta approvare in fretta e furia e che ancora una volta antepone interessi particolari a quelli generali. Le aspre rampogne della gente ne sono una riprova. Una variante che non solo non dà le opportunità di sviluppo edilizio attese, ma che aggiunge restrizioni al PRG e toglie definitivamente la possibilitàdirealizzareprogettidatempo giacentinegliuffici comunali. Forse questi disturbavano qualcuno? Quando i cittadini ci segnalano circostanze come queste, non possiamo negare che la nostra irritazione è tanta. Le lamentele sono fondate e ancora una volta, come peraltro da noi denunciato pubblicamenteprima del Consiglio, si èscelta la logicadi “appartenenza”, che ha prevalso sui bisogni della gente.
(Coordinamento Vivere Scanno)
Verso una legge regionale
per i Borghi più belli d'Italia

Una legge regionale per valorizzare "I borghi più belli d’Italia" d’Abruzzo e Molise. E’ questa la proposta che il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, ha rilanciato oggi alla Regione Abruzzo nel corso di un incontro che si è tenuto nella sala giunta di palazzo dei Marmi con la partecipazione del consigliere regionale Federica Chiavaroli (Pdl), del coordinatore regionale de "I borghi più belli d’Italia" d’Abruzzo e Molise", Antonio Di Marco, sindaco di Abbateggio, del presidente nazionale del club, Fiorello Primi, e del presidente dell’Anci Abruzzo, Antonio Centi.
"Da mesi – ha detto Testa – sosteniamo questa iniziativa, finalizzata a promuovere una legge ad hoc per tutelare e promuovere l’immagine e quindi l’economia di questi borghi, che possono rappresentare un traino per il turismo di tutta la regione. Ora è arrivato il momento di chiudere il cerchio e dire se un provvedimento del genere è fattibile e soprattutto se ci sono fondi a disposizione". Una prima risposta positiva è arrivata da Federica Chiavaroli che si è impegnata a studiare in tempi brevi la questione e a valutare se può essere seguita, ad esempio, al strada dei fondi Fas. "Puntare su "I Borghi più belli d’Italia" – prosegue Testa – rappresenta una mossa strategica, in questo momento, perché anche la Ryanair sta pensando di investire sui territori che rientrano in questo club, e si parla di cifre consistenti destinate ad incentivare proprio queste mete, tra cui anche l’Abruzzo. E’ bene, dunque, che si acceleri una riflessione su questo punto anche per dare risposte concrete al territorio sul fronte turistico".
 
“ORONERORAME”
con opere di Maria Pia Daidone

SarA’ inaugurata, venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 16.30, alla “Sala della Loggia”, Castel Nuovo - Maschio Angioino (Piazza Municipio - 80133 Napoli; tel. +39 0817955877), organizzata e patrocinata dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura, Forum delle Culture 2013, la mostra, presentata e curata da Maurizio Vitiello, intitolata “ORONERORAME”, con opere recentissime, in tecnica mista, dell'artista partenopea Maria Pia Daidone. Intervento, alle ore 17, di Nicola Oddati, Assessore alla Cultura, Comune di Napoli; seguiranno contributi di Stefano Arcella, Fondazione Humaniter; Clementina Gily, Università degli Studi di Napoli Federico II;  Franco Lista, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Cartone, corda, oro, fili di rame disposti orizzontalmente, vicini e semiparalleli, plasmano un ordito, congegnato ad accogliere poveri quanto preziosi dispositivi d’indagine e resa informale. La sapiente mano dell’artista governa una disposizione di fratte, trasversali e contrastanti materie che assegnano una geografia di rilievi e consegnano un percorso di vita, tra ombre e luci, ma anche una sofisticata lettura del quotidiano, una guida estetica del contemporaneo, dilatata nella sua squisita eleganza. Disponibili cd e catalogo, pubblicato dall’Istituto Grafico Editoriale Italiano (I.G.E.I.). La mostra resterà aperta sino a sabato 26 febbraio 2011.