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Venerdì 14 Gennaio 2011 - Il Santo del giorno: Beato Oddone (Oddo) di Novara, Monaco (1100 - 1198)

Il tempo... ieri - L’arrivo dell’alta pressione ha portato bel tempo in tutta la Valle. Nelle prime ore della mattina nebbia e brina l’hanno fatta da padrone. Temperature: massima 9,8° C; minima -1,4° C; attuale 3,2° C (ore 23,30).
 
RINVIATA L’APPROVAZIONE DEL PIANO DELLA RISERVA NATURALE
LAGO DI SAN DOMENICO E LAGO PIO A VILLALAGO
Per gravi inesattezze evidenziate dal consigliere regionale
Walter Caporale Presidente del Gruppo dei Verdi
Ieri, 13 Gennaio, su proposta del Consigliere del Gruppo dei Verdi, Walter Caporale, è stato rinviato alla commissione competente il “Piano di Assetto Naturalistico della Riserva naturale Lago di San Domenico-Lago Pio” nel Comune di Villalago, per distorte presentazioni in narrativa di alcuni aspetti faunistici e botanici. Il Consigliere Caporale ha fatto notare che «Il provvedimento pervenuto alla Commissione contiene infatti una serie di errori, approssimazioni, un ‘taglia e incolla’ a dir poco sconcertanti. Così, ad esempio, nel Piano di assetto naturalistico di un’area protetta montana, qual è, appunto, quella di Lago San Domenico e Lago Pio, troviamo la descrizione del Geco verrucoso, il cui habitat è prevalentemente quello delle aree costiere. Credo, per continuare con le ‘chicche’, che sia l’unico Piano di assetto naturalistico di una Riserva naturale in cui è possibile trovare scritta la seguente frase: “Nonostante le loro carni siano dure e di cattivo sapore, le folaghe vengono cacciate perché la loro cattura richiede particolari sistemi di caccia in battuta sull’acqua, molto complessi e di grande soddisfazione per il cacciatore”. Una rivista specializzata di caccia non avrebbe potuto scrivere meglio. Non entro poi negli strafalcioni che si riscontrano nella sistemazione botanica e zoologica». «Resta da capire - continua il consigliere Caporale - come e perché gli Uffici del Comitato di valutazione ambientale, gli Uffici Parchi della Regione, entrambi della Direzione Affari della Presidenza, abbiamo potuto sottoporre all’approvazione della Giunta regionale e ora addirittura del Consiglio un simile provvedimento senza aver esercitato un minimo controllo su questo atto adottato dal Comune e finanziato con fondi pubblici».
 
CHIUSA LA STAZIONE CFS DI SCANNO
Cosa fare per la gestione e il controllo del nostro territorio?
Organizziamoci, diamo dimostrazione di senso civico e di responsabilità
Finalizziamo la nostra azione alla conservazione del territorio
A dispetto di tutti e di tutto, quel che si pensava non potesse/dovesse accadere e’ invece accaduto con precisione svizzera, dal 1 gennaio 2011, Scanno non ha piu’ la locale Stazione del Corpo Forestale dello Stato.
Assodato anche che le tre Guardie Forestali  del CE.R.AM. (Centro Ricerche Alta Montagna del CFS), basate a Frattura, non dovrebbero esercitare servizio di controllo e pattugliamento del territorio, bensi’ essendo specializzati per tutt’altri incarichi, per lo piu’ mirati a dar supporto a ricerca e sperimentazioni, e’ lecito da parte nostra porsi la domanda sul cosa fare per la gestione ed il controllo del nostro territorio.
Accertata purtroppo la sordita’, di chi non ha voluto ascoltare gli appelli pervenuti da ogni parte sociale, ne’ ha voluto apprezzare gli sforzi (anche economici) che sono stati fatti per evitare questa inopportuna fuga, e’ sensatamente lecito da parte nostra, non aspettarci miracoli da costoro per il prossimo futuro.
Allora organizziamoci, diamo dimostrazione di senso civico e di responsabilita’, finalizziamo la nostra azione alla conservazione del territorio e se possibile allo sfruttamento sostenibile, di quanto il territorio ci mette a disposizione.
Ai nostri amministratori, ma anche agli amministratori dei Comuni di Villalago ed Anversa, chiediamo una immediata deliberazione affinche’ in ottemperanza delle vigenti leggi, venga riservata l’attivita’ venatoria nei territori di competenza ai soli nativi e residenti.
Contestualmente concertiamo con il PNALM, la costituzione e la formazione di un’Area Contigua al Parco Nazionale, quale “oasi cuscinetto”, gestita in modo speciale, con una seria formulazione dei piani di prelievo, redatti per specie, per classi di sesso ed eta’.
Risulta evidente che l’istituzione di un’area speciale, con un immediato alleggerimento della pressione venatoria, con l’introduzione di moderne
tecniche di gestione e prelievo, indurrebbe automaticamente un rafforzamento della presenza sul territorio, di persone specializzate ed autoctone, le quali piu’ di ogni altri, sarebbero interessate a segnalare abusi, anomalie e comportamenti illegali verso il territorio stesso e comunque, con una presenza pressochè continua, gia’ costituirebbero un potente deterrente verso chiunque volesse intentare azioni non consentite. D’altro canto, esperienze di questo genere, testimoniano che quanto asserito corrisponde al vero, se e’ vero che nei comuni/ province/ regioni ove tutto cio’ e’ gia’ stato realizzato, fenomeni come il bracconaggio, ma anche abusi verso il patrimonio boschivo, sono praticamente scomparsi.
Al termine di questo mio scritto, voglio congedarmi pero’con una domanda, sperando di non riscontrare anche dai nostri amministratori locali, un imbarazzante silenzio, a copertura di una cattiva volonta’ nel voler fare...
Progetto a costo zero, concordia e concertazione operativa con il PNALM, controllo del territorio, salvaguardia dello stesso e… con un pizzico di imprenditorialita’, anche una scossettina alla nostra economia... perche’ non farlo?
E’ vero che voi amministratori locali siete vicini al territorio e che siete diversi da quegli strateghi della spesa, che hanno pensato di risanare i conti pubblici tagliando il presidio CFS di Scanno-Villalago?  
Noi da parte nostra rinnoviamo la nostra disponibilita’ e... qualora vogliate riconoscercelo, mettiamo a Vostra disposizione la nostra professionalita’ e conoscenza del territorio, maturate solo per passione e senza nessun altro interesse. Associazione Nazionale Libera Caccia
Sezione Alta Valle Del Sagittario-Scanno (AQ). Un iscritto tesserato, Antonio Petrocco
 
MARCIA PER LA PACE:
DOPPIO APPUNTAMENTO
A MONTESILVANO

La marcia della pace promossa dalla arcidiocesi di Pescara-Penne per il 15 gennaio si sposta a Montesilvano (Pescara), quest'anno, e coinvolge anche le comunita' islamiche, i buddisti, gli ortodossi, i metodisti e i pencostali, come ha annunciato questa mattina l'arcivescovo, Tommaso Valentinetti. L'appuntamento e' doppio, prima per i bambini e poi per gli adulti, ha spiegato il direttore della Caritas, don Marco Pagniello. Alle 15.30 i bambini, circa 600, si ritroveranno nella parrocchia di San Giovanni Bosco per un momento di gioco e per la partenza della marcia che approdera' alle ore 18 nella chiesa Beata Vergine Maria Madre della Chiesa. Per gli adulti l'appuntamento e' alle                                      
20 al Palaroma: da li' si muovera' la marcia che arrivera' alle 22 nella parrocchia di Sant'Antonio, dove si terra' la preghiera finale. Il tema e' quello indicato dal Papa, "La liberta' religiosa via per la pace", un tema che "aiuta ad esprimere la liberta' di ogni persona”. Montesilvano e' stata scelta perche' si tratta della seconda citta' della diocesi e vive una realta' particolare, con la presenza di molti immigrati. E proprio per questo i momenti di preghiera che si terranno durante la marcia per invocare il dono della pace saranno diversificati, tenendo conto della presenza delle varie comunita'. Lillo Cordoma, sindaco di Montesilvano, ha ricordato gli attentati dell'ultimo periodo contro i cristiani e ha spiegato che proprio alla luce di questi fatti sara' discusso in Consiglio, il 20 gennaio, un ordine del giorno sulla liberta' di religione. Per Valter Cozzi la marcia della pace consentira' alla classe politica di "dare un esempio e questo momento assume maggiore rilevanza perche' c'e' una persecuzione nei confronti dei cristiani". Durante la marcia ci sara' una trasmissione in diretta su Radio Speranza. (AGI)