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INTRODACQUA - La sera del prossimo 17 gennaio ad Introdacqua sarà inaugurato, acceso e chiuso il MUSEO EFFIMERO DEI FUOCHI TRADIZIONALI, allestito dalla D'Angelo's House. Ai tradizionali fuochi di Sant’Antonio sarà accesa anche una "Fracchia", costruita per l'occasione da Massimo Tardio, psichiatra trasferitosi in paese alcuni anni fa da San Marco in Lamis (FG). Negli anni scorsi la fracchia costruita ad Introdacqua è stata accesa in Via Leopoldo Susi (la Vie de L’Are). La fracchia è una cornucopia di legna sistemata con maestria tramandata da secoli nella tradizione garganica che

montata su un carrello viene poi trascinata per illuminare e riscaldare. La processione delle Fracchie, come noto, si ripete ininterrottamente a San Marco in Lamis da secoli la sera del Venerdì Santo, per accompagnare la Madonna dell'Addolorata nella ricerca del divino figlio morto. Massimo Tardio, psichiatra e presidente della Fondazione Pascal D'Angelo, che si interessa di migrazione e di tradizioni popolari, ebbe a dichiarare: "La fracchia sammarchese è stata costruita ad Introdacqua per mantenere un legame con la mia tradizione garganica.” (Fondazione P. D’Angelo)

 

Il Direttore Regionale dell’Abruzzo, Rossella Rotondo, ha incontrato ieri 10 gennaio il Prefetto dell’Aquila, Giovanna Iurato, per illustrare le iniziative messe in atto dall’Agenzia delle Entrate, in relazione alla ripresa degli adempimenti tributari post-sisma previsti dalle norme vigenti per i territori ricadenti nel cd “cratere”. L’incontro segue quello del 7 gennaio scorso, tenutosi presso la Regione Abruzzo, al quale hanno partecipato il Presidente della Regione Gianni Chiodi, il Direttore Regionale delle Entrate ed i rappresentanti degli Ordini Professionali. Alla richiesta avanzata in quella sede dagli Ordini professionali per un differimento dei termini degli adempimenti tributari, già fissati dal legislatore al 31 gennaio 2011, la Direzione Regionale ha ribadito sul punto la necessità di una specifica modifica legislativa. In ordine, poi, alla proposta di prevedere un modello di comunicazione unico con l’indicazione degli importi da restituire, la Direzione Regionale delle Entrate ha espresso una condivisione di massima sulle richieste dei professionisti del settore fiscale e, tenendo conto delle norme vigenti, si è riservata di valutare la fattibilità della predisposizione di una specifica modulistica rivolta alla semplificazione delle modalità

di riversamento dei tributi sospesi per effetto del sisma. “Il decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225 - ha dichiarato il Direttore Regionale, Rossella Rotondo - in relazione al riversamento dei tributi sospesi a seguito del sisma del 6 aprile 2009, pur disponendo l’ulteriore sospensione della riscossione delle rate in scadenza tra il mese di gennaio ed il mese di giugno 2011, nulla ha disposto in merito alla ripresa degli adempimenti tributari che, pertanto, dovranno essere effettuati entro il 31 gennaio 2011, come previsto dal decreto legge  n. 78 del 31 maggio 2010, secondo le modalità stabilite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 23 novembre 2010.” “Per agevolare i contribuenti ed i professionisti - ha aggiunto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate – è stata istituita fin dal 2 dicembre dello scorso anno una task force operativa presso la Direzione Regionale dell’Abruzzo per esaminare il consistente numero dei quesiti pervenuti e per far fronte al prevedibile aumento degli stessi, al fine di assicurare risposte in tempi brevi”. Per l’invio dei quesiti e richieste di chiarimenti: Direzione Regionale dell’Abruzzo – Località Centi Colella – 67100 L’Aquila, fax 0862.648305 e 06.5076334, e-mail: dr.abruzzo@agenziaentrate.it

 

Secondo Nazario Pagano, Presidente del Consiglio Regionale:  la crisi si può vincere con eccellenze «Oggi è impossibile competere con i mercati asiatici; le aziende abruzzesi devono puntare a valorizzare le eccellenze nei mercati più appetibili». Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, che questa mattina è intervenuto nella conferenza stampa promossa dall’imprenditore teramano Maurizio

Caucci, che ha presentato una iniziativa a favore del Made in Italy per controbattere la crisi del settore tessile. «Per aggredire la crisi – sostiene Pagano – è necessario puntare sulla qualità e sulle eccellenze presenti nella nostra regione. È l’unica arma disponibile. L’idea di creare un canale istituzionale del Made in Abruzzo attraverso una legge regionale è sicuramente apprezzabile. I temi del lavoro sono da sempre al centro dell’attività del Consiglio regionale anche perché è un dovere per chi governa raccogliere i messaggi che provengono dal mondo economico locale. La classe dirigente di questa regione – conclude il Presidente – deve impegnarsi per garantire agli imprenditori una sorta di copertura che non deve essere meramente protezionistica bensì mirata a proiettare gli operatori economici nelle nuove nicchie di mercato».

 

Oltre 500 i matrimoni dopo il terremoto quasi 1500 i nuovi nati Due cuori e una capanna potrebbe essere il motto dei giovani aquilani che nel post terremoto hanno continuato a credere nell'amore e nel matrimonio. A metterlo in luce un articolo apparso su www.avvenire.it dove viene mostrato come nessuna unione religiosa è stata rimandata dal 6 aprile 2009 ma non solo, nel 2010 ancor di più sono stati i confetti. L'anno del terremoto ha fatto registrare sul libro delle unioni della diocesi aquilana 231 matrimoni, numero che nel 2010 ha toccato il tetto di 275 coppie convolate a giuste nozze. Numeri importanti che però non tengono sicuramente conto delle unioni di fatto: ne la Repubblica italiana né tanto meno la Chiesa hanno mai dato una opportunità ai DICO. Nel post terremoto infatti sono molte le coppie che pur non avendo dimostrato davanti a un sacerdote o ad un ufficiale dello Stato civile il loro amore si trovano a dividere un tetto senza però vedersi

riconosciuti  né i diritti e né i doveri delle persone stabilmente conviventi. Si sa, l'amore vince su tutto ma facendo i conti in tasca alla realtà economica italiana e ancor più con quella aquilana, si capisce quanti grattacapi si debbano affrontare per mettere su famiglia. Le nuove coppie non devono fare i conti solo con la latitanza del lavoro, con il sogno di un contributo statale, ma anche con l'impossibilità di accedere nelle residenze antisismiche del progetto C.A.S.E. o nei M.A.P. Crediamo che per una giovane coppia sia realmente difficile confrontarsi oggi con gli affitti di case e appartamenti del cratere, quei pochi disponibili sono schizzati in orbita. Ancor di più crediamo che sia difficile decidere di allargare la famiglia mettendo al mondo un pargoletto se non si hanno le spalle coperte da un buon lavoro o magari dalla pensione dei genitori. Ma la gioia in famiglia per i nuovi nati è senza confini e così dopo sole 573 nascite registrate nel nosocomio aquilano nel 2009, nell'anno appena concluso le cicogne in città sono state ben 869. Tanti fiocchi rosa e azzurri hanno dato la spinta a molti per ricostruire una vita normale, fatta di sacrifici ma anche di tante piccole gioie. Un caffè portato a letto o il primo sorriso di tuo figlio non hanno prezzo. (Fonte, il Capoluogo)