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Mercoledì 24 Novembre 2010 - Il Santo del giorno: Sant' Andrea Dung–Lac e compagni, Martiri vietnamiti

Il tempo... ieri - Giornata di freddo e di vento. L’inverno si avvicina a grandi passi. Pioggia mattutina, sferzata da raffiche di vento. In serata il freddo si è acuito. Temperature: massima 6,5° C (ore 9,17); attuale 1,3° C (ore 23,30).
 
ANCORA SU MAMMA ORSA E I SUOI CUCCIOLI
Il dramma di una madre terrorizzata
Per la sorte dei suoi orsacchiotti
ANIMALISTI E NON
Caro Roberto,
ho letto con piacere l'articolo sull'incontro "ravvicinato" degli orsi e sullo scandalismo degli animalisti per  il "maltrattamento" degli animali selvatici. Condivido appieno il contenuto dell'articolo e colgo l'occasione per esprimere la mia opinione su di un altro avvenimento "scandaloso" avvenuto in agosto: il taglio della testa del cervo morto investito da una macchina. Innanzitutto, c'e' da  precisare che quando gli animali selvatici diventano troppo numerosi e' facile che vengano investiti, o, come nel caso specifico, che investano una macchina: alla fine degi anni sessanta, ho passato diversi mesi invernali nella Lapponia svedese, a nord di Kiruna, ed era cosa giornaliera trovare renne morte sulla strada, dovuto a scontri con macchine. La "pietra" dello scandalo e' stato il taglio della testa del cervo: mi chiedo, perche' si e' parlato di scandalo? La cosa piu' probabile e' che una persona, magari un giovanotto sopraggiunto, abbia trovato il cervo morto sulla strada e non abbia perso l'occasione di munirsi di un trofeo raro:un cranio con corna di cervo ! Ma quel che piu' mi ha scandalizzato e' che nessuno ha speso una parola di conforto per l'investitore o l'investito, perche' di questo si tratta: se abbia avuto danni alla persona, o alla macchina, se fosse in stato di choc, chi gli ha pagato la cura dei danni alla persona o al mezzo (forse si tratta di un operaio che stenta a sbarcare il lunario), ecc. Per quanto mi riguarda, quando gli incidenti accadono per l'insipienza e imprevidenza delle autorita' preposte (troppi animali selvatici in circolazione) io sto sempre dalla parte dell'uomo, mai da quella dell'animale. Ciao, Oscar

La LAV (associazione per la difesa degli animali)
ha inviato una segnalazione alla Polstrada affinché valuti le evidenze che emergono dal filmato amatoriale che ritrae un’orsa con i suoi tre piccoli, in fuga da una macchina che li puntava con i fari abbaglianti. Le immagini, diffuse da telegiornali e trasmissioni nazionale, hanno mostrato a moltissimi spettatori il dramma di una madre assediata, terrorizzata, alla spasmodica ricerca di una via di fuga da una macchina rombante che la illuminava prepotentemente tra le risate divertite dell’autista e del compagno. Una minaccia non codificata né dall’istinto né dall’apprendimento di mamma orsa e per questo ancora più terrorizzante. Il comportamento dell’automobilista - secondo la LAV - potrebbe configurare la violazione del Codice della strada, soprattutto considerando che sarebbe potuto sopraggiungere un’auto nel senso di marcia opposto, che si sarebbe trovata davanti gli animali, con enormi rischi per la propria incolumità, oltre che per quella degli orsi.
Secondo il presidente del Parco, l’automobilista, si sarebbe dovuto fermare, come dinanzi a dei normali “pedoni”, lasciare loro attraversare la strada (filmarli anche, perché no? Ce ne sarebbe stato tutto il tempo!) e ripartire con calma, informando poi dell’accaduto, da buon cittadino, le locali guardie del Parco e, possibilmente, consegnare il filmato, utilizzabile per le attività del Parco, con citazione dell’autore. Quello che non è accettabile, aggiunge il Presidente, oltre al comportamento poco corretto, è soprattutto la tentata e, forse, riuscita, commercializzazione e speculazione “economica” delle immagini.
Per quanto riguarda “la storia del cervo con la testa mozzata”, solo i tanto deprecati
Pasquino e Marforio di Scanno, in uno dei loro volantini, presero le difese del povero automobilista, di cui nessuno si era preoccupato della sua condizione fisica, dopo l’incidente. Ciao, Roberto
 
Punto di svista   di Jacopo Lupi
Il riso abbonda
nella bocca degli stolti

La comicitA’, la barzelletta (anche se di bassa levatura), lo spettacolarizzare un concetto con simpatici richiami storici, sta diventando, grazie a Berlusconi, da arma contro il potere a strumento vero e proprio di governo. Berlusconi, abilmente, con le sue ormai innumerevoli scorribande dialettiche, si è appropriato di quella stessa satira di cui era schiavo, trasformandola in uno strumento proprio per generare consensi. Anche se il premier continua a dire di usare la barzelletta come semplice espediente terapeutico, per generare qualche risata, l’immagine che sembra venir fuori dalla sua comicità studiata è quella di un uomo che riesce sempre a ribaltare le situazioni e farle girare a proprio vantaggio. Berlusconi usa la barzelletta come espediente retorico per dire pubblicamente cosa intende dire senza doverne poi pagare le conseguenze; bisognerebbe davvero
ascoltarlo seriamente quando racconta qualche barzelletta delle sue, mentre disinteressarsi quando parla seriamente. Solo così può essere compreso il comportamento di un capo di stato che non ha dominato la scena politica per sue grandissime competenze, ma per incompetenze dei suoi avversari.  Berlusconi era nato ed era anche, politicamente, finito, nel giro di due anni. Nel ’96, con Prodi al governo, la sinistra sarebbe stata in grado di mettere Berlusconi nell’angolo, votando il conflitto di interessi, bloccando il suo strapotere nel mercato pubblicitario; invece si sono inventati la Bicamerale, che rimise Berlusconi in carreggiata e allontanò lo spettro di una legge sul conflitto di interessi  sotto il lenzuolo di un’altra camera. Dopo la Bicamerale addirittura,  i partiti della sinistra  sollecitarono più volte Berlusconi di fare lui una legge che regolasse il suo ciclopico conflitto i interessi, proprio come se Ulisse avesse chiesto a Polifemo: “Accècati”. Lui sempre con il suo fare da cabarettista è riuscito a venir fuori da ogni situazione e con le sue battute ha sempre generato risate generali nei suoi ascoltatori dando conferma sempre più della sensatezza del proverbio latino “Il riso abbonda nella bocca degli stolti”, e gli stolti siamo noi.
 
Giornalisti digitali
L'AQUILA SEDE CANDIDATA
PER LA NASCITA
DELL’ASSOCIAZIONE

Potrebbe svolgersi nel capoluogo d’Abruzzo il prossimo incontro per la nascita della sezione italiana della “Online news association” (Ona), la più grande organizzazione del settore del giornalismo digitale. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto sabato 13 a Roma, cui AbruzzoWeb ha partecipato. Nella riunione di giornalisti ci sono state                            
le prime schermaglie preliminari sulle quali si dovrà discutere per arrivare a costituire l’associazione italiana che raccoglie giornalisti che lavorano solo sulle pagine virtuali del web. Nella giornata di convegno si sono susseguiti in rigidi spazi da un quarto d’ora interventi di addetti ai lavori provenienti da ogni parte d’Italia, dagli esponenti dei siti web dei giornali del gruppo l’Espresso al “colosso” VareseNews, il giornale solo online più affermato d’Italia, fino a una serie di operatori che hanno come comune denominatore quello di propagare un giornalismo locale o spesso iperlocale. Nel pomeriggio c’è stato spazio per ascoltare una serie di esperienze internazionali, in particolare dagli Stati Uniti, una marcia avanti rispetto all’Italia anche nelle tendenze. Negli States i pachidermici quotidiani di carta stampata chiudono e nascono invece comunità di blog o giornali digitali aggregati tra loro in network nazionali.
 
IMPIANTI SCIISTICI DI PASSO GODI A SCANNO -1600 METRI, SLM
Circondati dalle più alte cime: Monte Marsicano, Monte Godi e Serra di Rocca Chiarano
E’ apparso ieri sul sito on line di Abruzzo.it una bella promozione degli impianti sciistici di Passo Godi di Scanno. La redazione così descrive il centro sciistico. «Circordata dalle più alte cime dei Monti Marsicani, il Monte Godi e la Serra di Rocca Chiarano, tra i territori di Scanno e Villetta Barrea, Passo Godi è un'area sciistica ricca di opportunità. Posta in un altopiano carsico a 1600 metri di quota, al confine del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, l'area oltre ad essere conosciuta per lo sci alpino è provvista di 4 anelli di fondo di tipo B, tutti praticabili sia in tecnica classica che libera. Il primo anello di 5 km, omologato, ha un dislivello massimo in salita di 44 km e presenta una variante più corta della lunghezza di 4 km. Il terzo anello di 2.5 km, sempre omologato, ha un dislivello totale di 80m. Troviamo anche una pista per il test degli sci e lo stadio del fondo. In questo ambiente in cui la natura la fa letteralmente da padrona, con panorami mozzafiato e magiche atmosfere, troviamo numerosi itinerari fuori pista adatti sia allo sci escursionista, sia alle racchette da neve, sia allo sci alpinismo. Un tracciato degno di nota porta a lambire l'area integrale di Feudo Intramonti, passando per Ferrorio; un altro porta sulla Serra di Rocca Chiarano. Altri itinerari sono quelli sci-alpinistici che attraversano le cime di Rocca Chiarano, Monte Godi, fino al Marsicano. Completano l'offerta i servizi dei vari noleggi, i ristori, gli alberghi e la scuola di sci da fondo».
 
COSTITUITO A VILLALAGO
IL CONSIGLIO PASTORALE
PARROCCHIALE

VILLALAGO - Al terzo incontro, che ha avuto luogo lunedì scorso alle ore 21,00 nell chiesa parrocchiale, convocato dal parroco, don Alain, si è formato il consiglio pastorale al fine di promuovere la collaborazione e il coordinamento di tutte le attività della parrocchia. Fra i presenti anche nella riunione precedente del 2 Novembre scorso, sono stati formati dei gruppi di responsabilità, sulla base delle disponibilità di ciascun membro. Catechesi: Patrizia Ciancarelli, Cristina Mancini; Confraternita: Franco e Mario Mancini; Coro: Anna Maria Caputi, Liliana D’Antonio, Landina Grossi, Eliano Lupi; Letture: Maria Antonietta Mancini, Simona Picconi; Liturgia: Milvio Iafolla, Antonio Sciore. Nel corso della riunione sono state progettate delle iniziative per la preparazione del Natale. Auguriamo a queste persone una proficua collaborazione con il parroco e una funzione di utilità per tutta la comunità parrocchiale.