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Martedì 23 Novembre 2010 - Il Santo del giorno: Beata Maria Cecilia Cendoya, martire in Spagna (1910 - 1936)

Il tempo... ieri - Giornata fredda e umida. Velature e sprazzi di sole al mattino. Peggioramenti nel pomeriggio con piogge insistenti, vento e freddo.  Temperature: massima 10,0° C (ore 11,17); attuale 2,3° C (ore 23,30).
 
MAMMA ORSA E I SUOI CUCCIOLI
Quanto scandalismo male indirizzato!
Ecco, è bastato che una notizia giornalistica vera (perché la notizia c’era tutta!) andasse in cronaca nazionale, sia della stampa cartacea sia dei media televisivi perché i soliti animalisti si mettessero a gridare alla scandalo, quando scandalo non è. La notizia? La mamma orsa con i suoi tre cuccioli (fatto questo sì eccezionale!) incontrata nottetempo sulla strada statale che da Scanno scende a Sulmona (Abruzzo), seguita passo passo da un automobilista per qualche centinaio di metri e filmati col telefonino. Un fatto inconsueto, ma un fatto casuale, non voluto. Nessuno è andato a cercare l’orso per poi disturbarlo o infastidirlo per tentare di fotografarlo o riprenderlo. Il vero disturbo agli orsi avviene durante la stagione turistica quando per curiosità o per “amore” di quest’animale in tanti si accodano in comitive organizzate da cooperative, associazioni ed accompagnatori che dietro lauti pagamenti e regolari autorizzazioni salgono nei veri luoghi intimi dell’orso per poterlo osservare e fotografare; per poter poi raccontare la loro “avventura” con l’orso agli amici e parenti. Per non dire di quelle notturne per osservare il Lupo, e magari anche l’orso! Questo è il vero disturbo che subisce ogni anno l’orso, e lo subisce da decenni, da quanto una sciagurata gestione del Parco ha proposto il turismo escursionistico quale tocca sana per i suoi paesi, definendolo “ecocompatibile”, anziché concentrare le attività turistiche (questi sì da potenziare) nei paesi e
nei fondovalle, senza spingere per forza la gente ad avventurarsi alla ricerca dell’orso nelle foreste e montagne circostanti, attratti più da rifugi, panchine ed aree di pic-nic che non dal vero desiderio di godere della natura del Parco. Questo è il vero disturbo arrecato all’orso, quel disturbo che a partire dalla metà degli anni ’70 (e soprattutto in quelli ’80 e ‘90) del secolo scorso ne ha disgregato la popolazione facendo allontanare sempre più gli orsi dalla zona del Parco, spingendoli fino alla Majella ad nord-est, al Velino-Sirente ed al Gran Sasso, Laga e Sibillini a nord, ai Lucretili ad est ed al Matese a sud. Gli orsi spaventati per qualche centinaio di metri lungo la statale tra Scanno e Sulmona non per nulla erano fuori dal Parco, e addirittura fuori anche dalla sua zona di protezione esterna! Il disturbo arrecato a quella femmina con piccoli è deplorevole, perché si sarebbe dovuta protrarre meno di quanto non si sia protratto, ma è altresì comprensibile che così sia successo. Scagli la prima pietra chi in quella situazione non avrebbe fatto la stessa cosa, spinto dalla curiosità e dal piacere di vedere l’orso e di filmarlo! E scagli la prima pietra chi non ha osservato in TV quella scena con ammirazione per quest’animale, anziché cambiare canale per protesta! Avremmo voluto sentire le tante proteste per questa bella scena di vita selvatica rivolte contro chi da anni fa poco o nulla per salvare quest’animale, e pensa solo a convegni, a “patti” e a studiarne il comportamento, anche a rischio di infliggere  
loro ferite orrende e non rimarginabili (perché catturare un orso è sempre cosa pericolosa e non scevra di rischi per la sua incolumità!). Invece ciò non è successo. Si fermi il disturbo turistico nelle aree naturali in cui l’orso vive, non lungo le strade statali e provinciali! Ancora una volta, si salvi l’orso da chi dice di amarlo! (Wilderness Italia)
 
20 Novembre, festa della Madonna del Popolo Aquilano
L'AQUILA 20 Novembre 2010
il popolo aquilano HA chiamaTO l’Italia
Andiamo a firmare la proposta di legge. La firma non è contro
una parte politica o a favore di un'altra, ma serve a ricordare
a tutte le Istituzioni le esigenze di una popolazione assai provata
Il 20 novembre a L'Aquila si  celebra la festa della Madonna del Popolo Aquilano. Negli anni passati si svolgeva una processione dal centro città alla chiesa rupestre della Madonna Fore. Quest'anno c'è stata una manifestazione di altro tipo. I cittadini aquilani hanno voluto ricordare a tutti gli Italiani che la nostra città e il territorio ad essa limitrofo hanno subito un terremoto devastante. I comitati hanno voluto richiamare gli uomini e le donne di buona volontà a compiere un dovere civico, cioè a porre la propria firma per la presentazione di una legge di iniziativa popolare. Questa legge fissa i criteri per la ricostruzione del territorio terremotato, ma vuole fissare le fonti di finanziamento per le opere di prevenzione per possibili futuri disastri ambientali. All'appello hanno risposto tantissime persone, i numeri sono stati imponenti, ma evidentemente non bastano. Sono necessarie cinquantamila firme valide e per raggiungere questo numero vi prego andate a firmare. Vi ricordo che una firma per questa proposta di legge non è contro una parte politica ed a favore di un'altra, ma serve a ricordare a tutte le                    
Istituzioni le esigenze di una popolazione assai provata. La deposizione di firma anche in città e paesi non colpiti dal sisma  serve a sollecitare la calendarizazione delle proposte di legge giacenti nei due rami del Parlamento, proposte provenienti da tutti i settori. Vi ricordo che tra i paesi inclusi nel cratere vi sono: Cocullo, Bugnara, Raiano e Popoli.
Felice Gentile

Il quadro della Madonna con Bambino, che si venera nella Chiesa di San Marco dell'Aquila, fu portato nel 1723 dal P. Giuseppantonio da Trivigliano, missionario cappuccino, che ne propagò la devozione, tenuta sempre viva dalla Congregazione Mariana. Il vescovo Taglialatela ed il Magistrato Aquilano, in seguito alle molte grazie ottenute dalla Vergine, le attribuirono il titolo di «MADONNA DEL POPOLO AQUILANO» e la proclamarono protettrice della città, il 20 novembre 1727. Il dipinto è stato ritrovato dai Vigili del Fuoco tra le macerie della Chiesa di San Marco all’Aquila. (ndr)
 
 
Il ministro BRUNETTA
a L'AQUILA, città MODELLO
quanto a ''disaster recovery'' 

L'Aquila citta' prototipo per l'intero Paese quanto a ''disaster recovery'' (capacita' di ripristinare i servizi di un sistema informatico forzatamente inattivo a causa di calamita' naturali o a seguito di azioni colpose o dolose) e business continuity. Il ministro per l'Innovazione, Renato Brunetta, ha indicato questo obiettivo per L'Aquila degli investimenti, della cultura, dell'innovazione, del know how, dove Prefetture, Ministeri e pubbliche amministrazioni si possano ''abbeverare''. Prima di chiudere il Forum sull'Innovazione, nell'odierna tappa abruzzese, il Ministro ha illustrato le peculiarita' del progetto ''Aquilab'', ''esempio virtuoso di sinergia pubblico/privato'' che vede coinvolti Ministero, Universita' e Comune dell'Aquila, Unicredit e Telecom. Brunetta, presente nella citta' terremotata, sin dai giorni immediatamente successivi all'evento, con iniziative a sostegno dell'Ict, ha ripercorso l'iter che ha portato ad ''Aquilab'', idea pilota gia' in essere. Il Ministro non ha nascosto le sue ambizioni.
Fare dell'Aquila, nei prossimi due-tre anni, la citta' piu' cablata, polo d'eccellenza per Ict, settore chimico-farmaceutico e spaziale. Ma per raggiungere tali traguardi il Ministro ha definito ''imprescindibile'' la formazione e l'innovazione. Anche nelle pubbliche amministrazioni. Non a caso L'Aquila e' stata indacata come sede distaccata della Scuola di alta formazione PA, struttura tradizionalmente gelosa della propria centralita'. ''Un evidente salto di qualita' per questa citta' - ha sottolineato Brunetta - provata ma non distrutta, dove tutte le comunita' potranno innervarsi di competenze e sapere''.
L'Aquila dunque nuovo modello di citta', evoluta nei servizi offerti, dove le attivita' bancarie si interfacciano con quelle del Comune e viceversa.
I lavori settimanali
delle commissioni
a consiglio regionale

La settimana del consiglio regionale Abruzzese è tutta incentrata sui lavori delle Commissioni consiliari. Oggi alle ore 10.00, riunione della Quarta Commissione (Industria, Commercio e Turismo), presieduta dal Consigliere Nicola Argirò; alle 14.30, sono previsti i lavori della Seconda Commissione (Governo del territorio e Lavori Pubblici), presieduta dal Consigliere Luca Ricciuti. Per mercoledì sono state convocate: alle 10.00, la Quinta Commissione (Affari sociali e Tutela della salute), presieduta dalla Consigliera Nicoletta Verì e, alle 12.00, la Speciale per la legge elettorale, presieduta dal Consigliere Lorenzo Sospiri. Giovedì, alle 10.00 si riunisce la Sesta Commissione (Politiche europee e programma della Commissione europea), presiduta dal Consigliere Luigi De Fanis e alle 11.00 la Commissione di Vigilanza, presiduta dal Consigliere Luigi Milano. Sempre giovedì, alle 12.00, il Presidente Nazario Pagano ha convocato la Conferenza dei Capigruppo.
 
L’assessore Venturoni si è dimesso
Lettera al Governatore
dell’Abruzzo, Gianni Chiodi

Caro Gianni,qualcuno ha scritto che "attendere" è uno dei verbi della politica, ma tu mi conosci: io sono cresciuto, nella vita, nella professione e nella politica, nella certezza che il verbo fosse sempre e soltanto uno: fare. "Fare" nel segno della giustizia, della legalità, del rispetto delle regole, delle persone e delle leggi. Per questo intuirai, tu che negli anni hai imparato a riconoscere anche i miei umori, quanto la vicenda della quale sono vittima, e non a caso non dico protagonista, ma ripeto, vittima, non sia per me solo un passaggio, un momento, uno scoglio di quelli nei quali, quando cerchi di tenere salda la rotta, può succedere di incagliarsi. Lo so che, in questo momento, logica vorrebbe che io restassi in silenzio, ad aspettare il correre degli eventi, a continuare a preparare i dettagli di una "difesa" della quale continuo a non sentirmi obbligato, perché io so di non avere mai commesso un atto, non uno, per il quale io debba difendermi. Così come so, con la più profonda delle certezze, di non aver mai messo la mia Regione, il mio presidente, il mio partito, i miei elettori e soprattutto il cognome della mia famiglia nelle condizioni di dover soffrire per una mia azione. Eppure, in queste ore, quella sofferenza io la sento. Perché io, oggi, sono "il cattivo", l'assessore regionale salito agli onori delle cronache nazionali per aver esposto, la sua Regione, ad un "nuovo scandalo" giudiziario, contribuendo a trasmettere dell'Abruzzo e di noi abruzzesi, un'immagine che non ci appartiene e che ci mortifica ingiustamente. Io oggi sono "l'assessore" che non può svolgere degnamente il ruolo al quale il presidente della Regione l'ha chiamato, perché costretto a restare confinato negli spazi del proprio Comune. Io oggi sono "l'eletto" che non può svolgere degnamente il ruolo al quale i suoi elettori l'hanno chiamato, perché costretto a restare confinato negli
spazi di un orizzonte minimo. Non è giusto. E non è da me. Per quanto, ho sentito il momento di non dover declinare più il verbo "attendere" e, presa carta e penna ho deciso di affidarti queste mie riflessioni. Qualche anno fa, don Tonino Bello, scrisse: "Se oggi non sappiamo attendere più, è perché siamo a corto di speranza". Non è il mio caso. Se oggi io non so attendere più è perché sono a corto di pazienza. Mi spazientisce il senso profondo dell'ingiustizia che sto patendo, il linciaggio morale che prescinde da ogni pur minima verifica, il gioco al massacro di chi deve, sempre e comunque, trovare il "mostro" da sbattere in prima pagina, il malinteso giustizialismo servile di chi spera di lucrare un vantaggio, politico e personale, dall'altrui disgrazia. Mi spazientiscono le voci di tanti, di troppi. Mi spazientiscono anche i timori di poter dare di me, e del mio intendere la Politica quale servizio vero, quale missione "alta" dell'agire umano, solo l'immagine di un attaccamento ad un ruolo ed ad una poltrona. Tu sai quanto, nella mia storia politica, le "poltrone" siano state per me strumenti del fare, mai posizioni dell'apparire; così come sai, fin troppo bene, con quanta facilità io abbia saputo imboccare la porta, quando sentivo venir meno la possibilità di agire per il Bene Comune. Così, arrivo allo scopo vero di queste mie righe, che è uno scopo che pretende l'ufficialità della parola scritta e la serietà degli atti certi, in un momento nel quale tutti sembrano impegnati a confondere la politica in un magma indefinito. Io mi dimetto. Con queste righe comunico formalmente al mio Presidente Gianni Chiodi la mia disponibilità a rimettere immediatamente nelle mani del Governatore le deleghe che vuole affidarmi. Non è una resa, la mia, non ne sarei capace per indole e formazione, ma è la necessità i fare chiarezza, di offrire al mio Presidente, al mio Partito, alla mia gente, la conferma del mio considerarmi , da sempre "al servizio di ...". E questo continuerò a fare: continuerò a battermi, tutti i giorni, per la giustizia, la legalità, il rispetto delle regole, delle persone e delle leggi. Perché non conosco altro modo di vivere.
Con affetto Lanfranco Venturoni
 
Associazione Nazionale Carabinieri- Sezione di Scanno
FESTA DELLA “VIRGO FIDELIS”
27 Novembre ore 17,30 - chiesa Santa Maria della Valle, Scanno
SCANNO - Il 21 novembre è stato il giorno in cui la Chiesa ha celebrato la presentazione al Tempio di Maria Vergine. La festa coincide con la fine della battaglia di Culqualber in Africa Orientale, quando nel 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale il Primo Battaglione Carabinieri Mobilitato diede luogo ad un’eroica difesa del caposaldo, con il sacrificio dell’intero reparto per proteggere il Comando Italiano in Etiopia durante l’avanzata britannica. Per questo eroico sacrificio alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Maria Vergine fu proclamata, “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. L’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Scanno, festeggerà questa ricorrenza,
sabato prossimo, 27 Novembre, con una messa celebrata nella chiesa parrocchiale di Scanno, accompagnata dalla lettura dello storico fatto d’arme, accaduto in Africa. Il Vicepresidente della sezione Carabinieri di Scanno, Giuseppe Spacone, scrive: «Con dignità e responsabiità. guidati dalla ragione e illuminati dalla fede, ricorderemo e rinnoveremo la storia del passato e con umiltà e fiducia rivolgeremo la preghiera alla Vergine Fedele perché dia la pace dei forti agli eroi caduti di Culqualber, di Nassirya, ai tanti nostri colleghi deceduti nell’adempimento del dovere e ai loro congiunti, perché trovino la forza di accettare la sofferenza di una persona venuta meno nella loro vita.
 
Convocato
il Consiglio comunale
di Anversa degli Abruzzi
 
ANVERSA - Il Sindaco, Gabriele Gianni, ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267, ha convocato il Consiglio Comunale, in sessione ordinaria e in unica convocazione, nella consueta sala delle adunanze, per le ore  9: 30 del giorno 27/11/2010, per trattare gli affari di cui al
seguente ORDINE DEL GIORNO
 1)      Variazione di assestamento generale.
 2)      Approvazione Regolamento compostaggio domestico.
 3)      Approvazione Regolamento Fotovoltaico.
 4)      Linee di indirizzo strategico  per la Ripianificazione del territorio – Ambiti omogenei.
 5)      Ordine del giorno in attuazione della L.R.  n. 10/2008 e gestione associata  dei servizi comunali  nei territori montani.
 6)      Adesione Carta Europea per l’uguaglianza  e la parità  delle donne  e degli uomini  nella vita locale.