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VILLALAGO - «In data 22/Aprile/2010 Codesta Redazione ha pubblicato la notizia del sequestro del complesso edilizio relativo alla costruzione di una stazione di servizio carburanti nella zona artigianale “Vignaronica” del Comune di Villalago. Sulla semplice pubblicazione di tale notizia nulla da eccepire, ma vi è stato un risentimento da parte di questa Società per quanto riportato nello stesso articolo relativamente al fatto di aver creato , secondo il giornalista, uno  stato di inquietudine per il fatto che l’Amministratore di questa Società ricopre anche la carica di Consigliere Comunale (gruppo di minoranza) del medesimo Comune. Inoltre è stata palesemente formulata una squallida e gratuita affermazione, (cito testuali parole: ”Se non ci fosse stato l’esposto, con il conseguente sequestro, sicuramente tutto sarebbe stato risolto con una sanatoria”), sottolineando l’eventuale possibilità di non adempiere ai propri doveri utilizzando la “sanatoria”come facilitatore e copertura nella risoluzione di imbrogli. Per quanto accaduto, si vuole tranquillizzare il giornalista  e altri, a cui si presume di aver creato inquietudine, che il  Giudice  per le Indagini  Preliminari del Tribunale di Sulmona  ha decretato l’Archiviazione del procedimento disponendo altresì la restituzione del manufatto e dei beni in sequestro. Inoltre la codesta società desidera precisare, per correttezza di informazione,che ha avuto un comportamento rispettoso delle normative. Si precisa che quanto realizzato è conforme a quanto

autorizzato, con particolare riferimento al posizionamento della pensilina e non come dichiarato nell’articolo del codesto giornale di aver, e cito testuali parole: ”invaso la zona di rispetto comunale, spostando la facciata principale di circa sei metri in avanti, creando problemi anche alla linea elettrica dell’Enel”. Inoltre si precisa che, a seguito dell’evento sismico che ha interessato la nostra provincia, si è dovuto necessariamente rimodulare la progettazione statica del complesso edilizio per intervenute variazioni normative per le costruzioni in zone a rischio sismico e di conseguenza tale periodo di fermo comunque sarebbe stato necessario per tali adeguamenti. Per quanto attiene alle problematiche della presenza di linee elettriche di M.T (Media Tensione) e di una linea di B.T. (bassa tensione) prospiciente i lotti della zona interessata, a tal proposito il Comune sta predisponendo le canalizzazioni per l’interramento dei relativi cavi, in quanto non più rispondenti ai canoni di sicurezza, sia per quanto riguarda la viabilità che per gli insediamenti produttivi realizzati e da realizzare. La G. e M. vuole inoltre esprimere apprezzamento per il comportamento responsabile sia  dell’Ufficio Tecnico sia dell’Amministrazione Comunale e in particolare nella persona del Sindaco che ha sin  dall’inizio apprezzato tale iniziativa. Questa Società oltre a creare un servizio pubblico per i cittadini, per le comunità del comprensorio e per le attività turistiche, intende creare nuovi posti di lavoro per i nostri giovani

investendo risorse proprie. Distinti saluti, L’Ammin. Giovanni Geom. GATTA» Per stilare questa postilla, ci siamo ancora una volta informati sul sequestro giudiziario del suddetto manufatto e non comprendiamo perché questa lettera di difesa sia arrivata ora, a distanza di mesi, e non subito. La cronaca di allora (ripresa dai giornali regionali) è stata attenta e aderente ai fatti. Se così non fosse stato, non riusciremmo a capire perché siano intervenuti i carabinieri della Stazione di Scanno. Se poi il giudice ha ritenuto di dissequestrare i lavori, non può che farci piacere. Lo squallore non è nelle nostre affermazioni, ma nei fatti. Riteniamo, perché ne siamo convinti, che un consigliere comunale (di maggioranza o di minoranza) debba avere il massimo rispetto delle norme e attendere pazientemente tutte le autorizzazioni, prima di dare inizio a qualsiasi progettualità. Per l’interramento della linea elettrica di media tensione, sconsideratamente vicina al fabbricato, il Comune, ammesso che decida di farlo, dovrà dare alla società Enel 29 mila euro. Come mai è sorto ora il problema? Tutte le altre questioni non sono di pertinenza di questo giornale. Ci auguriamo che, una volta terminata, la struttura possa effettivamente dare lavoro a qualche nostro giovane.