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Venerdì 12 Novembre 2010 - Il Santo del giorno: San Margarito Flores Garcia, Sacerdote e martire

Il tempo... ieri - E’ tornato il sole. Il vento della sera precedente ha spazzato vie le nuvole ed è tornato il sereno. In serata sono apparse le stelle. Temperature: massima 12,5° C (ore 11,21); attuale 3,3° C (ore 23,30).
 
LETTERA
AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig. Direttore,
la lettera di un lettore ad un famoso quotidiano, che suggerisce a Berlusconi la lettura dell’Institutio principis christiani di Erasmo da Rotterdam sulle virtù pubbliche e private del Principe, e la risposta del giornalista che sostiene l’inutilità dell’insegnamento dei classici a tipi come il nostro e mette persino in dubbio che il Cavaliere abbia mai avuto il tempo di leggere l’autore dell’Elogio della follia, richiama alla mente un episodio illuminante su natura e cultura del nostro capo del governo. Racconta la vedova del grande intellettuale torinese Luigi Firpo che questi, facendo zapping in tv, si imbatté, a canale 5, in una graziosa signorina che intervistava il padrone. Dopo essersi sperticata in elogi  allo studioso di classici ed aver esaltato la bellissima prefazione e  la perfetta traduzione dell’Utopia di Tomaso Moro da lui appena pubblicata, prese a leggerne la prefazione. Lo studioso fece un salto sul divano. Era la sua prefazione e, come poté poi accertarsi, anche la traduzione era la sua. Un plagio. Avrebbe potuto denunciarlo. Invece il grande intellettuale si divertì a prendersi gioco dell’impostore, tenendolo sulla corda, minacciandolo che lo avrebbe svergognato pubblicamente. Berlusconi pregava di risparmiarlo, piagnucolava e si nascondeva dietro scuse puerili. Arrivò ad incolpare la sua segretaria che avrebbe copiato prefazione e traduzione. Cercò di rabbonire il professore con regali che egli rispediva sdegnato al mittente. Telefonava un giorno sì e uno no. Il cattedratico ebbe il privilegio di capire Berlusconi prima di tutti gli Italiani, se, come ricorda la vedova, le confessò che era “un mercante di tappeti, una faccia di bronzo. Con lui sembra di essere ad una televendita”.
 
L’Anci, l’associazione dei piccoli comuni italiani:
SALVAGUARDARE L’ISTRUZIONE
NEI PICCOLI COMUNI DI MONTAGNA
Promuovere un Coordinamento dei piccoli Comuni sulle questioni specifiche della Scuola e convocare al piu' presto un incontro sul tema a livello nazionale. E' questa la richiesta contenuta in un documento approvato oggi dalla Commissione Istruzione e Scuola dell'Anci, riunitasi a Padova in occasione dell' Assemblea annuale dell'Associazione. Un documento a salvaguardia della scuola pubblica delle scuole di montagna e dei piccoli Comuni era gia' stato presentato il 1 ottobre 2010. Questo ulteriore documento pone gli accenti su una verifica da effettuare in Conferenza Unificata su tre temi: accertare, per il prossimo anno scolastico 2011-2012, l'entita' dei risparmi realizzati a livello di singole Regioni (considerato anche l'avvenuto raggiungimento in alcune di queste dei parametri previsti nel Piano programmatico a seguito dell'art. 64 della legge 133/2008);              
valutare la possibilita' di rivedere alcuni parametri previsti dal DPR n. 81/2009 soprattutto per quelli riguardanti le pluriclassi e il personale ATA, che stanno mettendo in serissima difficolta' molte realta' scolastiche, in particolar modo quelle ubicate nei comuni montani e nei piccoli Comuni; dare attuazione a quanto previsto nell'ipotesi di accordo sull'applicazione del Titolo V in materia di istruzione all'interno della scuola, circa i nuovi criteri per l'assegnazione degli organici alle singole Regioni. Nel documento si sottolinea, infine, l'urgenza di sollecitare il MIUR a emanare i provvedimenti necessari per garantire la ''continuita' didattica' pluriennale (come avviene da anni nel Trentino), impegno piu' volte ribadito anche dallo stesso Ministro della pubblica istruzione, in particolare per le scuole dei Comuni montani e dei piccoli Comuni e per il ''sostegno' agli alunni diversamente abili.
 
GIOVANNI CHIODI
ELETTO
VICEPRESIDENTE
Dell'Assemblea
delle regioni
europee

Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, è stato eletto per acclamazione a vicepresidente dell'Aer, l'Assemblea delle regioni europee. "Quale ruolo possono e devono giocare le regioni nell'indirizzare e gestire la ricerca e lo sviluppo, per sostenere la crescita e il benessere regionale?" e' il tema della due giorni di lavori a Istanbul. Il Presidente e' accompagnato da una
delegazione abruzzese formata dal Direttore Affari della Presidenza Antonio Sorgi, dalla dirigente regionale Iris Flacco e dal responsabile della Struttura di coordinamento e raccordo del Presidente, Giuseppe De Dominicis. Chiodi, nell'ottica della politica di riduzione dei costi, ha rimarcato la scelta di non aver nominato un dirigente della Regione Abruzzo a Bruxelles che avrebbe avuto un compenso troppo oneroso per la casse regionali ma ha preferito puntare sulla costruzione di una larga rete di alleanze e di sinergie con le altre regioni e organizzazioni interregionali. "Il mio impegno personale e le nostre esperienze - ha aggiunto Chiodi - saranno a servizio dell'AER per fortificare la rappresentanza delle regioni nella scena europea e internazionale. Lavorero' per rafforzare la partecipazione dell'ARE in Italia e all'estero per uno sviluppo sostenibile".
 
biblioteca virtuale
sul terremoto
del 6 aprile 2009

La Fondazione Carispaq e la Deputazione di Storia Patria dell’Abruzzo e Molise hanno dato vita alla prima «biblioteca virtuale» sul terremoto del 6 aprile 2009. Si può entrare attraverso l’attivazione di una specifica sezione on line, intitolata SismAq. E’ parte integrante del Portale multimediale del polo servizi culturali (www.poloserviziculturaliabruzzo.it). Obiettivo principale é la creazione di una banca dati di informazione bibliografica e archivistica per la conoscenza del territorio e dei suoi eventi sismici. «Stiamo lavorando - ha spiegato il presidente della fondazione Carispaq, Roberto Marotta - per diffondere ed esportare il know how relativo al capoluogo e al sisma, con la certezza di fornire un supporto concreto al mondo accademico».http://www.pornheart.com/generalpics.php
 
Da trenta sindaci
della Comunità Montana Peligna
Proposta di legge per i Comuni
fuori del cratere

In trenta si sono riuniti nella sede della Comunità Montana per una proposta di legge nazionale che includa i comuni fuori cratere nell’assegnazione dei fondi statali per la ristrutturazione degli edifici pubblici danneggiati dal sisma del 6 Aprile 2009. I sindaci rivendicano l’applicazione del nesso di causalità anche per gli edifici pubblici e bandi a cui possano partecipare tutti e non solo chi è nel cratere. L’ordinanza del 28 ottobre scorso, non ancora pubblicata, assegna quasi un miliardo di euro in sette anni a tutta la penisola per l’adeguamento sismico degli edifici. Non si può sperare in questa ordinanza per riparare gli edifici pubblici, quando si avrebbe diritto a farlo subito, come gli altri comuni del cratere.
 
FINANZIATE LE COMUNITA’
MONTANE ABRUZZESI
Alla Comunità Montana Peligna
assegnati 66 mila euro

Il Consiglio regionale ha aprovato lo stanziamento di 1.756 mila euro in favore delle 9 comunità montane dell’Abruzzo. Tale stanziamento consetirà agli enti strumentali modificati dalla ridelimitazione, di perseguire l'equilibrio di bilancio per l'esercizio 2010,  nelle more
della conclusione del processo di riordino in corso. La situazione finanziaria di tali enti è profondamente mutata anche per effeto della finaziaria dello Stato 2010 che ha disposto l'azzeramento dei trasferimenti erariali in favore delle comunità montane, a far data dal 2010. Tale azzeramento ha lasciato intravedere l'impossibilità di approvare i bilanci comunitari, stante le difficoltà a reperire risorse regionali sostitutive. La somma assegnata è per garantire l'esercizio di servizi sociali, turistici, culturali, ambientali, ecc. di cui le comunitò moontane si fanno carico nei loro programmi sociali. La somma stanziata sarà cosi ripartita: Alto Sangro (150.000,00), Gran Sasso (350.000,000), Sirentina (240.000,00), Aventino Medio Sangro (120.000,00), Laga (100.000,00), Valle Roveto (160.000,00), Valle del Giovengo (300.000,00), Marsica 1 (270.000,00), Peligna (66.000,00).
 
SULLA VIA DEL RITORNO
Ancona - Termine del viaggio

A Venezia la nave riprende il mare alle ore 18,00. Si sono imbarcati altri gruppi che faranno il nostro stesso tour. Noi scenderemo domani mattina ad Ancona. Dopo cena, giriamo il Victoria in lungo e in largo per conoscere meglio la nave che ci ha ospitato per 8 giorni. Nei nuovi gruppi si legge lo stupore di essere in quella "cittadina galleggiante", dove ci sono tutti i servizi, da quello medico a quelli dello svago. Ci sono locali per i balli dei giovani e altri per i più "attempati", ristoranti e pizzerie. La nave è in allegria continua fino a notte inoltrata. Solo al casinò l'ambiente è di silenzio e di tensione, quando il croupier dice: le jeu est fait. I giocatori, oltre al tavolo della roulette, sono anche a quelli del poker e del Black Jack. Verso mezzanotte ci ritiriamo in cabina. Alle ore 8,00 il Victoria entra nel porto di Ancona, dove ci viene incontro l'Arco di Traiano. E' una bella giornata. Il sole sta sorgendo e illumina con i suoi raggi radenti la città. Sbrigate le operazioni di sbarco, scendiamo a terra. L'agenzia dei parcheggi ci riconsegna le chiavi della macchina. Decidiamo di visitare Ancona, addossata al promontorio del Conero. E' domenica e non troviamo traffico, per cui percorriamo le strade senza difficoltà. Nel primo tratto il nostro itinerario segue la parte antica per arrivare alla cattedrale di san Ciriaco, sul colle Guasco. La facciata è tripartita, in stile romanico-gotico. L'interno è a Croce Greca a tre navate. All'incrocio dei bracci si eleva una bella cupola, poggiata su un tamburo dodecagonale. Il soffitto mediano delle navate è in legno dipinto, a carena di nave capovolta. Una scalinata porta all'altare maggiore. Due scale al fianco del braccio sinistro portano alla cripta, dove sono conservate le reliquie di san Ciriaco, san Liberio e san Marcellino. Siamo poi ridiscesi per Via Gramsci, imboccando il lungomare per arrivare a Piazza della Repubblica. Ancora qualche monumento e poi imbocchiamo la statale per arrivare al casello autostradale per far ritorno al nostro paese. Lungo tutto il tragitto autostradale ci accompagna il sole, ma da Cocullo a Villalago ci aspetta un'altra situazione meteorologica, con nuvole e vento freddo. Anche questo viaggio farà parte del nostro bagaglio di ricordi.
 
VOLONTARI
ABRUZZESI
SANGUE
Sezione di Scanno Alto Sagittario

SCANNO - Domenica 14 Novembre 2010, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, in Piazza S. Maria della Valle sosterà l’autoemotica Fidas-Vas per la raccolta del sangue. Saranno presenti donatori del VAS di Scanno-Alto Sagittario, sezione Antonio Di Rienzo, con materiale divulgativo. Un impegno civile anche nel terzo millennio.