|
|
|
| |
|
| | | | |
|
| |
|
|
|
|
|
Le foto
dei nostri
lettori |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Sabato 6 Novembre 2010 - Il Santo del giorno: Sant'Iltuto (Iltud Farchog) Abate
e fondatore (480 - 540)
|
|
|
|
|
Il tempo... ieri - Perdurano il bel tempo e il clima mite. L’alta pressione, però, sta lasciando l’Italia e dovrebbero arrivare nuove perturbazioni. Temperature: massima 18,5° C (ore 12,15; attuale 8,6° C (ore 23,30).
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
In fuga Gregge della “Porta dei Parchi” spaventato
da un elicottero che volaVA a bassa quota
I lupi sbranano quattro pecore e ne disperdono sedici
|
|
|
|
|
ANVERSA - E’ accaduto al “Piano delle Calcare”, zona agricola di Anversa, dove pascolava un gregge di trecento pecore. Un
elicottero si è abbassato quasi a lambire il terreno, mettendo in fuga circa trecento pecore
impaurite dal rumore e dal vortice delle pale si sono date alla fuga,
disperdendosi in modo scomposto. Il pastore, che stava a guardia degli ovini,
si è messo subito alla ricerca delle pecore disperse. Nel contarle all’ovile si è accorto che ne mancavano venti. Dato l’allarme, di buon mattino è iniziato di nuovo la ricerca. I pastori hanno ritrovato due pecore, che si
aggiravano nella Piana e quattro carcasse di ovini uccisi dai lupi, che da più giorni si avvistano nel circondario. All’appello ne mancavano ancora sedici. La ricerca è stata inutile. La speranza di trovarle ancora vive è minima, perché potrebbero essere state uccise dai lupi. Bisognerebbe, però, travare le carcasse, per dimostrare all’Ente Parco che effettivamente sono state uccise dai lupi, altrimenti non si avrà diritto al rimborso. Il gregge è del prof. Nunzio Marcelli, presidente regionale dell’Arpo (Associazione regionale produttori ovicaprini).
| |
|
| |
|
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Lavori in corso a Cocullo
in zona Fontana Medievale
Lavori pubblici gestiti
in forma casareccia
COCULLO - Settembre scorso, presente in paese, constatai che i lavori in corso, nei
pressi della Fontana Medievale, avevano carenze nel rispetto delle normative
vigenti. Il 27.09.10 scrissi una lettera al Sindaco, come cittadino e come
consigliere di minoranza, lamentando ed evidenziando le mancanze di legge.
Detta lettera venne pubblicata sul Gazzettino della Valle del Sagittario
on-line il giorno 28.09.2010. Lo stesso giorno 27 il Tecnico del Comune Geom.
Casario Giovanni rispondeva alla missiva dichiarando che “la Ditta appaltatrice è stata più volte richiamata per la mancata esposizione della cartellonistica di cantiere
prevista dalla normativa vigente.. e che provvederà entro e non oltre il giorno di mercoledì 29.09.2010 alla installazione della cartellonistica di cantiere”. Il cartello lavori venne esposto il giorno 29
|
|
settembre. Oggi, 5 novembre, ricevo una raccomandata dal Sindaco il quale fa
presente che lui risponderà alla mia lettera del 27 settembre nel corso del prossimo consiglio comunale.
Cosa ci racconterà?
a) Che la frana verificatasi poteva essere evitata con una operatività ottimizzata nel rispetto dello stato dei luoghi?
b) Che la carenza della dovuta sorveglianza nelle procedure lavorative e nella
sicurezza in cantiere sono carenti?
c) Che lo spostamento dei servizi doveva essere il primo impegno della stazione
appaltante per dare libera all’impresa l’area dei lavori?
d) Che la segnaletica verticale ed orizzontale (gialla) di inizio e fine
cantiere non è stata messa in essere prima dell’inizio dei lavori del cantiere e ancora oggi non c’è?
e) Che si è avverata la mia previsione di una perizia di variante per far crescere la
parcella dei progettisti Direttori dei Lavori?
f) La Giunta Comunale con delibera n° 44 del 18.10.2010 ha proceduto a: “Approvazione perizia di variante lavori recupero e valorizzazione centro storico
– Area nuovo parcheggio c Fontana Medievale 1 lotto.
Ascolteremo con la necessaria attenzione e considerazione.
(Eraldo Biasetti)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Perdonanza patrimonio
immateriale dell'Unesco?
Oggi a Roma la presentazione
della candidatura
La cultura italiana si mobilita per presentare la candidatura al riconoscimento della Perdonanza
quale patrimonio immateriale dell’Unesco. L’evento, organizzato dalla Società geografica italiana, si terrà a Roma, oggi 6 novembre, alle ore 11, nella sede della società al Palazzetto Mattei di Villa Celimontana. “La manifestazione – recita una nota della Società geografica italiana – nasce dalla volontà di una popolazione, quella aquilana, duramente colpita dal sisma dello scorso 6
aprile 2009, e dalla necessità e dal desiderio degli aquilani di riappropriarsi di un’identità e di un senso di appartenenza ad una comunità, che deriva dal peculiare patrimonio culturale e, nella fattispecie, da una
tradizione plurisecolare: la Perdonanza Celestiniana. Molte sono le attese in
tal senso – prosegue la nota – fatte proprie dal
|
|
Comitato promotore per il riconoscimento della Perdonanza quale patrimonio
culturale immateriale dell’Unesco. In tale direzione alcuni enti e associazioni, aquilani e non, intendono
lavorare in maniera solidale per raggiungere l’obiettivo prefissato”. L’iniziativa si concluderà con l’inaugurazione della mostra fotografica “Perdonanza: istantanee di un patrimonio immateriale”, a cura di Marco Maggioli e Pierluigi Magistri. Numerosi gli interventi che si
alterneranno durante la mattinata. Tra gli altri Francesco Sabatini, presidente
emerito dell’Accademia della Crusca, Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia Culturale all’Università di Tor Vergata, Francesco Scorza Barcellona, docente di Storia del
Cristianesimo presso lo stesso ateneo, Gian Piero Giuseppe Milano, preside
della facoltà di Giurisprudenza sempre a Tor Vergata e Luciana Mariotti, dell’Ufficio Lista del Patrimonio mondiale Unesco del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali. Interverranno anche l’arcivescovo dell’Aquila e alto patrono del sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo De Lellis” Giuseppe Molinari e il presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria
Walter Capezzali. Alla manifestazione parteciperà, in rappresentanza del Comune dell’Aquila, l’assessore alla Ricostruzione Vladimiro Placidi, che sta lavorando al progetto
attraverso una serie di contatti e di iniziative a livello nazionale e
internazionale. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DAL 14 SULLE AUTOSTRADE A24 E A25
OBBLIGO CATENE O PNEUMATICI DA NEVE
La Concessionaria Strada dei Parchi comunica che dal 15 novembre 2010 al 15 aprile 2011 sara' obbligatoria, per
tutti i veicoli, la presenza di catene da neve a bordo o l'utilizzo di
pneumatici invernali nei seguenti tratti autostradali: A24 dalla stazione di
Mandela alla stazione di san Gabriele/Colledara, in entrambe le direzioni; A25
dallo svincolo direzionale di Torano alla stazione Bussi/Popoli, in entrambe le
direzioni.L'Ordinanza e' estesa a tutto il territorio della Provincia
dell'Aquila. La Societa' Strada dei Parchi, spiega una nota, si riserva, sempre
nel periodo dal 15 novembre al 15 aprile, di estendere le tratte autostradali
oggetto del provvedimento al fine di migliorare gli standard di sicurezza
dell'infrastruttura. Il provvedimento, adottato - da parte di tutti i Gestori
di Strade della Provincia dell'Aquila - per la prima volta lo scorso anno, e'
finalizzato a migliorare gli standard della sicurezza nel corso della prossima
stagione invernale.
| |
|
| |
| |
|
| |
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Viaggio in Grecia
La città di Atene
E' arrivato il giorno tanto desiderato. Siamo ad Atene. La nave entra nel porto del Pireo
alle ore 7,00. La giornata è nuvolosa, ma non fa freddo. Dal ponte 11 osservo tutte le operazioni di
attracco al molo. Il Pireo mostra le sue case, i suoi palazzi,
dall'architettura moderna, ma non fatta di grattacieli. Le nuvole nascondono in
lontananza la città. Alle ore 8 iniziano le operazioni di sbarco. La guida del gruppo degli
Italiani ci attende sul pullman. Partiamo alla volta di Atene. Costeggiamo il
mare per incontrare i vari porticcioli e poi il pullman taglia diritto verso la
meta. Il Pireo e Atene sono due agglomerati urbani indistinti, se non fosse per
i resti archeologici che s'incontrano in numero maggiore appena si entra nella
città di Pericle. D'improvviso si vede in lontananza la collina sacra. Entro in
agitazione, ma scatto ugualmente una serie di foto. Poi il pullman devia per
un'altra strada e scompare alla vista. La guida ci porta a vedere l'antico
stadio olimpico, Kalimarmaro, dove si disputarono le gare di atletica delle
prime Olimpiadi dell'epoca moderna, tenutesi ad Atene nel 1896. E' uno stadio
ad U che può ospitare fino a 70.000 persone su una superficie interamente ricoperta di marmo
bianco di Pendelis, lo stesso da cui fu ricavato il Partenone. Facciamo una
breve sosta per alcune foto. Poi torniamo sul pullman. La guida ci comunica di
aver ricevuto una telefonata, che la informava che l'Acropoli non era
visitabile per lo sciopero dei precari del ministero della Cultura. Immaginate i risentimenti che si sono scatenati!
|
|
Son volate parole grosse contro
i Greci, ritenuti fannulloni, dimenticando gli scioperi selvaggi degli
Italiani. Cosa dire? Il viaggio per me aveva perso parte di quel desiderio che
mi aveva portato ad Atene. Decidiamo comunque di andare sotto la Collina,
vicino ai cancelli d'entrata. La guida lungo il percorso del pullman ci indica
i vari monumenti che incontriamo: il Palazzo del Governo, il Parlamento … ma perdono ogni interesse difronte all'amarezza di non poter visitare il
Partenone. Arriviamo all'entrata dell'Acropoli: i cancelli sono chiusi e si
vedono i cartelli di protesta. Ci sono molti turisti e le lamentele e
imprecazioni valgono poco. Sopra le nostre teste c'è la Collina Sacra. Sorge su una piattaforma rocciosa, che cade a strapiombo
sulla valle circostante. Vi si scorgono i Propilei e l’Eretteo, con le sue cariatidi e poi più nulla e nulla di più so raccontarvi. Al di qua del recinto c'è la collina, da dove san Paolo si rivolse agli Ateniesi. Saliamo fin sopra e da
qui si scopre la città. Poi scendiamo all'Agorà, il cuore politico, amministrativo, e commerciale di Atene. Oggi, l’antica Agorà è un cumulo di pietre e strade sconnesse; un luogo della storia antica tenuto
malissimo e senza rispetto. Giunti vicino ai resti del tempio di Efesto, mi
siedo su un muretto e immagino di vedere gli antichi Ateniesi. Lisicrate,
Socrate, Platone, Aristotele, Pericle, Solone, Clistene sono vicino a me. Posso
raccontare di aver calpestato il suolo di questi Grandi. Da uno degli ulivi presente, strappo un rametto per riportarlo a casa: sarà il mio souvenir più prezioso. Dopo aver visitato il museo archeologico, scendiamo verso la Plaka,
il quartiere più antico di Atene, fatto di negozi, bar, ristoranti. Il mio sguardo torna spesso
all'Acropoli, all'Agorà per poterli assorbire per sempre nei miei ricordi. |
|
|
|
|
|
| |
|
|
|
|
|
| |
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|