Mercoledì 3 Novembre 2010 - Il Santo del giorno: San Martino de Porres, Domenicano (1579
- 1639)
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Il tempo... ieri - Giornata umida e fredda. Il cielo è restato coperto fino a sera, allorché il cielo ha mostrato squarci di sereno. Temperature: massima 11,5° C (ore 9,15); attuale 6,6° C (ore 23,30).
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Parco Nazionale e Regione Abruzzo
A “Ecomondo 2010” - luogo d’incontro della Green Economy
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operatori del settore alla ricerca di soluzioni funzionali o di proposte
innovative. L'edizione 2010 di Citta' Sostenibile portera' infatti a Rimini per
quattro giorni professionisti, amministratori, cittadini, imprese, urbanisti ed
esperti del risparmio energetico. Il confronto a tutti i livelli partira' da un
concetto fondamentale: gli enti locali di grandi, medie e piccole dimensioni
possono tutti indistintamente, con progetti disegnati ad hoc, divenire
comunita' piu' sostenibili.
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La Regione liquida
all'Agricoltura 48 milioni di euro
Ammontano a 48 milioni di euro i pagamenti effettuati a vantaggio delle imprese agricole abruzzesi, un dato che
ha permesso all'Abruzzo di superare, con due mesi di anticipo, il cento per
cento dell'obiettivo di spesa che era di 45 milioni di euro (106 per cento
degli impegni Ue). Le cifre sono state fornite dall'assessore all'Agricoltura
Mauro Febbo, questa mattina a Pescara, nel corso della conferenza stampa di
presentazione del bilancio dei finanziamenti erogati alle imprese abruzzesi e
relativi al piano di sviluppo rurale. 'Un risultato eccezionale - ha commentato
l'assessore - soprattutto se si considera che venivamo da una situazione di
difficoltà, con minacce di disimpegno da parte di Bruxelles (così come invece, purtroppo, rischiano altre regioni italiane come Puglia, Campania
Sicilia, Lazio e altre) che non lasciavano intravedere buone speranze.
E invece siamo qui per annunciare a tutto il mondo rurale della nostra regione
che il momento della svolta è finalmente arrivato e per rispondere con una punta di orgoglio e senza polemica
a chi ci aveva accusati di non saper spendere i soldi della Comunità Europea. La conferenza alla quale hanno preso parte la neopresidente di
Confagricoltura Abruzzo Federica Morricone, il direttore della Cia Abruzzo
Domenico Falcone, il presidente di Copagri Tommaso Visco e Bruno Palazzo in
rappresentanza della Coldiretti, ha visto anche la partecipazione di numerosi
rappresentanti delle aziende agricole abruzzesi. "A questo risultato - ha
concluso l'assessore Febbo - si è giunti anche e soprattutto perchè l'imprenditoria abruzzese ha dato segnali di crescita sviluppo e progettualità. Ai sacrifici a cui il mondo agricolo deve far fronte, rispetto ad una
diminuzione del reddito in misura del 25 per cento, corrisponde la capacità di adeguarsi ai mercati nazionali e internazionali con una produzione ricca di
qualità e specificità'.
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Cerimonia di consegna
degli attestati
ai diplomati dell’istituto
Rendina dell'Aquila
nell'anno 2008-2009
l 30 ottobre 2010, nell'ambito delle manifestazioni culturali per L'Aquila che risorge, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati ai diplomati presso l'istituto
Rendina di L'Aquila dell'anno 2008-2009. Questi giovani sono i primi che hanno
conseguito il diploma di "Ragionieri e periti commerciali" dopo il terremoto
del 6-aprile 2009. Per essi l'associazione regionale dei Ragionieri ha voluto,
in collaborazione con la preside del Itc Rendina, professoressa Pasqualina
Tarulli, ha organizzata una interessante giornata di studio. Hanno partecipato
al dibattito illustri relatori delle Università di TERAMO e di L'AQUILA e giornalisti delle redazioni locali dei quotidiani più noti nella Regione. Gli interventi hanno inteso rivalutare la professione del
Ragioniere. Riabilitazione perseguita anche da una corposa pubblicazione
storica sui "Cent'anni della professione del ragioniere".
(Felice Gentile)
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COMMEMORAZIONE
DEI DEFUNTI AL CIMITERO
DI VILLALAGO
VILLALAGO - Il 2 novembre è dedicato alla commemorazione dei defunti. Ieri il tempo è stato piuttosto umido, ma clemente da permettere la visita al camposanto. A
Villalago il parroco, don Alain, ha celebrato la santa messa nella chiesa del
cimitero alle ore 14,30. A conclusione ha benedetto e incensato, fuori dalla
chiesa stessa, tutte le tombe, secondo il rito dei morti. ognuno poi si è recato a visitare le tombe dei defunti, nelle cappelle lasciate aperte in
questi giorni, per accendere ancora dei lumi e rimanere in raccoglimento. Nel
giorno di Ognissanti, per il cattivo tempo del pomeriggio molti non avevano
potuto adempiere a questo rituale.
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Viaggio in Grecia
L’Isola di Santorini
Mi sveglio presto. Dall'oblò della cabina entra la luce del nuovo giorno. I colori dell'alba annunciano bel
tempo. In lontananza si scorge la terra ferma. Accendo il televisore per
seguire il navigatore che indica la rotta della nave: siamo vicini all'isola di
Santorini. Dall'oblò si scorgono diversi isolotti, ma ancora non è visibile la grande isola greca dell'Egeo Meridionale. Il nome le fu dato dai
Veneziani, che la dominarono per alcuni secoli. La nave s'intrufola tra i vari
isolotti finché non appare Santorini con le sue case bianche sulla cima della montagna, dove
sorge Fira, il capoluogo. Si avvicina lentamente, ma poi getta gli ormeggi
lontano dalla costa, perché i fondali non possono sostenerla se si avvicina ancora. Dopo la pulizia
personale, andiamo a fare colazione al ristorante e, memore della mattina
precedente, bevo volentieri il "cappuccino". Ci ritroviamo al teatro per
l'escursione, già programmata. Per lasciare la nave bisogna salire sulle lance, che ci conducono
a riva, dove ci aspettano i pullman per salire a Fira. La strada è tortuosa, piena di giravolte, e dopo venti minuti ci troviamo sulla sommità. Ci accoglie la città con le sue case bianche e tutte in stile moresco, con porticati, sorretti da
colonne doriche. La guida ci racconta la storia dell'isola e tra una
spiegazione e l'altra raggiungiamo il villaggio di Oia, la punta a Nord di
Santorini. Scendiamo dal pullman e a piedi ci inoltriamo lungo le stradine,
mentre il sole riverbera la sua luce dai muri bianchi delle case. Il colore
bianco è la caratteristica di tutte le abitazioni dell'isola, ammucchiate o sparse che
siano. Nella parte occidentale esse sembrano precipitare verso il mare, per
l'arditezza delle case, costruite su speroni rocciosi. Esse, come in tutti i
luoghi turistici, in maggior parte sono negozi di souvenirs. L'isola è effettivamente bella e le costruzioni hanno il potere di esaltare la sua
bellezza. Il ritorno è fissato per le ore 13,00. Giunti di nuovo a Fira il pullman ci lascia. Per
scendere giù bisogna prendere la cabinovia o farsi le mille scalette fino al mare. Mia
moglie sceglie la prima soluzione, mentre io mi avventuro giù per le scalette. Dopo una decina di gradini, comincio a vedere degli asinelli,
che diventano sempre più numerosi ma mano che scendo. Chiedo spiegazione a dei Francesi, e mi dicono che
stanno lì per portare i turisti giù al piccolo porto. Mi soffermo incuriosito e dopo un po' vedo delle persone in
groppa agli asini che salgono. Superato lo "sbarramento" mi accorgo che c'è un via vai di questi animali sia a salire che a scendere. La scalinata non è molto larga e spesso bisogna fermarsi per cedere il passo agli asinelli. I
finimenti e le selle mantengono la caratteristica del luogo. Mentre mi avvicino
al mare, mi accorgo che gli asini aumentano sempre più di numero. Capisco che c'è una "stazione di posta", così come l'ho vista all'inizio della discesa; infatti ci sono due gruppi, uno per
scendere e l'altro per salire. L'odore di stallatico si sente per tutto il
tragitto, ma, comunque ne è valsa la pena. Arrivato al porticciolo, aspetto che scenda dalla cabinovia mia
moglie. Appena giunta, c'imbarchiamo di nuovo su una lancia che ci conduce alla
nostra nave, dove ci aspetta il pranzo.
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