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Venerdì 29 Ottobre 2010 - Il Santo del giorno: San Francesco Serrano, Vescovo e martire (1695 - 1748)

Il tempo... ieri - L’alta pressione ha spazzato via le nebbie, facendo apparire la neve sulle cime del Monte Genzana.  La giornata di ieri è stata piena di sole. Temperature: massima 10,5° C (ore 12,30); attuale 0,5° C (ore 23,30).
 
La verità sui lupi visti sulle montagne di Villalago
Per spegnere la ridda di notizie false
VILLALAGO - Ieri mattina ci siamo fermati a parlare col diretto interessato, che per primo ha dato la notizia della presenza dei lupi nella zona di "Valle Preziosa" a Villalago. Questo il suo racconto. «Alcuni giorni fa mi sono recato a caccia nella zona della Montagna, prendendo la strada a destra di "Sante Demenichille". Avevo con me due cani. Ad un certo punto uno di questi è partito di corsa perché più sopra c'era un branco di cinghiali. Non l'ho visto più tornare. Il giorno dopo un cacciatore di Anversa mi ha riferito di aver ritrovato il collare del mio cane e la parte terminale di una delle sue zampe. Non so se a ucciderlo e a divorarlo siano stati gli stessi cinghiali o lupi, arrivati dopo la sua uccisione. Io i lupi quel giorno non li ho visti. Sono tornato di nuovo il
giorno dopo e mentre il mio cane "cannizzava" per scovare le lepri, da lontano si sentiva l'ululato di alcuni lupi. Ho sparato in aria e questi si sono dati subito alla fuga. A memoria mia - conclude il cacciatore - non ho mai sentito di un lupo che abbia attaccato l'uomo». A queste parole fanno eco quelle di un altro signore che ha detto che i lupi non hanno bisogno di attaccare l'uomo, perché i boschi sono pieni di cervi. Ci sentiamo in dovere di dare queste precisazioni per fugare le false notizie riportate in questi giorni da alcuni giornali, che rischiano di ripercorrere il trambusto di parole, causato dalle sette papere al Lago di San Domenico, di cui nessuno più si è preoccupato di conoscere la loro fine, nonostante che queste ogni giorno diminuissero di numero.
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig. Direttore,
su questa notizia ci sarebbe stato il silenzio assoluto  se non l’avesse riportata “Il fatto quotidiano”, unico fra i giornali, mute le tv di ogni colore.  Poco più di un mese fa, il 21 settembre, un deputato, Antonio Borghesi, dell’Italia dei Valori, ha presentato  un disegno di legge per l’abolizione del diritto alla  pensione dei parlamentari dopo solo cinque anni di legislatura. Motivava la proposta  denunciando l’ iniquità del privilegio, quando per tutti i lavoratori  i requisiti  si fanno progressivamente più duri: 40 anni di contributi e un’età sempre più avanzata. Ha citato,  ad abundantiam, anche i casi limite di parlamentari che con pochi giorni di presenza  godono di  una pensione di 3.000 euro. Non manca nemmeno, ha ricordato, il vitalizio di reversibilità della vedova  il cui marito  non ha mai messo piede in Parlamento. Un’ ingiustizia intollerabile alla quale i cittadini, o meglio sarebbe dire i sudditi, se incapaci di  rivoltarsi, si sono passivamente rassegnati. Un privilegio dal costo di  150 milioni l’anno, quasi trecento miliardi di lire. Al coraggioso proponente gli è andata tutto sommato bene. Non è stato aggredito. Forse è stato considerato un povero folle che non si rendeva conto di dove si trovava e come fosse paradisiaco, per la massa  dei deputati parvenu, premere un bottone e godersi un lucroso assegno vita natural durante. La proposta è stata ovviamente respinta dalla totalità dei presenti, 498 contrari, tutti finalmente uniti: di destra, di sinistra, di centro. Solo 22 favorevoli, quelli del partito proponente. E se, poi,  qualcuno s’ indigna,  viene fulminato con l’accusa di qualunquismo!
 
INTITOLATA UNA STRADA
A GUIDO POLIDORO
caposervizio del quotidiano
''Il Messaggero''

La giunta comunale dell'Aquila ha deliberato stamane l'intitolazione di una strada cittadina a Guido Polidoro, noto giornalista aquilano, scomparso nel 2000, che fu per anni caposervizio del quotidiano ''Il Messaggero''. Si tratta, significativamente, della via dove ha sede attualmente l'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo. ''La dedica di una strada a Guido Polidoro - ha dichiarato il vice sindaco, Giampaolo Arduini - costituisce un atto significativo, nei confronti del quale esprimo soddisfazione come membro dell'amministrazione attiva e soprattutto come giornalista. Polidoro ha rappresentato, nel corso della sua lunga carriera, un esempio e un maestro per generazioni di cronisti. Il suo spessore umano e professionale, la sua viva intelligenza e la sua dirittura morale, unite alla passione e al rispetto incondizionato che ha sempre nutrito nei confronti di questo mestiere, ne fanno tuttora un maestro per tutti noi. Per queste ragioni - ha aggiunto - credo che questa iniziativa rappresenti un bel segnale da parte della citta', in una fase cosi' cruciale della sua storia''. ''Si tratta - ha sottolineato il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Stefano Pallotta, che ha sollecitato l'iniziativa - di un gesto di grande attenzione che l'amministrazione comunale dell'Aquila ha compiuto nei confronti dell'informazione cittadina e regionale. L'intitolazione di una strada a Guido Polidoro - ha ricordato - che per noi giornalisti e' un esempio di correttezza etica, nell'esercizio quotidiano della professione, e' un fatto di grande importanza, soprattutto perche' la strada in questione e' anche quella in cui si trova la nuova sede dell'Ordine, dopo che il disastroso terremoto del 2009 ci ha costretti a lasciare quella appena acquistata in pieno centro storico''.
 
RISORSE PER PROGETTI PILOTA AI COMUNI DI MONTAGNA
Il bando è pubblicato sul Bura n. 59 del 15 settembre 2010
Ci sono le risorse per finanziare progetti pilota sulla conciliazione dei tempi in favore dei comuni montani, e di quelli appartenenti alle ex Comunita' montane. Per partecipare e' aperto un bando pubblicato sul Bura n. 59 del 15 settembre 2010. Ne ha dato notizia l'assessore agli Enti locali della Regione Abruzzo, Carlo Masci. ''Sia chiaro - ha avvertito Masci rivolgendosi agli amministratori locali, intervenuti ad un worshop sulla Montagna - noi non faremo come Maria Antonietta che al popolo che aveva fame dava le brioches. Questi finanziamenti non sono un di piu', ma parte integrante di un ragionamento complessivo sulla montagna che dalla riforma delle comunita' montane in poi non prescindera'
dalla programmazione degli interventi''. Il bando sui tempi di conciliazione tra la famglia, il lavoro, il sociale, il tempo libero con quelli della organizazione stessa dei comuni montani, in termini di servizi essenziali e' in applicazione del Piano territoriale dei tempi e degli orari in ambito montano. ''Dopo il taglio alle Comunita' montane e le norme nazionali nel frattempo intercorse, anche in sfavore del sostegno finanziario a questi enti - ha spiegato meglio Masci - c'e' la necssita' di costruire, o meglio inventarsi, un nuovo percorso, sapendo che da un lato le risorse sono ormai esigue e che, dall'altro, i servizi essenziali devono essere resi ai cittadini''. Questa attivita' di analisi e di concertazione con i soggetti interessati ''portera' ad una della legge sulla montagna, nell'obiettivo di bloccare l'emorragia dai centri minori e, anzi, di renderli una valida alternativa, sul piano della qualita' della vita''. L'assessore regionale alle Politiche di genere, Federica Carpineta, che ha partecipato con Masci al workshop, ''iniziative di questo genere sono necessarie perche' rispondono anche ad un altra problematica: liberare le risorse al femminile per inserirle in un contesto lavorativo e di progressione di carriera che non sia compromesso dall'organizzazione stessa della vita familiare''. ''In Abruzzo - ha concluso la Carpineta - la disoccupazione femminile e' lontana non soltanto dalla media nazionale ma anche da quella sancita dal trattato di Lisbona''.
 
Viaggio in Grecia
La partenza

La Nave Victoria ha attraccato al porto di Ancona verso le ore 8,00 del giorno 10 Ottobre. L'imbarco era tra le ore 10 e le 12. Di mattina presto partiamo da Villalago in macchina. Essendo domenica il viaggio in autostrada è stato di tutto riposo. Partiti con il buio abbiamo avuto modo di assaporare i vari momenti del risveglio del giorno. Al sorgere del sole lo spettacolo rosato è stato uno di quelli che ti prende e ti riconcilia con il mondo intero, soprattutto quando è l'orizzonte marino a Oriente, che riverbera la luce del nuovo giorno. La corsa, mantenendo il limite di legge, ci ha portato ad Ancona con molto anticipo. Non eravamo mai stati in questa città. Da lontano abbiamo scorto la nave che già era ormeggiata. Il sole trafiggeva il suo biancore. Il porto è a Nord, con diversi moli. Arrivati al piazzale d'imbarco, abbiamo affidato l'automobile ad una società di parcheggio e poi ci siamo preparati, con documenti alla mano, per il visto necessario. Dopo una buona mezz'ora di attesa è arrivato il nostro turno presso gli uffici di Costa Crociere. Emozionati siamo saliti a bordo, al ponte sesto, tramite una passerella. La nave è un grande paese galleggiante, con piazze, vie, negozi, ristoranti, bar, teatro, chiesa, biblioteca, internet, solarium con piscine e vasche per i massaggi idrici e naturalmente i ponti dove sono situate le cabine per alloggiare circa tre mila persone, tra turisti e personale addetto ai vari settori. Tutto funziona con regole e compiti precisi. Un ingranaggio di lavoro cha va dal comandante della nave, per finire ai lavapiatti e al personale di lavanderia. Nella hall, dove sono gli uffici per i clienti, quattro ascensori di vetro vanno su e giù per un’apertura a cupola di sei ponti. Nell’attesa di prendere possesso della nostra cabina visitiamo per lungo e per largo tutta la nave, dove i diversi ambienti si preparano ad intrattenere gli ospiti.  La nave intanto lascia gli ormeggi e piano piano, guidata da un rimorchiatore, abbandona il porto di Ancona. Saliamo all’undicesimo ponte, dove, a cielo aperto, vediamo allontanarsi la città, con il suo porto, la sua collina, le guglie delle sue chiese, finchè tutto si rimpicciolisce e poi scompare, quando la nave prende il largo. A mezzogiorno scendiamo al ponte otto e prendiamo possesso della nostra cabina. Alle ore 13 andiamo al ristorante “Sinfonia”, situato al ponte cinque. Dopo il pranzo saliamo al ponte dodici, dove è situato il “Solarium”, per goderci la bella giornata di sole. Ci apettano due giorni di navigazione. Nella cronaca di domani ci soffermeremo alla vita di bordo.
 
IL COMITATO DEI CITTADINI
DI ANVERSA
Ha indetto per SABATO
30 OTTOBRE alle ore 17.00 nell’Aula Consiliare
UN INCONTRO PUBBLICO
PER DISCUTERE ARGOMENTI
E TEMATICHE DI INTERESSE
GENERALE
LA PARTECIPAZIONE E’ APERTA A TUTTI