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Giovedì 28 Ottobre 2010 - Il Santo del giorno: San Francesco Diaz del Rincón Domenicano, martire (1713-1748)

Il tempo... ieri - Prove d’inverno con neve sulle cime delle montagne più alte, nebbie, aria fredda, spinta dal Maestrale, e umidà estesa con piogge mattutine. Temperature: massima 7,0° C (ore 12,30); attuale 2,5° C (ore 23,30).
 
LETTERA
AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig Direttore,
la valle Peligna,  al centro dell’Abruzzo, è servita da quarant’anni dall’autostrada Roma-Pescara, che ha finora svolto bene il suo compito di servizio. Ora che la crisi morde e le industrie chiudono o delocalizzano, che centinaia di terremotati sono senza casa e centinaia di studenti senza scuola, i Comuni, piuttosto che concordare un possibile, e non facile, piano di sviluppo della valle, litigano come i famosi capponi manzoniani. Per i caselli! Una stupida contesa e, insieme, un infantile gioco Lego di montaggio e smontaggio. Pratola Peligna vuole che il casello, ora a nord-ovest, sia spostato a sud. Sulmona, con in testa il sindaco, ne chiede, invece, uno nuovo, ad ovest della città. Se fossero accolte le loro richieste in meno di quattro chilometri sorgerebbero due caselli e il “vecchio”, che pure è costato alla collettività, finirebbe alle ortiche. Si crede ingenuamente, o si vuole far credere agli elettori, che la moltiplicazione dei caselli comporti la moltiplicazione degli scambi e degli afflussi turistici, non il loro frazionamento. Quello che è certo è, invece, il costo spaventoso e la devastazione ambientale altrettanto spaventosa, non solo per lo svincolo o gli svincoli, quanto per le opere di raccordo. Il terreno molto accidentato e i fiumi da superare richiedono, infatti, ponti giganteschi e lunghe superstrade. Uno sfascio che darebbe il ben arrivato ai turisti in cerca di verde e di parchi.
 
il turismo natura
dopo un periodo DI espansione
rallenta la corsa
a causa della crisi economica
Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha presentato la bozza e il rapporto diagnostico per il processo di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Dall'analisi emerge che il turismo natura su scala nazionale, dopo un periodo espansione tra gli anni 1980 e 1998, rallenta la corsa a causa della crisi economica.
  Nonostante cio' il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e' di gran lunga il parco piu' richiesto dal turista italiano che fa esplicita richiesta del "prodotto Parchi", mentre e' il Parco delle Cinque Terre quello piu' richiesto dai turisti stranieri (sesto Rapporto Ecotur sul Turismo Natura). In base allo studio condotto dall'Osservatorio Permanente sul Turismo Natura e' emerso che negli ultimi sei anni, tra i tour operator domestici che operano in questo specifico ambito turistico, il segmento piu' rappresentativo del turismo natura e' stato quello dei "parchi-riserve naturali" a cui segue, anche se distaccato di molto, quello della "montagna". Al terzo posto di questa classifica, si trova il segmento "mare-parchi e riserve marine", cui segue quello "agrituristico" e quello del "turismo rurale". Il comparto turistico e' passato attraverso una fase di profonda trasformazione contrassegnato dalla presenza di una concorrenza internazionale sempre piu' agguerrita, anche al di fuori dei nostri confini: infatti e' possibile godere di beni culturali e architettonici di territori e ambienti interessanti quanto quelli del nostro Paese. I problemi che affliggono il turismo in Italia, sempre secondo i lraporto del Pnalm, sono risolvibili grazie a una risposta articolata, con una maggiore e concreta formazione del personale impegnato nel settore alla diminuzione dell'eccessiva pressione fiscale delle imprese turistiche, settore che detiene il poco invidiabile primato europeo del "total tax rate" medio pari al 75 per cento, ovvero degli oneri che, direttamente o indirettamente, fanno capo alle imprese turistiche come imposte, contributi e oneri amministrativi. E' anche alla luce dei risultati di indagini come quella di cui sopra che il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ha deciso di intraprendere il percorso che mira all'acquisizione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), carta che manifesta la volonta' delle istituzioni che gestiscono le aree protette e degli operatori turistici per favorire un turismo conforme ai principi dello sviluppo sostenibile.
 
PROGETTO LIFE
PER LA SALVAGUARDIA
DELL'ORSO IN ITALIA

Presso la sede del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise si e' svolta la prima riunione di coordinamento del progetto europeo LIFE "conservazione dell'orso bruno: azioni coordinate per l'areale alpino e appenninico"- ARCTOS. Il progetto LIFE, della durata di quattro anni, prevede una serie di azioni finalizzate alla conservazione dell'orso in Italia, e vedra' il Parco impegnato come Ente capofila e coordinatore dei diversi partner. La riunione, alla quale hanno partecipato la Provincia Autonoma di Trento, il Parco Naturale Adamello Brenta, la Regione Lombardia, la Regione Lazio, la Regione Abruzzo, il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin" dell'Universita' la Sapienza                      
di Roma, il Corpo Forestale dello Stato e il Wwf Italia, e' stata aperta dal direttore del Parco Vittorio Ducoli, e condotta dalla responsabile dell'Area Scientifica del Parco Cinzia Sulli. L'incontro, attraverso la discussione e la verifica dello sviluppo delle azioni previste che ciascun partner dovra' sviluppare insieme a tutti gli altri, si e' concluso con la stesura di un piano dettagliato dei lavori, relativo ai primi due anni del progetto. Le azioni si svolgeranno in Italia, nell'areale Alpino e Appenninico dell'orso bruno; sugli Appennini il progetto prevede azioni in un'ampia fascia di territorio frequentato dall'orso marsicano, che include sia le aree di presenza stabile, che quelle di collegamento ed espansione. Sulle Alpi le azioni progettuali sono previste in due ambiti territoriali distinti: il primo e' costituito dall'area centrale, detta "core area", di distribuzione dell'orso, localizzata nella Provincia Autonoma di Trento, a cui si aggiungono le aree periferiche, inclusa la Lombardia orientale; il secondo ambito e' costituito dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, limitatamente a un'ampia fascia lungo il confine con la Slovenia nord-occidentale.
 
OLTRE DIECI MILIONI DI VOUCHER VENDUTI
IN TABACCHERIA E’ SEMPRE PIU’ FACILE
In Abruzzo oltre 130 mila
Sono 10.135.646 i buoni lavoro venduti dall’agosto 2008 alla metà di ot-tobre 2010 – in Abruzzo sono 130.033. La sperimentazione prese avvio poco più di due anni fa, per la sola attivi-tà della vendemmia. Oggi l’utilizzo del “buono lavoro” è stato esteso a tutti i settori produttivi e a molti datori e prestatori d’opera: resta il limite invalicabile di una attività di lavoro che deve essere occasionale e acces-sorio. La crescita costante nell’utilizzo dei voucher è dovuta non solo agli in-dubbi vantaggi di flessibilità per datori di lavoro e lavoratori, cui garanti-sce retribuzione, copertura previdenziale e assicurativa, ma anche all’allargamento della rete di distribuzione. Un effetto testimoniato dagli oltre 245 mila voucher venduti tramite la rete delle tabaccherie, aggiun-tasi da poco più di due mesi nel circuito di diffusione dei buoni lavoro. “L’allargamento della rete distributiva ha senz’altro contribuito a “bana-lizzare” la modalità di utilizzo dei buoni lavoro – è il parere del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua -. Per consolidare il ricorso a questo strumento occorre infatti rendere l’approccio al sistema dei voucher il più semplice e
“amichevole” possibile, in modo da renderlo utilizzabile dal maggior numero possibile di committenti e lavoratori. La scelta di attiva-re la vendita dei buoni lavoro in tabaccheria va proprio in questa direzio-ne. Così come è decisivo il sostegno delle associazioni di categoria per sensibilizzare datori e prestatori di lavoro, nell’uso di uno strumento fles-sibile e facile”. La previsione di un ulteriore aumento delle vendite in tabaccheria ha suggerito la creazione di un servizio telefonico dedicato (chiamando il Contact Center 803.164 e selezionando la voce “gestione auto-matizzata dei voucher”) che consente ai committenti di attivare i buo-ni lavoro e ai lavoratori retribuiti attraverso i voucher di avere qualsiasi tipo di informazione. Il riconoscimento del committente e del lavoratore è reso possibile con l’ausilio di un assistente vocale che, attraverso la comunicazione verbale dei voucher posseduti e l’indicazione del codice fiscale, permette l’accesso ai servizi disponibili. (Stefano Caranfa, Team Informazioni istituzionali)
 
SUSSIDIARIETA’ E WELFARE: IN ABRUZZO BINOMIO POSSIBILE?
Se ne parlerà nella settima edizione della Scuola di Sussidiarietà, il corso
per dirigenti, politici e amministratori che prende il via il 3 novembre a Pescara
E’ possibile in Abruzzo un welfare ed una governance ispirati da un concreto principio di sussidiarietà? È la domanda attorno alla quale girerà la settima edizione della Scuola di Sussidiarietà, il corso ideato e promosso dalla Compagnia delle Opera Abruzzo Molise in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e la Direzione Riforme istituzionali, Enti locali e Controlli della Regione Abruzzo, rivolto a amministratori locali, politici, manager di aziende di pubblica utilità, giuristi ed esperti di finanza locale, sindacalisti ed imprenditori, operatori degli enti camerali. La scuola, che avrà per tema “Sussidiarietà, governance e welfare”, si articolerà in sei lezioni che si svolgeranno presso il Park Hotel Villa Immacolata a Pescara, zona San Silvestro. La prima è in programma mercoledì 3 novembre dalle ore 9.30 alle ore 13, e vedrà la partecipazione della dirigente della Regione Abruzzo, Filomena Ibello, e della docente Lorenza Violini, dell’Università Statale di Milano, che interverranno su “La sussidiarietà come nuova formula di governance”. Particolarmente atteso, poi, l’appuntamento del 12 novembre, con la partecipazione di Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che presenterà il volume “Sussidiarietà e… pubblica amministrazione locale” insieme a Carlo Masci, assessore regionale alle Riforme istituzionali. Gli appuntamenti seguenti si terranno il 19 novembre, con Alessandro Venturi, Università di Pavia, che terrà la lezione “La riforma dei sistemi di welfare”, il 26 novembre, con Elisabetta Vigato, Università di Padova, Giulio Salerno, Università di Macerata, e Giovanni Lepore, dirigente della Regione Abruzzo, che parleranno di “Sussidiarietà e federalismo fiscale alla luce dei primi decreti attuativi”, il 3 dicembre, con Luca Merlino, dirigente della Regione Lombardia, che risponderà alla domanda “Sussidiarietà nella sanità?”. Le conclusioni del corso, in programma il 10 dicembre, saranno a cura di Luca Pesenti, Università Cattolica di Milano. Alla Scuola di Sussidiarietà sono ammessi un massimo di 80 partecipanti. La partecipazione è gratuita. Altre informazioni su www.cdoabruzzomolise.it. “Dopo gli ottimi risultati delle precedenti edizioni – spiega Michele Ianniello, direttore della Scuola di Sussidiarietà in Abruzzo – abbiamo voluto riproporre un’iniziativa che
mira a conoscere sistemi di governance che mettono al centro l’attenzione e la valorizzazione della persona. La sussidiarietà è una nuova mentalità, un nuovo modo di governare: non pone l’accento, come erroneamente molti sottolineano, sull’alternativa tra pubblico e privato ma è un modo di guardare la società che evidenzia come pubblico non è solo ciò che viene dallo Stato ma è qualsiasi iniziativa o tentativo che risponde ai bisogni che di volta in volta emergono dalla società. La sussidiarietà è quell’esperienza che unisce libertà, solidarietà e responsabilità: nella libertà di scelta e di iniziativa, infatti, c’è più solidarietà e maggiore responsabilità. Quest’anno il corso affronterà il tema del welfare in Abruzzo mediante un confronto con esperti e con la presentazione di buone pratiche anche di altre regioni, per ipotizzare percorsi di cambiamento o per riconoscere come esperienze di sussidiarietà in atto stanno realizzando concretamente il Bene Comune”. (Piergiorgio Greco, Ufficio stampa Cdo Abruzzo Molise)
 
LA DIOCESI DI SULMONA-VALVA IN UDIENZA DAL PAPA A ROMA
Erano presenti anche i paesi
della Valle del Sagittario

Le parrocchie della Diocesi di Sulmona-Valva hanno organizzato per la giornata di ieri un viaggio a Roma per essere, con il loro vescovo, mons. Angelo Spina, in udienza dal Papa ed esprimere con la loro presenza il ringraziamento della visita a Sulmona del 4 Luglio. Vari pullman sono partiti ben presto dalle varie località; alle 4,30 quello da Scanno e un altro da Villalago per i parrocchiani anche di Anversa e Castrovalva. Alle ore 10,30 Benedetto XVI ha percorso con la papamobile Piazza san Pietro prima di raggiungere il sagrato. Dopo la lettura di un passo del Vangelo secondo Matteo, il Papa ha incentrato la sua catechesi su Santa Brigida di Svezia, compatrona dell’Europa, vissuta nel XIV secolo. Il primo saluto, dopo le suore brigidine, è stato rivolto dal Pontefice alla Diocesi di Sulmona e al suo Vescovo. Alla fine dell’udienza ancora una volta Egli si è espresso: “Vi ringrazio per l’affetto che mi avete offerto nella visita del 4 Luglio a Sulmona”, seguito da un lungo applauso dei numerosi abruzzesi presenti. Alle ore 17,00 il Vescovo ha celebrato una santa messa in San Pietro con tutti i sacerdoti della Diocesi e ha ringraziato tutti i fedeli che hanno risposto all’invito del pellegrinaggio.
 
IL COMITATO DEI CITTADINI
DI ANVERSA
Ha indetto per SABATO
30 OTTOBRE alle ore 17.00 nell’Aula Consiliare
UN INCONTRO PUBBLICO
PER DISCUTERE ARGOMENTI
E TEMATICHE DI INTERESSE
GENERALE
LA PARTECIPAZIONE E’ APERTA A TUTTI
 

NECROLOGIO

SCANNO - Si sono svolti martedì scorso i funerali di Tommaso Pizzacalla, di anni 92, deceduto nella sua abitazione la sera di lunedì. Sentite condoglianze alla moglie Elena, ai figli Anna Maria, Maria Paola, Antonio e Roberto, ai generi e alle nuore, ai nipoti e a tutti i suoi parenti.