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Lunedì 04 Ottobre 2010 - Il Santo del giorno: San Francesco d’Assisi, Patrono d'Italia (1182 - 1226)
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Il tempo... ieri - Giornata nuvolosa con deboli schiarite solo nella mattinata, mentre nel pomeriggio il cielo si è mantenuto coperto fino a sera. Temperature: massima 20,09° C (ore 11,39); attuale 13,05° C (ore 23,30).
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I Consigli Comunali di Scanno e Anversa
HANNO DETTO NO ALLA SOPPRESSIONE DELL’ISTITUTO
SCOLASTICO COMPRENSIVO “VALLE DEL SAGITTARIO”
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Con una nota del Ministero dell’Istruzione, datata 20 Agosto, inviata all’Ufficio Regionale-Direzione Generale, si suggerisce la necessità di disaggregare le scuole dell’Istituto Comprensivo della Valle del Sagittario, per riaggregarle ad altri
istituti comprensivi di Sulmona. Secondo l’Ufficio Scolastico regionale detto istituto è “fortemente sottodimensionato”, per cui le scuole dei singoli paesi andrebbero poste in altri comprensori
situati alla periferia di Sulmona. Contro questa ventilata soppressione si sono
espressi, sabato scorso, i Consigli Comunali di Scanno e Anversa, inviando le
loro delibere all’Amministrazione provinciale dell’Aquila che
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entro il 20 Ottobre dovrà esprimere il suo parere all’Ufficio Scolatico Regionale, che, a sua volta, non più tardi del 20 Novembre 2010, dovrà prendere una decisione in merito. Quando, circa 10 anni fa, vennero istituiti
gli istituti scolastici comprensivi di scuole primarie e secondarie di primo
grado, i sei paesi della Valle del Sagittario, decisero di aggregarsi tra loro,
raggiungendo il numero di alunni richiesto, con lo scopo di unire
scolasticamente tutto il comprensorio con un programma educativo comune,
finalizzato a tenere desto l’amore per la Valle con obiettivi educativi e cognitivi e con attività rapportate allo studio del territorio. E questo è stato possibile |
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con un Consiglio d’Istituto e una direzione unici per tutte e sei i comuni, mentre negli anni
precedenti ogni paese dipendeva da organi scolastici diversi. La decisione
ministeriale è stata presa sulla base del solo numero degli alunni, non tenendo conto della
valenza formativa che la scuola ha su un intero comprensorio, soprattutto se
questa è situata in zone di montagna. Nè tantomeno è stato richiesto il parere ai Comuni interessati. Contro tale decisione il
consiglio comunale di Scanno ha votato all’unanimità, mentre ad Anversa i consiglieri di minoranza si sono astenuti. |
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Assemblea dei Sindaci
de “I Borghi più belli
d’Italia” d’Abruzzo e Molise
a Scanno
SCANNO - E’ stata votata all’unanimità, dall’Assemblea dei Sindaci de “I Borghi più belli d’Italia” d’Abruzzo e Molise, la proposta di legge regionale mirata alla valorizzazione di
queste splendide realtà. L’Assemblea si è riunita ieri 2 ottobre a Scanno congiuntamente ai rappresentanti della Regione
Abruzzo, delle Provincie di Pescara, Chieti e Campobasso, ad Antonio Centi e
Umberto Forte rispettivamente Coordinatore scientifico e Direttore del Club. L’incontro, convocato dal Coordinatore Antonio Di Marco, si è svolto presso l’Auditorium Guido Calogero e i Sindaci hanno, anche, firmato un documento da
inviare al Presidente Nazario Pagano per chiedere di partecipare alla Conferenza dei Capigruppo consiliari della Regione
Abruzzo affinché l’iter burocratico venga avviato. “I borghi attraggono un flusso turistico importante – ha ribadito nel suo intervento Di Marco – ma hanno bisogno di sostegno economico per poter essere valorizzati al meglio.
Quello che si chiede alla Regione è di intervenire dando alla nostra proposta priorità assoluta e renderla Legge regionale a breve termine”. I lavori dell’Assemblea sono, poi, proseguiti con le proposte presentate da esperti in vari
settori che hanno illustrato progetti per la promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili, per la mobilità sostenibile, marketing territoriale e per efficaci strumenti web di promozione
turistica e commerciale. Un Coordinamento efficiente, quindi, che lavora
sollecitamente ed in sinergia per raggiungere l’obiettivo che si prefigge: garantire lo sviluppo e la crescita del territorio e
far arrivare tanti turisti.
(Patrizia Boccaccio)
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I Sindaci dei borghi abruzzesi e molisani
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“Europarc 2010” a Pescasseroli
AI GOVERNI UE,
TUTELARE LA BIODIVERSITA'
Gli aderenti a Europarc Conference 2010, che si e' tenuta a Pescasseroli dal 29 settembre al 3 Ottobre, con una
dichiarazione finale stigmatizzano le politiche europee tese al taglio in
biliancio verso gli enti deputati alla protezione e alla conservazione della
natura, mettendo in risalto i rischi che ne deriverebbero per la biodiversita'
sul breve e lungo termine. La conferenza Europarc 2010 invita i governi
nazionali e regionali delle aree protette d'Europa e la stessa Commissione UE,
a riconoscere e riflettere sulle loro politiche, programmi e allocazioni di
risorse adeguate per le aree protette, per garantire la conservazione della
biodiversita' e dei servizi ecosistemici, per la salute dell'ambiente futuro e
la ricchezza economica dell'Europa. Numerose le altre richieste di risoluzione
approntate dai rappresentanti dei parchi e aree internazionali, con contributi
scientifici e socio-politici che di fatto delineano la necessita' di una
programmazione volta alla conservazione del patrimonio ambientale. Tra questi
la riflessione sui programmi per l'allocazione delle risorse comunitarie al
fine di creare ricchezza economica per l'Europa stessa, con la tutela dello
sviluppo rurale in primis, oltre a un maggiore coinvolgimento delle realta'
locali. In conclusione Europarc sollecita adeguati investimenti
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per le aree protette europee per assicurare i servizi ecosistemici del futuro,
affinche' il patrimonio di biodiversita' possa essere trasmesso alle
generazioni future. In Europa 125 milioni di persone (1/3 del totale) vivono in
aree protette, su un territorio pari al 25 percento della superficie
complessiva degli stati membri. "Le aree protette giocano un ruolo
significativo nella gestione dei siti Natura 2000 - si legge nella Pescasseroli
Declaration - per la mitigazione del cambiamento climatico, custodiscono
ingenti riserve d'acqua, proteggono il suolo, promuovono l'agricoltura
sostenibile e contribuiscono alla conservazione degli ecosistemi. Inoltre
contribuiscono al sostegno alle economie locali, offrono risorse ricreative per
il benessere e la salute, sono fonte di orgoglio per la coscienza nazionale e
locale. Senza le aree protette, e i loro servizi ecosistemici, l'Europa sarebbe
notevolmente piu' povera". Il Consiglio dell'Unione europea ha di recente
ulteriormente sottolineato "l'importante contributo della biodiversita' come
motore per combattere la crisi economica, promuovere la creazione di posti di
lavoro e di generare benefici economici a lungo termine, considerato che a
causa dell'insostenibile uso della biodiversita' si genera una significativa
perdita economica, per cui devono essere assunte azioni e corretti programmi
tempestivi, volti a rafforzare la resilienza degli ecosistemi. I tagli su scala
europea alla gestione delle aree protette e dei parchi - conclude la
dichiarazione -, rischiano di inficiare il lavoro di ricerca tesa alla
conservazione per la biodiversita' ". |
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“Scanno Natura Doc” Restano le esperienze e le storie
ANTONIO DI GIUSTO (90 ANNI) PARTECIPA
CON IL SUO ESEMPIO DI VITA E COMMUOVE LA SALA
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Si è concluso domenica scorsa “Scanno Natura Doc”, Festival del Documentario Naturalistico Italiano, che oltre a promuovere la
produzione documentaristica sui temi della natura e del territorio, ha
realizzato numerose iniziative di alto livello: dibattiti, incontri e
proiezioni di film come “E il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti. Mai accettato dalla grande distribuzione, questo film
italiano ha ottenuto un notevole successo con la semplice autopromozione e il
passa parola: una dimostrazione che a volte la qualità di un’opera è il vero requisito del suo successo. Ed anche a Scanno, in un sabato sera e
senza curarsi dell’ora già un po’ tarda, a seguire film e dibattito introduttivo c’era una sala piena ed attenta. La proiezione è stata preceduta da un incontro emozionante: nonostante sia abituato a ritirarsi
al calar del sole, Antonio Di Giusto – classe 1920 – ha accettato di cambiare per una sera le sue abitudini per portare la sua
esperienza di vita e di “Uomo del futuro”. Così lo definisce un servizio di Storie Dossier, rubrica del TG2, che andando alla
ricerca dei personaggi più rappresentativi d’Italia ha voluto dedicargli un servizio alla riscoperta della capacità di indipendenza e sopravvivenza di chi, come Antonio, ha sempre vissuto delle
sue sole risorse. E anche la sala del Festival, sabato scorso, è rimasta con il fiato sospeso ad ascoltare dalle sue vive parole come sia
possibile, nel 2010, vivere quotidianamente senza gas (Antonio cucina sulla
stufa a legna, con la legna che va a raccogliersi da solo), senza bisogno di
comprare quasi nulla (Antonio approfitta ancora del proprio orto, dei propri
ulivi, e di tutto quello che la terra offre spontaneamente a chi lo sa
riconoscere e
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raccogliere al momento giusto: una conoscenza che sta andando perduta). Non
potevano essere più calzanti le parole così accalorate di questo eroe quotidiano, per introdurre un film che affronta i
temi dello spopolamento della montagna e dell’incapacità della comunità locale di riscoprire e valorizzare le antiche tradizioni e conoscenze. La
storia è quella di un pastore francese, che con un centinaio di capre si vuole insediare
in un paesino montano quasi abbandonato del cuneese, ma si trova a confrontarsi
con la diffidenza e l’ostilità dei residenti. Una comunità che sta perdendo la propria identità, e che lavora e vive a valle, ma non accetta chi vuole provare a rivitalizzare
il borgo montano con le proprie forze e attingendo alle radici delle
tradizioni, con la pastorizia: “non possono accettare che qualcuno riesca dove loro hanno fallito”, come sottolinea uno dei protagonisti. Un rischio che tutti noi corriamo, come
ammonisce Antonio Di Giusto, se dimentichiamo chi siamo, l’importanza del territorio e di quel che ci sa offrire, le conoscenze degli
anziani che hanno vissuto in questi luoghi, le nostre stesse radici. La sala ha
tributato ad Antonio un caldo e lunghissimo applauso, ringraziandolo di essere
voluto intervenire nonostante l’ora tarda per condividere un’esperienza di vita che non può che farci tutti più ricchi; una possibilità di conoscersi ed incontrarsi che è stata offerta dagli organizzatori di “Scanno Natura Doc”, che hanno dimostrato la lungimiranza di chi sa vedere, nel passato e nelle
tradizioni di questi territori, un futuro di speranza.
(Elettra Rinaldi) |
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“Jessica”, fondi per le aree urbane Pronte quattro idee pilota
per le cittA’ capoluogo di provincia
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“Jessica”, un acronimo che sta per “Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas” (Sostegno europeo congiunto per investimenti sostenibili nelle aree urbane). L’Abruzzo entra in Jessica con 4 progetti pilota. E’ stato presentato in Regione dal Governatore Gianni Chiodi, dai rappresentanti
della Bei e dal responsabile della Segreteria della giunta Antonio Sorgi, dai
sindaci di Teramo Maurizio Brucchi e di Chieti Umberto Di Primio. «E’ l’inizio di un percorso», ha detto Chiodi, «per utilizzare al meglio in Abruzzo la linea dei fondi Por-Fesr relativi al
programma Pisu. Con i Comuni capoluogo abbiamo già sottoscritto un accordo per l’utilizzo dei fondi, dopo un intenso lavoro propedeutico, dalla fase di studio
passiamo a quella operativa. La particolarità di questo programma è che si dovranno creare i presupposti per moltiplicare le risorse. Auspichiamo
che, nella fase relativa ai singoli fondi di sviluppo urbano, ci sia il
coinvolgimento diretto
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di banche e istituzioni finanziarie per fare davvero decollare i progetti». Per il Comune di Teramo è stato scelto il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico (investimento previsto 70 milioni). Un’area di circa 15 mila metri quadri nel centro cittadino fermo da «decenni», ha detto Chiodi, «da quando ha esaurito la sua funzione. Un monumento», ha aggiunto il governatore, «alla incapacità della politica e delle classi dirigenti». Il progetto pilota relativo a Chieti consiste nella realizzazione di un
sistema di trasporto a fune o rotaia che colleghi la città alta con lo Scalo per un investimento stimato in 132 milioni. All’Aquila si prevede la riqualificazione e sviluppo del polo industriale nell’area ex Italtel da 165mila metri quadri. Infine il progetto che riguarda Pescara
punta alla trasformazione dell’area di risulta della stazione ferroviaria con un progetto del costo di 107
milioni di euro che prevede la realizzazione di edilizia direzionale e di un
parcheggio. |
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FIACCOLATA PER LA FESTA
di san Francesco
a Scanno
SCANNO - Si è svolta ieri sera all'imbrunire, dopo la messa celebrata dal parroco, la
processione di san Francesco. Preceduta da due ali di fiaccole accese, ha
attraversato le vie del paese, rischiarate da lumini ardenti. Seguita dalle
confraternite e dalla banda, dopo il giro consueto, la statua del santo ha
fatto rientro nella chiesa parrocchiale, contrariamente agli anni precedenti il
terremoto, quando la processione si concludeva nel piazzale di sant'Antonio. A
dare risalto alla festa, di tono esclusivamente religioso, sono stati i fuochi
d'artificio.
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NECROLOGIO
SCANNO - Oggi pomeriggio si terranno nella chiesa parrocchiale i funerali di Fiore
Carbone, di anni 72, deceduto improvvisamente a Roma. Alla moglie Pasqualina e
a tutti i suoi familiari giungano le nostre più sentite condoglianze.
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