Martedì 21 Settembre 2010 - Il Santo del giorno: San Matteo, Apostolo ed evangelista, ( I secolo dopo Cristo)

Il tempo... ieri - Giornata sferzata dal vento proveniente da Nord che ha portato un notevole raffreddamento dell’aria. E’ stata comunque assolata. Temperature: massima 20,05° C (ore 13,40); attuale 9,02° C (ore 23,30).

 
SPIEGAMENTO DI FORZE, UN MESE DI RICERCHE, MA SARA’ UN PASTORE A RITROVARE L’ALLEVATORE SCOMPARSO
UN CUSTODE DEL TERRITORIO A CUI DOBBIAMO TANTO,
MA CHE LE ISTITUZIONI IGNORANO
di Nunzio Marcelli, Presidente ARPO (Associazione Produttori Ovicaprini)
 
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig Direttore, in questi  anni sono stati numerosi, molto venduti e presumibilmente letti, i libri sui privilegi dei politici. Testi documentatissimi, da “Il costo della democrazia” a “Sprecopoli”, a “La Casta”, bestseller da due milioni di copie. Siamo stati informati che i nostri parlamentari godono delle indennità più ricche del mondo. Più degli americani, dei canadesi, dei neozelandesi. Ma la casta, divenuta un’oligarchia che si autoelegge, non si accorge che la fiducia democratica va scemando, che la diserzione delle urne cresce. Ora non sono più  isolati studiosi, non sono i grillini, o il popolo viola, o gli indefiniti “qualunquisti”, è la Confindustria che denuncia lo scandalo. Sono i ricercatori del Centro Studi dell’associazione degli imprenditori che nel loro rapporto annuale  sull’economia italiana. definiscono “strapagati” i nostri parlamentari. Calcolano che un eletto (meglio, un autoeletto) italiano percepisce un’indennità quattro volte superiore del collega norvegese, due volte  dell’inglese, il 50% in più dell’americano. La relazione calcola che, nel decennio 1997-2007, che definisce malinconicamente  decennio”perso”, le retribuzioni degli italiani sono retrocesse nientemeno al livello del 1998, mentre l’indennità parlamentare è cresciuta, fino ad arrivare al  500% del Pil pro-capite.
 
MENSA SCOLASTICA DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI:
ORA E’ CHIAMATO A INTERVENIRE IL DIFENSORE CIVICO
ANVERSA - A qualcuno sembrerà che non lo sia, ma per me è una questione troppo importante per lasciar perdere. Il cibo che mettiamo in tavola ogni giorno ai nostri figli, ancora piccolissimi (mio figlio non ha nemmeno compiuto tre anni), è parte integrante della loro formazione, della loro cultura e della loro salute. E io non intendo rinunciare.
Davanti al silenzio del Comune e delle altre Autorità interpellate la scorsa settimana sulla questione della mensa scolastica di Anversa degli Abruzzi, che non prevede nessuna indicazione (generici riferimenti a “un Primo, un Secondo e un contorno”), e che indica espressamente di voler fornire ai bambini il “panino confezionato” e una bottiglietta di acqua minerale, Elettra Rinaldi si è rivolta al Difensore Civico. 
Il silenzio su questi temi è inaccettabile, e io non intendo arrendermi, ha dichiarato; stiamo per delegare a tabelle ministeriali e sommatorie di calorie una parte della nostra identità e della nostra responsabilità di genitori: io non ci sto. Intendo combattere perché ai nostri figli vengano dati cibi sani, tradizionali, locali e non inquinanti. Che ne pensano gli amministratori di una produzione di 352 bottigliette di plastica al mese? (sono previste bottigliette di acqua minerale per ogni
bambino della scuola materna, per un totale di 50 bottigliette a settimana, più altre 38 bottigliette a settimana per i bambini delle elementari, per un totale di 352 bottiglie al mese, e questo in un paese che vanta ben tre sorgenti di acqua di ottima qualità). Davvero crediamo che fornire un panino in confezione plastificata sia la migliore garanzia di salute e sicurezza alimentare per i nostri figli? E’ questa la risposta che diamo davanti al continuo aumentare degli scandali alimentari, al problema dei rifiuti, alla crescente domanda di legame con il territorio e di cibi a “chilometri zero”, in un paese che ha la fortuna di avere aria e acqua pulite, e un forno che produce ogni giorno il pane con questi elementi naturali?
Aspetto una risposta, e finchè non ne avrò non smetterò di lottare per la salute e la cultura dei nostri figli, e per la salvaguardia delle risorse naturali e culturali di questo paese: non voglio credere di essere la sola interessata a questi temi, e continuerò a sollecitare le istituzioni ad un confronto.
Spero che l’intervento del Difensore Civico possa inaugurare una stagione di dialogo con il Comune, ma se così non fosse non intendo abdicare al mio ruolo di genitore responsabile e membro di questa comunità. Elettra Rinaldi
 
Il Wwf denuncia
le “gravi violazioni” del calendario
venatorio 2010-2011 in Abruzzo

Domenica scorsa, 19 settembre, in Abruzzo si è aperta ufficialmente la caccia. Il Wwf, ancora una volta, denuncia «le gravi violazioni della normativa nazionale e comunitaria» che il calendario venatorio abruzzese presenta e l' «anomalia» di una approvazione attraverso legge regionale e non con delibera di Giunta, come prevede la legge regionale sulla caccia del 2004. «Approvando il calendario per legge», spiega l'associazione ambientalista, «la Regione ha pensato di sottrarsi al giudizio della magistratura, poiché le leggi regionali, a differenza delle delibere di Giunta regionale, non sono, di regola, impugnabili. Il ricorso ad una legge regionale consente poi di eludere ogni giustificazione tecnico-scientifica che dovrebbe essere alla base delle scelte sui prelievi venatori. E l’approvazione per legge di un calendario venatorio è ancora più grave in una regione come l’Abruzzo dove non è presente neppure l’altro strumento indicato dalla legge per la gestione della
caccia, il Piano faunistico-venatorio che è scaduto nel 2005». Secondo il Wwf il calendario sarebbe stato approvato «senza essere stato prima sottoposto ai pareri obbligatori dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, organismo nazionale delegato, tra l’altro, al controllo della programmazione venatoria) e del Comitato regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale e per la Valutazione di Incidenza». Gli Uffici della Regione Abruzzo, infatti, «a dimostrazione del caos che regna nel settore», avrebbero richiesto questi pareri «su una loro versione del calendario diverso da quello poi proposto “politicamente” da Febbo e Giuliante in consiglio regionale». «È stata violata la legge nazionale sulla caccia», contestano ancora dal Wwf, «laddove prevede che il prelievo venatorio sia subordinato alla necessità di assicurare la conservazione delle specie». La legge regionale approvata il 3 agosto scorso consente inoltre la caccia a quattro specie in declino in Europa (Coturnice, Moretta, Moriglione e Pavoncella) e ad altre 11 con stato di conservazione sfavorevole (Starna, Canapiglia, Marzaiola, Codone, Mestolone, Beccaccino, Frullino, Quaglia, Beccaccia, Tortora, Allodola): «in pratica 15 delle 30 specie dichiarate cacciabili dalla Regione Abruzzo avrebbero richiesto particolari precauzioni che invece non ci sono state».
 
L’UOMO, LA NATURA E I LIMITI
DELLA RAGIONE
LE COMUNITÀ DI MONTAGNA
Tavola rotonda a Scanno, presso l’Auditorium Calogero

SCANNO - Nall’ambito del “Festival del Documentario Naturalistico Italiano, Scanno Natura doc, effetto uomo”, in programmma dal 23 al 26 settembre, si svolgerà domenica 26, a chiusura del “Festival”, una tavola rotonda sul tema: “L’uomo, la natura e i limiti della ragione-Le comunità di montagna”. Interverranno: Antonio Carrara, Presidente della Comunità Montana Peligna; Paolo Dell’Anno, Docente Università Bocconi Milano; Giuseppe Rossi, Presidente Parco Nazionale Abruzzo Maiella Lazio; Andrea Tatafiore UNESCO - FAI BUONE PRASSI; Maria Pia Graziani, Associazione “Futuro remoto” e Associazione “Borgo fattoria didattica”,Villetta Barrea; Nunzio Marcelli, Azienda bioagrituristica “La porta dei Parchi” Anversa. Coordinerà i lavori, Rosa Giammarco, Agenzia di promozione culturale Regione Abruzzo. Nella striscia a sinistra, di questa pagina,
cliccando su “Scanno natura doc”, si potrà leggere il programma dei quattro giorni in cui si articoleranno i vari concorsi.
 
 
Ogni abruzzese nel 2010
ha un debito di euro 1.910 

Nel 2010 ogni cittadino abruzzese ha contratto debiti per 1.910 euro: emerge da uno studio del Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Casper). Costituito da Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) il Comitato analizza le differenze esistenti fra le varie regioni sotto il profilo del credito al consumo. I meno indebitati sono i cittadini del TrentinoAlto Adige (990 euro pro capite); la regione piu' indebitata e' la Sardegna, con 2.630 euro.
LA SETTIMANA POLITICA
IN CONSIGLIO REGIONALE

La settimana politica in Consiglio regionale d'Abruzzo, si aprira' domani mattina, alle ore 10, con la riunione della Commissione Agricoltura, che esaminera' il progetto di legge: ''Modifiche alla Legge regionale 39/2010: Norme per la definizione del calendario venatorio regionale per le stagioni venatorie 2010/2011''. Prologo della doppia seduta dell'Assemblea. Mercoledi' sono previsti i lavori della Commissione Bilancio (ore 10) e della Commissione Affari Sociali (14.30). Infine giovedi', alle 10, convocata la Commissione Governo del Territorio Lavori Pubblici.
 
EXPO SHANGHAI:
ABRUZZO DEBUTTA CON VIDEO
SUL SISMA E CON I PRODOTTI
DELLA SUA GASTRONOMIA

Il taglio del nastro da parte dell'assessore all'Agricoltura Mario Febbo, del Commissario generale del Governo per l'Expo di Shanghai, Beniamino Quintieri, e del Segretario generale del Commissariato per l'Expo Shanghai, Maria Assunta Accili, ha aperto la mostra ''La rete delle citta' sostenibili'' con cui la Regione Abruzzo si presenta ai milioni di visitatori del padiglione Italiano all'Expo di Shanghai. Gia' mila persone hanno visitato l'esposizione, che rimarra' aperta fino al 30 settembre, potendo rivivere, grazie ai grandi video ad alta definizione, la tragedia
del terremoto che ha colpito L'Aquila, i momenti concitati dei soccorsi, l'enorme lavoro fatto finora e i primi risultati della ricostruzione. Le tecniche di management e di telecomunicazione per la gestione degli eventi sismici sono, infatti, punti di contatto che l'Abruzzo, in questa sua missione a Shanghai, vuole evidenziare nel suo approccio al gigante cinese (anche la Provincia cinese del Sichuan, e' stata devastata da un sisma, nel maggio del 2008, mentre la contea di Yushu ha subito un simile dramma ad aprile 2010). ''La Cina ha un territorio enorme e popolatissimo - ha spiegato l'assessore Febbo nel suo discorso di benvenuto ai media e agli ospiti - e l'Abruzzo e' grande come una citta' cinese. Ma crediamo di avere molte cose in comune. Non solo la ricostruzione ma anche la biodiversita', di cui l'Abruzzo e' custode, con i suoi vitigni autoctoni, l'allevamento, la pastorizia e l'agricoltura e i prodotti delle oltre 60 mila piccole aziende agricole rappresentano delle nicchie che possono appagare il sempre crescente interesse dei cinesi verso il Made in Italy''. (Ansa)
 
 
ANVERSA - Più di un mese di ricerche a tutto spiano, eppure a trovare il corpo dell’allevatore scomparso e purtroppo deceduto a Fonte di Bucchianico è stato un pastore rumeno. Un episodio che dovrebbe dirci quanto la presenza silenziosa e costante dei pastori e delle greggi sui nostri monti garantisce  alle nostre collettività. Una ricchezza di conoscenze, un presidio di sicurezza e monitoraggio continuo del territorio, a prevenzione di rischi idrogeologici e di incendio; un patrimonio che una volta era diffuso, e che sta sempre più restringendosi, man mano che queste attività scompaiono, o vengono volutamente tagliate fuori da intere zone a causa di una visione miope e di un concetto di “tutela” distorto. Questi luoghi sono da sempre nella memoria dei nostri pastori, che li hanno percorsi metro per metro, che li conoscono come le loro tasche: una mappatura alla quale era abitudine consolidata rivolgersi in casi come questi. E che ancora vale molto più di tutta la mobilitazione “ufficiale”, come dimostrano i fatti. Perché non c’è autopattuglia
che tenga, davanti ad una conoscenza che deriva dalla pratica, dall’essere su quei pascoli e su quei terreni ogni giorno per 365 giorni all’anno, camminando, osservando, conoscendo i ritmi e i segni della natura. Un patrimonio che stiamo dimenticando, rimuovendo, nella nostra ansia di modernità, sistemi satellitari, telecamere, SUV. Ma quando scomparirà anche l’ultimo pastore, quando avremo certificato che per sopravvivere orsi e lupi devono per forza essere alimentati come in uno zoo perché non ci saranno più pecore sui monti, quando il sottobosco prenderà il sopravvento come spesso già accade, aumentando a dismisura il rischio incendi,  quando questa costante presenza capillare sul territorio non esisterà più, saremo tutti più poveri e meno sicuri. Avremo allora perso una parte essenziale della nostra storia e della nostra identità: conoscenze di millenni, rinnovate di giorno in giorno da chi silenziosamente, senza sirene e bandiere, senza costare una lira al contribuente, garantisce un presidio costante sul territorio.                       Forse le istituzioni re su quanto è accaduto: un mese di mobilitazione e di ricerche, e poi l’intervento di un pastore, uno degli “ultimi” della nostra società, ma anche un custode silenzioso e costante a cui sarebbe giusto riconoscere il ruolo che quotidianamente svolge. Un servizio alla collettività che, anziché essere penalizzato come spesso accade, con vincoli e divieti di percorrenza, con assurde concezioni di protezione ambientale che “vietano” certi pascoli alle pecore, dovrebbe essere riconosciuto e sostenuto, prima che anche gli ultimi pastori scompaiano, lasciando vuote le nostre montagne e cancellando la nostra storia. Attendiamo ora che da questa riflessione giungano contributi dai tanti enti che i cittadini sostengono con le tasse: Enti Parchi, Forestale, Protezione Civile, Comuni, Comunità Montane, Provincia, Regione Abruzzo, Prefettura, più volte interpellati e  sempre che tra i loro doveri istituzionali riescano a trovare le energie per affrontare un dibattito costruttivo.