Lunedì 20 Settembre 2010 - Il Santo del giorno: Sant'Eustachio Placido, Martire
(secolo II p. C.)
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Il tempo... ieri - Giornata variabile con sole e nuvole nel pomeriggio. Tentativi di pioggia, ma andati tutti a
vuoto, finché il cielo si è rasserenato del tutto. Temperature: massima 23,05° C (ore 10,55); attuale 13,02° C (ore 23,30).
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LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino
Sig Direttore,
il papa in visita in Gran Bretagna, nel ricordare la lotta di quel Paese contro
il nazismo con le sue nefandezze antisemitiche, ha rivendicato che “i religiosi si opposero ai nazisti e pagarono con la propria vita la loro
opposizione”. Vorremmo credere al pontefice, ma le cose non stanno proprio così. Per cominciare, la Chiesa cattolica ha le sue responsabilità nella diffusione della cultura antisemita avendo predicato per secoli contro
gli Ebrei, accusandoli di “deicidio”. I ghetti, in primis quello della Roma papalina, sono lì a testimoniarlo. Il Concordato del 1933, voluto dal cardinale Pacelli, futuro papa Pio XII, legò il Vaticano al regime nazista di Hitler e condizionò il comportamento dei vescovi tedeschi. La Chiesa non condannò ufficialmente il nazismo e lo sterminio degli ebrei. Assistette silente alla
deportazione degli ebrei di Roma. Anche le iniziative dal basso furono
frustrate. Il circolo cattolico di resistenza di Berlino, nel 1943, sottopose
ai vescovi la bozza di una lettera al Governo in cui si avanzavano richieste
specifiche sulle condizioni di vita dei deportati ebrei, ma essi si rifiutarono
di firmare. Non è finita. Dopo la guerra, il Vaticano si prodigò nell’intercedere per i criminali di guerra e nel favorire la loro fuga, sottraendoli
alla giustizia. E’ vero, ci furono religiosi, come singoli cittadini, in Germania e altrove, che
aiutarono, a rischio della vita, gli ebrei, ma la loro abnegazione non può riscattare il silenzio e l’inerzia dei vertici, anzi li sottolinea. Scrive lo storico americano Michael Phayer, in “Il papa e il diavolo”: ”Se le autorità della Chiesa avessero esortato i cattolici a salvare gli ebrei, avrebbero
potuto esserci più benefattori e meno vittime”.
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Richiesta di un monumento commemorativo
DALL’ASS. BRIGATA MAIELLA
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I LUNEDI' DEL DIRETTORE
Un sabato tra gli asini
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Sabato scorso ho scelto, tra gli inviti alle varie manifestazioni, di andare a Introdacqua, al
centro "Asinomania", dove si è svolto il convegno: "Le vie dell'asino". La mia scelta non è stata casuale, ma condizionata (dopo la mancata mostra sul tombolo) da fattori
umorali, che mi avrebbero reso le ore difficili, se avessi deciso di andare
altrove. Con gli asini, invece, sono stato benissimo e ho ascoltato con
interesse gli interventi dei vari relatori. Ho appreso che questi animali sono
umili, docili e portati a relazionarsi pacificamente con l'uomo. George Orwell,
nel suo romanzo satirico, "La fattoria degli animali", lo personifica, come
colui che dubita di tutte le teorie di cambiamento, che parla raramente e non
ride mai, rassegnato alla propria sorte, leale con il suo capo. E la
descrizione di Orwell mi è sembrata, nell'osservare ogni movimento di questi animali, reale, appropriata.
Nel convegno si è parlato dell'onoterapia, come l'asino con le sue caratteristiche fisiche,
comportamentali e simboliche, rappresenti potenzialmente un facilitatore alla
relazione. Questa terapia, innovativa nel nostro Paese, ha risultati positivi
soprattutto nella rieducazione di persone che soffrono di disturbi della
personalità. E poi si è discusso anche del latte d'asina, il più simile al latte materno, per la sua produzione e commercializzazione, per
sopperire alle madri che non possono allattare i propri figli. Prima di andar
via, sono stato ancora un po' a guardare questi animali, che si facevano
accarezzare da tutti, con una dolcezza commovente.
IO STO CON GLI ASINI!
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FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SANT’EUSTACHIO
E celebrazione della prima messa a Scanno di don Luigi Ferrari
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SCANNO - Il paese ha festeggiato ieri il suo Patrono Sant’Eustachio. E’ stata una festa molto seguita e sentita nel suo contesto religioso, animata da
importanti eventi. Nella mattinata, alla deposizione della corona d’alloro ai Caduti, è seguita la celebrazione della prima Messa del Novello Sacerdote don Luigi
Ferrari. Vi è stata grande partecipazione di fedeli nella chiesa solennizzata dagli antichi
paramenti rossi, con l’intervento delle autorità, delle associazioni dei carabinieri e degli alpini, per una cerimonia esaltata
da una donna di Scanno che ha indossato per l’occasione il suo costume festivo. Il giovane sacerdote era accompagnato da
alcuni seminaristi e dal suo compagno di studi, don Oliviero, consacrato
diacono martedì scorso, ed era affiancato nella celebrazione dal parroco, che ha rievocato, ad
un’assemblea attenta, le tappe del suo cammino sacerdtale. Don Luigi ha ringraziato
Dio per essere giunto al sacerdozio, la sua famiglia, le persone del seminario,
la comunità parrocchiale che mai gli ha fatto mancare la sua vicinanza e in particolar modo
don Carmelo, che sempre l’ha seguito con paternità ed amicizia. E’ seguita la benedizione con l’Indulgenza Plenaria a tutti i fedeli partecipanti, concessa dal Pontifice nell’occasione della celebrazione di questa prima messa. Al termine, la processione
con la statua del Santo, lungo le vie del paese, in un clima di festa, esaltato
dal suono delle campane e della banda musicale, ricca di colori delle
confraternite, con la prevalenza del rosso, simbologia del martirio di S.
Eustachio. La messa vespertina è stata presieduta dal vescovo, mons. Angelo Spina. E’ seguita ancora la processione, seguita da moltissima gente. Quest’anno il giro è stato invertito, procedendo verso Via Roma fino all’Olmo, e dopo il Te Deum, si è voluto far passare il Santo davanti alla sua chiesa, in fase di restauro, con
alcuni istanti di sosta. Allo scampanio festoso delle campane fino al rientro
della statua nella chiesa parrocchiale, si sono succeduti i fuochi d’artificio nell’aia di sant’Angelo, che hanno concluso la festa, ben riuscita, favorita dal bel tempo.
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500 giovani atleti
all'Aquila
per la rinascita
Oltre 500 piccoli atleti del centro Italia sono all'Aquila per dare vita a una giornata di
sport negli impianti di Verdeaqua e al campo federale. Si tratta di due dei
pochi impianti agibili nel capoluogo dopo il terremoto del 2009. L'iniziativa
e' promossa dal comitato provinciale del Coni. 'Partire dallo sport per
ricreare un sano tessuto sociale - ha detto il presidente del comitato, Luciano
Perazza - e' per i giovani, aquilani e non, un segno di rinascita'. Tra le
discipline rugby, calcio, karate, minivolley, basket, nuoto, pattinaggio,
ginnastica e ciclismo.
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Premiazione del concorso fotografico
“EREMI D’ABRUZZO”
Sabato 25 settembre 2010, ore 17.00, presso la nostra sede, Brandolini a Sambuceto, ci sarà la cerimonia di premiazione del 4° CONCORSO FOTOGRAFICO “Eremi d’Abruzzo” realizzato in collaborazione con “Aternum Fotoamatori Abruzzesi” e con il Patrocinio della FIAF (Federazione Italiana Associazioni
Fotografiche). Saranno premiati gli autori delle fotografie che sono state
pubblicate nel Calendario 2011, che distribuiremo nel corso dell'evento. Per
l'occasione presenteremo anche il nostro calendario, che quest'anno festeggia
la 13ª edizione, “Abruzzo Colori ed emozioni”, con le opere realizzate dal fotografo Mario Di Martino. L'evento, ripreso
integralmente e programmato sull'emittente televisiva RETE 8, si concluderà con un rinfresco. Vi aspettiamo.
Gabriele e Loredana Brandolini
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DI M. TEOPISTA CARFAGNINI
SCANNO - Maria Teopista Carfagnini compie oggi 103 anni. E’ in buona salute e
in grado di camminare per qualche breve passeggiata. A lei, alla figlia che
l’assiste e a tutti i sui famigliari giungano i nostri più cari
ed affettuosi auguri.
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