E’ stata resa nota in questi giorni una proposta di legge regionale che i Sindaci dei Borghi più Belli d’Italia vogliono sottoporre alla Regione Abruzzo. L’obiettivo della proposta è condivisibile: recupero e valorizzazione dei centri storici di questi splendidi paesi. Ma alcuni punti fanno riflettere su quanto le amministrazioni comunali hanno fatto in passato e nonostante tutto purtroppo continuano a fare. Si chiede alla Regione di finanziare la sostituzione di infissi inadeguati alla tipologia costruttiva dei borghi medievali, la rimozione e sostituzione degli elementi non originali tra cui le sfumature e gradazioni di colore nelle facciate, il trattamento delle insegne pubblicitarie, la cura del verde pubblico, la realizzazione di parcheggi. Ma tra le competenze primarie dei Comuni c’è proprio quella sul territorio: sta al Comune regolamentare le tipologie delle facciate e degli edifici, sta al Comune garantire una continuità urbanistica e consentire o meno la costruzione in difformità, sta al Comune con il piano regolatore stabilire le aree di espansione e quelle dove è possibile solo il recupero e ripristino di abitazioni esistenti, sta al Comune infine esercitare la sorveglianza per garantire che tutto questo sia applicato su tutto il territorio. Se oggi i nostri Borghi, con bilanci comunali sempre più risicati, sono in difficoltà per eseguire interventi di ripristino, vuol dire che la struttura urbanistica di questi centri, la loro ricchezza storica, sociale, culturale, edilizia, sono stati sottovalutati per molto tempo e sono state consentite brutture che ora dobbiamo rimuovere. Forse bisognerebbe verificare che tutti questi Borghi abbiano effettivamente adottato strumenti

urbanistici ed edilizi in coerenza con queste richieste e con la valorizzazione delle tipologie storicamente presenti, che siano stati incentivati i recuperi delle abitazioni esistenti, che sia adeguatamente controllato il territorio e repressi gli abusi edilizi e le costruzioni in difformità. Se il Comune è il primo a “trasgredire”, autorizzando nuove costruzioni che sono un pugno nell’occhio, installando insegne pubblicitarie inadeguate e spazi pubblici malamente attrezzati in modo futurista e non rispettoso dell’abitato medievale, viene il sospetto che l’adesione al Club dei Borghi più Belli d’Italia si tiri fuori solo quando fa comodo, e non quando si tratta di fare una programmazione di ampio respiro che dimostri che per questi Borghi c’è davvero un progetto di sviluppo coerente. Non si può da una parte consentire la cementificazione e dall’altra sostenere di puntare sul turismo ambientale e culturale di qualità: chi amministra ha il dovere di dare un’impronta chiara di governo. Se si vuole davvero essere tra i Borghi più belli d’Italia non basta riverniciarsi un po’: bisogna dimostrare coi fatti che c’è un progetto coerente sul territorio, in grado di dare dignità alla sua storia e alle sue tradizioni, e le Amministrazioni hanno gli strumenti per farlo, a partire da regolamento edilizio e piano regolatore, servizi al turismo, attività promozionali, capacità di destagionalizzare le presenze turistiche e mettere in rete le risorse esistenti. (Elettra Rinaldi) Proposta di legge

 

trail running disputatA a Scanno NESSUNO NE PARLA SCANNO - Calato il sipario sulla gara di trail running che si è disputata a Scanno con la partenza dalla piazza centrale e con l’arrivo spettacolare sui prati del lago di Scanno. Si fanno le riflessioni sulla prima edizione 2010. Un’edizione che indubbiamente è stata un autentico successo, sia organizzativo che di partecipanti, circa 125.Tuttavia, anche l’emozione provata durante questo lungo week-end è stata molta ed ha contribuito a mettere alla prova positivamente la bontà professionale di un Comitato Organizzatore consapevole dei propri mezzi. E da come sono andate le cose è senz’altro un Comitato che ha ragione ad essere soddisfatto al termine di questa prima edizione. Un’altra dimostrazione tangibile dell’esito positivo riscosso in questa

manifestazione, il consenso di pubblico. Altrettanto splendida è stata la collaborazione delle Aziende locali sponsor in parte che ancora una volta sono state a fianco della manifestazione e che senza le quali sarebbe stato difficile quantificare i costi. Un ringraziamento particolare va rivolto inoltre ai numerosi collaboratori che con tanto impegno e competenza sono stati a fianco del Comitato contribuendo in maniera fondamentale al successo dell’evento sportivo clou dell’estate. A tutti, indistintamente, un grazie dal profondo del cuore e… arrivederci al 2011. IN QUESTO CONTESTO, SEI ATLETI DI SCANNO NE HANNO PRESO PARTE E CONCLUSO LA LORO GARA CON OTTIMI RISULTATI. (CARANFA CESIDIO, GIANSANTE PIETRO, TARULLO DANIELE, D’ALESSANDRO MARIO, MARRARA STEFANO, DI CESARE ANTONIO. ALLEGO  CLASSIFICA GENERALE ARRIVATI, EVIDENZIANDO I SEI ATLETI DI SCANNO. Tarullo Daniele La classifica generale

 

RISTORANTE ABRUZZESE “LUNTANE CCHIÙ LUNTANE” AL MEETING DI RIMINI Oggi 6 agosto alle ore 10.30, presso la scuola Domus Mariae a Pescara si terrà la conferenza stampa di presentazione del RISTORANTE ABRUZZESE “LUNTANE CCHIÙ LUNTANE” AL MEETING DI RIMINI. l’area enogastronomica ideata e gestita dalla scuola Domus Mariae di Pescara (gestita dalla Fondazione Santa Caterina), all’interno della

trentunesima edizione del consueto evento internazionale che si svolgerà dal 22 al 28 agosto prossimi alla Fiera di Rimini (www.meetingrimini.org). Come ogni anno dal 2005, i 700 mila visitatori potranno scegliere i sapori abruzzesi per ristorarsi tra una mostra, un incontro, un evento e tanto altro e, al tempo stesso, sostenere le attività didattiche dell’istituto di Pescara. Alla conferenza stampa interverranno: - Paolo Datore, presidente Fondazione Santa Caterina; - rappresentanti di sponsor, partner e fornitori. Nel corso della conferenza stampa saranno distribuite immagini video relative all’edizione 2009 del ristorante abruzzese al Meeting di Rimini. Piergiorgio Greco