Giovedì 29 Luglio 2010 - Il Santo del giorno: Santi Simplicio, Faustino, Viatrice e Rufo, Martiri (secolo II)
 
Il tempo... ieri
Bel tempo
e caldo
gradevole
LA GIORNATA è stata bella con ondate di calore gradevoli che hanno permesso la sosta ai laghi e ai luoghi più suggestivi della nostra Valle.
Temperature: massima 24,05° C (ore 14,16); attuale 14,5° C (ore 23,30). (Foto, Casale di Cocullo (scorcio della piazza) - 26.7.10)
 
LETTERA AL DIRETTORE   
di Ezio Pelino

Sig. Direttore,
il Papa , allarmato dal processo di scristianizzazione, ha istituito, in questi giorni, un nuovo Dicastero, con la specifica missione di tornare ad evangelizzare l’Occidente. Una grande, disperata campagna di riconquista di quei Paesi dai quali il Verbo era partito per conquistare il mondo. Viene alla mente la profezia di Nietzsche. L’incontro dell’ultimo Papa con Zarathustra. Il vecchio pontefice abbandona Roma e la sua corte e va sulle montagne in cerca dell’ ateo, e insieme pio, Zarathustra. Lo incontra non lontano dalla sua caverna. Gli confessa una cosa inaudita, tremenda. La morte di Dio: “non vive più il vecchio Dio nel quale un giorno tutti credettero. Chi più l’amò e possedette è anche colui che di più lo ha perduto”. Il vecchio Papa è triste e smarrito, senza più il suo padrone non sa dove andare, chiede a Zarathustra l’ospitalità per una notte. In nessun altro luogo, dice, si sentirebbe meglio. Era troppo insofferente dei suoi tempi e impaziente precorritore dei nuovi, il veggente Nietzsche! Infatti, dopo oltre un secolo dal suo “Così parlò Zarathustra”, i papi non hanno preso la via dei monti. L’attuale pontefice, però, invia ambasciatori nel mondo per non perderlo del tutto. Il tentativo è disperato. La fine di un‘epoca l’abbiamo sentita venire da lontano. Dall’Illuminismo. Da quel rivoluzionario imperativo kantiano che ne riassumeva lo spirito: “Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza”. Fu con l’Illuminismo che gli uomini decisero, scrive T. Todorov, “di prendere in mano le sorti del proprio destino e porre il benessere dell’umanità come fine ultimo delle proprie azioni”. Lo sappiamo, non tutto è andato nel verso giusto, ci sono stati regimi e dottrine feroci, deviazioni inaudite, ma ne siamo, comunque, usciti e un po’ più avvertiti. Si teme il nichilismo. Se non c’è Dio, si dice, tutto è permesso. Ma domandiamoci: quando si credeva fortemente, quando la verità era una sola, alta e forte, il mondo era forse migliore? Non ci furono guerre di conquista e di religione, inquisizioni, fanatismi sanguinari, stermini di popoli? La morte di Dio è la morte del Dio cristiano, non la fine del problema filosofico dell’origine di tutte le cose. D’altra parte, Dio è morto già tante volte. Sono scomparsi gli arcaici idoli, così il padre Giove e gli dei che popolavano l’Olimpo, le divinità egizie che sfidarono i secoli, e il Dio di Abramo ucciso dal Dio cristiano. Non erano nichilisti gli antichi greci che non credevano nell’immortalità dell’anima e adoravano il dio ignoto. Si rivolgevano, con spirito filosofico, al dio nascosto, sconosciuto. Al mistero. La morale, l’etica, la legislazione non possono avere un loro fondamento laico e autonomo, come riteneva Immanuel Kant?
 
BILANCIO DEMOGRAFICO
dell’anno 2009
In Abruzzo
In provincia dell’Aquila
Nel Centro Abruzzo

SINTESI - Come avviene ormai da anni anche nel 2009 la crescita della popolazione italiana (+0,49%) è sostenuta dall’elevato saldo migratorio mentre in Abruzzo la popolazione cresce meno (+ 0’32%) a causa di un forte decremento naturale. L’incremento della popolazione abruzzese nel 2009 è caratterizzata da una crescita a due diverse velocità, una alta e superiore a quella media nazionale nelle province di Teramo (+0,57%) e Pescara (+0,62%) e una sostanzialmente nulla nelle province di Chieti (+0,09) e dell’Aquila (+0,04%).
Nei tre territori in cui è suddivisa la Provincia dell’Aquila la crescita è stata disomogenea infatti la Marsica (+0,29%) cresce mentre il Centro Abruzzo (-0,06%) decresce e l’Aquilano (-0,20%), a causa del terremoto, subisce una pesante flessione. Anche nel Centro Abruzzo i territori che lo compongono presentano, nel 2009, variazioni molto diverse tra di loro. L’Alto Sangro (+0,29%) cresce di 48 unità mentre tutti gli altri decrescono la Valle Peligna (-0,08%) segna una perdita di 38 unità, la Valle del Sagittario (- 0,94%) registra 41 unità in meno e la Valle Subequana (-0,44%) perde 14 unità.
Interessanti le variazioni avvenute tra il 2001 e il 2009 nei Comuni più importanti del Centro Abruzzo. Sulmona (-0,45%) decresce di 113 unità e se fosse cresciuta allo stesso ritmo dell’Italia avrebbe avuto 1600 abitanti in più. Pratola Peligna (+0,83%) registra una crescita percentuale irrilevante e aumenta di 65 unità  ma se fosse cresciuta allo stesso ritmo dell’Italia avrebbe avuto  394 abitanti in più. Raiano (-1,41%) segna una diminuzione di 42 unità e se fosse cresciuta allo stesso ritmo dell’Italia avrebbe avuto 217 abitanti in più. Scanno (-6,67%) decresce di 142 unità e se fosse cresciuta allo stesso ritmo dell’Italia avrebbe avuto 267 abitanti in più. Castel di Sangro (+6,45%) è l’unico che cresce e addirittura anche più dell’Italia (+5,87), registra un aumento di 364 unità e se fosse cresciuta allo stesso ritmo dell’Italia avrebbe avuto 33 abitanti in meno. Il dato relativo all’andamento della popolazione è il più significativo e sintomatico della situazione economica in cui versa un territorio. Tra il 2001 e il 2009 la popolazione della Valle Peligna non cresce, quella della Valle del Sagittario e della Valle Subequana decrescono confermando che il territorio peligno si trova nel pieno di una crisi economica e che bisogna intervenire il più presto possibile per reperire risorse da destinare allo sviluppo. (Aldo Ronci)
 
Dall’associazione “Gruppo Natura 96” - Scanno
UN VOLANTINAGGIO PER INFORMARE I CITTADINI
SCANNO - L’altro ieri è stato distribuito a Scanno il seguente volantino, per informare la cittadinanza “dell’ennesima umiliazione”,  - come scrivono i coordinatori - subita dall’Ass. “Gruppo natura 96”, un sodalizio di volontariato, presente in tutte le occasioni in cui Scanno ha richiesto il loro intervento. Di seguito il testo del volantino. «Ci dispiace dover ricorrere a tale modalità di comunicazione per informare la cittadinanza dell’ennesima umiliazione subita dalla nostra Associazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Scanno.
Il nostro gruppo di volontariato ufficialmente opera nel territorio dal 1996, finanziandosi con il contributo di ogni singolo associato. Ciò nonostante appaiono evidenti gli ottimi risultati raggiunti in tutti i
servizi finora svolti, di cui ha, evidentemente, beneficiato l’intera collettività. Purtroppo, però ci preme sottolineare che questa amministrazione, per salvaguardare una parte molto importante del nostro territorio, ha pensato bene di far svolgere tale servizio a un’Associazione di volontariato non residente a Scanno erogandole un contributo e ciò senza aver avuto neppure l’accortezza di informarci. Scusandoci umilmente con tutti i cittadini e ritenendo che la situazione è divenuta ormai intollerabile con grande rammarico ci vediamo costretti a manifestare la nostra indisponibilità, a qualsiasi futura collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Tanto si doveva. (I Coordinatori)
 
“SE NE DEBBONO ANDARE! E al più presto
non possono più governare Scanno!”
Scanno - A dire quanto riportato nel titolo è Enrico Silla. Lo abbiamo incontrato casualmente nel suo albergo, “Il Mille Pini” di Scanno. Il suo è stato uno sfogo all’amarezza, alla delusione per aver sostenuto l’attuale lista di maggioranza e in particolare alcuni suoi componenti. Lo sfogo inizia dalla seggiovia, che a fine luglio, è ancora immota, ferma, senza spiragli di ripartenza. «Non si può - sostiene Enrico - gestire un’impresa così grande, senza coinvolgere gli assessori, i consiglieri più disponibili. I problemi legati alla seggiovia, ma anche ad altre situazioni, dovevano essere affrontati in altri tempi e non negli unici due mesi, Luglio e Agosto, in cui il paese, fatto di alberghi, di ristorazioni, ha bisogno di lavorare, di accogliere serenamente i clienti, prospettando loro una vacanza e non disagi di strade che vengono asfaltate, e lavori ai prati del lago. Nella riunione con il sindaco, che ci rimproverava per la mancanza da parte nostra di pacchetti turistici, rispondemmo che questo non era possibile per ora, perché non c’erano certezze sulle offerte. Scanno, attualmente, non ha nulla da offrire, neppure una “Bandiera Blu”. Il paese non viene considerato più da nessuno. Prima, quando ci si presentava alle esposizioni, alle varie riunioni, eravamo rispettati e guardati con ammirazione. Io sono responsabile per aver contribuito a formare questa lista, e per questo ora dico che se se ne debbono andare, devono dimettersi per tornare alle votazioni. Non c’è più tempo da perdere!» .
 
L’ILLUMINAZIONE AI PRATI DEL LAGO
Sui gusti non si può discutere
ma sul disagio che arrecano gli insetti, sì

Lago di Scanno - Non discutiamo sui “gusti” di chi ha progettato l’illuminazione (lo faremo, se sarà necessario, in altra occasione, perché c’è molto da ridire, da criticare), ma degli inconvenienti segnalateci da alcuni nostri lettori. Le luci notturne non fanno altro che attirare gli insetti, come i moscerini, le zanzare, le falene. Quelle poste ai prati del lago sono molto basse e a pochi metri l’una dall’altra. Chi ci ha informato sostiene di aver visto “degli sventurati turisti”, passeggiare di notte lungo la mini pista pedonabile, con un nugolo di moscerini che li seguiva passo per passo. Cosa fare per eliminare questo inconveniente? Ai tecnici la soluzione.
 
Le due diverse realtà al Lago di Scanno
Mercoledì 28 Luglio ore 11,45 - 12,00
Prati di Villalago
Prati di Scanno