VILLALAGO - Anche ieri le cronache dei quotidiani regionali e di alcune emittenti radiofoniche e televisive si sono occupate delle sette papere, ospiti del Lago di san Domenico. Ricordiamo che prima dell’8 Giugno stazionavano al Lago di Scanno e poi, per questioni igieniche (e non perché disturbavano i villeggianti con il loro sternazzare come è stato scritto da qualcuno), sono state portate al Lago di san Domenico, dove, oltre che a sporcare i prati con il loro continua defecare, uscivano a passeggio lungo la strada carrozzabile, causando situazioni di pericolo per gli automobiisti. Il sindaco di Villalago, su relazione del vigile urbano, ha chiesto al suo collega di Scanno di riprendersi le papere. E tutto è iniziato per la mancata risposta, per cui si sono create delle tensioni per “una guerra di papere”. E mentre tutti i cronisti si sono divertiti, con tinte più o meno simpatiche, a raccontare questa storia, nessuno di essi ha fatto sapere ai loro lettori che le papere erano scese a quattro, poi a tre e ieri ce n’erano solo due. La guerra finirà con la loro estinzione. Secondo

la guardia di Villalago, Domenico Grossi, la scomparsa dei cinque pennuti sarebbe dovuta alla presenza di alcune volpi. Le papere provenienti dal Lago di Scanno non vanno a dormire in luoghi protetti dalle acque del lago, come fanno le altre, ma si adagiano sui prati, soggette al pericolo di animali selvatici. Ieri al lago di san Domenico sono arrivati giornalisti e operatori di Mediaset. Era la prima volta che vedevano quel luogo e tanta è stata la loro meraviglia nello scoprire quell’angolo di paradiso (così definito da essi). Hanno intervistato la guardia comunale e il Sindaco di Villalago. Sono rimasti incuriositi quando la guarda, che provvede quotidianamente a portare il mangime alle papere e anatre del lago, le ha chiamate con un fischio e queste nuotando si sono precipitate sotto il ponte. La notizia della “guerra delle papere” ha portato senz’altro l’attenzione su Scanno e Villalago, ma noi avremmo preferito che questi paesi si fossero meritato il “diritto di cronaca” con una programmazione culturale e turistica di tutto rispetto.

 

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