Sabato 22 Maggio 2010 - Il Santo del giorno: Santa Rita da Cascia, religiosa
(1381 - 1447)
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Un po’ di buon umore!
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RACCOLTA DIFFERENZIATA
Autore: Norby
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Il tempo... ieri
Freddo
con piogge
continue
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Ha piovuto per tutta la giornata anche ieri.
Maggio, il mese più bello, non ci sta portando altro che pioggia e freddo. Speriamo che il tempo
muti nei prossimi giorni
Temperature: massima 9,01° C (ore 17,10); attuale 8,5° C (ore 23,30). (Foto, Lago di Scanno)
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LETTERA AL DIRETTORE di Ezio Pelino
Sig Direttore,
la legge “bavaglio”, con il pretesto del primato della privacy sull’informazione, limita i poteri di indagine dei magistrati, minaccia la libertà di stampa, tiene i cittadini in un limbo vuoto di notizie. Sulla illiberalità della norma si sono espressi intellettuali e giornalisti, persino vicini alla
maggioranza, e Sky è giunta ad appellarsi alla “Corte Europea dei diritti dell’Uomo”. Ma pochi hanno evidenziato un comma particolare, il 24, che sembra lo scherzo di un burlone, tanto è incredibile. Statuisce che se un pm intercetta o indaga un prete deve avvertire
immediatamente il Vaticano. Domandiamo allora ai nostri lunari legislatori se un prete è un cittadino italiano o di uno stato estero, qual è il Vaticano. Se è italiano, come sappiamo, vale anche per lui l’art. 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di
razza, lingua, opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. La questione è una sola: questa maggioranza è così cinicamente opportunista che è disposta a qualsiasi concessione pur di assicurasi il sostegno della Chiesa. E’ pronta persino a svendere le conquiste illuministiche, a tornare a quel
Medioevo che assicurava ai sacerdoti il privilegio di un “foro particolare”, di una giustizia riservata. E’ grave che con estrema leggerezza si vogliano pregiudicare le indagini con il
rischio di rivelazione di notizie riservate. Ancora più grave quando sta emergendo la vergogna dei preti pedofili.
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IL GIRO D’ITALIA A L’AQUILA
di Felice Gentile
Gli amanti della bicicletta che hanno visto in televisione la tappa Lucera-L'Aquila si sono accorti che,
almeno nei pressi del Capoluogo abruzzese l'atmosfera non era quella festaiola
solita.
Lungo la strada che da Popoli arriva a L'Aquila non c'erano spettatori, non
c'erano scritte innegianti a questo o a quel corridore di oggi o di ieri. Un ricordo di Vito Taccone si è intravisto lungo l'ascesa del Macerone in territorio molisano.
Più che una festa dello sport, complice anche il clima quasi invernale, sembrava
una Via Crucis.
I telespettatori si sono reso conto dell'attuale situazione psicologica degli abitanti di una
città e di un territorio distrutto.
Spero che certi politici o certi giornalisti servi di quei politici non vorrano attaccare la direzione del Giro e la televisione di
Stato per aver mostrato luoghi e situazioni non in linea con i " sorrisi" a
bocca aperta dei nostri ineffabili leaders.
Quello che gli Italiani non hanno potuto vedere sono le scritte di proteste. Queste scritte
sono state subitamente cancellate
e la polizia cerca ancora i graffitari. Una di queste scritte era: la strada è piena di Chiodi e per questo si va Cia- lente.
E' evidente il gioco di parole con i cognomi del Commissario ed del Vice-commisario alla ricostruzione, meno
evidente la
pericolosità sociale dell'affermazione.
In un'altra scritta si sarebbe dovuto leggere: Qui tutto è.... Prefetto. Questa scritta addirittura poteva essere letta cone un omaggio al prefetto Gabrielli,
che è stato avvicendato e si è meritato i galloni di vice-commisario vicario alla Protezione Civile.
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ACQUA IN BOCCA
di Jacopo Lupi
Mentre nel nostro bel paese imperversano annose discussioni sulle scappatelle e i divorzi del premier, sul
sequestro dello yacht di Briatore e sui dubbi che affliggono l'ultima partita
di Josè Mourinho, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno, in sordina, ha
approvato in Parlamento l’articolo 23bis del decreto legge 112, di Tremonti, dando il via alla
privatizzazione dell'acqua pubblica. Questo articolo prevede che la gestione
dei servizi idrici sarà sottomessa alle regole dell’economia capitalistica, quindi l’acqua potrebbe non essere più un bene pubblico, ma diverrà un prodotto commerciale gestita privatamente da multinazionali internazionali,
le stesse che ora gestiscono le acque minerali. Le famiglie, in questo modo, subiranno da questa privatizzazione un aumento della bolletta che si potrà assestare tra il 16 % e il 18 % in media, nel biennio 2010-2011, dovuto anche al fatto il decreto
porterà sicuramente un aumento del costo del servizio derivante dalla necessità di remunerare i costi di gestione e dall’esigenza dei privati di realizzare profitti dalla fornitura dei servizi idrici.
Ma non sono solo queste le problematiche. La privatizzazione dell'acqua che sta
avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. Ricordiamo che la
Francia, il primo Paese ad attuare le privatizzazioni dell’acqua negli anni 70, sta ora tornando al sistema di gestione pubblico che
consente prezzi ai cittadini più bassi e una migliore manutenzione della rete con investimenti garantiti. Ma
come sappiamo in Italia si arriva sempre tardi e si sceglie sempre la soluzione
sbagliata tra le varie alternative, rimanendo quasi sempre con l’acqua alla gola.
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Oggi alle ore 16,00 al Park Hotel di Villalago cerimonia di premiazione
Del “CONCORSO di poesia dialettale-romualdo parente”
Riservato agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado
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SALUTI
DA VILLALAGO
Cordiali saluti
a tutti i Villalaghesi
“fuori sede”
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