Martedì 18 Maggio 2010 - Il Santo del giorno: Santa Bartolomea Capitanio, Vergine (1807 - 1833)
 
La gran fondo
degli Stazzi
SCANNO 23 MAGGIO

Rivoluzione alla gran fondo degli Stazzi: i ragazzi dell’MTB Scanno, infatti, hanno deciso di trasformare la gara, inserendo un percorso marathon. La manifestazione, giunta alla settima edizione, si svolgerà il prossimo 23 maggio ma già fervono i preparativi. Misura 60,5 chilometri e 1800 metri è il dislivello del tracciato.
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La “gran fondo degli Stazzi” raddoppia
a Scanno anche un tracciato “marathon” 
Tecnico ma scorrevole, il nuovo percorso attraversa tre aree protette
SCANNO - Rivoluzione alla gran fondo degli Stazzi: i ragazzi dell’MTB Scanno, infatti, hanno deciso di trasformare la gara, inserendo un percorso marathon. La manifestazione, giunta alla settima edizione, si svolgerà il prossimo 23 maggio ma già fervono i preparativi. Misura 60,5 chilometri e 1800 metri di dislivello il nuovo tracciato, che attraversa la riserva naturale del Monte Genzana e la Foresta Demaniale “Chiarano Sparvera”, gestita dall’Ufficio Territoriale per le Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di Castel di Sangro, che collaborerà con i bikers scannesi per la buona riuscita dell’evento. Con queste prerogative la manifestazione potrebbe effettuare il definitivo salto di qualità, battendo il record di 350 iscritti raggiunto lo scorso anno. La seconda parte del percorso ricalca in parte il vecchio tracciato (senza la salita finale di Collerotondo), con l’ascesa di Passo Godi e il passaggio nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (sono quindi tre le aree protette attraversate dalla gara). Non manca un tratto sulle sponde del lago di Scanno, l’unico bacino naturale d’Abruzzo, mentre l’arrivo sarà posizionato nel centro storico di Scanno, decantato da migliaia di visitatori e fotografato dai più grandi artisti dello scatto. Gli amanti delle distanze medie potranno deviare per il percorso classic (37 chilometri, 1150 metri di dislivello) al bivio posto in località “Jovana”.
Entrambi i percorsi, oltre che straordinari dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, sono altamente tecnici ma scorrevoli, sicuramente meno duri delle precedenti edizioni, pertanto adatti anche ai bikers poco esperti e meno preparati. Una gara per tutti quindi, sebbene si sviluppi in alta montagna raggiungendo i 1817 metri di quota (nel G.P.M. del monte Genzana). Saranno circa 150 i volontari che garantiranno il raggiungimento del solito livello organizzativo della “gara di Scanno”, in cui sono assicurati servizi di ogni tipo, quali l’assistenza medica lungo il percorso, il pasta party, le docce, il pacco
gara con gadget e prodotti tipici, il lavaggio bici. E il giorno prima della gara, spazio ai giovanissimi, protagonisti della “MinirampyScanno”, una gara a cronometro tiratissima, nei vicoli dell’antico borgo.
La “marathon degli Stazzi” è inserita, come da tradizione, nel circuito nazionale “I sentieri del Sole” e varrà come prova del campionato regionale società. Insomma: la “gara di Scanno” cambia, offrendo l’opzione “marathon” e rendendo i percorsi scorrevoli ed adatti a tutti. Resteranno invece immutati l’attenzione alle esigenze dei bikers, la cura di ogni dettaglio organizzativo e la storica accoglienza che ha reso celebre quest’antico borgo dell’Abruzzo interno. (Comunicato Stampa mtbScanno)
 
LETTERA AL DIRETTORE 
di Luigi Fuiano

Giù le mani dall'acqua

Gentile Direttore,
l'acqua è un bene prezioso, non è una merce pregiata. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ogni individuo giornalmente deve disporre non meno di 50 litri d'acqua. Per focalizzare meglio i legittimi problemi ed avere un corretto approccio alle complesse questioni legate al governo delle risorse idriche di una nazione, occorre partire dal ragionevole presupposto che per il genere umano l'importante risorsa è un diritto e non un bisogno. L'esigenza al consumo dell'acqua è un diritto naturale, occorre garantire a tutti l'accesso al bene essenziale e ne va tutelata di pubblica utilità. Questa è la prerogativa dominante per cui il patrimonio idrico di un intero paese non può essere sottomesso alle leggi economiche del libero mercato, anzi c'è l'onere di proteggerlo da avide inclinazioni e spregevoli desideri di camarille. La cronaca degli ultimi mesi registra opinabili progetti che tendono a privatizzare questa risorsa del Bel Paese. Una storia di luci ed ombre tipica di alcuni processi pseudo-riformisti  già realizzati nell'onere di modernizzare l'Italia, dove spesso le liberalizzazioni di mercato striscianti o palesi hanno dato vita a nuovi lobby o ingordi accordi di cartello. Sottrarre il patrimonio idrico alla vigilanza della mano pubblica significa modificare l'essenza intrinseca della risorsa, da bene universale a merce finalizzata ad un progetto d'impresa. Occorre sottolineare che a livello mondiale dopo l'elettricità e il petrolio, l'acqua è la terza industria globale, gli interessi che sollecita si collocano nell'ambito dei piani d'impresa delle odierne multinazionali. Un bene così fondamentale non può essere esposto ai rischi della speculazione dei mercati, spesso frutto di profitti e accumulo di rendite che poco hanno da spartire con l'insieme dei problemi delle odierne comunità locali, ancor meno con le soluzioni convenienti ed eque per i luoghi e i territori di riferimento. Per rispondere all'invito lanciato dal comitato referendario: "Giù le mani dall'acqua" o "L'acqua non si vende" segnalo il  seguente link:
www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/
 
Replica di Miriam Della Croce
a Umberto Galimberti

Gentile professor Galimberti, a proposito della mia lettera sull'errore "evangelico" commesso da lei, come da altri uomini di cultura, nonché forse consapevolmente da qualche sacerdote, e di conseguenza dall'uomo della strada, lei scrive: "Perché dei testi, anche dei testi sacri, noi capiamo solo quello che interpretiamo o vogliamo piegare alla nostra interpretazione". E conclude: "E perciò non assumiamo la nostra "interpretazione" come la "verità" del testo sacro". E chi lo pretende? Ma vede, gentile professore, per quante trasformazioni possano aver subito i testi sacri, per quante interpretazioni vogliamo sbizzarrirci a dare a questo o a quel passo, non possiamo assolutamente attribuire ad essi un significato che non potevano avere nel periodo storico in cui furono concepiti. Mi spiego meglio: se lei pretendesse di trovare nel Vangelo una condanna esplicita da parte di Gesù della schiavitù, commetterebbe un gravissimo errore. Ed il motivo è semplice: la schiavitù nel periodo contemporaneo a Gesù era cosa normalissima, e quindi che fosse qualcosa di contrario alla legge di Dio, non poteva essere nella mente degli evangelisti. Chiaro? Tuttavia, oggi, in base al Vangelo possiamo affermare con certezza che la schiavitù è un male. Lo stesso ragionamento può essere fatto, a un dipresso, per la pedofilia. Non c'è traccia nel Vangelo di una condanna esplicita da parte di Gesù di questo peccato, anche se forse non era cosa normalissima come la schiavitù. Tuttavia, alla luce della morale evangelica, oggi possiamo affermare che la pedofilia è un male. Ma poi, mi perdoni, gentile professore, se le cose stanno come lei asserisce, se l'interpretazione del Vangelo lascia il tempo che trova, perché ha affermato con tanta sicurezza che "nei Vangeli non c'è traccia di condanna della sessualità, eccezion fatta per la pedofilia"? Miriam Della Croce

P.S. L'errore consiste nel citare, a proposito della pedofilia, il versetto del Vangelo: "“Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare” (Mt 18,6). Il cui significato è il seguente: “Ma se qualcuno farà perdere la fede a una di queste persone semplici che credono in me, sarebbe più conveniente per lui che lo buttassero in fondo al mare, con una grossa pietra legata al collo”.
 
DOMANI IL GIRO D’ITALIA ARRIVERA’ A L’AQUILA
LA CAROVANA ATTRAVERSERA’ ANCHE SULMONA

Domani, mercoledì 19, il giro farà tappa all’Aquila. I corridori saranno nel capoluogo di regione, intorno alle 17,30, provenienti da Lucera. E’ la tappa più lunga (256 chilometri) e una delle più impegnative del giro con il premio della montagna. La tappa aquilana prevede il passaggio dei ciclisti a Bazzano, Paganica, Tempera poi lungo il raccordo dell’Aquila Est, il passaggio ad Acquasanta poi lungo la statale 17 infine Porta Napoli e viale Crispi fino alla villa Comunale dove c’è il traguardo. Prima di arrivare all’Aquila il giro attraverserà molti centri abruzzesi tra cui Castel di Sangro, Roccaraso, Sulmona e poi le svolte di Popoli, Navelli e L’Aquila. I valichi della tappa abruzzese sono al Piano delle Cinquemiglia, alle svolte di Popoli e a Sella Barisciano.
 
AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
PREMIO SPECIALE PER L'ABRUZZO DEL DOPO SISMA
Il Salone internazionale del libro di Torino si chiude con un premio per l'Abruzzo. La giuria del premio nazionale ''Nati per leggere'' ha voluto attribuire una menzione speciale al progetto ''Per l'Abruzzo: biblioteche e ludoteche per bambini e ragazzi'', curato da tutte le Agenzie di promozione culturali (Apc) abruzzesi in occasione del sisma del 6 aprile 2009. La giura ha voluto premiare le Apc ''per aver saputo operare in condizioni di emergenza e aver mobilitato un gran numero di operatori e volontari provenienti da tutta Italia''. La speciale menzione e' arrivata dopo aver valutato oltre 100 candidature giunte da tutta l'Italia. ''E' un riconoscimento che premia il lavoro, molte volte oscuro, che da anni portano avanti le Agenzie abruzzesi nella promozione della lettura - ha detto l'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio - Questo riconoscimento, che cade proprio nel trentennale della loro nascita, e' motivo di vanto per le strutture culturali della Regione Abruzzo
che subito dopo il sisma si sono messe al lavoro per garantire i servizi culturali nelle aree e nei comuni colpiti dal terremoto. E' la degna conclusione - ha poi aggiunto - dell'esperienza abruzzese a Torino che, dopo dieci anni di assenza, ha avuto il pregio di ricreare il giusto entusiasmo tra gli editori abruzzesi. Il nostro prossimo obiettivo - ha concluso Di Dalmazio - come ho avuto modo di anticipare, e' di migliorare non solo la presenza al Salone di Torino ma anche di presentare una proposta editoriale piu' corposa e variegata''. L'Abruzzo, come ha anche sottolineato la giuria del Premio, si e' particolarmente impegnato a sviluppare progetti di promozione alla lettura, tanto di aver proposto anche altre due candidature interessanti: il progetti ''Nati per leggere'' della biblioteca di Ortona e il progetto ''Leggimi leggimi'' dell'associazione Leggiamo una storia di Pescara. (Asca)
 
OGGI RIUNIONE
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Convocato dal presidente Nazario Pagano, si riunisce questa mattina, alle 10.30, all'Aquila, il Consiglio regionale d'Abruzzo. Tra le interrogazioni all'ordine del giorno figurano: realizzazione all'Aquila della Casa dello studente ''San Carlo Borromeo'' (Cesare D'Alessandro, IdV) e impianto eolico a Monte Genzana (Giuseppe Di Pagrazio, PD). Per quanto riguarda le interpellanze, saranno discusse quella di Marinella Sclocco (PD) sulla delocalizzazione del cementificio di Pescara; Camillo D'Alessandro, Giovanni D'Amico e Giuseppe Di Pangrazio (PD) sugli impegni assunti a sostegno della crisi economica in Valle Peligna; Maurizio Acerbo (PRC) sul Piano paesistico regionale; Antonio Saia (PdCI) e Maurizio Acerbo (PRC) riguardante gli infortuni sul lavoro. Quindi, si procedera' alla convalida dell'elezione del consigliere Emilio Iampieri (PdL), subentrato ad Antonio Del Corvo, nuovo
presidente della Provincia dell'Aquila, e alla elezione di 4 esperti nell'ambito del Collegio regionale per le garanzie statutarie. Il Consiglio dovra' anche provvedere alla formazione di una lista di 12 cittadini eleggibili al Consiglio regionale in base all'art. 86 dello Statuto (''Indizione delle elezioni e amministrazione straordinaria della Regione''), che al secondo comma stabilisce: ''Nel caso di annullamento delle elezioni, il Collegio per le garanzie statutarie nomina una Commissione di tre cittadini eleggibili al Consiglio regionale, sorteggiandoli da una lista di dodici nomi predisposta dal Consiglio regionale e rinnovata ogni cinque anni. La Commissione indice le elezioni entro tre mesi e provvede all'ordinaria amministrazione di competenza della Giunta e agli atti improrogabili da sottoporre alla ratifica del nuovo Consiglio''. Infine, sara' esaminato il progetto di legge: ''Modifiche ed integrazioni all'art. 85 della L.R. 15/2004, Legge finanziaria 2004, cosi' come modificato dall'art. 256 della L.R. 6/2005, la Finanziaria 2005 (Iscritto senza relazione ai sensi dell'art. 62, comma 4 del Regolamento).
 

auguri a giulia dall’argentina

Buenos Aires - i più cari auguri giungano a Giulia Schiappa, per i suoi 18 anni, dagli zii e cugini argentini: GRADISCA, GIANNI, ALICIA E MARIA