RISPOSTA A EUSTACHIO GENTILE

C onsapevole della rabbia e della cocente delusione, in cui la mia elezione al Consiglio Provinciale ha piombato Eustachio Gentile, volevo evitare di rispondere alle fesserie e alle menzogne politiche, che, quasi a scadenza quotidiana, si leggono sul suo sito personale.
Tuttavia il senso di responsabilità verso gli Scannesi e verso i tantissimi elettori, che, il 28 e 29 marzo scorsi, mi hanno dato il loro sostegno, manifestandomi un attestato di stima e di affetto, che non posso dimenticare, mi impone di iniziare a fare qualche precisazione, per ristabilire la verità dei fatti, quella verità, che non piace ad Eustachio Gentile!
Nel marzo 2008, il PD di Scanno indicò lo scrivente come candidato Sindaco, sennonché dopo una serie estenuante di riunioni, per evitare che il centro sinistra andasse diviso alle elezioni amministrative, mi fu chiesto di fare un passo indietro e di sostenere la candidatura di Patrizio Giammarco, proposta dallo stesso Gentile e dal c.d. gruppo del lupo.
Coscienti dell’inaffidabilità politica di Eustachio, pensammo molto sulla scelta, tanto più che in qualità di segretario della Margherita, l’estate precedente,  avevo lanciato dalle pagine de “La Foce” l’idea di una lista unitaria, che guardasse prima agli interessi del paese poi ai colori dei partiti.
I tempi allora però non sembravano maturi per questa sfida, che, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti, torna ad essere per me l’unica vincente per gli interessi di Scanno!
Per senso di responsabilità verso il PD, di cui ero e sono dirigente regionale, alla presenza, tra gli altri, del segretario provinciale Michele Fina, dell’allora coordinatore cittadino Giovanni Mastrogiovanni, di Bonifacio Gentile e dello stesso Eustachio Gentile, decisi di rinunciare alla mia candidatura a Sindaco di Scanno, pur di evitare che il centro sinistra andasse diviso alle elezioni.
Mi scuso con Michele, Giovanni e Bonifacio, se li cito, ma quando si parla con e di Eustachio è bene avere testimoni!
E so che questi possono confermare quello che sto dicendo!
Alla luce del ritiro della mia candidatura, Fina mi propose quale candidato del PD alle elezioni provinciali, nel collegio Sulmona-Scanno, raccogliendo l’impegno di tutti i presenti, Eustachio in testa, a sostenere la mia candidatura e ad appoggiarla.
Anche per questo, mi battei con ogni forza a rimuovere i veti che da più militanti del PD venivano messi sulla candidatura al Consiglio comunale dello stesso Eustachio, che è costata a questa lista non poche rinunce, anche da parte di qualcuno che ora si affida a lui…ma questa è un’altra storia, su cui forse torneremo.
Insomma, il 13 e 14 marzo, grazie alla presenza di altre due liste, con la maggioranza relativa del 39, 60% vincemmo le elezioni comunali.
I primi mesi, tutto sembrava andare sereno, finché Patrizio non iniziò, e giustamente, a esercitare le sue funzioni da Sindaco e qui…
E’ qui, per fare il verso a Dante, che cominciano a sentirsi le dolenti note!
Le tensioni erano all’ordine del giorno, con Eustachio Gentile, che aveva preteso ed ottenuto e che ha ancora “delega piena sulla seggiovia”, che mal sopportava che il Sindaco fosse un altro (come era già successo con Bonifacio e Pietro!) e pretendeva di decidere ogni azione dell’Amministrazione Comunale.
Sono cose note a tutti, però sempre per garanzia di verità, cito qui Roberto Pizzacalla, una persona, che conoscevo poco e che, da subito, si è dimostrato un galantuomo ed un signore con la Esse maiuscola.
Lo cito, perché da subito è finito tra gli “eretici” da bruciare, solo perché aveva ed ha il coraggio delle sue opinioni e, da scannese qual è, sa che è bene non affidare “le pecura a ju lupe”!
Lo cito, perché con l’onestà che lo distingue, sono sicuro che, se necessario, potrà confermare quanto scrivo!
Ebbene Roberto Pizzacalla è stato il primo obiettivo, per fortuna mancato, dell’azione di becera politica, che da oltre venti anni, porta avanti Eustachio Gentile!
Dello scorso autunno è una lettera contro di lui, recapitata a tutti i Consiglieri di maggioranza, che, se necessario, renderemo pubblica!
I primi mesi, dicevamo, tutto sembrava essere sereno, sicché, quando, nell’immediato post-terremoto, il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale, accompagnato da Eustachio Gentile e Cesidio Giansante, per poco non vennero alle mani, in occasione di un sopralluogo irrituale nella redazione della Foce (anche qui, se necessario, ci sono i testimoni!), si cercò di spiegare la cosa come un incidente di percorso, quando invece quello era l’ennesimo atto di una situazione ormai divenuta esplosiva.
La serenità, insomma, era irrimediabilmente perduta, lo spirito di squadra invece non c’è stato mai.
Prova ne sono l’ostentata fierezza di qualche lupo solitario, che a maggio scorso minacciava che avrebbe votato contro il bilancio, se questo fosse servito a mandare a casa il Sindaco!
E tensione dopo tensione, dimissioni di Cesidio Giansante dalla giunta comunale per due volte, lettera contro Roberto, minacce di attuare distinguo in Consiglio comunale, gentili sfuriate contro l’Assessore Pizzacalla in Comune, arrivano le provinciali!
Da mesi Eustachio aveva iniziato a dire che non avrebbe votato per me, se fossi stato il Candidato, perché per altro troppo vicino al Sindaco e a Roberto con cui ho sempre votato all’unisono, in Consiglio e in Giunta.
Ecco allora che la scelta della direzione provinciale di fare due liste del PD si presta bene, per giustificare non solo il voto per un altro candidato di Sulmona, scelta legittima, ma anche, cosa vergognosa!, per iniziare una campagna contro uno Scannese, contro il Vicesindaco della sua stessa maggioranza.
Avendo per formazione familiare e culturale l’abitudine di essere onesto con me stesso, ho preso atto che la situazione non poteva più andare avanti.
Se una famiglia non è serena, i figli non hanno punti di riferimento!
Qui è un’amministrazione che non era e non è serena e quindi un intero paese rischia di non avere punti di riferimento.
Per questo, dopo aver parlato con Silverio Paletta, a cui ribadisco la mia stima e che ringrazio per il suo lavoro e il suo senso di responsabilità, nel corso di una cena al mio ristorante con i Consiglieri Gigi Fronterotta, Roberto Pizzacalla e Aldo Tarullo, presente il mio amico Antonio Iannamorelli, annunciai la mia intenzione di rimettere il mio mandato da vicesindaco, chiedendo l’azzeramento della Giunta e una verifica politica, perché c’era, e per me c’è bisogno, di una svolta dell’azione amministrativa, per consentire a Scanno di ritrovare quella serenità e quell’entusiasmo di cui il paese ha bisogno.
Roberto mi invitava ad aspettare il ritorno di Patrizio dalla settimana bianca, ma anche lui, come tutti, era d’accordo sulla necessità di cambiare marcia e di rilanciare l’Amministrazione, con il coinvolgimento di tutte le forze sane e costruttive di Scanno, partendo dal gruppo Vivere Scanno, a noi politicamente affine.
Silverio, che avevo sentito separatamente, non condivideva l’idea di aprire anche al contributo delle opposizioni, sostenendo però che “non si può più andare avanti così”.
Anche qui ci sono i testimoni…se ne avete bisogno chiedete ad Aldo o a Roberto.
Maria Assunta era assente, perché non a Scanno!
E avrei aspettato il ritorno di Patrizio, se non fosse che il giorno seguente alla cena è pervenuta l’ennesima lettera dell’amico Cesidio Giansante di distinguo dal resto della Giunta comunale …
Il resto sono fatti recenti…
Prima delle elezioni, in piena campagna elettorale, ho sentito il dovere morale verso Scanno e gli Scannesi di denunciare una situazione, che paralizza Scanno.
Prima dell’esito elettorale e non dopo, ho rinunciato al mio incarico di vicesindaco e di assessore alla Cultura, perché prima degli incarichi vengono gli interessi del Paese, di un Paese, che meritava e che merita, un’amministrazione che lavori serena e in cui regni la fiducia reciproca, un’amministrazione che pensi solo e soltanto agli interessi di Scanno e della Nostra Gente!
La mia posizione l’ ho espressa in un pubblico comizio, dove con Scanno ho preso un impegno preciso, che non tradirò!
Da Scanno ho ricevuto una manifestazione di affetto e di stima straordinari, che non mi aspettavo.
Scanno ha dato un segnale con queste elezioni!
Qualche disperato povero in ispirito ora vorrebbe ignorarlo, perciò tenta di mistificare la realtà, di creare confusione, di buttare fango…stia attento però già ha avuto una lezione dal paese e…a buttare fango ci si sporca!
Tornando all’ultima piazzata, si rassegni il compagno Gentile, del Partito Democratico sono stato eletto alla Costituente Regionale, riconfermato all’Assemblea Regionale e ho la responsabilità del tesseramento e delle feste in Abruzzo e intendo restarci.
Non minaccio come lui di uscirne, tanto che sono stato incaricato, l’autunno scorso, da Massimiliano Lavillotti di verificarne le intenzioni e, se del caso, di intervenire per sfiduciarlo da capogruppo del PD in Consiglio…ma questa è un’altra storia, quella del Partito è un’altra storia…su cui forse torneremo e anche in questa storia, tanti, quasi tutti gli attori sono pronti a testimoniare che hanno visto e sentito le stesse cose che ho sentito e viste io.

         Amedeo Fusco,
         Consigliere Provinciale
         Resp. Tess. PD Abruzzo

P.S. Caro Eustachio,  ora puoi ben ricominciare, al tuo solito, a fare la vittima…
ma i panni da pecora non ti si addicono e Scanno lo sa!