Lunedì 15 Marzo 2010 - Il Santo del giorno: Beato Antonio Cantoni da Milano, Martire (secolo XII)
I LUNEDI’
DEL DIRETTORE
Quando manca
un coordinamento di Valle...

Non sono a scrivere queste poche righe per vaticinare una sconfitta per i candidati provinciali della nostra Valle. Cassandra diceva la verità, ma non era creduta. Spero di dire, invece, delle grosse sciocchezze, smentite alla prova dei fatti. Me lo auguro di vero cuore.
Il 28 e il 29 Marzo prossimo andremo a votare per eleggere i rappresentanti al Consiglio Provinciale dell'Aquila. I candidati della Valle del Sagittario, provenienti dai nostri paesi, sono ben sei e precisamente: uno di Scanno, uno di Villalago, una di Anversa, due di Bugnara e uno di Introdacqua. Ognuno di questi è nella lista del Partito che si sente di rappresentare, secondo le sue idee ed opinioni politiche. Essendo solo due i candidati presidenti più rappresentativi, succede che più di uno sono nella stesso "cartello" presidenziale, ma in liste di sostegno diverse. Ed è qui l'anomalia di una Valle "scoordinata", perché in questa competizione elettorale può accadere che nessuno dei nostri candidati riesca a raggiungere il numero sufficiente di voti per essere eletto. Se ogni paese vota il proprio paesano (ed è normalissimo che questo possa succedere) dove si andranno a prendere i voti per portarlo in Consiglio Provinciale? E' successo altre volte che, quando si inseriscono nella competizione candidati locali, nessuno dei contendenti è stato mai eletto. E' bastato che un paese abbia votato compatto il proprio paesano per far saltare ogni aspettativa. Essendoci stata la rinuncia, per motivi di salute, di Fernando Ciancarelli, potrebbe succedere (usiamo il condizionale per scaramanzia) che nessuno dei candidati riesca a prendere il suo posto. Ciancarelli, oltre alla sua consolidata esperienza, aveva un grosso bacino di voti a Scanno e soprattutto a Sulmona. Gli elettori di questi due centri saranno disposti a riversare i loro voti ad un nuovo candidato? Ho i miei dubbi. E allora? Era necessario un coordinamento di tutte le forze politiche della nostra Valle, per scegliere un candidato, portato alla vittoria con il concorso di tutti. Di destra o di sinistra? Ditemi dove abita la destra e dove la sinistra, perché non so più chi esse siano e dove andarle a cercare.
 
Il tempo... ieri
GIORNATA DI
SOLE sin dal
primo mattino
CON IL SOLE si è attenuato anche il freddo. La giornata è stata gradevole, nonostante un fastidioso residuo di aria proveniente da Nord. Il sole è stato presente fino al tramonto.
Temperature: massima 8,2° C; minima -0,5° C (ore 23,30). (Foto,  Passo Godi di Scanno - 14.3.10).
 
le carriole son tornate a manifestare
Quinta domenica di mobilitazione all’Aquila
dei cittadini nella zona rossa

E’ tornata ieri, 14 Marzo, la mobilitazione con le carriole, per la quinta domenica di fila nel centro dell'Aquila, devastato dal sisma del 6 aprile 2009. Gli Aquilanii sono andati di nuovo nella zona rossa per rivendicare la voglia di riaprire al piu'presto il centro storico e partecipare attivamente alle scelte sulla ricostruzione e alla rimozione delle macerie. E le carriole in piazza Palazzo sono tornate a smistare macerie e inerti. Ma in centro questa volta sono apparsi anche trattori, esibizioni, trampoli e writers.
 
più carriole e meno carrozzoni: basta coi parassiti
A L’Aquila come nelle nostre Valli riprendiamoci il nostro futuro
Nel Friuli sono state proprio le carriole e non i carrozzoni a fare la differenza
Quando le persone si mobilitano, si grida alla demagogia, all’inutilità dello sforzo dei singoli. Eppure tanti baracconi che si reggono sulle tasse dei cittadini dimostrano quotidianamente la loro incapacità di rispondere in modo rapido, utile e concreto. Dopo il 6 aprile si è citato più volte ad esempio nazionale il terremoto del 1976 in Friuli, la regione da cui provengo. I ricordi che ne ho sono solo emotivi, ero troppo piccola per partecipare in altro modo, ma le immagini e le storie parlano chiaro: non è stata la protezione civile, o un commissario straordinario, ad intervenire. Sono state mani, carriole e pale e picconi a fare il miracolo che oggi tutti ricordano; quelle carriole oggi facilmente catalogate come qualcosa di folcloristico. Qualcuno continua a sostenere che i cittadini non sono e non possono essere protagonisti della storia, della politica, del cambiamento: a mio parere si sbaglia. All’indomani del terremoto si è bloccata un’intera città, sostenendo che gli interventi non potevano che essere diretti dall’alto, che ci vorranno anni (due? Dieci? O più ancora?), appalti, grandi imprese. Ma per spostare le pietre ci vogliono soprattutto
mani, persone; per far rinascere una città, un borgo, ci vogliono passione, impegno, lavoro. Come dimostrano i negozi, i bar, i ristoranti, le facoltà universitarie che hanno riaperto a l’Aquila: non per volontà di commissari, ma dei cittadini e del loro impegno. Irridere o sminuire chi vuole prendere in mano il proprio destino significa dimenticare completamente l’insegnamento del Friuli, dove furono le persone e non i grandi apparati a fare la differenza. La forza di questo territorio, da l’Aquila alla Valle del Sagittario, da Sulmona alla Marsica, è proprio nella capacità delle persone che vivono qui, qui lavorano, qui si impegnano e crescono i loro figli.  C’è poco da ridere, e tanto da costruire: questo io vedo in quelle carriole che altri si permettono di sminuire, e nelle storie di tanti imprenditori, agricoltori, cittadini di queste terre, che vogliono essere protagonisti del loro futuro. Basta con i parassiti, riprendiamoci il nostro futuro. Elettra Rinaldi Candidata alla Provincia per la lista “Al Centro con Stefania Pezzopane”
 
I LIBERALSOCIALISTI
PRENDONO LE DIFESE
DEI COMMERCIANTI

I Liberalsocialisti Abruzzo prendono le difese dei commercianti e si dichiarano disposti ad ascoltare le loro istanze. Prima però di esprimere il No al parco commerciale vogliono vederci chiaro sulle tante questioni che restano in sospeso nel settore del commercio. Sollecitiamo innanzitutto al Comune di Sulmona la predisposizione del nuovo piano commerciale, scaduto nel dicembre scorso, e chiediamo di prendere in considerazione il piano per il rilancio del centro storico che giace nei cassetti dal 2005. La posizione dei Liberalsocialisti si muove sulla stessa lunghezza d’onda delle associazioni di categoria e di quegli operatori che pretendono il rispetto delle varie esigenze, che deve essere prioritario rispetto alla nascita di nuovi insediamenti. Dopodiché  il discorso del parco commerciale potrà anche essere accettato. I Liberalsocialisti, con la lista alle provinciali a sostegno del candidato presidente del PDL Antonio Del Corvo, vogliono portare avanti un percorso ideale con un discorso prettamente territoriale. I Liberalsocialisti si rivolgono soprattutto a chi mostra insofferenze palesate dall’ idea del non-voto, che impedirebbe qualsiasi forma di cambiamento dell’ attuale sistema.
 
Gaetano Rocco Pagone scrive...

Le elezioni e la campagna elettorale da sempre hanno creato fibrillazioni in politica. Quando queste fibrillazioni sono “dichiarazioni di guerra” come quelle riportate dagli organi di informazione credo che non possono essere lasciate cadere nel vuoto soprattutto quando non si raccontano le cose così come sono andate. Il Consigliere Rapone fa bene quando controlla atti, carte e documenti di ogni genere a sollevare problemi per spianare la strada agli atti amministrativi nell’ottica della legittimità degli stessi. Non può pensare, però, di essere l’unico paladino della correttezza ed il solo portatore di verità in questa città soprattutto se la sua attività la limita all’operato di parte dei componenti la Giunta Comunale. Il sottoscritto ha sollevato una serie di dubbi sulla proposta di delibera n. 37 che porta la data del 05 febbraio 2010 ed ha ritenuto in sede di commissione dare il proprio umile e modesto contributo. Una collaborazione finalizzata esclusivamente a raggiungere l’obiettivo che l’amministrazione stessa si è proposta di raggiungere: “approvare un programma per la realizzazione nel territorio comunale di impianti fotovoltaici”. I dubbi e le perplessità sollevate in quella sede, la prima nella quale ero stato chiamato su un atto ufficiale ad esprimere la volontà mia e del gruppo della PDL che rappresentavo, erano legate al ruolo del comune e fondate su sentenze del TAR Abruzzo, del Consiglio di Stato e dall’attenta lettura dell’art.1, comma 4, lett. F) della legge 239/2004 nel testo risultante dalla declaratoria di incostituzionalità ad opera della Corte Costituzionale n. 383/2005 – scusate se è poco. I Colleghi presenti, ivi compreso, il Presidente della Commissione Ambiente (rappresentativo di ben 7 voti di A. x S.) hanno responsabilmente condiviso con me la necessità di rinviare di alcuni giorni la decisione per approfondire l’argomento  al fine di formulare, insieme, un emendamento alla richiamata delibera. Una variazione necessaria ad eliminare dalla stessa tutte quelle carenze che potrebbero renderla illegittimità in riferimento a pronunciamenti di una giurisprudenza ormai consolidata in questo settore. Solo così potremo, se realmente lo vogliamo, COGLIERE l’obiettivo che l’Amministrazione si è prefisso di  raggiungere. Mi auguro, dalle affermazioni  poco controllate, a tratti politicamente minacciose e che la stampa attribuisce al Collega Rapone, di poter dare alle stesse una sola lettura: “il nervosismo legato al particolare momento di campagna elettorale che sta vivendo quale candidato”. Gaetano Rocco Pagone
 
legacoop abruzzo
una speranza
per chi vuole costruire

In questi mesi dopo il terremoto di aprile Legacoop Abruzzo ha dimostrato che intervenire in modo diretto, semplice ed efficace si può, più di tante dichiarazioni di principio di enti ed istituzioni, che troppo spesso non si riempiono di nessun contenuto concreto. Le piccole realtà cooperative dell’interno abruzzese, che operano su un territorio difficile cercando di raccoglierne l’identità e di portare avanti un’imprenditoria solidale, si scontrano quotidianamente con difficoltà burocratiche, ostacoli creati spesso da quelle stesse istituzioni che hanno come compito la promozione e il sostegno dell’economia, del territorio, dell’occupazione. La partecipazione e il coinvolgimento nelle scelte e nei progetti di Legacoop, hanno consentito in questi mesi di ritrovare un rapporto diretto con attività che rappresentano un’opportunità concreta di sviluppo anche nelle aree cosiddette marginali, grazie all’inventiva dei soci e all’impegno di quanti continuano ad investire sul territorio. A volte la legge dei numeri non è sufficiente a dare conto dell’impatto di alcune realtà, che pur numericamente piccole come fatturato o addetti, sono significative sia per la capacità di dare prodotti di qualità, che tengono alto il nome d’Abruzzo
in tutto il mondo, sia perché offrono uno sbocco occupazionale in territori che altrimenti si svuoterebbero per la mancanza di ogni prospettiva. Legacoop in questi mesi ha saputo costruire con queste cooperative un dialogo continuo e costruttivo, offrendo sedi di confronto e servizi, attività promozionali e di studio. Iniziative che hanno portato, solo per fare un esempio, i prodotti di piccole cooperative agricole nella più importante fiera alimentare degli Stati Uniti, a San Francisco, dove la pasta di farro, i formaggi di pecora e l’olio extravergine d’oliva d’Abruzzo hanno avuto un successo formidabile. Un segno di speranza che oggi consente l’inizio di nuove attività cooperative sul territorio, come a Cocullo un paese come molti altri marginale allo sviluppo della contemporanea economia di mercato. Un’inversione di tendenza importante, che può significare nuova vita per le aree interne, nuove energie al lavoro, risorse per un territorio che altrimenti rischia l’abbandono. C’è ancora tanto da fare per costruire una rete di queste piccole e medie realtà che possono scambiarsi reciprocamente servizi, ottenendo così quei vantaggi che altrimenti sarebbero possibili solo su grande scala, senza rinunciare alla propria identità, al legame con il territorio, alla dimensione anche solidaristica che le anima. E’ importante che Legacoop continui a svolgere questo ruolo, per restare accanto e difendere chi  ha una dimensione tale che da solo potrebbe non farcela, ma rappresenta una grande ricchezza per il nostro territorio, la nostra economia, la nostra occupazione. ( Nunzio Marcelli)
 

NECROLOGIO

GIUSEPPE CARBONE di Scanno è deceduto a Toronto (Ca) all’età di 74 anni. Aveva sposato una Villalaghese. Sentite condoglianze alla moglie Idea, alle figlie, ai nipoti e a tutti i suoi familiari di Scanno e Villalago.

 

NECROLOGIO

Sabato scorso è deceduta nella sua casa in Via Abrami ANNA FERRITTO, vedova Di Franco. Aveva 78 anni. Originaria di Rionero Sannitico, viveva a Scanno da molti anni. Al figlio Ascanio e alla sua famiglia giungano le più sentite condoglianze.

 
 
 
IL CALCIO NELLA VALLE DEL SAGITTARIO
Pianola vs Campo di Fano 3-0
Monticchio 88 vs Federlibertas Bugnara 2-0
Hope 2000 vs Casali d'Aschi 1-2
Introdacqua vs Barrea 4-0

CAMPO DI FANO - Il Campo di Fano ha subìto una netta sconfitta in trasferta, sabato pomeriggio al Federale "Mancini" di L'Aquila, contro il Pianola. E' stata una gara combattuta ma corretta, tutto sommato equilibrata. Nel primo tempo le formazioni hanno giocato a ritmi non alti, senza arrivare a conclusioni pericolose. L'unica palla-gol al 35', con una ripartenza dei padroni di casa, che ha smarcato un attaccante solo di fronte al portiere ospite Pierluca Giammarco, il quale in uscita ha chiuso lo specchio della porta. Il primo tempo è terminato 0-0. La ripresa è cominciata sulla stessa falsariga dei precedenti 45', fino al 55', quando il Pianola ha raggiunto il vantaggio: un giocatore aquilano è stato servito nell'area piccola da un cross da calcio d'angolo e di piede ha marcato l'1-0. Il Campo di Fano ha abbozzato una reazione ma, anche per l'assenza del bomber Francesco De Sanctis squalificato, non è stato convincente in avanti. Poco dopo, al 60', è arrivato il raddoppio del Pianola: su un lancio della difesa di casa e la seguente spizzata di testa di un giocatore, un attaccante si è involato (in probabile fuorigioco) verso Giammarco, che ha respinto la prima conclusione, ma nulla ha potuto sulla ribattuta vincente dell'avversario. Al 70' gli ospiti hanno proseguito in dieci, causa l'espulsione di Sandro Villani per fallo da ultimo uomo, episodio che di fatto ha spento ogni velleità del Campo del Fano di riaprire l'incontro. All'87' l'epilogo: la formazione aquilana ha siglato il 3-0 definitivo, con un tiro rasoterra da fuori area.

BUGNARA - La Federlibertas è uscita perdente dall'importante scontro diretto per la salvezza, che l'ha vista opposta in trasferta, sabato sera al Federale "Mancini" di L'Aquila (dopo la gara del Campo di Fano), all'ex-ultima in classifica Monticchio 88. Illuminata come al solito fiaccamente dai riflettori dell'impianto aquilano, la partita è iniziata in equilibrio, fino al 25', quando i padroni di casa hanno conquistato un calcio di rigore e lo hanno trasformato, portandosi in vantaggio. La Federlibertas ha provato a spingersi in avanti, ma con scarsi risultati, mentre gli avversari si sono schierati a protezione del risultato. Sul finire della prima frazione di gioco, conclusasi 1-0, il Monticchio 88 è rimasto in dieci: cartellino rosso per bestemmia in campo. Nei secondi 45' la compagine bugnarese ha ripreso con maggiore decisione, sciupando qualche occasione. Dalla metà del tempo i padroni di casa hanno proseguito in nove uomini, per una doppia ammonizione, ma sono stati abili a chiudere gli spazi e si sono dimostrati astuti al 75', battendo rapidamente un calcio di punizione e sorprendendo gli ospiti, marcando il decisivo doppio vantaggio. All'85' il Monticchio 88 ha ricevuto la terza espulsione, per scorrettezze, quando ormai era troppo tardi per le residue speranze della Federlibertas, apparsa non al meglio delle condizioni, di porre rimedio al 2-0 finale.

VILLALAGO-SCANNO - La Hope 2000 ha perso ancora una volta di misura, in quest'occasione sul proprio terreno, contro il Casali d'Aschi.
La gara è stata tutto sommato equilibrata e in maggior parte priva di grandi emozioni. Nessuna palla gol fino al 15', quando l'arbitro ha visto un fallo di mani (dubbio) nell'area di rigore locale e ha decretato il penalty, che è valso agli ospiti lo 0-1. Al 20' il rapido pareggio, con un calcio di punizione di Enrico Caranfa, al quinto centro stagionale. Le squadre sono andate al riposo sul punteggio di 1-1. Nella ripresa è giunto subito l'episodio decisivo, al 52', con un altro rigore assegnato al Casali d'Aschi, questa volta per un evidente atterramento, trasformato per il nuovo vantaggio ospite. L'incontro si è progressivamente innervosito, con qualche scontro al limite del regolamento e qualche litigio. Sul piano del gioco, la Hope si è portata in avanti, rischiando in qualche ripartenza degli avversari, attenti in difesa. Negli ultimi 5' di gara i padroni di casa hanno creato due opportunità per pareggiare, la prima con un colpo di testa di Daniele D'Ulisse respinto da un difensore ospite, la seconda con dribbling e tiro di Antonio Di Cesare, su assist di Marco Bellei, che ha costretto il portiere marsicano all'intervento in tuffo all'angolino, intervento importante, che ha regalato alla sua squadra la vittoria. Risultato finale: 1-2.

INTRODACQUA - L'Introdacqua si è aggiudicato nettamente e con merito, di fronte al proprio pubblico, l'incontro con il Barrea. La partita è stata disputata a bassi ritmi da ambedue le contendenti, la differenza l'ha fatta la maggiore pericolosità negli ultimi venti metri dei padroni di casa. La formazione locale è andata in vantaggio presto, al 10', con Marco Siani, che ha sfruttato l'assist in area di Gregorio Vernacotola, sul quale si è fatta trovare impreparata la retroguardia sangrina. La reazione del Barrea è stata prevedibile, l'Introdacqua ha chiuso con ordine gli spazi, risultando pericoloso quando si è portato in avanti. Al 25' Giancarlo Bernabei, ben lanciato sulla sinistra, ha sfiorato il raddoppio con un pallonetto sul primo palo, fuori di poco. Il 2-0 è giunto un minuto più tardi con Vernacotola, smarcato nella precedente posizione del compagno, che ha concluso in modo vincente sul palo opposto. Al 30' l'azione più bella del match, con una veloce triangolazione palla a terra tra Vernacotola, Luigino Graziani e Bernabei, che è entrato in area e ha impegnato il portiere ospite in una difficile parata a terra. Il Barrea si è fatto vivo sul finire del tempo, al 45', con una potente punizione centrale dai venticinque metri, deviata con sicurezza sulla traversa dall'estremo di casa Mario Molinaro. Le formazioni sono rientrate negli spogliatoi per la pausa sul 2-0. La ripresa si è aperta con un approccio più deciso degli ospiti, che al 46' hanno colpito il palo direttamente da corner e 5' minuti più tardi hanno effettuato la loro conclusione più pericolosa: un colpo di testa a pochi metri dalla porta, che si è infranto contro la traversa, su cross da calcio piazzato. L'Introdacqua non si è scomposto, ha serrato le fila in difesa e al 65' ha chiuso i conti, ancora con Vernacotola, che ha punito un'incertezza di un difensore centrale avversario e ha trafitto il portiere in uscita. La partita ha perso di mordente, spezzettata da numerosi falli, ma nel finale ha ripreso quota grazie ai nuovi innesti introdacquesi: all'85' un'incursione di Davide L'Erario ha messo alla prova i riflessi del portiere barreano, che nulla ha potuto al 90', quando Plaste Alusc ha gonfiato la rete ospite per la quarta volta, al termine di un'azione corale, mettendo la sua firma sul 4-0 conclusivo. [a.g.]